Donazione CO-MA

FOTO DONAZIONE CO-MA

L’azienda CO-MA, attiva negli assemblaggi industriali con sede a Rezzato, ha effettuato un’ importante donazione di apparecchiature tecnologiche dimostrative al nostro Istituto. L’azienda ha voluto sostenere concretamente le nostre attività didattiche consegnandoci una macchina automatica di assemblaggio con ultimissime tecnologie. La macchina a completo azionamento elettrico è controllata da microprocessore programmabile. Gli studenti avranno a disposizione un sistema di automazione reale, dove poter osservare dal vero l’effettivo funzionamento e la componetistica. Crediamo che l’apprendimento teorico nell’automazione debba sempre essere accompagnato dalla pratica e se questa è di ultimissima generazione, ancora meglio! Ringraziamo l’azienda CO-MA, nella persona del Sig. Ivano Consolandi, per aver iniziato questa fattiva collaborazione nella formazione tecnica per lo sviluppo del territorio.

Paolo Rossi 




Ringraziamenti alla 3M

Desidero esprimere il mio più vivo ringraziamento e il mio profondo apprezzamento per la classe 3M, la quale mi ha proposto, durante un’ora di supplenza, di voler pulire una parte del cortile adiacente alla scuola. Credo sia stata una bella testimonianza di senso di appartenenza al nostro Istituto, di un ottimo lavoro di squadra, di un bell’esempio di cura e rispetto dell’ambiente in cui viviamo. Che sia di sprono per tutti, un manifesto, un’esperienza dove inglobare il potere delle buone azioni in ogni aspetto della nostra vita privata e sociale.

Grazie!

        

La Dirigente Scolastica
prof.ssa Angelina Scarano




Addio Andrea

Riposa in pace Andrea

La Redazione si unisce al dolore dei genitori, dei familiari e degli amici di Andrea, scomparso troppo presto. Che questo giovane progetto di vita interrotto troppo presto ci interroghi a ricercare non solo un senso nella perdita, ma anche ad invitarci a dare più Vita ai nostri giorni (e non solo dare giorni alla vita). Grazie Andrea per il tuo esempio! Ci amerai ora dal Cielo, come ci hai amato sulla terra.




Il Cerebotani su TeleTutto per il GdB Da Vinci 4.0

GdB Da Vinci 4.0 è il progetto del Giornale di Brescia dedicato agli istituti superiori di Brescia e provincia. Con focus su tecnologia, automazione e robotica, GdB Da Vinci 4.0 torna nelle scuole per trasmettere ai ragazzi la cultura del digitale con l’obiettivo di creare competenze utili per affrontare il mondo del lavoro.

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Il servizio è andatto in onda VENERDÌ ALLE 20:15
Conduttore: FRANCESCA ROMAN

Clicca sull’immagine per andare sulla pagina di TT-play per vedere il servizio:

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Da Vinci 4.0 è tornato nelle scuole per conoscere il digitale dal vivo

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Music and Movies: can we learn English?

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Chi l’ha detto che imparare una lingua debba richiedere noia e stress? Il corso tenuto nell’ultima settimana di agosto dal prof. Alves, con la collaborazione e la partecipazione del prof. Caioli, ha dimostrato il contrario: si può imparare una lingua o migliorarne la conoscenza divertendosi e rilassandosi. Per giorni, infatti, una quindicina fra ragazzi e ragazze, alunni del nostro istituto, si sono ritrovati la mattina per seguire il corso R-estate al Cerebotani potenziando l’inglese nel laboratorio informatico. Lo scopo delle trenta ore del corso era di implementare soprattutto la conoscenza dell’inglese parlato attraverso l’ascolto di canzoni e la visioni di film in lingua originale. Così in serene mattinate sono state ascoltate canzoni contemporanee, come la struggente Lost boy o evergreen come l’immortale Sound of silence. I partecipanti al corso non si sono limitati ad ascoltare le canzoni sviscerandone i testi, ma sono stati spinti a scatenare la loro creatività, rielaborando le canzoni, proponendo testi alternativi, sostituendo le parole originali con sinonimi; sotto la sapiente guida del prof. Alves, inoltre, hanno approfondito alcune tematiche storiche o sociali inerenti ai brani ascoltati, come ad esempio la questione irlandese legata alla canzone degli U2 Sunday Bloody Sunday, scritta per ricordare l’uccisione di undici manifestanti irlandesi ad opera dei paracadutisti inglesi. Ma c’è dell’altro: grazie alla presenza di ottimi musicisti fra i docenti e i partecipanti si è cantato insieme What a wonderful world (con tante scuse a Louis Armstrong e anche ai Ramones). Esaurita la parte musicale siamo passati alla visione dei film, cominciando da un classico come Dead poets society, con Robin Williams nei panni del carismatico professor John Keating e proseguendo con film più recenti come In time o film di grande impegno civile nonché di alto livello come Mississippi Burning. Anche in questo caso la visione del film non è stata solo un mezzo di miglioramento dell’inglese ma anche un pretesto per approfondire tematiche storico sociali. Naturalmente i ragazzi sono stati sollecitati ad una partecipazione attiva discutendo – rigorosamente in inglese e senza pronunciare una parola in italiano pena un’occhiataccia del prof. Alves – sul film e sulle tematiche affrontate. I dodici alunni e le tre alunne partecipanti hanno lavorato in maniera seria e partecipe, creando un bel gruppo collaborativo e divertito, tanto più ammirevole in quanto i ragazzi hanno sacrificato le ultime mattine estive per tornare in anticipo fra le mura scolastiche ma come ha detto uno di loro “se la scuola fosse tutta così sarebbe un piacere!”. A volte imparare può essere divertente.

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Who said that learning a language must be boring and stressful? The course held in the last week of August by prof. Alves, with the collaboration and participation of prof. Caioli, has shown the opposite: you can learn a language or improve your knowledge while having fun and relaxing. For 9 days, in fact, about fifteen boys and girls, pupils of our school, met in the morning to follow the “R-Estate” course at Cerebotani, improving their English skills in the computer lab. The aim of the thirty hours of the course was to implement above all the knowledge of spoken English by listening to songs and watching films in the original language.
This way, for a few quiet mornings contemporary songs were listened to, such as the touching Lost boy or timeless songs such as the immortal Sound of Silence. The participants in the course did not just listen to the songs and examine the lyrics, but were encouraged to unleash their creativity, reworking the songs, proposing alternative lyrics, replacing the original words with synonyms; under the wise guidance of prof. Alves, we also explored some historical or social issues inherent to the songs we heard, such as the Irish question linked to the U2 Sunday Bloody Sunday song, written to remember the killing of eleven Irish activists by British paratroopers. But there’s something more to say: thanks to the presence of excellent musicians among teachers and participants, What a wonderful world was sung together (with many apologies to Louis Armstrong and also to the Ramones). Once the musical part was consumed, we moved on to watching films, starting with a classic like Dead Poets Society, with Robin Williams in the role of the charismatic professor John Keating, continuing with more recent films such as In Time or films of great civil commitment as well as high-level such as Mississippi Burning. In this case too, watching the film was not only a means of improving English but also a pretext for deepening historical and social issues. Naturally, the students were encouraged to actively participate by discussing – strictly in English and without uttering a word in Italian, under penalty of a dirty look from prof. Alves – on the film and on the issues addressed. The twelve boys and three girls worked in a serious and participatory way, creating a nice collaborative and fun group, all the more admirable as the students sacrificed the last summer mornings to return early within the school walls but as one of them said: “if the school were all like this it would be a pleasure!”. Sometimes learning can be fun.

proff. Ricardo Alves, Paolo Caioli




Ludendo docere (o anche cantando)

Il professor Alves Araujo Ricardo ha sperimentato con successo una ‘nuova’ forma di apprendimento nella classe 2ªQ del liceo quadriennale, presso il nostro IIS Cerebotani, dove insegna lingua inglese. Convinto sostenitore della teoria di Chomsky, ovvero sulla innata potenza comunicativa del linguaggio, ha coinvolto gli studenti in una lectio di inglese attraverso la musica e il canto. Accompagnandosi con la chitarra, coadiuvato da uno studente che suona il sassofono, ha cantato con la classe la famosa canzone ‘Vincent’ di Don Mclean (nota anche come “Starry night”), gli studenti dapprima stupiti e poi invogliati dal docente, hanno cantato all’unisono il bellissimo pezzo musicale. Ciò che colpisce è la spontaneità e l’ottimo risultato ottenuto senza aver fatto prove in precedenza. Il video rende certamente più delle parole l’importanza della trasversalità nell’insegnamento-apprendimento ma anche l’entusiasmo che gli studenti mostrano se adeguatamente stimolati. Ecco allora il video che testimonia questo inedito esperimento. Buona visione.

prof. Domenico Marchione




GdB Da Vinci 4.0 ~ 2021

I video di presentazione dei gruppi partecipanti del nostro Istituto

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TecnoElite (1° Classificato)

Paolo Padovani, 5ªA
Manpreet Chatta, 5ªA
Davide Gandini, 5ªA
Gabriele Savoldi, 5ªA

Hive (2° Classificato)

Daniele De Marco, 4ªF
Matteo Iannantuono, 4ªF
Riccardo Biondi, 4ªF
Leonardo Novazzi, 4ªH
Paolo Imbriani, 3ªF
Gabriele Bonomi, 3ªF

BitProtein

Bensi Fabio, 5ªE
Venturini Luca, 5ªE
Zonzin Mattia, 5ªE
Colombo Paolo, 5ªD
Mergoni Alberto, 5ªD
Paletti Stefano 5ªD

Veritfizer




Scuola in azienda

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«Quest’anno ho intrapreso il percorso di stage presso l’azienda Nexlam di Castel Goffredo che si occupa di lavorazione lamiere per conto terzi e offre servizi di taglio, piegatura e saldatura con possibile aggiunta di inserti nel prodotto.
Ho tanto atteso quest’esperienza perché è stata rinviata di un anno a causa della pandemia e sono molto grato alla ditta che mi ha ospitato, nonostante, le difficoltà legate all’emergenza sanitaria. Voglio anche ringraziare il professor Marchione che ha curato scrupolosamente gli aspetti amministrativi e le relazioni con l’azienda, prima e durante lo stage.
Ho svolto l’alternanza scuola-lavoro per tre settimane nel mese di marzo.
Il primo giorno sono stato accolto dal signor Alessandro, il titolare, che mi ha seguito come tutor, con estrema dedizione, per tutta la durata dello stage, trasmettendomi il suo entusiasmo e le sue conoscenze.
Dopo un tour completo dell’azienda in cui mi sono stati mostrati i reparti e le fasi di lavorazione, Alessandro ha sondato le mie competenze nella modellazione solida di un semplice particolare e, sulla base di questo breve test, mi ha affidato un progetto che ho sviluppato e concluso nelle successive settimane.
Il mio compito consisteva nel fotografare e catalogare macchinari e arredi, rilevandone le misure.
Questo lavoro è poi servito per lo sviluppo tridimensionale del layout aziendale finalizzato all’organizzazione della nuova sede che l’azienda presto occuperà.
È stato per me un lavoro nuovo e impegnativo, svolto in modo piuttosto autonomo e principalmente in ufficio. È risultato anche molto piacevole girare per i reparti e confrontarmi con i dipendenti sempre molto disponibili nei miei confronti. Ho festeggiato i miei diciott’anni con il gruppo Nexlam, e chi se li dimentica più!
Sono, veramente, molto soddisfatto di questa esperienza, che mi è stata trasmessa tanta energia e determinazione nonostante questo periodo di crisi.
Questi stage per noi ragazzi sono molto importanti per preparare il nostro futuro e focalizzare i nostri obiettivi.»

Favalli Marco, 4ªB

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Otto marzo

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8 MARZO 2021

Il giorno 8 Marzo in modalità streming si è tenuta la cerimonia di premiazione dei concorsi della rete: “A scuola contro la violenza sulle donne”.

Tra questi la proclamazione dei vincitori del concorso letterario “Monia Delpero Io esisto” edizione a.s.2019-2020 indetto dall’Associazione “Casa delle Donne CaD”di Brescia.

A tutti i vincitori viene dato un attestato di partecipazione e la pubblicazione dello scritto su un libretto che è consegnato alle scuole della provincia Bresciana.

Il nostro Istituto ha partecipato grazie al lavoro dell’alunna Gioia Gugole della classe 2F, la quale è risultata vincitrice con la sua opera “Io esisto” riuscendo ad emozionare e a portare alla luce tematiche profonde esistenziali con la sua pagina di diario.

Gioia scrive: «Si può esistere o sopravvivere dipende da come ognuno vuol vivere; andare dove vanno tutti o scegliere di andare controcorrente per portare avanti i propri ideali di vita.»

È importante portare avanti i propri ideali soprattutto tra i nostri giovani e ci auguriamo altri traguardi importanti in questo momento storico della loro esistenza.

Prof.ssa Fabiana Sansone

concorso Monia Delpero-IO ESISTO


IO ESISTO

Caro diario,
oggi dopo una giornata tristissima mi stavo domandando perché io esista. È una domanda che mi sono sempre posta fin da quando ero piccolina. Perché noi esistiamo? Esistiamo per noi stessi o per gli altri? Cosa significa esistere per gli altri? La nostra esistenza è fondamentale per gli altri?
Beh, questi sono un po’ i grandi interrogativi della vita a cui nessuno ha saputo rispondere.
Io non so la risposta a queste domande, non so cosa voglia dire esistere, per sé stessi, per gli altri.
L’uomo passa una vita cercando di migliorarsi nello studio, nella scienza, nella medicina ma veramente può migliorareséstesso? Non ci soffermiamo mai a pensare come possiamo crescere nella nostra vita, viviamo determinati avvenimentiche fanno parte dell’esperienza personale; e ad un certo punto pensiamo di essere arrivati al culmine della nostra crescita,di essere maturi, ed in grado di sostenere il peso di qualsiasi avvenimento. Ogni cosa può essere perfezionata: il nostro carattere, il nostro corpo, lo stile di vita; ma questo porta molta fatica e non è facile mettere in gioco se stessi e scontrarsi con le proprie abitudini. La crescita interiore può essere migliorata fino a quandoognunoè orgoglioso di ciò che ha migliorato nella sua esistenza. Perché penso chefinché non siamo orgogliosi di ciò che siamo e di ciò che saremo noi non esistiamo del tutto ma solo in parte. Esistiamo per confrontarci con gli altri, per metterci alla prova e sfidare noi stessi, per cambiare e migliorare.
Tanti filosofi e pensatori nella storia si sono impegnati a scoprire il motivo della nascita, della morte, il senso della vita in generale; in particolare Cartesio scriveva “Cogito ergo sum” , penso dunque sono, l’essere pensante di ognuno veniva messo in primo piano ma non posso pensare che la vita è solo razionalità quindi il nostro esistere non può essere guidato solo dalla ragione, noi siamo anima e spirito ecco perché l’esistenza è così difficile.
“L’essenziale è invisibile agli occhi” potrebbe essere una giusta filosofia, il guardare la vita con il cuore, il lasciarsi addomesticare dolcemente per non essere semplicemente un uomo ed una donna ma “l’uomoe la donna…”
L’amicizia, l’amore, la sofferenza, la morte, la delusione, la cattiveria, il sacrificio sono semplici sfumature dell’esistere ed è difficile riuscire a lasciarsi toccare dai sentimenti senza esserne almeno in parte cambiati. L’uomo ha cercato negli anni di spiegare da dove veniamo e la ricerca si conclude con la scienza e la religione, una razionalee l’altra irrazionale, per spiegare i dogmi della vita. Collegata alla domanda io esisto c’è anche la domanda: perché soffriamo…si nasce piangendo!E’forse un caso? Ognuno cercando dentro di sé trova le proprie risposte.
Si può esistere o sopravvivere dipende da come ognuno vuol vivere; andare dove vanno tutti o scegliere di andare controcorrente per portare avanti i propri ideali di vita. Quante persone sono vissute e ci sono state d’esempio; uomini, donne, prima sconosciuti e poi diventati un nome da ricordare, con una forza in grado di cambiare il mondo.
Quindi ognuno deve dire al mondo che esiste, che non è solo un numero, non è solo un cognome a scuola, non è solo un caso eccezionale di una malattia non ancora riconosciuta, lui è una persona, lui esiste come anima e corpo, non bisogna dimenticarselo.
Non bisogna dimenticare che ognuno è unico ed io nella mia vita mi impegno a disegnare una grande tela piena di colori, a volte possono essere tetri ma con una pennellata diventeranno un arcobaleno. Perché ci credo, e voglio esistere con la E maiuscola.

Gioia Gugole, 1ªF