mar142014
Viaggio d’istruzione a Roma
Il viaggio non è stato lungo poiché avendo acquistato i biglietti per il treno “freccia argento” abbiamo evitato di perdere mezza giornata di gita sui mezzi.
Arrivati a Roma, precisamente alla stazione di Termini, la prima cosa che abbiamo fatto è stata andare in albergo, situato proprio in fronte alla stazione, per sistemarci con le camere e appoggiare le varie valigie.
Fin da subito ci siamo trovati bene con i due professori che si sono dimostrati efficienti e disponibili su tutti i fronti.
La gita è cominciata, tutti quanti eravamo “presi bene “ e subito, sempre accompagnati dai professori, siamo andati a fare il primo giro della città. Il primo giorno abbiamo visitato la parte più vicina all’albergo e più che altro abbiamo fatto una camminata sfruttando le conoscenze del Prof. Marchione.
Questa gita è stata un perfetto equilibrio tra divertimento e apprendimento poiché i professori ci hanno “lasciato” fare quello che volevamo senza inserire, giustamente, particolari limiti. La loro fiducia credo sia stata ripagata a pieno.
La giornata in quel di Roma si sviluppava così :
- Sveglia alle 8, colazione tutti insieme.
- Ritrovo fuori dall’albergo alle ore 9.30
- Partenza verso mete turistiche
E’ stata una gita formidabile, ci siamo divertiti di brutto, abbiamo fatto festa (parecchia festa), abbiamo mangiato bene (a pranzo) e abbiamo conosciuto un posto nuovo.
Abbiamo ripercorso le strade antiche dell’impero Romano visitando tutti quanti i monumenti presenti nella capitale; personalmente, quello che mi ha affascinato di più di tutta la città è stato visitare il Colosseo e i Fori imperiali. Però pure il Vaticano, la fontana di Trevi, piazza di Spagna e chi più ne ha più ne metta è stato decisamente interessante visitarli.
Gli aspetti negativi di questa gita sono stati fondamentalmente due. Il ristorante prenotato dalla scuola per la cena che faceva veramente schifo (tutti testimoni) e il secondo la movida Romana, siamo rimasti tutti delusi compresi i professori poiché ci aspettavamo di meglio nella capitale e anche in questo caso io urlerei (fuori dalla finestra) “BRESCIA CAPITALE”.
Matteo Viola