In gita a Parigi: lezione di storia e di vita

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Tutto inizia a Parigi

Chiudete gli occhi e aprite la mente: ora pensate al più bel panorama che possiate immaginare, aggiungete un pizzico di musica, arte, storia e spensieratezza. Ecco a voi Parigi! Alcuni la chiamano la città dell’amore, altri la definiscono un’opera d’arte a cielo aperto e altri ancora una delle più grandi capitali della moda. Parigi è tutto questo, e anche di più. E’ inutile quindi cercare giustificazioni: questa è stata la meta scelta da quattro delle nostre classi quinte per la famosa uscita didattica avvenuta in una piovosa settimana di marzo. Parigi è Parigi!Non solo baguette e baschi rossi, ma spettacolari capolavori storici e artistici. A partire dall’iconica Tour Eiffel, passando sotto l’Arc du Triomphe, fino a perdersi negli infiniti corridoi del Louvre, sentendosi parte di un enorme quadro fatto solo per stupirti. Eretta nel 1889 in occasione dell’Esposizione universale, la più famosa torre di ferro è diventata fin da subito il simbolo della Francia stessa svettando con i suoi 324 metri sull’intera metropoli, suscitando nei visitatori la sensazione di volare fra le nuvole. Puoi dire di essere arrivato a Parigi solo quando hai salito l’ultimo scalino della Tour Eiffel. Colpito da raffiche di vento. A ogni passo l’eccitazione cresce. Non sai dove girarti, troppe cose da vedere. Camini, tanti camini svettano caratterizzando il panorama parigino. Una Senna che luccica colpita dai raggi di sole, spezza la città in due. Da quest’altezza, il brulicare frenetico di persone è ormai estraneo, è come sognare. “Una passeggiata a Parigi darà una lezione di storia, di bellezza e di vita” diceva Thomas Jefferson e solo dopo aver scalato l’imperiosa torre, si riesce a capire che ogni casa, palazzo o strada sono costruiti per essere ammirati. E perché non soffermarsi lungo gli Champs Elysee? Una lunga via di circa 2 chilometri, costruita nel 1670 e già dal 1860 paradiso dello shopping sfrenato, patria dei mille negozi e ristoranti famosi in tutto il globo. Tra una firma e l’altra, portafogli permettendo, si possono anche degustare ottimi macarons, direttamente dalla fabbrica che per prima ha inventato tale prelibato pasticcino. Che dire delle famose strade di Montmartre, capaci di suscitare ad ogni angolo uno “wow” collettivo. Patria di artisti e terra di una perenne belle èpoque da cui svetta la basilica del Sacro Cuore, eretta nel 1873 nel luogo dove avvenne il martirio di san Dionigi, da cui godere di un’eccezionale vista del quartiere Pigalle, cuore della vita notturna parigina, oltre che dei mille venditori di souvenir sottostanti. “Se ci si fermasse un minuto davanti ad ogni opera, si impiegherebbe più di un anno per vedere ogni oggetto”: basta questo per raccontare la magnificenza del Louvre, una raccolta infinita di opere d’arte, sculture, cimeli antichi e probabilmente anche di qualche verbale di assemblee di classe del 1992. Mille e mille foto scattate non riescono a catturare quella sensazione di mistero che lo circonda: forse l’immortalità di tale struttura sta proprio in questi particolari. Ospite d’onore del museo è sicuramente la Gioconda, il quadro più famoso del nostro Leonardo da Vinci, protagonista del sogno italiano di riportarla in patria ma sempre presente nelle sponde francesi a donare stupore a chi accoglie il suo enigmatico sorriso. Nella partita Italia vs Francia non può mancare la sfida fra le due regge più famose, vedendo dalla parte di Versailles la magnificenza di quadri e saloni costruiti appositamente come sfoggio della potenza francese. Ricordiamo la galleria degli specchi, con una parete riflettente per i suoi totali 73 metri di lunghezza, in cui perdersi fra il proprio riflesso e quello del re Luigi XIV sempre presente fra le molteplici sale. Che sia solo una gita o che sia un ricordo, durerà tutta la vita: “Tutto inizia a Parigi”, diceva Nancy Spain. E sicuramente per i nostri ragazzi, niente sarà più come prima.

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“Sono italiano, cittadino europeo”

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Cerebotani in trasferta: gli studenti del Pon a giugno voleranno in Irlanda

Si è appena conclusa la prima parte del progetto PON “Sono italiano, cittadino europeo”, che ha visto impegnate tre studentesse e dodici studenti dell’IIS Cerebotani di Lonato in un corso formativo incentrato sull’avvicinamento e sulla sensibilizzazione alla cultura europea, ai suoi fondamenti e alle motivazioni per cui, anche oggi, apporta un enorme beneficio economico e sociale a tutti gli stati membri ed ai loro cittadini, i cittadini europei. Il corso , della durata complessiva di trenta ore, è stato suddiviso in una prima parte nella quale le docenti Adriana Tomasello e Nunzia Cuofano, tutor del progetto, hanno attuato una metodologia didattica innovativa e multimediale, come l’apprendimento cooperativo, l’utilizzo della classe capovolta e la visione di filmati e film storici. Durante le restanti dieci ore gli studenti si sono dedicati alla produzione di elaborati di sintesi dell’attività, quali un articolo di giornale e delle ricerche a fronte dell’esperienza conclusiva del progetto; l’attività verrà infatti terminata con un viaggio in Irlanda che si svolgerà dal 9 al 29 giugno, in cui gli studenti frequenteranno delle lezioni di inglese, finalizzate al potenziamento della lingua.




Corsi Cambridge all’Istituto Cerebotani

 

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Anche quest’anno il nostro Istituto ha organizzato corsi per la preparazione degli alunni agli esami Cambridge PET (livello B1 del Quadro Comune di Riferimento Europeo per le lingue straniere), FCE (livello B2) e CAE (livello C1).
Scopo di questi corsi è l’approfondimento della conoscenza della lingua inglese e il potenziamento delle capacità comunicative dell’alunno/a secondo uno standard certificato da un ente riconosciuto a livello internazionale, il Cambridge Assessment English della University of Cambridge.
I corsi sono stati tenuti da docenti del nostro Istituto, i professori Ricardo Alves, Giordana Maranesi e Francesca Tamini, e la partecipazione è stata più che mai numerosa, con più di quaranta alunni iscritti per il PET (Preliminary English Test), più di trenta per il FCE (First Certificate in English) e 14 alunni per il CAE (Certificate in Advanced English). Quasi tutti hanno poi sostenuto gli esami.
Non sono ancora pervenuti gli esiti degli esami FCE e PET, ma siamo fiduciosi che saranno ottimi, come lo sono stati quelli dell’esame CAE, con cinque alunni che hanno conseguito il Grade C e un alunno che ha raggiunto il Grade B, sfiorando il livello più alto, il Grade A.
Va evidenziata la grande importanza che la presenza di una di queste certificazioni riveste all’interno del Curriculum Vitae di un neodiplomato a livello lavorativo.
Così come è da sottolineare il fatto che il FCE/B2 e il CAE/C1 per tutte le facoltà universitarie italiane, e il PET/B1 per molte di esse, se conseguiti non più di due anni prima dell’immatricolazione hanno la stessa valenza dell’esame di lingua straniera che attualmente è obbligatorio per tutte le facoltà. Ovvero, un esame in meno da sostenere all’università!
Perciò, l’Istituto Cerebotani dà appuntamento ai suoi studenti per nuovi corsi Cambridge e nuove Certificazioni anche per il prossimo anno scolastico, 2019-2020.
In the meantime, the Cambridge Team wishes joyful and relaxing summer holidays to all students and their families. Take care and…practise English whenever you can!!

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The Cambridge Team
(prof. Alves, prof.ssa Maranesi, prof.ssa Tamini e prof.ssa Moratti)




Campionati studenteschi di rafting – 2019

Venerdì 17 maggio io e altri ragazzi della mia scuola, di altre classi e annate, abbiamo preso parte ai campionati studenteschi di rafting. Siamo partiti la mattina molto presto e siamo arrivati a Balmuccia Valsesia dopo quattro lunghe ore di viaggio. Fin da subito abbiamo capito che quest’esperienza non sarebbe stata una passeggiata. Lì ad attenderci e pronti a sfidarci c’erano altri ragazzi, ben preparati e allenati. Dopo qualche minuto di attesa io e la squadra siamo stati chiamati per cambiarci e per assistere ad una dimostrazione che ci facesse capire come comportarsi dal momento in cui saremmo entrati in acqua. Successivamente è arrivato il nostro istruttore, molto simpatico e di compagnia.

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Assieme a lui siamo andati con un pulmino fino al punto dove sarebbe iniziato il nostro percorso. Insieme abbiamo buttato il gommone in acqua e ci siamo saliti sopra. Appena abbiamo iniziato a dare le prime pagaiate è tato subito evidente che il percorso non sarebbe stato come la dimostrazione, ma qualcosa di molto più impegnativo e complicato. Proprio per questo la parola rafting sta ad indicare uno sport consistente nella discesa di corsi d’acqua, resa difficile dalla presenza di massi e di rapide.

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Durante il percorso non tutti remavano in maniera ottimale, anche a causa dell’inesperienza. C’è stato persino un momento in cui il nostro gommone si è ribaltato, senza creare però disagi. In questi attimi abbiamo riso e giocato. Grazie a ciò abbiamo abbandonato le tensioni e le paure, lasciando in secondo piano la vittoria. Nel tragitto era presente un tratto in cui siamo stati cronometrati, e dal tempo impiegato dipendeva il nostro posizionamento nella classifica finale. Trovarsi lì in mezzo al fiume a remare è stata un’emozione grandissima e unica e mi ha fatto capire quanto sia importante ogni componente in una squadra dove se anche uno solo avesse mollato tutto sarebbe sfumato. Queste esperienze aiutano a rafforzare il rapporto con i compagni, facendo passare in secondo piano le antipatie e gli antagonismi. In momenti come questi diventiamo una grande famiglia che si aiuta. Al termine della discesa siamo scesi dai gommoni e che l’aiuto della guida l’abbiamo caricato sul furgoncino, che ci ha riportati al campo base. Appena arrivati abbiamo lavato le mute e siamo entrati in doccia. Molti di noi erano completamente inzuppati perché caduti in acqua e di conseguenza hanno avuto la precedenza in doccia. Usciti dagli spogliatoi eravamo affamati come dei leoni e abbiamo iniziato a rimpinzarci. Finito di mangiare ci siamo confrontati riguardo l’esperienza appena vissuto accorgendoci dell’impresa che avevamo compiuto. Dopo aver aspettato per 2 ore tra chiacchiere e giochi di ruolo sono arrivate le tanto agognate premiazioni.

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Sfortunatamente il risultato non era ciò che speravamo, quarti, medaglia di legno! Anche se quel che conta è l’essersi divertiti. Terminate le premiazioni abbiamo raccolto le nostre cose e ci siamo avviati verso il pulmino che ci avrebbe riportato a casa. Concluse le 3 ore e mezza di viaggio siamo finalmente arrivati a Lonato. Alla fine del viaggio quello che abbiamo capito è che questa esperienza ci ha uniti come classe rendendoci parte di una grande famiglia.

Simone Rebecchi e Anuar Khtibari, 2ªM




1st MTB rookie CONTEST

logo1È il primo anno che all’IIS Cerebotani di Lonato del Garda si organizza una gara di mountain bike, la “MTB rookie CONTEST” che ha coinvolto all’incirca una sessantina di studenti concorrenti. Una prova a cronometro individuale e a squadre su un percorso cross in una ex-cava nella zona industriale di Padenghe.

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La prima fase dell’evento si è svolta nel pomeriggio di giovedì 30 maggio 2019, giornata dedicata alle prova del percorso, in cui i concorrenti hanno potuto comprendere le velocità e le forze adeguate da utilizzare per percorrere nel minor tempo possibile il tracciato.

I concorrenti hanno avuto a loro disposizione un’ora per effettuare le prove del circuito per poi iniziare la gara vera e propria verso le ore 10:00. La prova consiste nel percorrere il circuito di circa 1.2 km nel minor tempo possibile.

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Appena arrivati dall’Istituto sul campo di gara, un paio di giri di prova per saggiare il terreno e memorizzare le difficoltà (e le pozzanghere).

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Il prof. Bandera indirizza i concorrenti presso l’imbuto di avvio, megafono alla mano, nelle prime fasi di avvio della competizione.

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I concorrenti si preparano in fila ordinata in attesa prima del cancelletto di partenza dove il prof. Papa dà lo start.

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I giudici di percorso sono pronti nei punti strategici: il paesaggio rende merito alla natura del luogo e alla giornata spettacolare.

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Assegnato il pettorale non resta che attendere pazientemente il proprio turno, si tratta di momenti di crescente adrenalina.

La gara si è svolta nel mattino di sabato 1 giugno 2019, fortunatamente le condizioni meteo erano favorevoli, ma a causa dei temporali dei giorni scorsi c’era un’elevata presenza di acqua e fango sul percorso che lo hanno reso ancora più difficoltoso, ma anche molto più divertente.

Tutti i concorrenti hanno disputato solo una prova, alla fine della quale è stata stilata una classifica provvisoria per la categoria allievi (primo, secondo e terzo anno) e per la categoria juniores (quarto e quinto anno).

Successivamente si è disputata un’ulteriore fase di gara, solo per i primi 10 classificati per ogni categoria, registrando nuovamente i tempi per decretare la classifica ufficiale. I classificati verranno premiati con dei riconoscimenti nell’ultimo giorno di scuola, sabato 8 giugno 2019.

Al termine della gara è stato possibile ricevere una t-shirt della competizione e saziare la propria fame presso il gazebo del ristoro.

È stata una gara fantastica, nella quale ogni concorrente ha potuto mettere in gioco la propria abilità e confrontarsi in una sana competizione con i propri compagni e amici.

CLASSIFICA CRONO-INDIVIDUALE ALLIEVI

(*) tempo gara 2

Classifica Pettorale Classe Nome Tempo
1 1M Filippo BAUR 3.16,36*
2 1A Federico BAUR 3.56,76*
4 3L Andrea BAZZOLI 3.57,13*
8 1A Andrea BERGAMASCHI 3.57,77*
33 3C Andrea LORENZONI 4.02,99*
32 3E Davide TEODORI 4.04,83*
10 2M Filippo SOLDI 4.11,15*
7 1A Michele CASARI 4.18,32*
34 2B Daniele GORGAINI 4.22,79*
10° 23 1B Christian VANZANI 4.31,32*
11° 46 2B Francesco GELMETTI 4.28,77
12° 42 3M Lorenzo MORATI 4.33,40
13° 45 2B Nicola BORDIGNON 4.41,80
14° 15 1C Gabriele MARAI 4.43,68
15° 49 1B Paolo GHIO 4.48,68
16° 43 1B Davide BERTELLA 4.56,04
17° 25 1B Luca ESPOSITO 4.58,64
18° 48 2C Iago MANFREDINI 4.59,32
19° 30 1B Simone PAGHERA 5.02,14
20° 54 1C Stefano ORSINI 5.02,71
21° 11 1M Matteo MARCHESINI 5.07,05
22° 55 1B Pietro CORTINOVIS 5.07,29
23° 40 3F Michel MORANDINI 5.14,04
24° 51 1B Leonardo EOLI 5.18,42
25° 9 1M Michelangelo CALZI 5.23,85
26° 13 2M Filippo VALSASINA 5.26,98
27° 37 2C Luca CODIGNOLA 5.36,22
28° 50 1B Alberto VENTURELLI 5.36,93
29° 36 1B Michael DELLAGLIO 5.46,63
30° 39 1A Luca BAGNATICA 5.56,53
31° 18 1C Nicolò SAOTTINI 6.16,13
32° 35 1B Seth Oduro DARKWA 6.17,25
33° 52 1B Francesco ZAMBELLI 6.20,55
34° 41 3E Dennis TINDO 6.26,03
35° 38 1A Marco MAVER 6.36,48
36° 56 1H Ludovico GHILARDI 6.51,88
37° 12 1B Francesco BARBATO 8.03,78

Classifica crono-individuale Juniores

Classifica Pettorale Classe Nome Tempo
16 4M Luca VETTORI 3.59,00*
17 4M Cristian BATTAGIN 4.00,68*
3 5A Enrico BERTULLI 4.12,11*
20 4M Fabio SHLANG 4.15,57*
53 3F Angelo GRIGORE 4.19,47*
21 4B Matteo BERTELLA 4.34,37*
14 4C Leonardo PERTEGHELLA 4.41,50*
24 4H Leonardo SIDOTI 5.12,35*
44 4B Simone BERTUZZO 5.27,60*
10° 22 4H Chistian BETTINI 5.50,03*
11° 26 5B Matteo POLINI 5.03,77
12° 31 5B Nicolas BARCELLONA 5.04,68
13° 27 5B Tommaso GUARIGLIA 5.07,20
14° 19 4M Mattia FRANZELLI 5.10,70
15° 28 5B Federico ROSSI 5.18,43
16° 29 5B Francesco TONIOLI 5.27,05
17° 6 5A Fabio BUSI 5.38,84
18° 47 4E Roberto FABIETTI 5.41,52
19° 5 4M Giorgio RAVINALE 7.01,44

Classifica a squadre Allievi

Classifica Classe Pettorale Nome Tempo Tempo TOT
1ªA 2 BAUR Federico 4.00,47 12.38,01
8 BERGAMASCHI Andrea 4.11,03
7 CASARI Michele 4.26,51
2ªB 34 GORGAINI Daniele 4.21,15 13.31,72
46 GELMETTI Francesco 4.28,77
45 BORDIGNON Nicola 4.41,80
1ªM 1 BAUR Filippo 3.22,52 13.53,42
11 MARCHESINI Matteo 5.07,05
9 CALZI Michelangelo 5.24,25
1ªB 23 VANZANI Christian 4.15,49 14.00,21
49 GHIO Paolo 4.48,68
43 BERTELLA Davide 4.56,04
1ªC 15 MARAI Gabriele 4.43,68 16.02,52
54 ORSINI Stefano 5.02,71
18 SAOTTINI Nicolò 6.16,13

Classifica a squadre Juniores

Classifica Classe Pettorale Nome Tempo Tempo TOT
4ªM 16 VETTORI Luca 3.45,00 12.53,78
17 BATTAGIN Cristian 4.07,63
20 SHLANG Fabio 5.00,45
5ªB 26 POLINI Matteo 5.03,77 15.15,65
31 BARCELLONA Nicolas 5.04,68
27 GUARIGLIA Tommaso 5.07,20
4ªB 21 BERTELLA Matteo 4.40,45 9.28,54
44 BERTUZZO Simone 4.48,09
4ªH 24 SIDOTI Leonardo 4.55,73 9.56,24
22 BETTINI Chistian 5.00,51
5ªA 3 BERTULLI Enrico 4.27,18 10.06,62
6 BUSI Fabio 5.39,24

Si ringraziano i professori Silvano Bandera, Angelo Papa, Mauro Guerra, Massimiliano Masetti, Domenico Marchione, Marco Rovida e Iury Palmieri per avere organizzato e reso possibile questa fantastica esperienza. Inoltre si ringraziano i cronometristi (Alesandro Barba, Tommaso Armellini, Alessandro Zanola, Chitarangen Bassan, Stefan Tiron e me, Fabio Bensi;), i giudici di percorso (Andrea Lombardi e Nicola Maestri) e gli studenti (Samuele Alberti, Luca Andreoli, Matteo Breda) che a vario titolo si sono spesi nell’organizzazione e nella buona riuscita dell’evento.

Fabio Bensi, 3ªE




Premiazioni concorso letterario “Volo tra le righe”

Anche quest’anno il nostro Istituto ha partecipato al concorso letterario “Il volo tra le righe”; il concorso ormai noto, prevede la lettura di una serie di libri presentati all’inizio dell’anno scolastico e una restituzione delle letture attraverso un elaborato letterario, tecnico espressivo o artistico. I nostri ragazzi, una ventina circa in tutto, hanno vinto un premio per ogni ambito e, con orgoglio, si può dire che hanno superato tutte le aspettative. Il concorso è rivolto a gruppi d’interesse e va dunque ad interessare tutte le classi;durante l’anno i ragazzi coinvolti hanno incontrato due autori dei libri in elenco e hanno avuto modo di interagire con gli scrittori e con le tematiche trattate nei testi; infine, a chiusura del percorso, i vincitori hanno partecipato alla premiazione che si è svolta il 18 maggio presso la Biblioteca di Castiglione delle Stiviere. A onor del vero quest’anno l’ambito letterario è stato particolarmente ricco di riconoscimenti, la nostra scuola infatti ha partecipato, per la prima volta, al concorso letterario nazionale di poesia di Poggiomarino (Na) e ha vinto un primo premio nazionale e un premio come Istituto che ha inviato il maggior numero di elaborati. Inoltre, una decina di studenti selezionati sull’intero numero degli studenti, ha partecipato ai ‘Colloqui fiorentini’, un altro importante appuntamento letterario a cui il nostro Istituto partecipa ormai da tre anni. Si può dire che i nostri studenti hanno una particolare attitudine all’ambito umanistico-letterario, quando riescono ad esprimere i loro stati d’animo e le loro emozioni, pertanto sta a noi, in primis come Istituto (e si può dire senza retorica che ogni iniziativa proposta è stata accolta e sollecitata dalla dirigenza) e poi come docenti, a veicolare queste attitudini, per ottenere questi preziosi e importanti risultati.
Prof.ssa Miria Dal Zovo

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Gita a Napoli (marzo 2019)


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Quando mi è stato chiesto di scrivere un articolo su Napoli sapevo che non sarebbe stato semplice, perché fondamentalmente Napoli non è una città semplice. Napoli è particolare, sentimento, bellezza, tradizione, superstizione, mare, cibo, è una città stracolma di arte che ti lascia entusiasta ad ogni passo che compi. La difficoltà nel parlare di Napoli sta nel fatto che non è mai semplice descrivere un un’emozione forte, e quando vedi il mare da vicino e la città dall’alto vorresti dire mille cose, ma stai in silenzio, guardi e non fai altro.

Il mattino ha l’oro in bocca e noi di certo non lo temiamo , e con una puntualità quasi svizzera ci rechiamo alla stazione di Desenzano impazienti di partire per una nuova avventura con il professor Marchione. Dopo 6 ore di treno, appena usciti dalla stazione veniamo investiti dalla vivacità e dall’emozione di essere tutti insieme in una delle città più belle del mondo. Dopo aver lasciato le valigie in hotel ci siamo subito diretti verso la nostra prima tappa: la pizza.Una volta pranzato abbiamo visitato la Napoli sotterranea dove, tra cunicoli stretti e una buona dose di storia italiana, abbiamo passato una bellissima esperienza.

Il secondo giorno è stato dedicato alla visita della città accompagnati da una guida: abbiamo visto chiese e vari monumenti, ma il luogo che ci ha colpito di più è stato “Spaccanapoli”. Letteralmente una spaccatura della città, che divide quest’ultima permettendo così a tutte le ore del giorno dei luoghi soleggiati e dei luoghi d’ombra.

Il terzo giorno abbiamo visitato Pompei e cosa dire se non pura emozione. Una totale immersione tra le arene, le strade, le piazze e i resti delle case di una città tanto bella quanto tragico è stato il suo passato.

Il quarto giorno ci siamo recati alla Reggia di Caserta e le prime cose che ci balzano all’occhio sono le dimensioni, la storia e la ricchezza sia culturale che materiale che la Reggia contiene. Già sapevamo che la Reggia di Caserta fosse il palazzo reale più grande del mondo, ma dopo averla potuta scrutare da vicino, l’aggettivo “grande” non è sufficiente.  E se la reggia in se è grande, il giardino è immenso: tre chilometri di lunghezza arricchiti da fontane, vasche e natura.

Il quinto e a malincuore ultimo giorno siamo andati a Pozzuoli per vedere degli scavi romani. Pozzuoli è una città caratterizzata da un forte odore di zolfo ed è una città che possiede uno sbocco sul mare utilizzato dai romani per commerciare e molto meno sapientemente utilizzato da noi per perderci nei pensieri e scattare qualche foto per i vari social. Dopo essere rientrati a Napoli abbiamo visitato nuovamente la città perché nessuno ne aveva abbastanza, ma purtroppo il tempo è tiranno e quindi tutti in carrozza per tornare a casa.

Il viaggio di ritorno lo abbiamo vissuto con un gusto agrodolce, contenti di tornare a casa ma tristi di dover lasciare una città così meravigliosa, in fondo quando vai a Napoli piangi due volte: quando arrivi e quando te ne vai…

 

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Uno scatto nei sotterranei di Napoli:

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Articolo scritto da: Reinaldo Cuervo 4H

Revisione di: Matteo Natale 3E




Medaglia d’argento per il Cerebotani

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L’Expo Elettronica è tornata a presentarsi alla fiera di Forlì, nel week-end tra sabato 4 e domenica 5 maggio, occasione anche per ospitare l’ultima tappa nonché le finali nazionali delle Olimpiadi Robotiche giunte alla terza edizione organizzate da Blu Nautilus e Makerslab di Forlì.

Alle finali si sono sfidate tutte le scuole finaliste che avevano vinto le precedenti tappe, svoltesi durante l’anno nelle varie città italiane, ospitanti l’Expo dell’elettronica.

Il torneo prevedeva la sfida tra piccoli robot mobili, basati sulla piattaforma PrintBot Evolution della BQ e donati dall’organizzazione del torneo, in quattro abilità differenti il quale doveva essere prima assemblato dagli studenti e successivamente programmato in C++. Le quattro sfide consistevano nel “Line-Follower” dove due robot devono seguire una linea nera attraverso dei sensori infrarossi posizionati sul cassone anteriore nel minor tempo possibile; il “Mini Sumo” dove due robot in totale autonomia una volta accessi e trascorsi i 5 secondi di regolamento dovevano provare a spingersi fuori dal ring; la prova labirinto ove il robot dotato di sensori di distanza ad ultrasuoni doveva trovare autonomamente la via d’uscita ed infine il “robo-calcio a tre” ove tre squadre sfidavano altrettante squadre in un piccolo torneo di calcio di due tempi da tre minuti ciascuno.

Tutte le scuole le quali hanno partecipato alla competizione hanno ricevuto in omaggio premi in libri e la prima classificata un piccolo Rover da programmare.

Le capacità e le abilità degli alunni si sono espresse in termini di pensiero computazionale e strategie di gara in quanto ogni scuola aveva a disposizione il medesimo robot.

In rappresentanza del territorio bresciano, l’I.I.S. “Luigi Cerebotani” di Lonato del Garda, qualificatasi precedentemente alle finali durante la tappa di Modena, è riuscita ad agguantare con un magnifico gioco di squadra ma soprattutto grazie alle abilità tecniche e alla tenacia dei ragazzi della 5 C Elettronica, in particolare Luca Conti, Fort Mattia, Davide Rizzetti, Leonardo Serra e accompagnati dal loro professore Salvatore Strano, un ottimo secondo posto.

Ancora una volta si conferma la preparazione che l’I.I.S. “L. Cerebotani” riesce a trasmettere ai suoi discenti grazie a metodologie didattiche di problem solving e learning by doing, mettendo in atto tutte le loro conoscenze ed abilità acquisite e preparando i ragazzi in modo coscienzioso verso il cammino nel mondo del lavoro ed universitario.

Alcuni scatti durante la competizione:

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In visita alla Calze B.C.

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Foto di gruppo davanti agli uffici dell’azienda

Castel Goffredo (MN) – 16 aprile 2019

Gli alunni delle classi 3ªE e 3ªM hanno avuto la possibilità di organizzare un viaggio d’istruzione particolare, alla scoperta delle tradizioni di un indumento assai comune, le calze, fino ad arrivare alla sua produzione industriale tramite macchinari di ultima generazione e processi produttivi sempre più automatizzati.

Nel primo mattino ci siamo recati presso il CSC (Centro Servizi Impresa) di Castel Goffredo, società che offre servizi ad imprese tessili, in cui abbiamo fatto un tuffo nel passato, scoprendo le origini delle calze, risalenti all’antico Egitto, la loro evoluzione nel tempo e le nuove invenzioni ad esse applicate, come il nylon e il Lycra. Successivamente ci è stato mostrato l’andamento di mercato di questo prodotto, sempre in crescita, i principali paesi d’esportazione e le previsioni di vendita per il futuro sottolineando che il “made in Italy” è apprezzato in tutto il mondo, da ciò si evince che è necessaria una continua innovazione e automatizzazione nei processi produttivi per contrastare la costosa mano d’opera del nostro paese. Si è conclusa la visita esplorando i laboratori di ricerca, nei quali si eseguono specifici test per individuare imperfezioni allo scopo di realizzare sempre più un prodotto di qualità, che si differenzi da quelli esteri.

Dopo aver conosciuto questo nuovo mondo, abbiamo potuto visitare una storica fabbrica di Castel Goffredo: la Calze B.C., azienda fondata nel 1960 dall’intraprendenza delle famiglie Bensi e Cavazzini.

Siamo stati accolti dai proprietari dell’azienda con foto di gruppo dinanzi agli uffici e rinfresco nel salone aziendale, nel quale, tramite la visione di un breve filmato, abbiamo capito i valori che spingono questa famiglia a portare avanti una passione di quasi 60 anni!

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Rinfresco nel salone aziendale

Calze B.C. è l’unica azienda a Castel Goffredo che si occupa solo della calzetteria femminile e che nonostante la complessità di certe lavorazioni include sotto lo sesso tetto tutti i processi produttivi, conta una produzione annua di 40.000.000 di paia di calze con esportazioni in oltre 30 paesi.

Successivamente è intervenuto il responsabile informatico aggiungendo che al giorno d’oggi l’informatica è essenziale, permette di collegare in rete ogni singolo macchinario al sistema, monitorando in tempo reale la situazione e realizzare statistiche futuristiche.

Dopo un breve ripasso sulle norme di sicurezza abbiamo avuto l’onore di scendere ed entrare nei reparti di produzione per comprendere la complessità di realizzazione di un semplice prodotto quotidiano.

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Nel reparto “Tessitura”, da un disegno digitale, vengono tessuti dei tubolari di maglia tramite macchine circolari, quest’azienda ne conta ben 160!

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Nel reparto “Cucitura” i tubolari vengono cuciti in diverse modalità per realizzare calzini, gambaletti e collant. Abbiamo avuto l’occasione di vedere in funzione dei prototipi unici di macchinari automatici di ultima generazione, sviluppati all’interno di Calze B.C., tramite i quali è possibile diminuire i costi di mano d’opera per essere più competitivi, permettendo a questa impresa di mantenere la sua scelta, ovvero produrre al 100% in Italia.

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In seguito è stata la volta del reparto “Tintoria”, in cui le calze già inserite in apposite sacche vengono depositate in grosse vasche rotanti. In modo automatizzato i macchinari richiedono prodotti in input, saponi ed ammorbidenti per il lavaggio e coloranti per la tintura, successivamente le calze verranno centrifugate ed asciugate in un enorme forno. Questo processo produttivo fa uso di prodotti chimici inquinanti, un apposito depuratore smaltisce biologicamente le acque permettendo di ottenere la certificazione o-ekotex che garantisce il rispetto per l’ambiente e per la pelle.

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Impianti di depurazione acque

L’ultimo passaggio è quello del reparto “Confezione”, in cui le calze vengono stirate e confezionate nei pack più vari, stampando su di essi informazioni circa il colore, la taglia e il barcode.

Ogni processo produttivo richiede rigidi controlli per garantire affidabilità e qualità.

La produzione è resa possibile dall’informatizzazione dell’azienda, grazie alla quale si gestiscono in automatico i carichi e scarichi da magazzino, con conseguente possibilità di gestione delle scorte e pianificazione della produzione.

Tramite codici e barcode si è semplificata anche la spedizione del prodotto, realizzandone in automatico la preparazione con il conseguente caricamento sul camion.

Ricevendo un gadget abbiamo salutato e ringraziato i proprietari di Calze B.C.

È stata un’esperienza straordinaria, abbiamo scoperto la complessità di produzione di un prodotto molto comune e compreso che con lo studio, l’invenzione e la voglia di fare c’è spazio per tutti nel mondo del lavoro per migliorare e creare nuove tecnologie.

Un ringraziamento speciale a coloro che hanno reso possibile questa esperienza: Professori Gagliano Sandro, Marchione Domenico, Migliorati Marco e ai proprietari di Calze B.C.

Fabio Bensi, 3ª E




Museo Guglielmo Marconi

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Il giorno 12 aprile alle ore 7:30 circa le classi 3ªE, 3ªD e 3ªC sono partite dall’ITIS per partecipare ad un progetto che si svolge a Bologna accompagnati dai professori Marchione, Gagliano, Gelmini, e Marini .

Dopo un’ora e mezza circa di autobus siamo arrivati al comune di Pontecchio per visitare il museo Marconi e siamo stati subito accolti dalla guida che ci ha dato un’infarinatura generale sulle origini del museo e ci ha introdotto quella che era la vita del famoso fisico e inventore Guglielmo Marconi.

Entrati nel museo ci siamo accomodati in un aula magna dove la guida ci ha presentato uno slideshow riguardante tutti gli utilizzi odierni delle invenzioni di Marconi, facendoci notare la loro attualità. Successivamente abbiamo visto un cortometraggio sulla più famosa invenzione di Guglielmo, ovvero la trasmissione attraverso onde radio che permise al mondo di fare il primo passo verso il futuro.

Finito il video siamo stati divisi in due gruppi, uno ha visitato tutta la villa Marconi dove si poteva ammirare il modesto laboratorio di Guglielmo nonché le riproduzioni di alcune delle sue invenzioni e scoperte migliori, come per esempio la trasmissione delle onde radio utilizzando la ionosfera che le riflette, mentre l’altro gruppo invece ha assistito alla dimostrazione dell’evoluzione che ha avuto la comunicazione tramite onde radio nel tempo attraverso l’invenzione dell’antenna che captava le onde e un telegrafo che le traduceva, in quel caso, in codice morse.

Un interessante aneddoto della scoperta della riflessione delle onde radio e quindi della possibilità di trasmettere e ricevere segnali fu che gli addetti al ricevimento delle onde radio all’interno di imbarcazioni presero il nome di marconisti. Un’altra invenzione derivata dalla conoscenza che Guglielmo aveva delle onde radio è quello di un particolare ricevitore composto da un filo metallico che viene fatto passare attraverso un campo magnetico.

Finita la visita al museo Marconi abbiamo ripreso il pullman e siamo andati in centro a Bologna dove i professori ci hanno lasciato un paio d’ore libere, durante le quali c’è chi è andato a visitare altri musei, come quello di fotografia mentre altri si sono dilettati in set fotografici di fronte al Duomo e altri ancora sono andati alla scoperta della città. Intorno alle quattro e mezza siamo ritornati al pullman e partiti per ritornare a Lonato.

E’ stata un’esperienza interessante e formativa che ha catturato la nostra attenzione dall’ inizio fino alla fine e credo che un istituto come il nostro abbia bisogno di progetti come questi vista la natura dei nostri indirizzi formativi.

Ringraziamo quindi i professori che hanno messo a disposizione il loro tempo per accompagnarci in questa uscita.

Mattia Zonzin 3ªE, Matteo Natale 3ªE.

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