Olimpiadi di Informatica

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Come da qualche anno a questa parte l’IIS “L. Cereboani” di Lonato Del Garda (BS) ha partecipato alle Olimpiadi Italiane di Informatica, iniziativa promossa dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e da AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico). L’iniziativa assume particolare importanza in quanto dà la possibilità di far emergere le eccellenze nelle scuole Italiane e di preparare gli alunni ad un ulteriore livello di studio e ricerca o al lavoro. La partecipazione è aperta agli alunni frequentanti le classi terze e quarte.

In preparazione alla gara scolastica, l’Istituto ha organizzato una serie di allenamenti pomeridiani, tenuti dal prof. Davide Benetti, nei quali gli alunni hanno potuto conoscere il funzionamento della prova ed esercitarsi alla risoluzione dei problemi.

La selezione scolastica, svoltasi a novembre 2018, consisteva in due fasi: preparazione e prova di 2 ore, nelle quali gli alunni erano invitati a svolgere 20 esercizi a carattere logico matematico, di programmazione ed a carattere algoritmico.

I classificati del nostro istituto ammessi alla selezione territoriale sono Bensi Fabio 3ªE e Mutti Lorys 3ªF.

In vista della prossima fase di gare, i nostri classificati sono stati invitati dall’Università Bocconi di Milano l’1 aprile 2019 ad una giornata dedicata all’informatica: Verranno proposti workshop dedicati alle applicazioni e sviluppi dell’informatica tra coding, intelligenza artificiale e Big Data, successivamente si avrà la possibilità di affrontare alcuni problemi caratteristici delle Olimpiadi di Informatica e collaborare alla loro risoluzione, il tutto guidato da docenti Bocconi.

La selezione territoriale avverrà il 16 aprile 2019 presso l’IIS “B. Castelli” di Brescia, giornata in cui i classificati saranno chiamati a svolgere, in un tempo di 3 ore, problemi logico-informatici. Lo scopo della selezione territoriale è quello di individuare 80/90 studenti eccellenti a livello nazionale da ammettere alla fase successiva.

Gli studenti classificati a livello territoriale avranno la possibilità di partecipare alla selezione nazionale, dal 17 al 19 settembre 2019, presso l’IIS G.B. “Pentasuglia” di Matera, in un’ottica di una possibile candidatura alle Olimpiadi Internazionali di Informatica.

Si ringrazia per la preziosa collaborazione i professori: Masetti Massimiliano, Gagliano Sandro, Benetti Davide e il dirigente scolastico Falco Vincenzo.

Fabio Bensi, 3ªE




Olimpiadi robotiche

expo

Il 12 e 13 gennaio, presso Modena Fiere ed in occasione di Expo Elettronica si è disputata la terza edizione delle Olimpiadi Robotiche, uno degli appuntamenti più importanti a livello nazionale. In questa manifestazione gli studenti di diversi istituti tecnici superiori si sono sfidati a colpi di robot: gli organizzatori hanno donato alle scuole dei robot Printbot Evolution, che i ragazzi hanno assemblato e programmato in classe, per poi farli scendere in campo durante la Fiera facendoli gareggiare in diverse prove di abilità tra cui il line follower, il mini sumo, la prova del labirinto e robot calcio. Il robot meglio programmato avrebbe portato la sua scuola sul podio, ma soprattutto alla finale nazionale che si terrà in occasione di Expo Elettronica il 4 ed il 5 maggio a Forlì.

Olimpiadi Robotiche IIS CEREBOTANI-3

I.I.S. “L.Cerebotani” di Lonato del Garda, sabato 12 e domenica 13 gennaio 2019, ha partecipato alle Olimpiadi Robotiche tenutesi presso il centro Fiere di Modena in occasione dell’Expo Elettronica.

Gli studenti Conti Luca, Fort Mattia, Rizzetti Davide, Serra Leonardo della classe 5^C Elettronica e Bonasera Daniele, Pitrolo Gentile, Sciotti Nicola, Sirag Zahir della classe 4^T Telecomunicazioni, guidati dal dirigente scolastico Vincenzo Falco e diretti dai Prof. Salvatore Strano ed Emanuele Tonoli,

i nostri campioni

hanno utilizzato con successo le loro competenze, ottenendo alla fine delle due giornate il gradino più alto del podio e classificandosi alle finali nazionali per la seconda volta consecutiva.

Con questa vittoria si è confermata la preparazione che l’I.I.S. “L.Cerebotani” riesce a trasmettere ai suoi discenti grazie a metodologie di learning by doing, di stimolare la creatività, far emergere le loro capacità soprattutto relazionali e cooperazione reciproca ed utilizzare tutte le loro conoscenze ed abilità preparandoli in modo coscienzioso verso il cammino nel mondo del lavoro ed universitario.
Le due classi vincitrici si metteranno nuovamente in gioco alla prossima sessione delle Olimpiadi che si svolgeranno a Forlì nel maggio 2019.Olimpiadi Robotiche IIS CEREBOTANI-2




Sterrati in salita

GIRO IN BICICLETTA

Giovedì 29/11/2018

Il gruppetto degli sterrati in salita

Il gruppetto degli sterrati in salita

Siamo andati a fare un giro in bicicletta insieme ai professori Bandera Silvano, Guerra Mauro, Marchione Domenico e Masetti Massimiliamo. Si prevedeva un giro attraverso le colline di Lonato e Padenghe, fino ad arrivare ai Laghi di Sovenigo, laghetti situati tra le collinette di Puegnago.
Siamo partiti dal palazzetto dello sport di Lonato, ma dopo una decina di chilometri, a Padenghe, sfortunatamente si è rotta la catena di una bicicletta; siamo andati da un venditore di articoli per biciclette lì vicino, era ancora chiuso, allora provando a chiamare ci ha detto che non era un meccanico di biciclette e non sarebbe stato in grado di sistemarlo, alcuni professori hanno pensato a una soluzione, alla fine si è lasciata lì la bicicletta, il professore si è incamminato a Lonato mentre noi continuavamo il giro; appena tornati si è scoperto che aveva trovato un passaggio, un pakistano lo aveva accompagnato a scuola.

In questa storia ci sono tre morali:

  • Amicizia: appena si è rotta la catena tutti ci siamo preoccupati di trovare una soluzione e nessuno ha abbandonato il proprio compagno, qualcuno diceva di prenderlo in macchina, altri di lasciarlo andare a piedi, ma non per cattiveria, tutti per il suo bene, per non farlo stancare ad aspettare e dicendo che gli avrebbe fatto bene camminare; come si sa, è nel bisogno che si scoprono i veri amici e chi ci vuole bene;
  • Razzismo: proprio in questi tempi in cui si parla di razzismo, di intolleranza, dopo tante persone che vedevano il prof a chiedere un passaggio, solo un pakistano si è offerto di soccorrerlo e, dopo aver anche fatto amicizia lungo il tragitto che li portava a Lonato, anche se era in ritardo per le sue commissioni, decideva di accompagnarlo nel posto più vicino alla palestra, di quanto prestabilito;
  • Libertà: dopo aver rotto la bici il professore sarebbe potuto andare via, “liberandosi” dal giro in bici. Il professor Marchione ha precisato: “Quella della bici, rotta o non rotta, è l’unica catena che ti rende, comunque, sempre un essere libero”, e io aggiungerei che bisogna saper accogliere il cambiamento con sana decisione, sia nella vita, sia… in bici.

Alberti Samuele, 2ªM




Vita da preside

Il dirigente scolastico Vincenzo Falco intervistato dagli studenti

È stato sicuramente uno dei momenti più attesi per i ragazzi del corso di scrittura creativa “Sulla nuvola tra le righe”: un’intervista al preside Vincenzo Falco con domande “libere”, appunto scelte dagli studenti dopo varie sedute di brainstorming, parte fondamentale del loro percorso formativo (in ambito giornalistico) perché per la prima volta hanno affrontato di persona la tematica dell’intervista. Quattro domande, più una quinta suggerita dal giornalista Alessandro Gatta proprio sul tema del laboratorio di scrittura che stava volgendo al termine. È andata bene, benissimo: non resta che augurarvi buona lettura.

Vita da preside. Le chiediamo di raccontarci di cosa si occupa, del suo rapporto con gli insegnanti e gli studenti.

Mi occupo di problematiche legate all’aspetto gestionale, finanziario e didattico dell’Istituzione scolastica predisponendo tutti gli strumenti atti a garantire il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Cerco con impegno quotidiano di promuovere e garantire l’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, tra cui il diritto all’apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie. Il rapporto con gli insegnanti, nel rispetto reciproco dei ruoli, è sicuramente amichevole e cordiale. Sono convinto che un ente funzioni solo se tutte le componenti che ne fanno parte cooperano in maniera sinergica in un clima di serenità e gratificazione. In merito agli alunni posso dire che loro sono i veri protagonisti della scuola, gli attori principali. Il nostro impegno è teso ad offrire loro un servizio educativo e formativo di qualità. A scuola tutti gli studenti, nessuno escluso, devono poter trovare risposte ai loro bisogni formativi e allo sviluppo della loro personalità.

Un tema molto chiacchierato tra i corridoi della scuola (soprattutto quando si avvicina l’estate). Riguarda il cosiddetto “abbigliamento consono”: in particolare, vorremmo sapere i motivi per cui non è consentito partecipare alle lezione indossando dei bermuda.

È della fine di maggio una circolare a mia firma che invita i ragazzi a recarsi a scuola con un abbigliamento consono e decoroso. Vietare di far partecipare gli studenti alle lezioni in bermuda o con altri indumenti che evocano tenute balneari ritengo che non debba essere interpretato come una pretesa atta a limitare la libertà individuale ma soltanto un modo per richiamare i discenti al rispetto della dignità del luogo che si frequenta e delle attività che in esso si realizzano. Penso, condividendo e facendo mio a tal proposito il pensiero del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che l’esuberanza dei giovani nel modo di abbigliarsi debba essere contenuta a livelli compatibili con un ambiente ove si esercita istituzionalmente una funzione educativo-didattica.

Il gruppo di studenti intervistatori insieme alla prof. Adriana Tomasello

Il gruppo di studenti intervistatori insieme alla prof. Adriana Tomasello

Il futuro dell’IIS Cerebotani. A che punto sono i lavori di ampliamento dell’istituto? Le nuove aule, i laboratori.

L’istituto Cerebotani di Lonato, in controtendenza rispetto ad altre scuole della Provincia, è un’istituzione scolastica in continua crescita. Basti pensare che nell’ultimo triennio si è passati da 650 iscritti a più di 1100. I meriti di tale aumento esponenziale non sono solo del sottoscritto, rischierei di essere autoreferenziale, ma vanno distribuiti equamente tra tutti coloro prestano la propria attività lavorativa in questa scuola, con dedizione, competenza e professionalità, per garantire un’offerta formativa con elevati standard di qualità. Tale incremento di alunni genera alcuni problemi logistici come la carenza di aule e la necessità di ampliare le dotazioni strumentali dei laboratori. In merito alle aule abbiamo momentaneamente sopperito con la locazione delle strutture dell’oratorio e abbiamo informato l’Ente Provinciale della necessità di opportuni interventi ed investimenti in tal senso. L’aumento delle dotazioni laboratoriali è stato possibile invece grazie ai numerosi finanziamenti percepiti dall’approvazione dei progetti PON.

Il futuro dell’IIS/2. Quali potrebbero essere le attività extra-scolastiche dei prossimi anni? Magari ispirate alle esperienze di altre scuole. Qualche esempio: escursioni a contatto con la natura, corsi formativi di vario genere (scrittura, fotografia, social media..), attività sportive alternative.

Il Cerebotani è già una scuola del futuro. Numerosi sono gli indirizzi attivati (Informatica, Chimica, Elettronica, Meccanica). Siamo sede dell’ITS, scuola di specializzazione post diploma in meccatronica, in collaborazione con università e aziende, per rispondere alle esigenze e alle richieste di personale da parte delle imprese del territorio. Completeremo per fine anno un laboratorio territoriale, finanziato con fondi ministeriali, al servizio degli studenti e delle aziende che vogliono sperimentare nuovi processi produttivi. Partirà il percorso sperimentale quadriennale teso a far conseguire agli studenti il diploma con un anno di anticipo privilegiando didattiche innovative, piattaforme online, insegnamenti Clil (Content and Language Integrated Learning, ndr), esperienze laboratoriali ed aziendali. Sarà poi riattivato il percorso professionale di durata quinquennale con possibilità del conseguimento della qualifica al termine del triennio. Da quest’anno stiamo sperimentando un modello di alternanza scuola lavoro all’estero. I ragazzi delle classi terze si sono recati per quattro settimane in Spagna per imparare i procedimenti di lavorazione e produzione di alcune delle aziende più rinomate con sede a Siviglia: viaggi d’istruzione all’estero, escursioni, visite guidate, corsi formativi rivolti a studenti e alunni fanno parte della normale programmazione annuale delle attività.

Domanda “bonus”, inevitabile: un commento sul corso di scrittura creativa.

Il progetto di “scrittura creativa” rientra nell’ottica di proporre ai nostri studenti, da un lato, orizzonti formativi e culturali sempre più ampi nell’intento di colmare o quantomeno ridurre quelle difficoltà nell’esporre per iscritto che talvolta vengono rilevate nei risultati curricolari. Dall’altro dare modo di esprimere emozioni e sentimenti propri dei ragazzi di un’età in piena evoluzione, stati d’animo che sempre più sono relegati a “faccine” più o meno tristi o più o meno divertite di pixel.

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Alternanza alla RIMA spa

Nel periodo che intercorre tra 8 gennaio 2018 e 26 gennaio 2018 mi sono trovato a svolgere l’alternanza scuola-lavoro ad un’azienda che produce componentistica per macchine agricole, cilindri idraulici, ruote in ferro e tante altre cose; questa azienda prende il nome di RIMA e situa a Montichiari(BS).

La Ri.Ma viene fondata nel 1972 a Brescia da Riccardo Magri, essa nacque come azienda produttrice di ruote in ferro e appoggi meccanici.image2

Nel 1986 quattro dipendenti scommettono sul progetto, rilevano Ri.Ma e nasce RIMA S.p.a.
Nel 1993 inizia la partnership di vendita dalle ralle di sterzo a sfera e nel 1997 viene creata l’unità produttiva dei cilindri idraulici nella sede principale di Montichiari(BS) e nel 1999 ottiene la certificazione di qualità UNI EN ISO.

Nel 2001 inizia l’espansione all’estero con la creazione dell’export department.

Nel 2003 nasce la filiale inglese RIMA UK Ltd a Dereham, Norfolk (UK).

image3Nel 2010 RIMA sviluppa il proprio sistema logistico e nel 2012 acquisisce la produzione di ralle a sfera e cuscinetti di base.
Di queste tre settimane, la prima l’ho svolta in torneria dove ho imparato ad usare il centro di lavoro e il tornio a controllo numerico aiutando dei ragazzi.

La seconda settimana l’ho passata in reparto saldatura imparando a programmare i robot affiancato ad un operaio con esperienza.

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La terza e ultima settimana l’ho passata in ufficio tecnico ad inserire dati nel sistema dell’azienda.

Particolari ringraziamenti al titolare dell’azienda Romeo Faganelli e al responsabile Paolo Zani per essere stati molto disponibili e per aver reso possibile questo progetto.

Ringrazio inoltre il professor Domenico Marchione per essersi impegnato ad aiutarmi a svolgere al meglio l’esperienza dell’alternanza scuola lavoro.
In queste tre settimane ho avuto una grande crescita professionale, ma anche umana.
Molto volentieri tornerei a svolgere progetti futuri con questa azienda e consiglierei a tutti di provare.

BICICA DENNIS, 4A




Progetto Feralpi: per un’alternanza scuola-lavoro 2.0

Nel periodo che va dal 06/03/2017 al 25/03/2017 i ragazzi del 4° anno della scuola “Luigi Cerebotani” hanno intrapreso il percorso dell’alternanza scuola lavoro.

Quattordici ragazzi del nostro istituto hanno deciso di impegnarsi a portare avanti per due anni un progetto scolastico formatosi assieme allo stabilimento Feralpi Siderurgica SPA che è situata in Lonato del Garda (BS).

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Il progetto è stato presentato dal Dottore Cotelli al vice-preside Facchinetti che, avendone capito l’importanza, ha accettato subito.

Il progetto prevede la continuità dell’alternanza del quarto e quinto anno tramite un percorso di 360 ore complessive che permettono ai ragazzi di dare un taglio professionale diverso e permette di fondere lo studio tecnico che avviene tra i banchi di scuola con la pratica.

Il progetto dell’alternanza scuola lavoro con la Feralpi è partito a livello sperimentale nell’anno 2014/2015 con la partecipazione di dieci ragazzi.

Questa azienda promette di rafforzare l’alternanza grazie allo studio della parte tecnica educando i ragazzi a pensare ad una soluzione dei problemi lavorativi che vengono a crearsi e allo studio della parte tecnologica, facendo analizzare i vari procedimenti e impianti utilizzati al fine di far capire cosa e perché si sta facendo una determinata procedura grazie all’affiancamento di tutor qualificati nella propria mansione.

Inoltre Feralpi, nelle 360 ore, ha compreso formazioni in aula che permettono lo studio delle comunicazioni e lavoro di gruppo in modo tale da “lavorare” anche sul profilo del comportamento migliorandone così “l’armonia” tra i dipendenti.

La programmazione delle ore in aula presso il polo formativo che i ragazzi del quarto anno hanno dovuto affrontare fin ora sono state: 8 ore di formazione della sicurezza specifica con in responsabili della sicurezza aziendale, 4 ore con il medico competente, 4 ore di formazione della produzione dell’acciaieria, 4 ore di attività formativa inerente all’area di manutenzione e 4 ore per la formazione dell’area dei laminatoi.

Il lavoratore adolescente oltre a dover seguire le regole aziendali che vengono imposte, è portato ad eseguire la visita pre-stage in modo tale da poter essere valutato se idoneo alla attività lavorativa; questi è, altresì, chiamato, ovviamente, a dover seguire l’orario di lavoro che va dalle 8:00 alle 17:00 con un’ora di pausa che va dalle 12:00 alle 13:00.

L’azienda è attrezzata di una mensa dove tutti i lavoratori e stagisti possono accedervi. Feralpi, assieme alla scuola, ha dunque creato la possibilità di vedere l’alternanza scuola-lavoro come possibilità di poter imparare ciò che va oltre il teorico fondendola con un esperienza alternativa alla solita; sperando anche di poter creare posti di lavoro per i giovani studenti che hanno voglia di lavorare e di continuare ad imparare sul luogo lavorativo.

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Esposito Domenico & Baiguini Nicola – 4°A




Spettacolo narrativo del 02/05/2017

A volte basta “semplicemente” un leggio, una voce, una storia magistrale e la magia si radica nel cuore di adolescenti apparentemente distratti da mille stimoli ma tanto attratti da alternative che bisogna proporre nel loro bel tempo, estrapolandoli dalle classi e calandoli nella libertà più grande: la lettura! Risultato straordinario! Niente effetti spettacolari… infinite parole volavano nell’aria accompagnate da voci elegantemente espressive …

Senza musica, senza immagini. Una vera bellezza!

“Proprio così… siamo puri” -  hanno sottolineato i due attori!

La semplicità è la via da ripercorrere – puntualizzo da docente meravigliosamente attratta dal grande mondo del teatro che ha formato tanta parte della mia esistenza! Se potessi il mio spirito sarebbe perennemente in scena!

Il 2 maggio 2017, in Aula Magna, i due narratori, Alberto Branca e Massimiliano Grazioli, hanno sapientemente risucchiato l’ attenzione di oltre cento ragazzini raccontando la storia di Renzo e Lucia, due ragazzi di un tempo che hanno tanto da insegnare ai nostri! Meraviglioso Alessandro Manzoni, voce eterna di Provvidenza!

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Intrecciate alle mie, le loro candide considerazioni:

Molto interessante, oltre ogni aspettativa. Credo siano riusciti a cogliere l’essenza del capolavoro manzoniano. // Il progetto non era molto ben visto e atteso da noi. // Azzeccata la scelta di concentrarsi sul primo nucleo narrativo per poi concludere riassumendo un capitolo e così rientrare nei nostri tempi di ascolto. // Un modo per far avvicinare gli alunni alla letteratura classica. // Bella esperienza ed è un peccato non sia durata di più. // I due attori non hanno usato alcun costume, oggetto o effetto speciale: si sono semplicemente serviti della loro voce. //

Sono stati in grado di far diventare il romanzo più semplice e chiaro da capire. // Sono riusciti a trasmettere emozioni, hanno reso la lettura vivace e accattivante, sono riusciti a far apprezzare i Promessi Sposi ad una generazione che li snobba. // Hanno intrecciato la storia con battute per ravvivare l’animo degli ascoltatori cambiando il tono di voce anche in modo bizzarro. // Un’interpretazione diversa che attrae gli ascoltatori perché al mondo d’oggi ciò che serve è innovazione e ricerca. // Devo ammettere che all’inizio quasi mi addormentavo perché l’attore ha iniziato a leggere senza sosta una pagina, poi tra battute e risate “mi sono rianimato”. // Spero che la scuola adotti ancora queste alternative didattiche, sono stati bravi a non far scemare la nostra attenzione. // Un’esperienza positiva perché la storia dei Promessi Sposi mi ha sempre affascinato. // Quando hanno iniziato a leggere ho chiuso gli occhi ed ho iniziato a immaginare la scena nella mia testa. // Hanno interpretato una storia complessa in modo comprensibile , breve ed efficace con voci buffe e discussioni animate strappando risate al pubblico.//Ho capito cosa ti spinge a fare teatro: il desiderio di suscitare emozioni… // Era la prima volta che sentivo parlare dei Promessi Sposi e mi sono davvero emozionato” – conclude Ishak, da meno di due anni in Italia, folgorato dalla storia che ha educato intere generazioni!

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Lucia Trane




Esperienza di volontariato a Mani Tese

Nei mesi di Dicembre e Gennaio, alcuni alunni del nostro Istituto, su invito del prof. Marchione e della prof.ssa Saretto, sono andati ad aiutare i volontari di MANI TESE  a S. Martino della Battaglia (frazione di Desenzano).

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Mani Tese è un’organizzazione non governativa (ONG) e non lucrativa di utilità sociale (ONLUS), fondata nel 1964 per ridurre gli squilibri tra Nord e Sud del mondo combattendo la fame, la violenza e la povertà.
Il gruppo di Rivoltella del Garda, operativo da più di 25 anni, ritira merce di qualsiasi tipo usata e non, la seleziona e poi rivende , a basso prezzo, tutto ciò che è in buono stato e riutilizzabile. L’incasso viene utilizzato per finanziare progetti agronomici nel Sud del mondo.

In questi giorni di volontariato i nostri studenti hanno aiutato nel trasloco di tutto ciò che era all’interno del capannone di S. Martino della Battaglia.
Nei primi giorni sono stati inscatolati e traslocati i libri.

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    I libri sono tantissimi, chiunque può acquistarne uno del proprio genere preferito,00         aiutando così la realizzazione del progetto.
    Erano presenti giocattoli per bambini, mobili, casalinghi, vestiti … insomma tutto ciò       che può tornare utile a chi ne avesse bisogno.
    Il trasloco è stato impegnativo ma la generosità delle persone presenti e la volontà di         aiutare gli altri cancellavano il pensiero della fatica dalla nostra mente.
    “E’ bello sentire di essere stati d’aiuto a chi di aiuto ne ha sempre donato”.
     Questo è il sentimento espresso dai nostri giovani volontari.

     Vi aspettiamo numerosi!

 

Marco  Lo Giudice 3C

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Una giornata al Samaritano

“Dobbiamo dare il meglio a chi non ha più nulla.”
Queste le parole che riecheggiano nella testa degli studenti delle classi terza T e terza B dopo l’incontro dell’8 marzo 2017 al centro di accoglienza “Il Samaritano” di Verona.
“Il Samaritano” è una cooperativa sociale fondata nel 2006 che accoglie persone che sono senza dimora e in situazioni di grave marginalità, cui propone percorsi di reinserimento sociale di vario tipo. La partecipazione del nostro Istituto ha permesso agli studenti di conoscere l’attività della struttura e di condividere momenti di forte intensità soprattutto quando, attraverso il racconto delle esperienze di ognuno, si è parlato delle persone che vivono in strada e dei motivi che le riducono in tali condizioni. La cooperativo offre un servizio rivolto a coloro che non hanno nulla, ma che scelgono di lasciarsi aiutare, provando quindi a ricominciare.
Grazie all’intervento di alcuni studenti, sono state simulate delle situazioni per comprendere come avviene l’accoglienza di chi sceglie di soggiornare nella struttura più o meno stabilmente; accoglienza che solitamente non avviene in qualunque momento della giornata, ma al mattino e secondo procedure ben precise che prevedono una prima cura della persona e delle attività successive per  l’integrazione all’interno della comunità. Dopo aver conosciuto gli operatori e le modalità secondo cui la cooperativa opera, l’incontro si è concluso con la visita al dormitorio, allo spazio adibito a mensa e alle sale per le attività ricreative degli ospiti.
Le stanze, realizzate con l’aiuto di alcuni studenti universitari di architettura, sono doppie o triple, pulite e ben curate, e ciò dimostra come il proposito sia quello di “offrire il meglio” agli ospiti tenendo fede all’intento del Centro.
L’esperienza è riuscita dunque ad avvicinare dei giovani ad una realtà difficile, per imparare a superare l’indifferenza e riscoprire il valore della solidarietà.
Classe 3T

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Da ormai vent’anni, ‘Il samaritano’ si preoccupa delle persone senza fissa dimora, un problema sociale cruciale che si presenta sempre più frequentemente in questi ultimi anni. Per aiutare coloro che sono costretti a dormire all’aperto, per scelta o per bisogno, rannicchiati dentro dei cartoni, e che purtroppo in alcuni casi trovano la morte, è stata fondata questa casa di accoglienza.
La visita al centro è iniziata con l’incontro di un addetto che ci ha illustrato come è costretto a vivere un senzatetto. In prima battuta abbiamo discusso su cosa, secondo noi, distinguesse un senzatetto da uno come noi, dopodiché abbiamo messo in scena una giornata tipica di un senzatetto: dal fare l’elemosina in stazione, essere ignorato e disprezzato da tutti, all’essere quasi arrestato, per poi essere finalmente portato in centri come questi. In seguito ci hanno accompagnati in una visita all’interno del centro.
Questo centro è stato realizzato con gli studenti dell’Università di Torino che hanno progettato, con la collaborazione di alcuni ‘ospiti’, alcune stanze, tra cui: laboratori (falegnameria), mensa, dormitori (con 67 posti letto). A differenza di altri centri, “Il samaritano” non fornisce solamente un posto nel quale passare la notte, ma cerca inoltre di aiutare queste persone a ricostruirsi una vita migliore insegnando loro un mestiere. Questo ci ha fatto riflettere sulla reale situazione in cui si trovano queste persone e quanto sia duro vivere in quelle condizioni. La visita a questa struttura è stata un’esperienza toccante, che ci ha aiutati a comprendere quanto siano importanti le case di accoglienza, come “Il samaritano” a Verona, in quanto offrono alle persone più sfortunate o che hanno fatto scelte sbagliate, una possibilità di riscatto e un occasione per ricominciare.
Bertoletti Emanuele e Guariglia Tommaso 3^B

 




Fondazione AIDO

AIDO

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Autori : Sempreboni Federico 5D
Celletti Mattia 5D