GITA A NAPOLI
GIORNO 1 (04/03/24)
La nostra gita a Napoli inizia la mattina di lunedì 4 marzo, quando alle 5 siamo partiti da Lonato con l’autobus. Dopo un paio di soste, ci siamo fermati ad un autogrill con dei tavoli e delle panchine dove abbiamo potuto consumare il nostro pranzo al sacco, a base di panini col salame, affettati e dolci fatti in casa. Con la pancia piena siamo ripartiti e verso le 16 siamo finalmente arrivati a Napoli; la prima cosa che abbiamo visitato è stato il Maschio Angioino, un castello medievale e rinascimentale, nonché uno dei simboli più caratteristici della città. Al suo interno abbiamo potuto osservare degli scavi risalenti al 1400 e siamo potuti salire sul terrazzo ad ammirare dall’alto la città. Conclusa la visita abbiamo posato i nostri bagagli in hotel, a Capodimonte. Tra una cosa e l’altra si erano già fatte le 19 e quindi dopo esserci riposati un po’ abbiamo cenato; finita la cena, non ancora sazi, abbiamo scelto di andare in una pizzeria lì vicino ad assaggiare i piatti tipici (pizza, frittatine…) e poi siamo tornati in Hotel a dormire.
GIORNO 2 (05/03/24)
Dopo esserci svegliati abbiamo consumato la colazione in hotel e siamo subito partiti verso Pompei. Una volta arrivati la guida ci ha fornito gli auricolari, e siamo subito partiti per la visita; siamo passati per l’anfiteatro, le ville e abbiamo camminato lungo tutta via dell’abbondanza, la via principale di Pompei lunga 600 metri, oltre a tutto ciò una cosa che a parer mio impressiona molto sono i corpi pietrificati, che rappresenta come la natura possa spazzare via in men che non si dica la vita. La guida in tutto questo è stata molto competente a farci immedesimare nella Pompei di due millenni fa e a farci capire come funzionasse la società dell’epoca. Per pranzo siamo andati in un ristorante dove abbiamo mangiato una buona pizza. Il pomeriggio lo abbiamo trascorso tra i quartieri spagnoli, dove la gente è molto simpatica e cordiale, e mentre cammini per i vicoli ti puoi imbattere in diversi murales raffiguranti Maradona. A seguito di un aperitivo fatto da tony spritz siamo tornati in hotel, dove abbiamo cenato e trascorso in compagnia una gradevole serata.
GIORNO 3 (06/03/24)
Dopo il solito risveglio in hotel con colazione self service, ci siamo diretti al solito posto di fermata del nostro bus e siamo arrivati a “Piazza Municipio”. Oltre ad una meravigliosa fontana rappresentante Nettuno che guarda verso il mare, come se intendesse proteggere la città dal mare inquieto, la guida attendeva il nostro arrivo. Una volta partiti per la visita guidata, abbiamo ammirato la “Galleria Umberto I” molto simile a quella di Milano nella quale abbiamo fatto 3 giri sul nostro segno zodiacale per sperare nella fortuna. Dopodiché siamo andati nella favolosa piazza Plebiscito, che ricordava un po’ la piazza di San Pietro, nella quale siamo stati fermati da un artista di strada particolarmente simpatico. Successivamente, come ultima tappa della visita guidata, siamo andati nella via di Spaccanapoli. A visita guidata terminata, ci è stato dato del tempo libero per pranzare; abbiamo deciso di prendere una pizza portafoglio in uno dei tanti locali presenti lungo Spaccanapoli: l’indecisione era molta essendo che ogni negozietto sembrava facesse dell’ottimo cibo. Nel pomeriggio ci siamo recati all’ingresso di “Napoli Sotterranea” e abbiamo iniziato la visita guidata; ci sono state mostrate alcune fra le stanze principali di quello che è stato usato come cisterna d’acqua e successivamente rifugio di guerra. Passati attraverso strettissimi vicoli e vicino a grandi vasche d’acqua siamo poi usciti. Per concludere la giornata abbiamo fatto un giretto lungo via Toledo e i suoi molteplici negozi. Siamo poi tornati a prendere il bus per tornare in hotel a cenare e passare una tranquilla serata.
GIORNO 4 (07/03/24)
La mattinata inizia con la solita colazione in hotel, dopodiché con l’autobus ci siamo spostati sul lungomare di Napoli dove ci siamo arrampicati sugli scogli(fortunatamente abbastanza piatti) e alcuni di noi hanno osservato un pescatore del posto intento a pescare granchi. Successivamente ci siamo divisi e alcuni di noi trovando un pescatore ne hanno approfittato della sua proposta e, con soli 5 euro cadauno, hanno fatto un giro panoramico della città con la sua barchetta; tutto questo seguito da un abbondante pranzo a base di pesce in un ristorantino limitrofe. Nel pomeriggio ci siamo incontrati con le guide, che ci hanno portato nella cappella di San Severo, dove siamo rimasti particolarmente affascinati dalla assoluta precisione con cui Giuseppe Sanmartino realizzò il Cristo Velato. La sera una volta cenato in hotel, alcuni di noi ne hanno approfittato per fare un giro nei pressi dell’hotel, nel quartiere di Capodimonte.
GIORNO 5 (08/03/24)
La mattina comincia presto per la classe, in quanto essendo l’ultimo giorno bisognava sistemare le valigie in fretta e furia per partire alla volta della Reggia di Caserta e successivamente verso casa. La reggia ci ha colpito particolarmente per la sua imponenza e l’enorme e inestimabile quantità di opere e oggetti contenuti in essa. Particolarmente intrigante è stata una sala danneggiata dai combattimenti svoltisi all’interno di essa, tra americani e tedeschi nella Seconda guerra mondiale. All’interno di essa si notano infatti le colonne danneggiate dall’esplosione di granate e proiettili. Terminata la visita il gruppo si è fermato per il pranzo in un caseificio storico della città, molti di noi ne hanno approfittato per far conoscere le prelibatezze del territorio anche alle famiglie a casa. Infine, con le pance piene, siamo partiti alla volta di Lonato. Credo che l’esperienza sia servita non solo per farci conoscere luoghi che molti di noi non avevano mai visto prima d’ora, ma anche per legarci ulteriormente come gruppo classe e rafforzare quelle amicizie che prima erano solo rapporti “intrascolastici”. Napoli potrebbe essere paragonata a un frutto, il fico d’India, all’apparenza non invitante per le sue spine e per la forma, (così come può sembrare la città per i suoi stereotipi che si sentono dalle nostre parti), ma che in realtà una volta tolta la buccia si nasconde un frutto pieno di sapore e di colore come il carattere del popolo napoletano.
- Beschi Leonardo, Favalli Andrea, Vinci Alessandro