Incontro con l’autrice Benedetta Bonfiglioli

Martedì 20 febbraio alcuni studenti del nostro istituto, hanno avuto la possibilità di partecipare ad un incontro con l’autrice Benedetta Bonfiglioli. L’evento, organizzato in occasione del concorso Volo tra le righe, si è svolto nella biblioteca di Castiglione delle Stiviere. L’uscita, così come la partecipazione al concorso, è stata resa possibile grazie alla disponibilità delle docenti prof.ssa Miria Dal Zovo, prof.ssa Alessia Bosio e prof.ssa Fabiana SansoneL’incontro, tenutosi in mattinata e durato circa un’ora e mezza, si è svolto in una modalità inaspettatamente interattiva e dinamica. L’intero evento, infatti, si è basato sul continuo scambio di domande e risposte tra gli studenti presenti e l’autrice. Durante il confronto, sono state toccate tematiche molto diverse fra loro. L’autrice ha risposto ad alcune domande riguardanti i suoi libri, raccontato di esperienze personali e suggerito consigli sulla scrittura e sul come affrontare il periodo dell’adolescenza. Su quest’ultimo tema, in particolare, sono emerse molte riflessioni alle quali la scrittrice ha saputo dare un importante contributo. Durante tutto l’incontro, infatti, l’autrice è abilmente riuscita a relazionarsi con noi ragazzi facendoci sentire a nostro agio, risultando sempre disponibile e pronta al confronto. L’evento ha sicuramente lasciato molti spunti di riflessione da approfondire, oltre ad essere stato interessante e formativo. Esperienze di questo tipo dimostrano che la didattica operata anche al di fuori dalla scuola rappresenta un modo alternativo di crescita e di formazione individuale.

-Manuel Pitscheider, Mattia Cappa 4E

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Il beat di Costanzo Premio Wladyslaw e un nuovo libro

«Re-Beat» come ribattere, battere ancora: «Re-Beat» per rievocare i fasti della beat generation. È il titolo del nuovo libro di Igor Costanzo (sottotitolo «New and selected poems») che verrà pubblicato in estate negli Stati Uniti dalla Vagabond Press di Mark Lipman, e a seguire anche in Europa e in Italia. Sarà in doppia lingua, italiano e inglese, già disponibile in pre-order: raccoglie il meglio della produzione del poeta gardesano classe 1980 (curatore di «Tracce di poesia» su Bresciaoggi) in oltre 20 anni di carriera, più qualche recente inedito: fosse un album musicale, sarebbe un «best of». E invece la musica stavolta è tutta nelle parole: ci sono poesie giovanili oltre ai cult degli ultimi anni come «Italia» e «Moniga», pezzi tratti da precedenti volumi come «Innocenza in bilico» e «Il cavallino blu», nuovi testi dalle sonorità positive. «È un libro felice nel suo epilogo – racconta Costanzo durante l’incontro al Lab dell’artista Mauro Maisel, dove ha appena acquistato l’opera “Magma” – come un rivedere le stelle dantesco: dopo una vita alla ricerca di me stesso, sento di essere uscito dal mio purgatorio. Le ultime poesie parlano di felicità, non di buio dell’anima: parlano d’amore, che non bisogna mai smettere di cercare». Lecito chiedersi se si possa fare poesia anche quando si è felici: «Me lo sono chiesto anch’io, tante volte. La poesia è solo lamento? Solo elegia? Forse ci piace crogiolarci nelle soffitte tisiche parigine di Baudelaire: ma la felicità è un’emozione, anch’essa legata al sentimento del sublime». Libro in parte autobiografico ma anche tanto beat: ci sono i pezzi dedicati ai maestri (ormai scomparsi) Jack Hirschman, sono sue anche alcune traduzioni (altre a cura di Lipman, altre ancora di Francesco Sainato), Paul Polansky, Lawrence Ferlinghetti. «La beat generation non ha vinto, ma almeno ci ha provato – dice Costanzo – e i quesiti non risolti sono gli stessi oggi, amplificati. Il mondo di oggi è una polveriera, sull’orlo di una catastrofe bellica che a tratti è già culturale, consumistica. C’è chi vedeva l’Europa come un’azzimata vecchietta, un’elegante signora con cui stare tranquilli: questo purtroppo non avverrà». Nel weekend Costanzo era in Polonia per ritirare il Wladyslaw Award – premio intitolato a Wladyslaw Reymont, autore polacco Nobel per la letteratura nel 1924 – per il libro «Mosaico italiano», pubblicato bilingue e tradotto da Kalina Izabela Ziola. Premio previsto nel 2020, quando arrivò il Covid.

Bresciaoggi

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A poet among us: Professor Igor Costanzo

The editorial team is pleased to present you the book Re-Beat, written by the poet and Italian professor of our Institute, Igor Costanzo. This brief introduction to the author was written by poet Mark Lipman, editor-in-chief of Vagabond publishing house.

I first met Igor Costanzo 20 years ago, while I, a traveling poet, based out of Shakespeare and Company in Paris, happened upon Verona, Italy. This was to join with Lawrence Ferlinghetti, who was presenting in Fluxus art event, Back to Beat, curated by Francesco Conz. I was staying with Francesco at the time, and Igor, a young and budding poet, still in university was Francesco’s assistant for the event, and even participated with his own poetry in this multi-media performance, also involving myself, the great Italian musician, Omar Pedrini, and likewise the famous San Francisco poet, Jack Hirschman.

Igor and I, both young poets at the time, made an instant friendship that has now lasted for two decades.

When meeting Igor for the first time, I was struck by his deep connection to the beat poets and how Ferlinghetti had already written the introduction of Igor’s first book, I Wish to be Light, with poems translated by Hirschman.

Since that time, Igor Costanzo has grow to be a leading voice for poetry in Italy, with his work known around the world and translated into several language, and not only that, but Igor has also become known as the “environmental poet,” a title that I became aware of when visiting Italy in 2017, to participate in the Monigart Festival a Moniga del Garda, which he organized.

In the last years, as all great poets do, Igor has started building those international bridges between poets, poetry and communities around the world, introducing some of the most important poets from every corner of the globe to the greater society as a whole, with his weekly poetry column, Traces of Poetry, which appears in the newspaper, Bresciaoggi.

It’s clear to me, both as a poet and publisher, that Igor’s voice is an important one for this new generation of poets that’s springing up from the footsteps of legends to carry on the work of being the voice of our collective human consciousness.

For these reasons, it’s with great pleasure that I, and the press Vagabond, present Igor Costanzo to you and welcome him into our publication family.

Mark Lipman,

editor-in-chief, Vagabond 

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L’isola segreta

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“L’isola segreta” è un racconto fantasy che narra di quattro ragazze, quattro amiche che vivono in un orfanotrofio della Germania. Non ricordano niente del loro passato, ma condividono ambizioni e sogni. Ed è interamente su questo che si concentra la storia, sui sogni che tutti custodiamo nel cassetto e che ci fanno fantasticare. Tutti in fondo ne abbiamo qualcuno, anche se a volte si tende a metterli da parte perché ci sembrano irraggiungibili. A volte, inconsciamente, a causa della paura e dell’insicurezza, siamo noi stessi a mettere limiti a ciò che è possibile. Il messaggio che vorrei far passare è che nulla è impossibile, basta volerlo davvero e non arrendersi mai. La pubblicazione di questo stesso libro ne è la prova. Ho cominciato a scrivere a undici anni, all’inizio della prima media, quando la professoressa ci fece fare il nostro primo tema. Prima di allora, di tanto in tanto scrivevo su dei diari, per passare il tempo, raccontando quello che facevo come se stessi scrivendo una lettera ad un amico, ma l’idea di “scrivere” nel vero senso della parola, di mettere nero su bianco le storie che mi frullavano in testa, non mi era mai balenata nella mente. Dopo quel tema, invece, cominciai a scrivere sul serio. Questo libro è l’opera nata dalle mani di quella bambina di undici anni che un pomeriggio in cui non sapeva cosa fare, decise di cominciare a scrivere. Se me l’avessero detto allora non avrei mai creduto che un giorno sarei riuscita a pubblicare qualcosa. Quando, dopo innumerevoli storie cominciate e mai finite, riuscii a portare a termine “L’isola segreta”, provai a spedirlo a varie case editrici, sperando che accettassero di pubblicarlo. Ho dovuto aspettare due anni ma alla fine ci sono riuscita. È stato un processo lungo, ho collaborato con tantissime persone che si sono interessate di me e del mio racconto e che hanno contribuito a renderlo un libro a tutti gli effetti. A tutti i ragazzi e anche agli adulti che leggeranno questo articolo vorrei solo dire di continuare a credere e sperare. Certe volte mi capita di rileggere quello che scrivo e pensare di cancellare tutto. Eppure, anche se mi capita di pensare che sia tutto inutile, che sia una perdita di tempo e che quello che scrivo non piacerà a nessuno, ricordarmi di tutte le persone che hanno creduto in me e che continuano a farlo, mi aiuta a non gettare la spugna. Non si tratta solo di scrivere, ma di qualsiasi nostro sogno, perché con l’impegno ed un po’ di fantasia, nulla è impossibile.
“Se puoi sognarlo, puoi farlo”.

Nicole Malavasi




Romeo and Juliet

Se amate leggere i classici e i libri d’autore, questo ve lo consiglio! Romeo e Giulietta è il titolo di una tragedia in lingua inglese di William Shakespeare (1564-1616) ambientata a Verona nel ‘500. romeo and julietÈ un’opera che vede come protagonisti i due innamorati, ovvero Romeo e Giulietta, e le due famiglie più importanti di quell’epoca: i Montecchi e i Capuleti. L’autore è stato il drammaturgo inglese più celebre, capace di comporre opere tragiche e comiche. Le opere più famose sono sicuramente L’Amleto e Romeo e Giulietta, tutte e due di stile tragico e drammatico. Il tema che spicca è l’amore, un amore travagliato, passionale, energetico, eterno e doloroso. Doloroso perché i due innamorati sarebbero pronti a morire l’uno per l’altra, un amore passionale e sensuale perché, per esso, Romeo e Giulietta sfidano la sorte loro assegnata, una sorte che prevede solo matrimoni “per convenienza politica e di potere”. Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. Credo sia la frase che sintetizza in modo migliore l’essenza dell’opera shakespeariana.È un concetto profondo, l’amore che emerge dalla lettura dell’opera è difficile da capire per noi adolescenti, ma comunque, un amore che si può toccare quando si sentono notizie di coniugi che donano un organo a colui o colei che amano. Ci sono amori intensi che poi finiscono, ma è sempre un amore grande che tutto può dare, anche nella sua fugacità perché il sentimento, se puro, è sempre innocente. Anche oggi ci sono Romei e Giuliette che conoscono il valore della loro vita, che sono pronti a farsi dono l’uno per l’altra, per conservare il proprio amore in uno scrigno privo di contaminazioni esterne. Ma quanto si può amare? Amar ch’a nullo amato amar perdona, scriveva Dante, l’amore non risparmia nessuno, sia l’amore ricevuto che l’amore dato; l’amore può essere folle ma non potrà mai essere condannato. C’è però un’altra sfumatura dell’amore, ed è l’amore come antidoto contro l’odio, il personaggio che evidenzia questa opportunità è frate Lorenzo, confessore di Romeo. C’è una ragione per cui voglio aiutarti. Il vostro matrimonio potrebbe forse mutare il rancore delle vostre famiglie in affetto sincero. Magari si trovasse oggi un antidoto per fermare rancore, odio e guerra!

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Gioia Gugole, 3ᵃK




Piccole donne

Piccole donne

CHI È LOUISA MAY ALCOTT?

È l’autrice del celebre libro “Piccole Donne”: Louisa Alcott creò l’eroina “Jo” modellandola su se stessa in Piccole donne, ma Jo si sposa alla fine del secondo libro mentre l’autrice non si sposò mai. Louisa cercava in tutti i modi di farsi spazio nel mondo dell’800.

TRAMA

Le quattro sorelle March, Meg, Jo, Beth ed Amy, in ristrettezze economiche, decidono per Natale di comprare un regalo alla madre unendo i loro risparmi, senza acquistare nulla per loro.
Poco dopo la signora March rientra a casa, portando una lettera del padre, in quel momento al fronte durante la guerra civile americana, come cappellano.
Durante una festa di capodanno a casa della ricca amica di Meg, Sally Gardiner, le due sorelle maggiori conoscono il vicino di casa, Lawrie Lawrence, e cominciano a frequentarlo. Un giorno Jo va a fare visita al ragazzo che è a casa ammalato e ne conosce il burbero nonno. La ragazza fa dei commenti negativi su un dipinto realizzato proprio dall’anziano signore, ma l’uomo, anziché prendersela, resta molto ammirato dalla schiettezza e dall’acume delle osservazioni della ragazza.
I rapporti tra le due famiglie diventano sempre più assidui. In particolare l’anziano signor Lawrence si affeziona a Beth e le regala il piano della nipote morta.
Il romanzo continua con il racconto delle vicende delle vite delle ragazze fino al termine della loro adolescenza.

ANALISI DEL ROMANZO

Il romanzo è una rivelazione per l’epoca, le donne venivano ancora discriminate e non valorizzate. L’autrice è riuscita a trasmettere l’impotenza della donna in quegli anni, ma Jo riesce a abbattere piano piano questa difficoltà facendosi spazio nel mondo del lavoro ed a essere indipendente economicamente e non.
Questo libro abbraccia tutti gli aspetti della quotidianità di quattro, piccole, donne nell’800.
Le quattro sorelle hanno caratteri decisi e sicuri che si consolidano sempre di più ogni volta che si gira la pagina.

  • MEG è una ragazza a cui piace la perfezione, il lusso. Sembra una ragazza superficiale ma, a termine del libro, sposa un uomo povero che ama alla follia, quindi rinuncia a tutto ciò che ha sempre bramato.
  • JO è la secondogenita, è una donna capace di rompere gli schemi visti e stravisti della società dell’800, è diretta, forte, sicura di se stessa e capace di farsi strada in un mondo completamente maschilista.
  • BETH è timida e sensibile ed ama la musica, caratterialmente è l’opposto della sorella Jo.
  • AMY è la più piccola tra le sorella e è profondamente manipolatrice ed egoista. Ha sempre voluto entrare nell’alta società e a fine libro ci riesce.

TEMATICHE TRATTATE

La tematica più importante è la lotta delle donne contro gli stereotipi sociali di quell’epoca. Le sorelle Meg e Beth non cercano di abbattere gli stereotipi sociali, anzi ne fanno parte e cercano in tutti i modi di farne parte, mentre Jo e Amy cercano di trovare un posto nel mondo per loro, di diventare qualcuno anche se sono donne; nel sequel del libro, però, anch’esse si adagiano ad uno stile di vita più convenzionale e si sposano.
Un’altra tematica importante è il lavoro. Ognuna di loro compie un lavoro differente, da fare lavori domestici ad andare a lavorare per guadagnarsi da vivere. In questo romanzo si capisce infatti che il lavoro è come se fosse il punto più alto della crescita personale e sociale.

RECENSIONE PERSONALE

Credo che questo libro sia stato fondamentale in quell’epoca e sia fondamentale tutt’oggi. Questo romanzo è capace di portarti nel mondo dell’800 e della difficoltà che avevano, e che hanno, le donne. La realizzazione personale è la cosa più importante e più gratificante che ci sia al mondo; il romanzo insegna ad inseguire sempre i propri sogni, i propri ideali di vita anche se ci sono delle difficoltà più o meno importanti, insegna a non arrendersi alla prima “caduta” e a “rialzarsi” sempre con grande determinazione.
Ho voluto parlare di questo libro per incitare tutte le donne e tutti gli uomini ad inseguire i propri sogni e non arrendersi agli ostacoli che la vita ci riserva.

Gioia Gugole, 2ªF

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Malala

«La pernice grigia sa già oggi, quello che accadrà domani.
Eppure cammina nella trappola lo stesso, catturata dai suoi aguzzini»

Malala YOUSAFZAI

Malala YOUSAFZAI

Un Libro da consigliare

Storia di Malala

di Viviana Mazza

Il libro scritto sulla biografia di una ragazza pakistana che a solo undici anni decise di alzare la voce contro chi voleva togliere a lei e a tante ragazze i loro diritti, di studio, di un lavoro dignitoso, di un un amore autentico, di una vita normale e felice; una testimonianza che aiuta a capire altri modi di “vivere” in base a dove si abita nel mondo, convivere assieme a crudeli tradizioni e continue ingiustizie, riflettendo su quanto siamo fortunati noi rispetto ad altri.

È un libro che insegna e che sprona a cambiare in meglio.

Storia di Malala

Chi è Malala Yousafzai?

Malala è nata nel 1997 in una città del Pakistan; all’età di undici anni inizia a creare un blog della BBC attraverso il quale documenta le caratteristiche del regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne. Si trattava di una sorta di un diario scritto in lingua urdu nel quale la bambina raccontava la sua vita nella valle di Swat. Nel 2012 il 9 ottobre, all’età di sedici anni, la giovane studentessa fu ferita alla testa da un proiettile mentre si trovava sul bus della scuola. Per fortuna si salvò dal proiettile, dopo una lunga l’operazione.

Il portavoce dei talebani, rivendicò la responsabilità dell’attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell’oscenità”; il leader terrorista ha poi minacciato che, qualora sopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati. Da quel giorno la vita della ragazza è cambiata; Malala è diventata una delle attiviste più famose al mondo, decisa  a impegnarsi in una una battaglia in nome dei diritti umani e all’istruzione.

Il 12 luglio 2013, in occasione del suo sedicesimo compleanno, Malala ha lanciato, dal Palazzo di Vetro a New York, un appello per l’istruzione delle bambine e dei bambini di tutto il mondo.

Il 10 ottobre 2013 è stata vincitrice del Premio Sacharov per la libertà di pensiero. Il 10 ottobre 2014 è stata vincitrice del premio Nobel per la pace, diventando cosi la più giovane vincitrice di un premio Nobel. La motivazione del Comitato per il Nobel norvegese è stata: “Per la sua lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all’istruzione”.

Malala riceve il Premio Nobel per la Pace

Malala riceve il Premio Nobel per la Pace

Il discorso di Malala all’ONU

Il discorso fatto all’ONU fu toccante ed efficace, fu fatto da Malala nel 2013, presso l’Assemblea della gioventù delle Nazioni Unite, a New York. Malala ha parlato in nome di tutti quegli attivisti che, come lei, lottano non solo per i loro diritti ma anche per raggiungere la pace, l’educazione e l’uguaglianza per tutti. Il discorso della studentessa è stato contro la guerra e a favore del diritto all’istruzione per tutti quei bambini che, sono costretti alla povertà e al lavoro minorile. Malala ha anche invitato tutte le nazioni sviluppate a favorire l’espansione delle opportunità di istruzione per tutti i bambini che vivono in condizioni poco favorevoli nei paesi in via disviluppo. La giovane attivista, determinata nella sua lotta contro l’analfabetismo e il terrorismo, ha invitato tutti a “impugnare” sempre libri e penne perché rappresentano le armi più potenti per sconfiggere le dittature e l’analfabetismo.

Malala è una donna da prendere sicuramente come esempio e punto di riferimento visto che, grazie alla sua lotta, è diventata la speranza di libertà per milioni di bambini che, ancora oggi, non possono purtroppo andare a scuola e avere una degna istruzione.

È grazie a persone come lei, che il mondo, in cui viviamo, è un po’ meglio di ieri, grazie a lei e, altre persone con la stessa tenacia, passione, convinzione, amore e impegno, che, negli anni, le cose sono cambiate sotto tanti punti di vista. Certo è che le vite di tutti possono continuare a cambiare in meglio se ognuno noi da il suo contributo.

Serena De Moliner, 3ªM