Gita a Manchester

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Manchester è una città cosmopolita, con un atteggiamento positivo verso il futuro. Ha subito diverse trasformazioni ed è riuscita a passare dalla decadenza post-industriale al successo del recupero delle aree più depresse in un’ottica moderna. Colpisce in particolar modo il perfetto mix di antico e di moderno che caratterizza l’architettura di palazzi e monumenti. Attualmente è la capitale vivace e animata dell’ Inghilterra del nord, una città moderna e vivace con oltre 2 milioni di abitanti (Greater Manchester). Abbiamo alloggiato presso l’ostello YHA Manchester, quattro stelle, in posizione centrale, molto confortevole, con un ottimo rapporto qualità/prezzo e uno staff molto cordiale e disponibile.

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Interno del OldTrafford Stadium

Il primo giorno, al mattino, ci siamo recati all’Old Trafford Stadium, lo stadio che ospita gli incontri del Manchester United, con una capienza di 76.000 posti a sedere. Durante il tour abbiamo visitato il museo della storia della squadra, il memoriale dell’incidente aereo di Monaco del 1958 in cui morirono 21 componenti della squadra, le tribune, le panchine, o meglio “tribunette” di mattone per le riserve e gli allenatori delle due squadre, gli spogliatoi, il bar riservato ai giocatori prima delle partite, la sala stampa e, infine, il megastore con tutti i prodotti e gadgets ufficiali della squadra. In seguito, abbiamo avuto anche modo di vedere l’ Etihad Stadium, stadio ufficiale del Manchester City, molto meno leggendario ma nuovissimo, bello ed avveniristico. Ci siamo resi conto che attualmente in Gran Bretagna il calcio è vissuto diversamente rispetto all’Italia: c’è molto rispetto e serietà per lo sport e per tutto ciò che lo circonda. Gli stadi, cosi come le aree circostanti, sono puliti, sicuri e molto amati dai loro tifosi. Al pomeriggio ci siamo recati al Museum of Science and Industry (MOSI) vicinissimo al nostro ostello. Si tratta di un grande museo dedicato alla scienza, alla tecnologia e all’industria, con una particolare enfasi riguardo al grande contributo che la città di Manchester ha dato allo sviluppo di questi settori. Abbiamo visitato esposizioni sui trasporti (automobili, locomotive ferroviarie, velivoli), sull’energia (acqua, elettricità, motori a vapore e a benzina), sullo sviluppo del sistema fognario della città e sui settori tessile, delle comunicazioni e dell’informatica.

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Panoramica della Cattedrale di Chester

Il secondo giorno ci siamo recati nella cittadina medievale di Chester, situata sulla riva destra del fiume Dee, non lontano dal confine con il Galles. A Chester abbiamo visto le cinte murarie in arenaria rossa meglio conservate nel Regno Unito, che risalgono al XII – XIV secolo e che seguono il tracciato della originaria cinta muraria edificata dai romani. Nei Roman Gardens abbiamo potuto vedere i resti archeologici del forte romano e il bellissimo anfiteatro risalente al I secolo a.C., il più grande rinvenuto in Gran Bretagna. Bellissimo è stato anche vedere le tipiche Rows, case a graticcio porticate che costeggiano le strade principali e con una galleria al piano superiore dove si trovano negozi e attività commerciali. Ci siamo inoltre recati nella stupenda Cattedrale in arenaria rossa dell’ XI secolo in stile romano e gotico. Molto bello infine anche il ponte sul fiume di Dee, costruito su sette archi nel XIII secolo. Al ritorno abbiamo dedicato il resto della giornata a visitare il centro di Manchester. La città, come già detto, offre monumenti ed edifici sia antichi che moderni. Poco lontano dal nostro ostello c’è la Beetham Tower, un grattacielo dalla struttura azzardata che ospita anche l’Hotel Hilton. Ai Piccadilly Gardens si trova la Manchester Wheel, che richiama la più famosa ruota panoramica del London Eye. Sorprendente si è rivelata la visita alla Cattedrale gotica del XV secolo, famosa in tutta la Gran Bretagna per la sua perfezione ed armonia architettonica. E’ davvero imponente, sia fuori che all’interno.

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Veicolo record di JCB

Il giorno seguente ci siamo recati a Rocester, nella contea di Staffordshire, nelle West Midlands, per visitare la grande multinazionale britannica JCB Earthmovers, dove ci è stato offerto un tour aziendale interessantissimo. Dopo il benvenuto ed un breve rinfresco, siamo stati condotti nell’area audiovisiva aziendale, dove un video ci ha presentato le strutture e i prodotti della multinazionale britannica. La JCB è una azienda inglese dedita alla produzione di escavatori cingolati e gommati, miniescavatori, minipale gommate e cingolate, sollevatori telescopici, rulli per terreno, carrelli elevatori, trattori, gruppi elettrogeni. E’ stata fondata nel 1945 a Uttoxeter, vicino a Rocester, da Joseph Cyril Bamford. Inizialmente si trattava di una officina in cui venivano prodotti rimorchi agricoli tramite metalli riciclati fino al 1947 quando Joseph si trasferì in locali più ampi. Nel 1948 viene sviluppato il primo camion ribaltabile a quattro ruote. Nel 1990 viene prodotto il primo trattore full sospension ad alta velocità al mondo, il JCB Fastrac e nel 1993 è stata avviata la produzione della minipala più sicura al mondo. Dal 2010 la JCB è presente sul mercato con nuove macchine Eco. Nel 2013 il fatturato della JCB è stato di 2,68 miliardi di sterline, per un totale di 66.227 macchine vendute. Al termine della proiezione ci siamo divisi in due gruppi e, con la nostre simpatiche ed esperte guide abbiamo iniziato il tour vero e proprio. Dapprima abbiamo visto un’esposizione in cui erano raccolti, in ordine cronologico, i prototipi dei prodotti che hanno fatto la storia di questa grande azienda. Poi, all’interno della fabbrica, abbiamo percorso tutto il ciclo produttivo del prodotto di punta dell’azienda inglese, la pala meccanica e caricatrice Backhoe Loader. Abbiamo così assistito al momento in cui vengono consegnate le lastre di acciaio e poi, con una lunga camminata all’interno del centro produttivo, abbiamo visto la fasi di profilatura, taglio al laser, saldatura, verniciatura, assemblaggio fino al prodotto finale. Ogni singolo prodotto viene realizzato rispondendo alle specifiche richieste dell’acquirente, il che fa di ogni macchina, edile o agricola che sia, un pezzo unico. Al pomeriggio, rientrati a Manchester, abbiamo visitato la John Ryland’s Library, storica biblioteca in splendido stile gotico vittoriano, nella quale, tra le migliaia di antichi e preziosissimi volumi è possibile vedere il Papyrus P52 noto anche come St. John’s fragment, ovvero un frammento del Nuovo Testamento dell’evangelista Giovanni, datato intorno al II secolo d.C. Infine abbiamo fatto una rapida visita alla sorprendente Manchester Art Gallery, con la sua ricca collezione di opere in buona parte di artisti inglesi del Sette e Ottocento ma con parecchie opere di pittori italiani e olandesi. Durante questo nostro soggiorno in Inghilterra non poteva certo mancare il Cream Tea in un coffee shop del centro: un vero e proprio attentato al fegato con colesterolo puro sotto forma di marmellate di ogni tipo, crema, biscotti, tortine e…tè! E la sera, ovviamente, non mancava la visita ad uno dei tanti pub cittadini per una ale, tipica birra britannica ad alta fermentazione, o una lager, più “continentale” e a bassa fermentazione. Un’ultima nota concernente l’aspetto meteorologico durante il nostro soggiorno in questa bella città inglese. Clima talvolta molto ventoso, con temperature intorno allo zero al mattino ed alla sera ma per il resto della giornata lunghi periodi di sole e cielo sereno. Niente pioggia!
prof. Tiziana Moratti