Esperienza di volontariato a Mani Tese

Nei mesi di Dicembre e Gennaio, alcuni alunni del nostro Istituto, su invito del prof. Marchione e della prof.ssa Saretto, sono andati ad aiutare i volontari di MANI TESE  a S. Martino della Battaglia (frazione di Desenzano).

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Mani Tese è un’organizzazione non governativa (ONG) e non lucrativa di utilità sociale (ONLUS), fondata nel 1964 per ridurre gli squilibri tra Nord e Sud del mondo combattendo la fame, la violenza e la povertà.
Il gruppo di Rivoltella del Garda, operativo da più di 25 anni, ritira merce di qualsiasi tipo usata e non, la seleziona e poi rivende , a basso prezzo, tutto ciò che è in buono stato e riutilizzabile. L’incasso viene utilizzato per finanziare progetti agronomici nel Sud del mondo.

In questi giorni di volontariato i nostri studenti hanno aiutato nel trasloco di tutto ciò che era all’interno del capannone di S. Martino della Battaglia.
Nei primi giorni sono stati inscatolati e traslocati i libri.

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    I libri sono tantissimi, chiunque può acquistarne uno del proprio genere preferito,00         aiutando così la realizzazione del progetto.
    Erano presenti giocattoli per bambini, mobili, casalinghi, vestiti … insomma tutto ciò       che può tornare utile a chi ne avesse bisogno.
    Il trasloco è stato impegnativo ma la generosità delle persone presenti e la volontà di         aiutare gli altri cancellavano il pensiero della fatica dalla nostra mente.
    “E’ bello sentire di essere stati d’aiuto a chi di aiuto ne ha sempre donato”.
     Questo è il sentimento espresso dai nostri giovani volontari.

     Vi aspettiamo numerosi!

 

Marco  Lo Giudice 3C

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Una giornata al Samaritano

“Dobbiamo dare il meglio a chi non ha più nulla.”
Queste le parole che riecheggiano nella testa degli studenti delle classi terza T e terza B dopo l’incontro dell’8 marzo 2017 al centro di accoglienza “Il Samaritano” di Verona.
“Il Samaritano” è una cooperativa sociale fondata nel 2006 che accoglie persone che sono senza dimora e in situazioni di grave marginalità, cui propone percorsi di reinserimento sociale di vario tipo. La partecipazione del nostro Istituto ha permesso agli studenti di conoscere l’attività della struttura e di condividere momenti di forte intensità soprattutto quando, attraverso il racconto delle esperienze di ognuno, si è parlato delle persone che vivono in strada e dei motivi che le riducono in tali condizioni. La cooperativo offre un servizio rivolto a coloro che non hanno nulla, ma che scelgono di lasciarsi aiutare, provando quindi a ricominciare.
Grazie all’intervento di alcuni studenti, sono state simulate delle situazioni per comprendere come avviene l’accoglienza di chi sceglie di soggiornare nella struttura più o meno stabilmente; accoglienza che solitamente non avviene in qualunque momento della giornata, ma al mattino e secondo procedure ben precise che prevedono una prima cura della persona e delle attività successive per  l’integrazione all’interno della comunità. Dopo aver conosciuto gli operatori e le modalità secondo cui la cooperativa opera, l’incontro si è concluso con la visita al dormitorio, allo spazio adibito a mensa e alle sale per le attività ricreative degli ospiti.
Le stanze, realizzate con l’aiuto di alcuni studenti universitari di architettura, sono doppie o triple, pulite e ben curate, e ciò dimostra come il proposito sia quello di “offrire il meglio” agli ospiti tenendo fede all’intento del Centro.
L’esperienza è riuscita dunque ad avvicinare dei giovani ad una realtà difficile, per imparare a superare l’indifferenza e riscoprire il valore della solidarietà.
Classe 3T

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Da ormai vent’anni, ‘Il samaritano’ si preoccupa delle persone senza fissa dimora, un problema sociale cruciale che si presenta sempre più frequentemente in questi ultimi anni. Per aiutare coloro che sono costretti a dormire all’aperto, per scelta o per bisogno, rannicchiati dentro dei cartoni, e che purtroppo in alcuni casi trovano la morte, è stata fondata questa casa di accoglienza.
La visita al centro è iniziata con l’incontro di un addetto che ci ha illustrato come è costretto a vivere un senzatetto. In prima battuta abbiamo discusso su cosa, secondo noi, distinguesse un senzatetto da uno come noi, dopodiché abbiamo messo in scena una giornata tipica di un senzatetto: dal fare l’elemosina in stazione, essere ignorato e disprezzato da tutti, all’essere quasi arrestato, per poi essere finalmente portato in centri come questi. In seguito ci hanno accompagnati in una visita all’interno del centro.
Questo centro è stato realizzato con gli studenti dell’Università di Torino che hanno progettato, con la collaborazione di alcuni ‘ospiti’, alcune stanze, tra cui: laboratori (falegnameria), mensa, dormitori (con 67 posti letto). A differenza di altri centri, “Il samaritano” non fornisce solamente un posto nel quale passare la notte, ma cerca inoltre di aiutare queste persone a ricostruirsi una vita migliore insegnando loro un mestiere. Questo ci ha fatto riflettere sulla reale situazione in cui si trovano queste persone e quanto sia duro vivere in quelle condizioni. La visita a questa struttura è stata un’esperienza toccante, che ci ha aiutati a comprendere quanto siano importanti le case di accoglienza, come “Il samaritano” a Verona, in quanto offrono alle persone più sfortunate o che hanno fatto scelte sbagliate, una possibilità di riscatto e un occasione per ricominciare.
Bertoletti Emanuele e Guariglia Tommaso 3^B

 




Fondazione AIDO

AIDO

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Autori : Sempreboni Federico 5D
Celletti Mattia 5D

 




Laboratorio musicale ACLE “POP MUSIC ‘N CULTURE”

Nei giorni 2 aprile, 30 e 31 maggio 2016 l’istituto ha ospitato due insegnanti di

madrelingua inglese che hanno coinvolto studenti del biennio e della classe 3K in

laboratori musicali.

Questo progetto è nato con lo scopo di avvicinare i ragazzi alla lingua inglese, spesso

considerata ostica e inutile.

Con l’ausilio di una chitarra e di video, Karl Lavo (dalla Nuova Zelanda) e Lara

Greenfield (dall’Inghilterra) hanno invece saputo interagire con gli studenti che hanno

analizzato i testi delle canzoni più famose parlando e cantando in inglese.

Al termine dei laboratori gli alunni sono stati entusiasti e hanno già chiesto di poter

organizzare questa iniziativa anche il prossimo anno scolastico.

 

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La referente del progetto

Sandra Falcone




Cambridge English

 

Cambridge English

 

Il nostro Istituto offre ai propri studenti corsi di preparazione ai seguenti esami dell’Università di Cambridge:

  • English Test (PET),livello B1 del CEFR (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue), certificazione di conoscenza della lingua inglese a livello intermedio;
  • Cambridge First Certificate in English (FCE),livello B2 del CEFR (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue), certificazione di conoscenza della lingua inglese a livello intermedio-alto.

 

La preparazione ad entrambi gli esami permette di migliorare le proprie conoscenze e competenze linguistiche in modo da poter utilizzare l’inglese per comunicare con persone madrelingua in conversazioni quotidiane e nel mondo del lavoro, mostrando dimestichezza nell’esprimersi sia nell’inglese parlato che scritto.

 

Il conseguimento di entrambi i certificati dà inoltre modo di accedere a Certificazioni di conoscenza della lingua inglese accettate da migliaia di aziende leader nel mondo e da istituti di istruzione e università sia in Italia che all’estero.

 




Alternanza Scuola Lavoro

Alternanza Scuola Lavoro

L’alternanza scuola-lavoro consiste nella realizzazione di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro. I progetti di Alternanza Scuola‐Lavoro nascono dall’esigenza di superare la distinzione cronologica, funzionale e logistica di tre mondi solo apparentemente lontani tra loro: la scuola, il territorio ed il lavoro.

Non si tratta semplicemente di facilitare l’ingresso degli studenti nel mondo del lavoro, ma di dare organicità e struttura a percorsi in cui l’attività didattica realizzata in aula interagisce con attività formative e lavorative, e  con le esperienze vissute in contesti di lavoro, ove studenti e docenti consolidano le loro conoscenze, abilità e competenze e ne acquisiscono nuove.

Le attività dell’Alternanza Scuola‐Lavoro si orienteranno in due direzioni distinte, ma interagenti:

  • verso l’esterno per realizzare rapporti di collaborazione attraverso protocolli di intesa su base annua o pluriennale con aziende, enti certificatori ed esperti del territorio operanti nei settori tecnologici relativi ai nostri indirizzi di studio;

  • verso l’interno per realizzare una struttura che supporta la costruzione di progetti coerenti con gli indirizzi di studi ed in linea con le aspettative degli allievi.

I progetti non sono rivolti solo alle eccellenze, ma anche a studenti con difficoltà nel percorso scolastico ed includono studenti in situazione di handicap che possono trovare nell’alternanza modalità diverse di esprimere le proprie capacità favorendo così l’attuazione di una didattica inclusiva.

Lo stage non viene visto come un semplice collocamento degli allievi nelle Aziende, ma rappresenta per l’Istituto un momento fondamentale del loro percorso formativo. I rapporti ormai consolidati con numerose Aziende operanti sul territorio consentono all’Istituto di offrire agli studenti qualificate esperienze lavorative attinenti agli indirizzi di studi da loro scelti, coniugando in tal modo il sapere, il saper fare e il saper essere.




L ’Alternanza scuola-lavoro: una grande opportunità da non perdere!

 

L ’Alternanza scuola-lavoro:
una grande opportunità da non perdere!


Venerdì 11 dicembre 2015 – ore 15.00
Associazione Industriale Bresciana – Via Cefalonia 60, Brescia – Sala Beretta

Saluti e introduzione lavori
Mario Maviglia – Dirigente Uffiio Scolastico di Brescia
L’alternanza nella legge “La buona scuola”
Angela D’Onghia – Sottosegretario MIUR
Alternanza scuola-lavoro: opportunità, criticità, prospettive
Ermelina Ravelli – Dirigente scolastica IIS V.Capirola di Leno
A che punto siamo a Brescia. Il coinvolgimento delle imprese
Paola Artioli – Vice Presidente Education dell’Associazione Industriale Bresciana
Il Protocollo bresciano per la formazione sulla sicurezza
Fabrizio Speziani – Direttore Dipartimento Prevenzione Medico ASL di Brescia
Offerta formativa e annunci di lavoro sul Web: il match che mancava!
Claudia Graziani – ricercatrice presso CRISP (Centro di ricerca interuniversitario per i servizi di
pubblica utilità) – Università Milano Bicocca
Esperienze di eccellenza nei percorsi di alternanza scuola-lavoro
GianLuigi Bendotti – IIS Ghislandi-Tassara di Breno e Maurizio Zannier – COTONELLA SPA
Fabrizio Facchinetti – IIS L.Cerebotani di Lonato e Giuseppe Pasini – FERALPI SPA
Domande dal pubblico
Conclusioni
David Vannozzi – Direttore Associazione Industriale Bresciana
 

Nel corso del convegno è stata presentata l’esperienza di collaborazione che l’Istituto Tecnico di Lonato ha intrapreso da anni con la ditta Feralpi

L’ITIS di Lonato, insieme all’Azienda Feralpi che ha sede sul territorio dello stesso comune, consapevoli dell’importanza di realizzare un raccordo concreto tra scuola e mondo del lavoro, da anni hanno avviato una collaborazione che di fatto ha anticipato le prescrizioni della l. 107 e che ci ha consentito di sperimentare direttamente l’efficacia dell’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro, già durante il loro percorso scolastico.

Abbiamo iniziato con semplici esperienze di STAGES in Azienda, che comunque davano ai ragazzi la possibilità di vedere applicate conoscenze e procedure apprese a scuola, di capire quali erano i possibili sbocchi lavorativi che offriva l’indirizzo di studi intrapreso e di conoscere le richieste delle aziende del territorio.

Per 4 anni abbiamo poi realizzato, sempre con Feralpi , corsi post diploma nei quali i ragazzi sperimentavano una vera e propria alternanza in quanto per un biennio facevano una settimana di formazione d’aula su materie specifiche del settore e 4 settimane di lavoro in azienda.

Queste esperienze ci hanno fatto maturare la convinzione che i ragazzi hanno bisogno di acquisire sicure conoscenze teoriche che si trasformino in competenze spendibili nel mercato del lavoro e nello stesso tempo devono conoscere e sperimentare il valore formativo del lavoro.

IL PROGETTO IN ATTO

Lo scorso anno il dott. Cotelli, direttore delle risorse umane della ditta Feralpi, ci ha proposto di ampliare il progetto di alternanza aggiungendo un periodo estivo che comprendesse anche ore di formazione.

Questo progetto è stato elaborato in sinergia tra scuola e azienda in modo da raccordare e armonizzare le competenze scolastiche e le competenze aziendali, ed è rivolto a 10 studenti dei tre indirizzi, meccanico, elettronico e informatico ai quali viene assegnato un tutor scolastico e un tutor aziendale che seguiranno tutto il percorso dei ragazzi ed alla fine saranno in grado di poter quantificare e certificare le competenze raggiunte.

Il progetto è articolato nel modo seguente

Una fase di preparazione scolastica propedeutica ed organizzativa con inserimento di un monte ore relative alla sicurezza come previsto dall81 /08

320 ore in azienda suddivise in 80 ore nel periodo scolastico in quarta ,160 ore nel periodo estivo fine quarto anno e 80 ore nel periodo scolastico quinto anno.

Ma l’elemento innovativo introdotto in questa esperienza sono le 110 ore di formazione d’aula ,tenute in azienda ,durante il periodo estivo ,che vanno a completare la formazione tecnica e sono il collante tra le competenze scolastiche e aziendali diventando a tutti gli effetti spendibili nel mondo del lavoro.

Queste ore di formazione tecnica affrontano argomenti relativi a:

processo produttivo ,acciaieria ,laminazione ,manutenzione degli impianti

interventi da parte dei partener tecnologici dell’azienda

comunicazione , sicurezza e orientamento al lavoro.

A conclusione del percorso formativo di alternanza è prevista la realizzazione di una relazione tecnica finale riguardante una parte del processo produttivo, o un intervento di manutenzione che lo studente ha potuto seguire durante la sua esperienza lavorativa. Il ragazzo porterà questa relazione all’esame di maturità in sostituzione della tradizionale tesina .

Questo momento conclusivo del percorso di alternanza servirà per verificare l’effettivo livello di competenza raggiunto dallo studente con questo tipo di esperienza.

Un aspetto importante che voglio sottolineare è quello della continuità dell’esperienza: lo studente viene inserito in un reparto dove rimane fino alla fine del suo percorso di alternanza e questo a nostro avviso consente di concretizzare meglio il raggiungimento delle competenze previste. Con gli stages avevamo sperimentato che il fatto di cambiare ogni volta l’azienda e la mansione dava ai ragazzi una visione generale dell’organizzazione del lavoro, ma non dava la possibilità di concretizzare e consolidare le proprie competenze.

Alla scuola naturalmente spetta tutto il lavoro di coordinamento che va dalla programmazione iniziale, al costante monitoraggio, fino alla verifica finale.

Questo progetto mette in evidenza come scuola e azienda possono operare in sintonia senza che una sostituisca l’altra mantenendo i ruoli per cui sono destinate e raggiungendo obiettivi che singolarmente non si potrebbero raggiungere.

CRITICITA’ DELLA l.107

Le Aziende:

non tutte sono disponibili ad accogliere gli studenti

non tutte sono preparate per organizzare adeguatamente l’inserimento dei ragazzi

non tutti gli indirizzi avranno la possibilità di trovare sul territorio aziende del settore

La scuola:

non sono previsti sufficienti finanziamenti per organizzare in modo dignitoso il lavoro e per riconoscere il maggior carico di lavoro e il rimborso delle spese ai docenti che,

seguono gli studenti nelle aziende

fanno sulle aziende il lavoro di monitoraggio e verifica secondo i requisiti previsti dalla normativa (l. 107)

Per la buona riuscita di un progetto di questa portata sono indispensabili: pianificazione; – organizzazione; – monitoraggio; – direzione; – controllo; – valutazione; che non possono essere sempre delegati al volontariato o alla sensibilità personale del singolo docente.

L’aspetto burocratico:

per le aziende è oneroso produrre tutta la documentazione richiesta;

per la scuola è difficile/impossibile fare questo passaggio senza la collaborazione delle aziende, soprattutto nella fase di certificazione delle competenze. Pertanto forse è da modificare la parte riguardante la documentazione da produrre.

 

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Progetto di educazione alla legalità della guardia di finanza

Il 16 Aprile alle ore 10.00, presso il nostro Istituto bresciano ha avuto luogo l’incontro del progetto “Educazione alla legalità economica”, sulla base del protocollo d’intesa nazionale tra la Guardia di Finanza e il Ministero dell’Istruzione.fotofinanzadue

L’incontro ha visto la partecipazione di molte classi del Triennio. L’incontro è stato fortemente voluto dalla nostra Dirigente Scolastica, dott.ssa Roberta Gambaro, ed ha avuto come relatore il Comandante in persona del Gruppo Provinciale di Brescia, Ten. Colonnello Sergio De Michelis. Una presenza speciale, quindi, anche grazie alla collaborazione del prof. Domenico Marchione, non solo in quanto referente della Commissione Alunni ma anche perché anch’esso ha fatto parte, quale Ufficiale, della “famiglia” della Guardia di Finanza; inoltre, un forte ringraziamento va esteso al Comandante della Tenenza della G. di F. di Desenzano del Garda, tenente Giuseppe Santucci, per il suo sostegno alla bella iniziativa.

 

 

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L’intento è di far maturare sempre più la consapevolezza del valore della legalità economica, con particolare riferimento alla prevenzione dell’evasione fiscale e allo sperpero di risorse pubbliche, delle falsificazioni, della contraffazione, nonché dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’incontro ha stimolato una maggiore consapevolezza sul delicato ruolo rivestito dalla Guardia di Finanza, quale organo di polizia vicino a tutti i cittadini, nelle vari espressioni di tutela delle libertà economico-finanziare e di controllo a 360° gradi del territorio nazionale e non solo.

foto.finanza La capacità del Comandante di conquistarsi l’attenzione dei ragazzi, anche con racconti di alcuni interventi concreti effettuati dalla Guardia di Finanza e l’impiego di accattivanti contributi audiovisivi e di videoclip di artisti italiani, ha destato molto interesse nei partecipanti, tanto è vero che numerose sono state le domande o “curiosità” dei nostri studenti sulle tematiche trattate, soprattutto su quali sono i tipi di reati e sanzioni nei quali i giovani possono più frequentemente cadere. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet del Corpo(www.gdf.gov.it).




Progetto Martina

SabatIMG_4494o 30 maggio le classi terze hanno partecipato al progetto Martina.
Questo si pone l’obiettivo di dare informazioni agli studenti delle scuole superiori di 2° grado sui vantaggi che si ottengono seguendo stili di vita corretti e sugli accorgimenti da mettere in atto per evitare alcuni tumori o per scoprire gli altri in tempo utile alla cura.

La metodologia di comunicazione si basa sul convincimento che la lotta ai tumori non si combatte con il divieto ma con la cultura, unico strumento che può garantire il necessario e duraturo impegno personale sulla base di scelte consapevoli.

Al termine dell’incontro e dopo un anno gli studenti compilano un questionario; la valutazione degli stessi permette un continua ottimizzazione. Il “Progetto Martina” nasce nel 1999. Nell’ultimo anno scolastico il Progetto Martina ha coinvolto 534 club, 715 scuole, 69.290 studenti. I questionari compilati dagli studenti hanno dato i seguenti risultati: riduzione-eliminazione del fumo 40%, alimentazione più corretta 50%, inizio di attività fisica 60%. Per questi studenti si stima una riduzione di rischio di contrarre un tumore del 30-50%.




Polizia di stato

Anche nel 2015 si rinnova la campagna itinerante di educazione alla legalità “Una vita da Social”, che raggiungerà gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, gli insegnanti e i loro familiari in tutto il Paese.

Il Progetto, ideato e curato dal Servizio polizia postale e dall’Ufficio relazioni esterne della Polizia di Stato, ha lo scopo d’informare e sensibilizzare gli utilizzatori dei social network sui rischi della Rete.

Simbolo e cuore del Progetto è il Truck, un bus allestito a spazio multimediale che sosterà nelle principali piazze cittadine. Al suo interno esperti della Polizia postale daranno consigli e spiegheranno i principali pericoli che si incontrano sulla Rete per navigare in sicurezza.

L’iniziativa è rivolta non soltanto agli studenti, ma anche a insegnanti, genitori e a chiunque volesse saperne di più sulle insidie di Internet.

Oltre ai momenti di formazione, in alcuni centri di maggiore interesse (Torino, Milano, Padova, Ravenna, Firenze, Perugia, Roma, Bari, Palermo e Cagliari) sono previste delle rappresentazioni teatrali sul bullismo, durante le quali esperti della Postale daranno consigli e spiegheranno i principali pericoli che si incontrano sulla Rete.

Il percorso del Truck, che nel 2015 prevede 55 tappe, è stato riassunto su una mappa. Passando con il mouse sulle città si apre un box con i principali eventi che hanno caratterizzato ogni singola tappa.
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fonte: www.poliziadistato.it