Una mattinata speciale

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La mattina del 23/10/2019, io, la mia classe e i miei professori ci siamo recati al Duomo di Lonato per visitare una mostra riguardante la povertà del mondo e avente il nome di: “Il mondo visto da un’altra prospettiva”. Questa mostra ci è stata illustrata da Camilla, una missionaria brasiliana, che ormai da anni vive in Italia e va spesso nelle zone più povere del mondo per dare una mano, soprattutto ai bambini più poveri che soffrono e vivono in condizioni misere. nel corso di questa mostra ho visto diversi banner e istallazioni, grazie ai quali sono riuscito a comprendere meglio ciò che veniva spiegato. La prima cosa che ci ha mostrato Camilla, è stato un banner dove c’era scritto di “cambiare lente” e guardare il mondo da un’altra prospettiva: quella dei poveri e della giustizia , ci ha spiegato anche la differenza tra il cibo che mangiamo loro. Addirittura in un intero giorno,si devono accontentare d’un piatto di riso e fagioli, che però non contiene calorie sufficienti per affrontare un intera giornata. Altra cosa che ci ha raccontato, e che hanno a disposizione un dollaro e ventisei centesimi al giorno, e se vogliono altro cibo si recano in discarica. Riguardo i bambini soldato invece ci ha detto che loro vengono rubati nei villaggi e vengono addestrati con le armi da fuoco perché più agili e veloci ad imparare. Un’altra grossa esigenza presente nelle zone sottosviluppate del pianeta,è la mancanza d’acqua,una donna per prendere un po’ d’acqua deve camminare per otto ore, anche se l’acqua che prende è la stesso sporca e in grado di causare malattie. Tra le cose che mi hanno maggiormente colpito ci sono:

  • l’enorme differenza tra i ricchi e i poveri che va sempre a crescendo,
  • i problemi legati all’acqua e agli sprechi.

Se lasciamo un rubinetto aperto per un minuto, sprechiamo dieci litri d’acqua, se tiriamo lo sciacquone del water, sprechiamo più acqua di quanto un bambino del Burkina Faso ne beve in un mese. Più di 4000 bambini al giorno muoiono per malattie legate all’acqua.

L’ultima cosa che abbiamo visto e mi ha colpito molto è stata un’immagine delle Favelas, che erano separate da un muro con un Hotel a 5 stelle, a riguardo Camilla ha detto questa frase:

“Noi non abbiamo il coraggio di girarci perché pensiamo solo a noi stessi e la ricchezza che abbiamo perché non ci interessa ciò che c’è dall’altra parte”.

Questa frase è un po’ la morale della mostra che ci invita ad osservare il mondo dalla parte dei poveri, e dei bisognosi, e non pensare solo al nostro egoismo, è stata molto costruttiva ed interessante ha sensibilizzato su temi molto importanti che vengono “un po’” sottovalutati.

Gioele Crivillaro, 1^F

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