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In visita alla Calze B.C.
Castel Goffredo (MN) – 16 aprile 2019
Gli alunni delle classi 3ªE e 3ªM hanno avuto la possibilità di organizzare un viaggio d’istruzione particolare, alla scoperta delle tradizioni di un indumento assai comune, le calze, fino ad arrivare alla sua produzione industriale tramite macchinari di ultima generazione e processi produttivi sempre più automatizzati.
Nel primo mattino ci siamo recati presso il CSC (Centro Servizi Impresa) di Castel Goffredo, società che offre servizi ad imprese tessili, in cui abbiamo fatto un tuffo nel passato, scoprendo le origini delle calze, risalenti all’antico Egitto, la loro evoluzione nel tempo e le nuove invenzioni ad esse applicate, come il nylon e il Lycra. Successivamente ci è stato mostrato l’andamento di mercato di questo prodotto, sempre in crescita, i principali paesi d’esportazione e le previsioni di vendita per il futuro sottolineando che il “made in Italy” è apprezzato in tutto il mondo, da ciò si evince che è necessaria una continua innovazione e automatizzazione nei processi produttivi per contrastare la costosa mano d’opera del nostro paese. Si è conclusa la visita esplorando i laboratori di ricerca, nei quali si eseguono specifici test per individuare imperfezioni allo scopo di realizzare sempre più un prodotto di qualità, che si differenzi da quelli esteri.
Dopo aver conosciuto questo nuovo mondo, abbiamo potuto visitare una storica fabbrica di Castel Goffredo: la Calze B.C., azienda fondata nel 1960 dall’intraprendenza delle famiglie Bensi e Cavazzini.
Siamo stati accolti dai proprietari dell’azienda con foto di gruppo dinanzi agli uffici e rinfresco nel salone aziendale, nel quale, tramite la visione di un breve filmato, abbiamo capito i valori che spingono questa famiglia a portare avanti una passione di quasi 60 anni!
Calze B.C. è l’unica azienda a Castel Goffredo che si occupa solo della calzetteria femminile e che nonostante la complessità di certe lavorazioni include sotto lo sesso tetto tutti i processi produttivi, conta una produzione annua di 40.000.000 di paia di calze con esportazioni in oltre 30 paesi.
Successivamente è intervenuto il responsabile informatico aggiungendo che al giorno d’oggi l’informatica è essenziale, permette di collegare in rete ogni singolo macchinario al sistema, monitorando in tempo reale la situazione e realizzare statistiche futuristiche.
Dopo un breve ripasso sulle norme di sicurezza abbiamo avuto l’onore di scendere ed entrare nei reparti di produzione per comprendere la complessità di realizzazione di un semplice prodotto quotidiano.
Nel reparto “Tessitura”, da un disegno digitale, vengono tessuti dei tubolari di maglia tramite macchine circolari, quest’azienda ne conta ben 160!
Nel reparto “Cucitura” i tubolari vengono cuciti in diverse modalità per realizzare calzini, gambaletti e collant. Abbiamo avuto l’occasione di vedere in funzione dei prototipi unici di macchinari automatici di ultima generazione, sviluppati all’interno di Calze B.C., tramite i quali è possibile diminuire i costi di mano d’opera per essere più competitivi, permettendo a questa impresa di mantenere la sua scelta, ovvero produrre al 100% in Italia.
In seguito è stata la volta del reparto “Tintoria”, in cui le calze già inserite in apposite sacche vengono depositate in grosse vasche rotanti. In modo automatizzato i macchinari richiedono prodotti in input, saponi ed ammorbidenti per il lavaggio e coloranti per la tintura, successivamente le calze verranno centrifugate ed asciugate in un enorme forno. Questo processo produttivo fa uso di prodotti chimici inquinanti, un apposito depuratore smaltisce biologicamente le acque permettendo di ottenere la certificazione o-ekotex che garantisce il rispetto per l’ambiente e per la pelle.
L’ultimo passaggio è quello del reparto “Confezione”, in cui le calze vengono stirate e confezionate nei pack più vari, stampando su di essi informazioni circa il colore, la taglia e il barcode.
Ogni processo produttivo richiede rigidi controlli per garantire affidabilità e qualità.
La produzione è resa possibile dall’informatizzazione dell’azienda, grazie alla quale si gestiscono in automatico i carichi e scarichi da magazzino, con conseguente possibilità di gestione delle scorte e pianificazione della produzione.
Tramite codici e barcode si è semplificata anche la spedizione del prodotto, realizzandone in automatico la preparazione con il conseguente caricamento sul camion.
Ricevendo un gadget abbiamo salutato e ringraziato i proprietari di Calze B.C.
È stata un’esperienza straordinaria, abbiamo scoperto la complessità di produzione di un prodotto molto comune e compreso che con lo studio, l’invenzione e la voglia di fare c’è spazio per tutti nel mondo del lavoro per migliorare e creare nuove tecnologie.
Un ringraziamento speciale a coloro che hanno reso possibile questa esperienza: Professori Gagliano Sandro, Marchione Domenico, Migliorati Marco e ai proprietari di Calze B.C.
Fabio Bensi, 3ª E