Imprenditoria e ambiente: Smart Future Academy e Futura Expo

E anche per noi è giunto il tanto atteso momento del quinto e ultimo anno di scuola superiore e, come di consueto, questi ultimi mesi saranno molto importanti per poter stabilire con maggiore sicurezza e consapevolezza il nostro futuro; a tale scopo, la scuola propone agli studenti vari progetti focalizzati sull’orientamento, fornendo a loro gli strumenti e le informazioni necessarie. Così, il 9 ottobre 2023 ci siamo recati, insieme ad altre quinte del nostro Istituto e ad altre scuole della Lombardia, a Brescia, più precisamente presso il Brixia Forum, un ampio complesso dedicato all’organizzazione di fiere, concerti, eventi e conferenze, per assistere all’evento Smart Future Academy Live, una conferenza che viene tenuta in città di tutta Italia in cui imprenditori e artisti, parlano della loro esperienza lavorativa e formativa, elargendo consigli e interagendo con il pubblico rispondendo alle domande a loro poste, e per visitare il Futura Expo, una fiera a cui partecipano aziende di tutto il territorio, e non, che espongono le loro strategie per la salvaguardia dell’ambiente. All’interno del Brixia Forum, erano presenti diversi stand, ognuno dei quali presentava le proprie proposte innovative a noi giovani attraverso spiegazioni e attività interattive come quiz, gare e molto altro. Durante la visita all’Expo siamo riusciti a:

  • provare modelli di ultima generazione di bici elettrica, uno dedicato alla vita di città mentre l’altro destinato all’utilizzo sui terreni montani;
  • “assaporare” la realtà virtuale attraverso l’utilizzo di visori VR;
  • partecipare a quiz con in palio un sacco di oggetti;
  • osservare da vicino i motori di auto ibride;

Questa attività ha allargato i nostri orizzonti e ci ha permessi di osservare da più vicino il mondo del lavoro, grazie anche ad una attività in cui veniva simulato un ipotetico colloquio di assunzione; ascoltare le esperienze di vita e formazione, successo e fallimento di imprenditori, è stata un’esperienza di grande valore e che porteremo con noi lungo il nostro percorso lavorativo. In conclusione, reputiamo che ogni quinta dovrebbe parteciparvi, in quanto utile dal punto di vista orientativo, in modo da guardare il mondo del lavoro da un’altra prospettiva.

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- Michele Bello, Gioele Crivillaro

 




A lezione di ambiente insieme agli studenti

Il 19 ottobre scorso, un gruppo di quattro studenti appartenenti alla classe 5H del nostro istituto ha avuto l’onore di presentare un’elaborata ricerca presso l’Istituto Tartaglia-Olivieri di Brescia, nell’ambito del XXIV Congresso Provinciale di Educazione Ambientale. Il loro lavoro ha approfondito l’importante tematica dell’economia fraterna, argomento affrontato nell’anno precedente. Con l’appoggio di Fra felice Autieri si è potuto fare un collegamento tra economia fraterna e francescanesimo, mentre Stefano Rozzoni ha esposto il significato dell’economy di Francesco in relazione a contesti internazionali. Questo congresso, incentrato sulla promozione di pratiche ecosostenibili, ha esplorato questioni di primaria importanza come l’economia circolare, volta a limitare gli sprechi e a promuovere una gestione responsabile delle risorse. In aggiunta, sono stati esaminati progetti di educazione ambientale, con particolare attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale attraverso strategie concrete e orientate al cambiamento. Il quartetto di studenti, composto da Gamba Davide, Hussain Umar, Piccinelli Francesco e Sgroi Fabrizio ha presentato le proprie conclusioni, arricchendo la discussione con approfondimenti e riflessioni. In fine l’accompagnamento della dirigente scolastica Angelina Scarano e del professore di IRC, Giovanni Quaini, hanno conferito ulteriore autorevolezza e supporto all’esposizione degli studenti. Da segnalare l’apporto di un gruppo di ragazzi della scuola Bazoli Polo accompagnati dal professore Sitta. Questo evento non solo testimonia l’impegno degli studenti verso tematiche di cruciale rilevanza, ma sottolinea anche la loro capacità di contribuire in modo significativo al dibattito pubblico su questioni ambientali cruciali. La speranza è che le idee e le proposte emerse durante questa presentazione possano ispirare ulteriori iniziative volte a promuovere una consapevolezza sempre più diffusa in merito alla sostenibilità ambientale.

Piccinelli Francesco – 5H 

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FUTURA Expo 2023 Brixia Forum

La mattina del 9 ottobre, noi studenti dell’indirizzo di Meccanica 5A abbiamo partecipato all’iniziativa FUTURA Expo 2023 Brixia Forum. All’arrivo abbiamo ricevuto un libricino, dove sarebbe stato apposto un timbro tutte le volte che avremmo visitato uno degli spazi espositivi. L’evento si è svolto in due fasi: nella prima, abbiamo visitato gli stand di diverse aziende, tra cui Feralpi, Confagricoltura, Unicredit, Beretta, Palazzoli e A2A, oltre a molti altri stand che si occupano di ecosostenibilità e industria. La visita è stata divisa in gruppi, in modo da consentire agli studenti di visitare gli stand in modo più approfondito. In ogni stand, gli studenti hanno potuto conoscere le attività dell’azienda e le opportunità di lavoro offerte. In particolare, lo stand di Feralpi, azienda produttrice di acciaio, ha suscitato particolare interesse per la sua maggiore pertinenza all’indirizzo di studio prescelto (nota di Nicoreanu). La visita è stata arricchita anche dall’omaggio di un caricatore prodotto da altri espositori, caratterizzato da rapidità, da un design ecosostenibile e da una tecnologia che consente di ridurre le radiazioni (contributo di Maccabiani). Nella seconda fase, ci siamo trasferiti al Pala Leonessa, dove abbiamo assistito a varie presentazioni di esperienze imprenditoriali di successo. In particolare, sono state presentate esperienze di imprenditoria nell’ambito agricolo, finanziario e dell’automazione. La fiera del lavoro è stata un’esperienza formativa molto positiva, dove abbiamo potuto conoscere da vicino il mondo del lavoro e le opportunità offerte dalle aziende. La tesi che ha accomunato gli interventi, a nostro parere, sostiene che, pur partendo dal nulla, si può arrivare ad un grande impero aziendale… o anche, come diciamo tra di noi giovani e studenti “dalle stalle alle stelle”.

- Maccabiani e Nicoreanu, 5A

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Semestre in Canada

Sono Matteo Botturi, ho 18 anni e quest’anno frequento la 5F in questo Istituto.

L’anno scorso mi sono imbattuto in un’esperienza che mi ha cambiato e mi ha fatto crescere: studiare per un semestre all’estero.

Per la precisione ero in Canada, vivevo in un paesino di nome Powassan e andavo a scuola in una città vicina di nome North Bay.

 

Sono arrivato in Canada il 02/02/2023 a Toronto (partendo da Malpensa con scalo a Francoforte) alle 16:20, ho partecipato a qualche giorno di orientamento lì nella capitale dell’Ontario, in cui ci hanno mostrato alcune cose fondamentali da sapere per vivere in quella provincia.

Due giorni dopo (il 04/02) ho aspettato in aeroporto altri studenti che dovevano arrivare da altri paesi del mondo, per poi prendere una navetta che ci avrebbe portati alla nostra destinazione finale (che per me era Powassan) la sera stessa.

Quando siamo arrivati nel punto di ritrovo, c’era già la mamma ospitante ad aspettarmi, sono salito sulla sua auto e ci siamo diretti verso casa. La sera ero molto stanco per esser stato tutto il giorno in aeroporto, tant’è che sono andato subito a letto.

La mia famiglia ospitante era composta dalla mamma Vanessa, il papà Jonathan, il figlio Logan (di 8 anni), la figlia Mikayla (di 4 anni).

La loro casa si trovava all’interno di un bosco, molto lontana dal centro abitato; per quattro mesi siamo stati immersi nella neve. Mi è capitato di vedere delle alci vicino a casa.

I rapporti con la famiglia erano un po’ difficili, però alla fine è andato tutto bene. I ragazzi erano super affettuosi e infatti quando me ne sono andato erano molto tristi.

La scuola canadese è molto diversa da quella italiana. Le differenze più importanti sono:

  • a scuola c’erano tantissime fontanelle dell’acqua per riempire le borracce
  • dovevamo usare un’uniforme a scuola
  • arrivavo a scuola alle 8:25 circa e potevamo subito entrare a scuola e andare in mensa o in biblioteca a chiacchierare, fare alcuni compiti o ripassare
  • essendo in una scuola cattolica quando iniziavano le lezioni c’era una preghiera e poi l’inno canadese
  • ogni lezione durava 1h 15’ e poi tra una lezione e l’altra c’erano cinque minuti per cambiare aula e riposarsi
  • 50’ di pausa per pranzare
  • si lavorava tanto a scuola e di meno a casa
  • quattro materie al semestre che si ripetono tutti i giorni scelte dallo studente
  • per partecipare alla graduation (la nostrà maturità) bisogna avere un numero di crediti minimi obbligatori e altri facoltativi (alla fine di ogni semestre se si supera una materia, ovvero si ha più del 50% di media ponderata di tutte le verifiche nella materia, si ottiene il credito in quella materia)
  • se si va male in una materia non si perde l’anno o il semestre, ma solo la materia che, se è una di quelle obbligatorie per la graduation, bisognerà ripetere
  • i professori sono sempre disponibili durante il pranzo per ripassare per esempio un argomento che non hai capito
  • le loro superiori durano in media 4 anni (dal 9° al 12°), però ci si può maturare più in fretta o più lentamente
  • non esistono esami finali alla fine della scuola ma solo esami ogni fine semestre nelle varie materie che uno ha studiato

 

La mia giornata era molto ripetitiva: prendevo lo scuolabus alle 7:38, alle 8:00 cambiavo scuolabus e prendevo quello per la scuola, arrivavo a scuola alle 8:25 e andavo in mensa a chiacchierare con alcune amiche; alle 8:45 andavo in classe, alle 8:50 si pregava e si ascoltava l’inno nazionale, alle 8:55 iniziava la prima lezione (che per me era Geography: Physical Processes and Disasters); alle 10:10 uscivo dall’aula e alle 10:15 iniziava la seconda lezione (Information Tecnology: Introduction to Computer Science) fino alle 11:30; alle 11:35 iniziavo la terza lezione (Business: Financial Accounting Foundamentals); alle 12:50 finiva la lezione e iniziava il pranzo, durante il quale chiacchieravo con le mie amiche oppure andavo a ripassare qualche lezione; poi alle 13:45 iniziava l’ultima lezione (Chemistry) fino alle 15:00 quando finiva la giornata scolastica. Nel pomeriggio si potevano fare delle attività extrascolastiche, ma abitando molto lontano dalla città in cui era situata la scuola, non potevo partecipare, perché dovevo prendere lo scuolabus alle 15:15; alle 15:45 cambiavo bus e arrivavo a casa alle 16:00. Facevo due orette di compiti, chattavo con amici o chiamavo la mia famiglia in Italia, per poi alle 18:00 andare a cena. Quando finivamo la cena giocavamo quasi sempre ad un gioco in scatola io, la mamma e il figlio maggiore, per poi andare a letto alle 21:00 circa.

Ho avuto modo di partecipare alla graduation (senza però prendere il diploma perché ho fatto solo un semestre) e al Prom ed è stato bellissimo.

Grazie a questa esperienza sono cresciuto e mi sento molto più maturo di quando sono partito.

Matteo Botturi

Casa Famiglia Graduation Prom