Gita a Lisbona


Dal 16 al 20 Marzo le classi 5ªB e 5ªF del nostro Istituto sono andate in gita in Portogallo, a Lisbona, alla scoperta di una nuova terra, nuovo cibo e per fare una nuova esperienza.

Il primo giorno è stato dedicato al viaggio. La partenza è avvenuta con un pullman che ci ha portato sino all’aeroporto di Milano Malpensa dove poi il viaggio è proseguito fino all’arrivo nella capitale Portoghese. Ci sono st ate lunghe attese ma, quando si è in buona compagnia, il tempo vola via ed è stato anche un bel motivo per passare del tempo fuori dall’ambiente scolastico tutti insieme.

Arrivati in hotel per l’ora di cena, abbiamo depositato le valigie e siamo andati a cenare.IMG_0961-1

Siamo poi usciti ed, essendo venerdì, abbiamo potuto anche conoscerla vita notturna di questa città, in compagnia di molti studenti e locali.

Il secondo giorno, durante la mattina, ci siamo recati nel quartiere di Belem con visita al monastero Don Jeronimos e La Torre di Belem accompagnati da una guida che, con la giusta attenzione alla nostra età, ci spiegava tutto. Nel tempo dedicato al pranzo, si è anche avuta la possibilità di andare ad assaggiare i famosi “Pastel de Belem” (22.000 pasticcini al giorno ne vengono prodotti). Il pomeriggio invece è stato lasciato libero per girare la città. La sera poi si è replicato, come il giorno prima, buttandoci nella così detta Movida Portoghese.
Il terzo giorno  invece siamo andati a passeggio per la capitale alla scoperta dei quartieri della Baixa e del Chiado fino al raggiungimento del Castelo De S. Jorge con vista spettacolare dall’alto sul fiume Tago e Ponte 25 de Abril. Il pomeriggio invece in treno ci siamo recati a Cascais, paese sull’oceano, dove alcuni temerarisi sono spinti nel fare il primo bagno dell’anno.

La sera invece si sperava di trovare lo stesso animo dei giorni precedenti ma, il giorno dopo c’era il “trabalho”, cioè si andava a lavorare, perciò non c’era molto movimento.

image1

Il quarto giorno ci siamo recati, durante la mattinata, all’Oceanario di Lisbona, situato nella zona Expo, dove abbiamo potuto ammirare diversi tipi di habitat presenti nei differenti oceani con relativa fauna.

Dopo il pranzo invece siamo partiti subito con un insieme di treno e pullman per andare a Cabo de Roca, il punto più ad occidente d’Europa dove si può ammirare una vista mozzafiato: le onde si scontravano contro la costa a strapiombo sull’oceano, e la vista era immensa nonostante la giornata nuvolosa.

Il quinto giorno la mattina è stata usata per dare un ultimo saluto alla città e magari rivedere i posti che ci avevano colpito e, dopo pranzo, c’è stato il ritrovo per partire.
Il clima è rimasto sempre più caldo rispetto all’Italia e le belle giornate si sono alternate con quelle un po’ più cupe ma non ci si può lamentare.
La gita sicuramente rimarrà nei ricordi che ci accompagneranno per il resto della vita.img_lisbona

Un ringraziamento va anche agli accompagnatori, C.Fierravanti E. Tosadori, F.Tosadori.




La Grande Guerra, escursione sul Monte Pasubio

Il 30 e il 31 Ottobre le classi 5ªE e 5ªK del nostro Istituto sono andate in gita sul Pasubio per vedere le gallerie e alcune delle trincee della Grande Guerra e cercare di capire cosa possano avere provato i soldati italiani durante quei 4 anni al fronte.

Percorso delle 52 gallerie

Percorso delle 52 gallerie

Provate a pensare al valore della libertà associato da coloro chiamati alle armi di fronte all’avanzata austriaca.
Provate ad immedesimarvi in quei soldati che avrebbero dato la loro vita pur di difendere la famiglia, gli amici e il paese. Ora, tutto questo coraggio, tutto questo onore, svanirono non appena iniziò la guerra di posizione.
Si combatteva come topi, sotto terra, con la speranza di tornare dai propri cari, non più corpo a corpo, non più con la spada o con il cavallo. Si veniva uccisi da proiettili vaganti sparati da persone senza un volto soltanto perché visti dalla parte opposta del campo. I giovani sono idealisti per definizione, non hanno paura del sacrificio se ne vale la pena. Chi pensa che un conflitto sia il modo migliore per impiegarli é un cinico, perché esso non offre ideali ma soltanto morte.

Camminata nelle Prealpi Venete

Camminata nelle Prealpi Venete

I ragazzi che sono partiti avevano solo una scelta: morire o vivere uccidendo con la consolazione di averlo fatto per difendere donne e bambini dall’invasore.
I giovani d’oggi sembra non ricordino più la sofferenza e la fatica che hanno dovuto sopportare soldati della nostra età 100 anni or sono.
Danno per scontata la libertà che abbiamo adesso, danno addirittura per scontata la loro stessa vita. Ci riteniamo immortali, ed é bello poterlo credere, ma bisogna porre un limite a tutto ciò per rendersi conto che non ci siamo soltanto noi, ma che c’é anche qualcuno che dal primo giorno in cui siamo venuti al mondo ci vuole bene, ovvero i nostri genitori. Per questo bisogna assumersi le proprie responsabilità e pensare alle conseguenze se si ha la libertà di farlo.

Davide Gardoni, 5ªE

Panorama dal Rifugio Achille Papa

Panorama dal Rifugio Achille Papa

 




Gita al Mudec di Milano

È il 05 dicembre 2017, tutto è pronto per la gita dell’anno delle classi 1^A e 1^M dell’Istituto I.I.S. L. Cerebotani di Lonato del Garda (BS).

Sono le ore 8.00 ed entrambe le classi sono pronte per partire, direzione Milano (MI), Mudec (Museo delle Culture di Milano).

IMG_20171205_121631

Accompagnati dai Professori Domenico Marchione, Angela Fulvia Tosadori e Silvano Bandera siamo arrivati alle ore 10.00.

La visita nel Museo è durata circa un’ora e mezza. La guida ci ha illustrato il periodo del Nuovo Regno mediante un percorso tra statue, mummie, gioielli ed anche un carro da guerra. La guida, inoltre, ci ha raccontato, passo dopo passo, delle vita dei faraoni, passando da Thutmosi Terzo ad Amenofi Terzo ed infine a Tutankamon.

 

 

Come ben noto, si è soffermata sul racconto delle loro credenze, popolo di politeisti, ed in particolare della “Vita dopo la morte”.

swagbarca

 

Questa “Vita” non era per tutti, infatti solo i faraoni con le statue con il cartiglio, avevano la vita assicurata nell’Aldilà.Conclusa la visita al Mudec ci siamo avviati verso il Duomo di Milano su un filobus.

Qualche ora di pausa per pranzare in compagnia tra noi, un giro tra le vie principale, nei vari negozi e la gita di Prima si è conclusa ritornando verso Lonato del Garda (BS). Una giornata davvero fantastica tra amici, compagni, professori ma anche tanta Storia.

 

20171205_151148

Simone Giroli




Emozioni passo dopo passo

Il 23  Ottobre un gruppo di classi del Cerebotani è partito in direzione Pasubio. L’obiettivo era quello di percorrere la strada delle 52 gallerie, costruita per permettere il passaggio dei rifornimenti alla zona sommitale del Pasubio, ove la prima linea si riparava dall’attacco nemico.Cattura1

Durante il cammino abbiamo potuto ammirare paesaggi mozzafiato, riflettendo sui combattimenti avvenuti in quella strada. Infatti, non era raro incontrare delle memorie di soldati, spesso ragazzi della nostra età, morti per difendere la nostra nazione. Per questo motivo la fatica si è fatta sentire poco. A differenza di percorsi di montagna ordinari, questo ha uno sfondo crudo. Uno sfondo di battaglia, quindi di sofferenze, di pianti e di paura. Paura di non poter tornare a casa in vita, paura di vedere un caro compagno morire sotto i proiettili e non poterlo difendere. Attraversare quelle 52 gallerie è stato a dir poco emozionante, in quanto stavamo gioendo di un qualcosa costruito con il fine della sopravvivenza.

Cattura2

 Alla 52esima galleria è scoppiata l’esultanza e sono volate foto ricordo. Dopo una breve sosta al rifugio, abbiamo fatto un giretto nei dintorni: si è trasformato in un arrampica libera, alla ricerca del punto più alto.

Il giorno successivo, abbiamo sfidato il vento durante la camminata mattutina. Dopo il pranzo al rifugio, abbiamo iniziato la camminata di ritorno. In quel momento ho capito in cosa dovevo battermi per tutta la discesa: le mie vertigini. Le avevo assolutamente sottovalutate. Dopo uno spavento iniziale, sono andato avanti, aiutato dagli accompagnatori e da qualche mio compagno di classe.

Cattura3

Una volta raggiunta la destinazione, è stata gioia totale, per aver terminato la camminata non ostante le difficoltà delle vertigini. Un ringraziamento speciale va al professor Bandera e al professor Marchione, i quali mi hanno dato una grossa mano nel momento di massima difficoltà.




Arrampicata al New Rock

Il giorno 30 novembre 2017 con le classi 1^M, 1^A e 1^K accompagnati dagli insegnanti Bandera, Marchione e Papa siamo andati a S. Zeno Naviglio al New Rock per fare un’arrampicata sportiva in palestra. L’intento dell’attività è di far conoscere questo sport alternativo ai tanti da noi normalmente praticati, come calcio, tennis, nuoto, etc. Una buona opportunità alternativa per noi ragazzi bresciani, se si pensa che il Lago di Garda è riconosciuto a livello europeo come il paradiso dell’arrampicata sportiva. Questa fama è sicuramente dovuta alle centinaia di vie di ogni livello di difficoltà.

 20171130_121304Una volta entrati in questa enorme palestra, il personale molto gentile e scrupoloso ci ha fatto cambiare, spiegandoci cosa fare; siamo stati imbragati con l’apposita attrezzatura e divisi in gruppi; assistiti dagli istruttori della palestra, abbiamo iniziato ad arrampicarci partendo dal livello facile(principiante, 4a) andando al più difficile per noi (intermedio, 6b).

I livelli successivi vanno dal 6b+, avanzato, 7b, esperto, 8a, super esperto, 8b+, elite, 9a, super elite.

I professori, per incitarci, ci hanno sfidato nell’arrampicata e dicevano che se riuscivano ad arrivare in cima loro allora dovevamo riuscirci anche noi.20171130_113032

Prima di andarcene abbiamo fatto una gara tra tutte e tre le classi scalando due pareti uguali poi siamo partiti e rientrati a scuola per le ore13.00.

E’ stata una bella esperienza e devo dire che ci siamo divertiti davvero molto.

p.s.: Mi piace far sapere che Adam Ondra, 24enne arrampicatore ceco considerato il più bravo al mondo, ha aperto la prima arrampicata di grado 9c, il più alto grado di difficoltà mai raggiunto. La via aperta da Ondra si chiama

Project Hard” e si trova in Norvegia. Essa è lunga 45 metri, che sono tantissimi, contando che nell’arrampicata sportiva ci si può riposare soltanto “incastrando” le gambe nella roccia e lasciando libere per un po’ le braccia, oppure rimanendo appesi con un braccio saldo ad un appiglio e l’altro a penzoloni!

Bazzoli Alberto 1^M




Gita al teatro Gloria di Montichiari

L’I.I.S. Luigi Cerebotani di Lonato d/G, nel corso degli ultimi anni ha voluto implementare le attività teatrali, perché finalizzate alla crescita educativa e formativa dello studente, infatti il 28 Ottobre le classi 3ªK, 4ªK, 5ªK, 5ªE, si sono recate a al teatro Gloria di Montichiari per assistere alla rappresentazione “The picture of Dorian Gray” di Oscar Wilde.

imgteatro1

L’opera narra di un giovane ragazzo, di nome Dorian, dal bell’aspetto che viene influenzato negativamente da un caro amico Lord Henry e da un patto stretto con il diavolo per il tramite di un quadro, questo accordo, lo renderà eternamente giovane. Col passare del tempo Dorian diventa sempre più malvagio, commettendo anche delitti, portato all’esasperazione per le atrocità compiute e dal rimorso capisce lui stesso che il legame con il diavolo è il quadro in suo possesso, decide quindi di distruggerlo ma inconsapevolmente pone fine anche alla sua vita.libro

Oscar Wilde è il massimo esponente dell’estetismo inglese con una tendenza al Decadentismo, vicina e collegata alla letteratura italiana dell’800. In “The picture of Dorian Gray”  Wilde, narra della borghesia del XVIII secolo, periodo che vede aspetti positivi come la nascita dell’era industriale, della crescita dei posti di lavoro,  ma soprattutto quelli negativi, ovvero l’ipocrisia che contraddistingue una borghesia che vuole solo apparire ed arricchirsi. Non si interessa della condizione dei poveri che di fatto vengono sfruttati nelle fabbriche con l’unico scopo di trarne profitto; la borghesia identificata come metafora nell’opera, con i personaggi di Lord Henry e Dorian.

Oscar_WildeIl teatro deve essere considerato come una struttura interagente di espressioni diverse, sia per gli attori che per il pubblico partecipante, dove durante le rappresentazioni, offre suggestioni, percezioni, ed apparenze, con la mimica e la gestualità, appare come un momento di crescita formativa ma anche un importante strumento che se messo a confronto con il cinema si sofferma solo sull’aspetto scenico ovvero tra lo spettatore ed il film.

La borghesia nell’opera di Oscar Wilde può essere pienamente contestualizzata ed individuata nella figura dei nostri politici, intenti ad attuare leggi che preservino i loro privilegi; di banchieri che hanno solo lo scopo di depredare i clienti, applicando assurde commissioni con tassi di interessi al limite dell’usura e con industriali che hanno solo lo scopo di arricchirsi a discapito della salute dei propri operai e all’inquinamento dell’ambiente. Come allora, gli italiani oggi, sono costretti a subire in silenzio le prepotenze di uno Stato oppressore, che ha portato negli ultimi vent’anni ad un continuo impoverimento delle classi sociali più povere, dimostrato da un dato attuale che vede circa cinque milioni di persone vivere nella totale miseria.

Federico Mason




Gita a San Martino

IMG_2672

Classe 4°E presso la Torre di San Martino

Martedì 9 Maggio la nostra classe, 4e dell’Itis di Lonato, é andata a San Martino della Battaglia per approfondire la seconda guerra d’indipendenza dove le forze del Regno Sabaudo, alleate ai francesi, sconfissero gli Austriaci. Abbiamo visitato la torre, monumento nazionale costruito per onorare la memoria di coloro che hanno combattuto e sono morti per l’unità d’Italia. Al suo interno ci é stato spiegato attraverso dei dipinti il periodo storico ed in particolare le battaglie tenutesi a San Martino e Solferino. E’ stata una bella esperienza, la guida era molto preparata ed é riuscita a mantenere la nostra attenzione durante tutta l’uscita; un genere di gita piacevole per vedere da un’altra prospettiva la storia non soltanto attraverso un libro.

Davide Gardoni 4°E

IMG_2682

Visuale dalla Torre di San Martino

 




Gita a Sirmione e alle Grotte di Catullo

La mattina del 21 aprile, noi alunni della classe 5E, accompagnati dal prof. Marchione, dalla prof.ssa Carino e dall’assistente ad personam Ferri del nostro compagno Riccardo, abbiamo visitato la pittoresca penisola di Sirmione e le Grotte di Catullo.

img1

Questa uscita didattica è stata organizzata per poter trascorrere una mattinata diversa, al di fuori delle quotidiane mura scolastiche, con Riccardo, poiché non aveva potuto partecipare al viaggio d’istruzione a Madrid, attuato dal 13 al 17 marzo. Dopo il ritrovo presso la piazza antistante il castello e la foto di classe sul molo, abbiamo circumnavigato su battello l’isola su cui sorge la cittadina, mentre lo skipper, ci illustrava la conformazione del territorio, il sistema di raccolta dell’acqua sulfurea e lo stile architettonico della fortezza scaligera, l’unica al mondo ad essere stata costruita su delle palafitte e risalente al XIII secolo.

img2

In seguito abbiamo visitato le famose Grotte di Catullo, i resti di un’antica villa romana erroneamente considerata di proprietà del poeta latino Catullo. Secondo studi archeologici la costruzione romana venne edificata nel I secolo d.C. ed abbandonata nel III secolo per essere trasformata in cava di estrazione delle pietre antiche, e proprio per questo i resti della villa vengono chiamate “grotte”. La villa, di forma rettangolare (m. 167 x 105), con due avancorpi sui lati brevi, situata all’estremità della penisola, copre un’area complessiva di oltre due ettari ed è circondata da uno storico uliveto di 1500 esemplari. L’area degli uliveti è visitabile dal pubblico e permette di assistere ad panorama mozzafiato del lago. Inoltre abbiamo colto l’opportunità di fare un regalo a Riccardo per il suo diciannovesimo compleanno, che sarebbe avvenuto il giorno seguente, componendo la scritta RIKY rappresentata in foto.

img3

Il giorno seguente abbiamo visto le foto scattate durante la gita e festeggiato insieme il compleanno di Riccardo. Anche se è passato già un mese, ancora tanti auguri Riky!

img4

Francesco Gambone, Andrea Silvestri




Gita a Venezia

Finalmente anche per la 4^F è arrivato il giorno della gita!

Il 3 Maggio, dopo dubbi e perplessità, la nostra meta è stata Venezia. Splendida città marinara, ricca di storia e monumenti come il Palazzo Ducale, il campanile, la Basilica di San Marco e l’omonima piazza sottostante. Le varie isole, su cui si fonda la città, sono collegate da vari ponti, tra cui i più celebri sono il Ponte di Rialto, il Ponte della Costituzione, il Ponte dell’Accademia, sul Canal Grande, e il Ponte dei Sospiri, che rappresenta il momento di transizione tra la vita libera e la prigionia in quelle carceri che non a caso vennero chiamate i Piombi. Ricordiamo anche le calli: viuzze impervie che portano da una parte all’altra, tra i corsi d’acqua trafficate dalle caratteristiche gondole, e perché no, i souvenir che attirano sempre la nostra curiosità.

Gita-a-Venezia-3

Ci aspettavamo un clima piuttosto grigio, invece ci è stato regalato un bel giorno e nonostante il poco tempo abbiamo visitato la Chiesa di San Giacomo di Rialto, caratteristica per la sua struttura in legno, ed utilizzata come museo per strumenti musicali e la Basilica di San Marco, cattedrale metropolitana di influenza bizantina, sede del patriarca. All’interno si possono ammirare mosaici di splendidi colori dorati, l’iconostasi d’oro massiccio e la tomba che ospita le reliquie di San Marco, trafugate da Alessandria d’Egitto. Sempre in mattinata abbiamo passeggiato per la piazza e ammirato dal Ponte della Paglia, il celeberrimo Ponte dei Sospiri.
Dopo una sosta per il pranzo, ci siamo diretti verso la Basilica minore dei Frari, che ospita al suo interno numerose opere d’arte del Tiziano e monumenti funebri dedicati a quest’ultimo, il Canova, Claudio Monteverdi ed altri.
Infine ci siamo incamminati tra una chiacchiera e l’altra, per le calli della città per vivere il tempo rimasto nell’atmosfera veneziana.
La giornata si è conclusa in tarda serata con il ritorno, in treno, alle nostre case.
La gita è stata entusiasmante e come sempre un momento di socializzazione e di coesione del gruppo.
Si ringraziano i professori accompagnatori Domenico Marchione e Maria Squeo.

Luca Panada, 4^F

Gita-a-Venezia-5 Gita-a-Venezia-4




Viaggio di istruzione a Madrid

La classe 5ªE dell’istituto Cerebotani, ha partecipato al viaggio d’istruzione, presso Madrid, nei giorni dal 13 al 17 Marzo. È stata un’occasione importante per tutti, studenti e docenti, per apprendere e conoscere tramite la scuola, superando però i normali canoni di insegnamento frontale relegati alle mura scolastiche. Questo viaggio, infatti, ha insegnato valori e conoscenze, che spaziano in molti campi, la maggior parte dei quali non sono consuetamente trattati in un istituto tecnico, ciò fa capire quanto sia stata importante questa occasione di apprendimento a 360 gradi.

La città

Alcuni degli alunni di 5ª E in Plaza de España, con il professor Marchione. Alle loro spalle, la statua dedicata a Miguel de Cervantes

Alcuni degli alunni di 5ª E in Plaza de España, con il professor Marchione. Alle loro spalle, la statua dedicata a Miguel de Cervantes

Madrid è una megalopoli altamente vivibile, tranquilla e silenziosa nella sua bellezza, che emerge senza appariscenze futili. Le piazze, le strade e i musei madrileni sono ampi, vasti, come a voler trasmettere un senso di apertura che contagia il corpo e la mente. La grandezza di queste opere, però, non è pacchiana, in quanto la città è concentrata, accorpata intorno al suo centro, comodamente visitabile a piedi in tutti i suoi luoghi chiave, che la rendono incredibilmente accogliente, a Madrid ci si sente a casa. Gli studenti hanno avuto modo di sperimentare questa realtà e viverla sulla propria pelle, scoprendo cosa riserva Madrid ai suoi cittadini acquisiti, anche solo per un giorno. Di sicuro, uno dei primi apprendimenti importanti è stato proprio questo.

La cultura

Madrid possiede numerosi musei, di vario genere, di cui quattro sono sicuramente imperdibili, se si è interessati alla cultura. Gli studenti, infatti, hanno avuto la possibilità di recarsi presso questi musei nell’arco dei cinque giorni di permanenza.

Thyssen-Bornemisza: si tratta di una collezione d’arte privata, che sfoggia opere di livello veramente altissimo, con esponenti del calibro di Dalì, Van Gogh, Modigliani, Mirò e molti altri. È stato il primo museo visitato dagli studenti ed ha trovato un riscontro positivo, impressionando la gran parte di coloro che l’hanno visitato.

Museo del Prado: è il museo nazionale, nonché il più famoso di Madrid, raccoglie molte opere della storia spagnola, con un accento particolare sulla guerra civile. Tra i due musei nazionali di Madrid, il Prado è sicuramente quello più storico, a differenza del Reina Sofia, decisamente più moderno.

Un gruppo della 5ª E all’esterno del Museo del Prado. Alle loro spalle, la piazza “verde” del museo, antistante al giardino botanico

Un gruppo della 5ª E all’esterno del Museo del Prado. Alle loro spalle, la piazza “verde” del museo, antistante al giardino botanico

Museo Reina Sofia: si tratta dell’altro museo nazionale di Madrid, contenente opere d’arte moderne. Sono esposti artisti del calibro di Dalì e Picasso, con alcuni dei loro quadri più famosi, rispettivamente “Il grande masturbatore” e “Guernica”. Anche questo museo, ha riscontrato un ottimo successo tra gli studenti.

Il quadro “Il grande masturbatore”, del pittore spagnolo Salvador Dalì, una delle sue opere più famose.

Il quadro “Il grande masturbatore”, del pittore spagnolo Salvador Dalì, una delle sue opere più famose

Palazzo Reale: è il palazzo più sfarzoso e lussuoso di Madrid e dell’intera Spagna. Composto da 3418 stanze, di cui poco più di 20 visitabili al pubblico, è ufficialmente la residenza reale, sebbene venga usato solamente per cerimonie di stato e non come dimora quotidiana dei reali. La sua maestosità ha impressionato tutti gli alunni.

Toledo

I ragazzi hanno visitato anche la cittadina di Toledo, borgo medievale e prima capitale spagnola. Posizionata su una collina, Toledo offre viste panoramiche sulla natura incontaminata e rappresenta un piccolo gioiello architettonico per le costruzioni che la caratterizzano. Ha impressionato positivamente gli studenti, che hanno apprezzato questa “gita nella gita”, tra verdi paesaggi ed edifici medievali.

Parte della 5ª E a Toledo

Parte della 5ª E a Toledo

Il gruppo

La permanenza nella capitale spagnola ha evidenziato un buon gruppo classe, una coesione forte tra gli studenti ed anche tra essi e il docente accompagnatore, il professor Marchione. Infatti, i giorni sono trascorsi all’insegna dello stare insieme, sia nei momenti di apprendimento didattico che nel tempo libero: come in occasione della serata di svago in Plaza Mayor, della cena a base di Tapas in un locale del centro o delle partite a “roverino” in Plaza Santo Domingo. Tutti momenti condivisi tra gli studenti e il professor Marchione, che hanno contribuito a rafforzare ancor di più il legame tra gli alunni ed hanno rappresentato un buon insegnamento dei valori umani e conviviali, che stanno alla base dell’apprendimento scolastico, prima ancora di qualsiasi conoscenza in ambito tecnico.

Plaza Mayor vista dall’interno

Plaza Mayor vista dall’interno

Lo stadio “Santiago Bernabeu”, del Real Madrid, visto dalla tribuna

Lo stadio “Santiago Bernabeu”, del Real Madrid, visto dalla tribuna

Christian Marotta, 5ªE.