Malala
«La pernice grigia sa già oggi, quello che accadrà domani.
Eppure cammina nella trappola lo stesso, catturata dai suoi aguzzini»
Un Libro da consigliare
Storia di Malala
di Viviana Mazza
Il libro scritto sulla biografia di una ragazza pakistana che a solo undici anni decise di alzare la voce contro chi voleva togliere a lei e a tante ragazze i loro diritti, di studio, di un lavoro dignitoso, di un un amore autentico, di una vita normale e felice; una testimonianza che aiuta a capire altri modi di “vivere” in base a dove si abita nel mondo, convivere assieme a crudeli tradizioni e continue ingiustizie, riflettendo su quanto siamo fortunati noi rispetto ad altri.
È un libro che insegna e che sprona a cambiare in meglio.
Chi è Malala Yousafzai?
Malala è nata nel 1997 in una città del Pakistan; all’età di undici anni inizia a creare un blog della BBC attraverso il quale documenta le caratteristiche del regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne. Si trattava di una sorta di un diario scritto in lingua urdu nel quale la bambina raccontava la sua vita nella valle di Swat. Nel 2012 il 9 ottobre, all’età di sedici anni, la giovane studentessa fu ferita alla testa da un proiettile mentre si trovava sul bus della scuola. Per fortuna si salvò dal proiettile, dopo una lunga l’operazione.
Il portavoce dei talebani, rivendicò la responsabilità dell’attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell’oscenità”; il leader terrorista ha poi minacciato che, qualora sopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati. Da quel giorno la vita della ragazza è cambiata; Malala è diventata una delle attiviste più famose al mondo, decisa a impegnarsi in una una battaglia in nome dei diritti umani e all’istruzione.
Il 12 luglio 2013, in occasione del suo sedicesimo compleanno, Malala ha lanciato, dal Palazzo di Vetro a New York, un appello per l’istruzione delle bambine e dei bambini di tutto il mondo.
Il 10 ottobre 2013 è stata vincitrice del Premio Sacharov per la libertà di pensiero. Il 10 ottobre 2014 è stata vincitrice del premio Nobel per la pace, diventando cosi la più giovane vincitrice di un premio Nobel. La motivazione del Comitato per il Nobel norvegese è stata: “Per la sua lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all’istruzione”.
Il discorso di Malala all’ONU
Il discorso fatto all’ONU fu toccante ed efficace, fu fatto da Malala nel 2013, presso l’Assemblea della gioventù delle Nazioni Unite, a New York. Malala ha parlato in nome di tutti quegli attivisti che, come lei, lottano non solo per i loro diritti ma anche per raggiungere la pace, l’educazione e l’uguaglianza per tutti. Il discorso della studentessa è stato contro la guerra e a favore del diritto all’istruzione per tutti quei bambini che, sono costretti alla povertà e al lavoro minorile. Malala ha anche invitato tutte le nazioni sviluppate a favorire l’espansione delle opportunità di istruzione per tutti i bambini che vivono in condizioni poco favorevoli nei paesi in via disviluppo. La giovane attivista, determinata nella sua lotta contro l’analfabetismo e il terrorismo, ha invitato tutti a “impugnare” sempre libri e penne perché rappresentano le armi più potenti per sconfiggere le dittature e l’analfabetismo.
Malala è una donna da prendere sicuramente come esempio e punto di riferimento visto che, grazie alla sua lotta, è diventata la speranza di libertà per milioni di bambini che, ancora oggi, non possono purtroppo andare a scuola e avere una degna istruzione.
È grazie a persone come lei, che il mondo, in cui viviamo, è un po’ meglio di ieri, grazie a lei e, altre persone con la stessa tenacia, passione, convinzione, amore e impegno, che, negli anni, le cose sono cambiate sotto tanti punti di vista. Certo è che le vite di tutti possono continuare a cambiare in meglio se ognuno noi da il suo contributo.
Serena De Moliner, 3ªM