Gita a Napoli

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4 marzo 2024, ore 5:00: sotto al diluvio, assonnati ma pieni di aspettativa, attendiamo l’arrivo degli ultimi ritardatari. Ci prepariamo a partire per Napoli non sapendo bene cosa aspettarci, ma certi che ci divertiremo. Dopo circa 8 ore di viaggio, di noia non c’è stata traccia: le partite a UNO, FIFA e Among Us hanno fatto trascorrere velocemente il tempo, ma è altro che noi vogliamo. Siamo in attesa di vedere il profilo del Vesuvio stagliarsi all’orizzonte e Napoli ai suoi piedi. Passiamo così il primo pomeriggio avventurandoci in questa città per noi nuova: visitiamo il Maschio Angioino, celebre castello simbolo della città. La galleria Umberto I e piazza del Plebiscito sono solo due delle altre nostre mete. Dopo le 18, distrutti, ci avviamo verso l’hotel, a circa 20 minuti di pullman dal centro di Napoli. Nonostante la stanchezza, non possiamo certo sprecare il tempo insieme, e tra scherzi e allegria la serata passa veloce. Il giorno successivo, 5 marzo, ecco l’attesa visita guidata di Pompei: l’anfiteatro, via dell’Abbondanza, le ville la cui storia e i cui resti non ci hanno deluso, confermandosi molto affascinanti. Per qualche ora siamo stati catapultati nel passato, ma eccoci atterrare nuovamente ai giorni nostri, davanti ad una favolosa pizza napoletana il cui gusto e la cui filante bontà ci hanno lasciati senza parole. Giorno 3, ecco la visita guidata di Napoli: la fontana di Nettuno, galleria Umberto I con la curiosa e propiziatoria tradizione dei “giri” sul proprio segno zodiacale, piazza del Plebiscito e la caratteristica famosissima Spaccanapoli, Santa Chiara con i suoi bellissimi giardini, gli affreschi e i mosaici famosi in tutto il mondo. Dopo pranzo ci attendeva Napoli sotterranea: le grotte, antiche cave sfruttate dai Greci e successivamente dai Romani, ci hanno proiettato nel passato e nella storia. In seguito, abbiamo avuto un po’ di tempo libero per dedicarci allo shopping in via Toledo, per poi rientrare come al solito esausti la sera. La mattinata successiva, quarto giorno di gita, ci ha condotti sullo splendido lungomare cittadino ed abbiamo assaggiato la famosa pizza fritta, squisita ed abbondante. La visita della città è stata completata recandoci alla cappella di San Severo, dove abbiamo potuto ammirare il Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino. Come sempre quando ci si diverte, i giorni passano veloci e siamo ormai giunti all’ultima sera, dedicata ad un’uscita tutti insieme per bere qualcosa e celebrare la nostra gita di quarta, che resterà negli annali anche per gli scherzi organizzati al rientro in hotel… ma questa è un’altra storia. La mattina successiva, dopo la preparazione dei bagagli e la solita abbondante colazione, sulla via del rientro ci attende la visita alla Reggia di Caserta, con tutto il suo sfarzo, il fascino e i meravigliosi giardini. Colma di opere ed oggetti di inestimabile valore e scrigno di storia, all’interno dell’edificio abbiamo potuto osservare una sala che conserva i danni dei combattimenti svoltisi durante la Seconda guerra mondiale. Eravamo all’epilogo del nostro viaggio: un po’ tristi per il rientro e certamente stanchi ma felici, a tutti noi resterà lo splendido ricordo di una gita fantastica e perfettamente riuscita, che ha avuto il pregio di farci conoscere una meravigliosa città spesso giudicata male e frettolosamente, ma che noi abbiamo scoperto essere un gioiello in riva al mare.

Clicca qui per visualizzare un video con una raccolta di immagini del viaggio.

Cristiano Bettari 4A

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