mag172020
Alternanza scuola-lavoro, un’esperienza per conoscere le proprie attitudini
Ciao a tutti! Sono Nicola della 5ªA (del corso di meccanica) e desidero parlarvi della mia esperienza in Alternanza scuola-lavoro. Innanzitutto, chiariamo cos’è! Un tipo di didattica innovativa, attraverso la quale l’esperienza pratica, “sul campo”, aiuta a rendere più solide le conoscenze acquisite a scuola ed a testare e mettere alla prova gli studenti, sia in termini di preparazione che di personalità col vissuto del lavoro. È un rapporto, un percorso di investimento nelle risorse umane (cioè noi studenti), dal quale tutti traggono vantaggi: il sistema scolastico, le imprese e gli studenti, ovviamente. L’Alternanza scuola-lavoro è obbligatoria per tutti gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, licei compresi.
È un innovazione presente nella legge 107 del 2015 (c.d. “La Buona Scuola”) in linea con il principio della scuola aperta. L’intenzione del legislatore era ed è di ridurre il divario tra le competenze in uscita del sistema educativo e le competenze richieste dal mondo del lavoro, consentendo, dunque, di risparmiare sia sui costi di ricerca e selezione del personale sia sui costi di formazione iniziale dei neo-assunti. Il provvedimento mette, altresì, al centro l’autonomia scolastica; si danno gli strumenti finanziari ed operativi a dirigenti scolastici e docenti per poterla realizzare. Agli studenti viene garantita un’offerta formativa più ricca che guarda alla tradizione (più Musica, Arte), ma anche al futuro (più lingue, competenze digitali, economia). Questo ha permesso un avvicinamento tra scuola ed impresa, che investe sugli studenti. A tal proposito, vediamo aziende che assumono studenti che hanno seguito presso di loro un percorso di PCTO, appena diplomati. Ciò ha garantito che l’alternanza scuola lavoro sia diventata parte del programma scolastico per tutto il triennio, ed è talmente importante al giorno d’oggi, come trampolino di lancio per il mondo del lavoro, da diventare materia di discussione nell’Esame di Stato, con un riconoscimento di crediti, utili per la carriera scolastica.
Io ho trascorso il mio periodo di alternanza scuola lavoro presso la LEONESSA S.P.A. , nel reparto Controllo Qualità. Il mio tutor aziendale, Cesare Amico, mi ha affiancato durante queste tre settimane di stage insieme a Luca Bertozzi ed Andrea Golini. In queste settimane ho osservato tutti i processi di produzione e lavorazione nei vari reparti, dal laminatoio alla tornitura, dalla foratura al dentatura, al montaggio e alla rettifica. Nel periodo di alternanza ho preso parte a varie attività, le quali mi hanno permesso di avere una visione a 360° dell’azienda. Mi hanno insegnato ad eseguire report di prima produzione con annesso utilizzo di tutti gli strumenti di misura, dopodiché, ho iniziato ad eseguire i controlli delle geometrie delle piste di rotolamento con la macchina con coordinate in 3 direzioni, controlli in accettazione, archiviazione certificati di collaudo, controlli col magnetoscopio, certificati prove materiali anelli laminatoio e vari controlli degli strumenti di misura.
Questa esperienza mi ha insegnato a vivere nel posto di lavoro, cercando il più possibile di andare d’accordo con i collegi e cercando di non calpestare i piedi a nessuno. Essendo operaio al controllo qualità ero a stretto contatto con tutti gli altri operai dell’azienda, creando anche dei rapporti interpersonali.
Posso proprio dire che lo stage mi ha aiutato a capire come ci si comporta in ambito professionale, come ci si deve relazionare con persone più esperte e capire come gestrire varie situazioni, ad avere sempre un pensiero critico e propositivo. Insomma L’Alternanza, se adeguatamente impostata e realizzata, può davvero rappresentare un momento dove la scuola, l’azienda e gli studenti “vincono”, dove tutti possono trarne un giusto vantaggio.
Nicola Tironi, 5ªA