Gita Berlino 5^C

Sveglia presto, attività celebrale al 3%, e tre ore di pullman.

Diciamo che avrebbe potuto iniziare meglio la gita della 5°C a Berlino, ma alla fine, come da pronostico si è rivelata un esperienza formativa e bellissima.

La prima impressione della città? Bhe, fredda, molto fredda, ma allo stesso tempo molto accogliente. Bastava alzare gli occhi e osservare il panorama per osservare una quantità incredibile di gru da costruzione, l’occidente ne era letteralmente costellato.

Non a caso Berlino è una città davvero moderna, quasi completamente ricostruita in seguito ai bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale da parte degli alleati; il primo giorno, grazie alla vicinanza dell’hotel, abbiamo visitato una viva testimonianza degli orrori della guerra: la chiesa “Kaiser-Willhelm-Gedächtniskirche”, danneggiata gravemente nel 1943 e non più ricostruita.

Un altro elemento simbolo della guerra che abbiamo visitato è il Reichstag, la sede del parlamento, data alle fiamme durante la scesa al potere di Hitler.

Grazie alla sua collocazione, ne abbiamo approfittato per fare una bella passeggiata fino alla porta di Brandeburgo, il simbolo per eccellenza della città; e giusto per non farci mancare un po’ di attività fisica siamo saliti fino in cima al Duomo di Berlino, una splendida chiesa in stile rinascimentale italiano con una vista mozza fiato. Per concludere abbiamo visitato il museo delle Scienze e chiaramente studiando elettronica, quella è stata l’unica parte che a causa dell’orario non siamo riusciti a visitare.

Il terzo giorno è stato completamente dedicato alla città Potsdam e al palazzo di Cecilienhof, nel quale tra Luglio e Agosto del 1945 si tenne per l’appunto la conferenza di Potsdam. Durante questo vertice tra le forza alleate, i rappresentati di America, Inghilterra e Russia (rispettivamente: Trumann, Churchill e Stalin), si riunirono per discutere e decidere delle sorti della Germania nel dopo guerra.

La struttura in sé non era neanche troppo sfarzosa o eccessivamente lussuosa, infatti venne scelta più che altro perchè la città di Berlino era martoriata dalla guerra e non avrebbe potuto ospitare una conferenza di quella portata. Tuttavia, il fatto che in quelle precise stanze vennero prese decisioni le quali conseguenze hanno tutt’ora ripercussioni sulla storia Contemporanea, ha scatenato in tutti noi sensazioni importanti, soprattutto perchè si parla di soli 71 anni fa.

Il quarto giorno è stato a nostro parere quello più ricco di emozioni e stimolante, in quanto dedicato al Muro di Berlino; soprattutto a una delle poche parti ancora rimasta intatta della striscia della morte, quel lembo di terra compreso tra i due muri che dividevano Berlino dall’est (Unione Sovietica) e Berlino dell’ovest (America).

Per comprendere interamente la storia della striscia della morte abbiamo prenotato una guida; una signora Italiana che viveva in Germania da parecchi anni, la quale essendo una professoressa di storia ci ha spiegato la vicenda con tutta la passione possibile facendoci davvero immergere nelle vicessitudine di quegli anni.

Il pomeriggio è stato anch’esso investito nella visione del muro, una parte di esso molto spostata dal centro, famosa per i graffiti, uno tra tutti quello raffigurante il bacio tra Truman e Stalin.

L’unica pecca è stata il cibo, forse troppo abituati al buon cibo italiano, ma per forza di cose siamo dovuti rincasare in Fast Food, più o meno ogni giorno. Perfortuna per dimenticare il pessimo cibo avevamo le nostre tre/quattro pinte…di “coca-cola” quotidiane.

In conclusione è stata una bellissima esperienza ricca di emozioni, risate e “coca-cola”, che abbiamo avuto il piacere di condividere con i nostri compagni di classe e professori.

 

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Emanuele Bortolotti, Marco Broglia, Ahmed Dahany

 




Gita a Madrid 5°A-B-D-E

 

Gita a Madrid 5°A-B-D-E

 

 

L a gita è iniziata con il ritrovo alle 2,30 del mattino davanti alla scuola per andare all’aeroporto dove abbiamo trovato i primi problemi subito al check-in, per fortuna facilmente risolvibili. Per chi non ha mai visto Madrid posso dire che è bellissima già dal finestrino dell’aereo, è molto accogliente, con un ritmo di vita totalmente diverso da quello italiano che all’inizio destabilizza un po’, infatti rispetto all’Italia a Madrid c’è un fuso orario non dichiarato ma che si percepisce appena si arriva in città, perché è tutto ritardato di alcune ore, dai pasti all’apertura dei negozi.

Artisticamente la capitale spagnola si presenta come una fusione di correnti moderne con luoghi e usanze antiche.

Il primo giorno, dopo aver lasciato le valigie all’ostello, siamo andati in centro per pranzare e fare un primo giro, nel pomeriggio abbiamo visitato le principali piazze ed i palazzi, a mio parere molto bella è Puerta del Sol e Plaza Mayor.

P oi nei giorni successivi abbiamo visitato Catedral de la Almudena; Palacio Real dove abbiamo visto una bellissima collezione delle armi ed armature dei re spagnoli e alcune delle stanze che usavano, tutte magnificamente decorate; Palacio de Cristal dentro il meraviglioso Parque del Retiro, i musei d’arte del Prado e della Reina Sofia che contengono alcune delle opere moderne spagnole ed europee più importanti come Guernica di Picasso, le opere di: Dalí, Goya, Tiziano, Caravaggio, Raffaello, El Bosco, Velázquez e Rubens; l’ Esación de Atocha, la prima stazione ferroviaria di Madrid, fatta di acciaio e vetro, al cui interno c’è un grande giardino, la Gran Via, dove si trova la Telefónica e molti negozi ed infine chi voleva poteva visitare i due stadi della città, il Santiago de Bernabéu, dove gioca il Realmadrid e il Vincente Calderón dell’Atlético Madrid.

L ’unica cosa che cambierei è la tavola calda, non molto buona, con cui eravamo convenzionati e dove abbiamo mangiato pizza tutte le sere.

In conclusione è stata una fantastica esperienza che mi piacerebbe ripetere anche se abbiamo avuto alcuni imprevisti.

 

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La narrativa della Resistenza a Muscoline

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Sabato 23 aprile alle 17 presso la biblioteca civica (via Paolo VI, 7) la professoressa Miria dal Zovo parlerà della narrativa popolare nella Resistenza. Ingresso libero.

In occasione della festa della Liberazione il comune di Muscoline propone alla cittadinanza un’iniziativa originale di commemorazione. Per questo ha invitato la professoressa Miria dal Zovo a parlare di letteratura popolare durante il periodo della resistenza. La dottoressa lo farà analizzando il libro di Renata Viganò L’Agnese va a morire, un classico della produzione novecentesca su queste tematiche.

Ai ragazzi della scuola secondaria di secondo grado che parteciperanno, si ricorda che verrà rilasciato un attestato utile per poter richiedere il credito scolastico. Per la dichiarazione ci si può prenotare all’indirizzo biblioteca.muscoline@gmail.com



Viaggio d’istruzione a Firenze 4A-4B

Dopo i primi tre anni scolastici presso l’istituto tecnico Cerebotani di Lonato, finalmente giunti in quarta anche noi abbiamo avuto l’opportunità di andare in gita scolastica, il momento più atteso da noi studenti.

Da Martedì 8 Marzo 2016 a Venerdì 11 marzo, noi alunni di quarta A e quarta B, siamo stati a Firenze in visita della città, soggiornando presso l’ostello “Florence Plus”, poco distante da piazza Duomo.

La mattina, dopo aver fatto colazione presso l’ostello, si visitava tutti assieme la città; a pranzo si era liberi di scegliere dove pranzare; nel primo pomeriggio ci si radunava e si proseguiva nella visita; la sera si tornava all’ostello e verso le 19.00, si raggiungeva in gruppo il ristorante convenzionato, non molto gradito al palato di molti; quindi si tornava in ostello dove si poteva fraternizzare.

Tra le principali “mete” visitate, il Duomo, la chiesa di Santa Croce, la galleria degli Uffizi, il museo della scienza, Palazzo Pitti, il giardino di Boboli, la chiesa di San Miniato al Monte e naturalmente un passeggiata lungarno passando per ponte Vecchio, il più famoso ponte fiorentino, l’unico tra i ponti di Firenze che i tedeschi non fecero saltare nel corso della seconda guerra mondiale.

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La gita scolastica è anche un’occasione per socializzare e conoscere nuove persone con le quali stringere amicizia. È un’occasione per conoscere meglio i propri  compagni di classe e persino i professori. Possiamo dire che è il momento più atteso dell’anno scolastico per stare in compagnia senza pensare alla scuola, un’alternanza altresì importante per arricchire la propria cultura divertendosi, guardando da vicino il mondo esterno.

Filippini Loris 4A.




Cambridge English

 

Cambridge English

 

Il nostro Istituto offre ai propri studenti corsi di preparazione ai seguenti esami dell’Università di Cambridge:

  • English Test (PET),livello B1 del CEFR (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue), certificazione di conoscenza della lingua inglese a livello intermedio;
  • Cambridge First Certificate in English (FCE),livello B2 del CEFR (Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue), certificazione di conoscenza della lingua inglese a livello intermedio-alto.

 

La preparazione ad entrambi gli esami permette di migliorare le proprie conoscenze e competenze linguistiche in modo da poter utilizzare l’inglese per comunicare con persone madrelingua in conversazioni quotidiane e nel mondo del lavoro, mostrando dimestichezza nell’esprimersi sia nell’inglese parlato che scritto.

 

Il conseguimento di entrambi i certificati dà inoltre modo di accedere a Certificazioni di conoscenza della lingua inglese accettate da migliaia di aziende leader nel mondo e da istituti di istruzione e università sia in Italia che all’estero.

 




Incontro con i maestri del lavoro e Adecco

 

Stemma maestri del lavoro

Come l’anno scorso anche quest’anno la scuola ha permesso un incontro rivolto a noi ragazzi delle classi 5, con i maestri del lavoro e con la compagnia per il lavoro Adecco.

Gli incontri si sono svolti in due date differenti e hanno permesso a noi ragazzi di capire come comportarsi durante un colloquio di lavoro e come compilare un curriculum vitae.

C on i maestri del lavoro abbiamo svolto un’attività in classe in cui dopo essere stati divisi in 2 gruppi ed aver scelto un capogruppo, abbiamo simulato prima un colloquio di lavoro in cui il capogruppo si presentava davanti al maestro del lavoro che faceva finta di essere il responsabile delle assunzioni di un’azienda, dopo questa simulazione di colloquio i maestri hanno voluto verificare la nostra disposizione al lavoro di gruppo, affidandosi un progetto da dover svolgere come se fossimo all’interno di un’azienda.

Alla fine di questa attività i maestri ci hanno dato anche una loro valutazione e ulteriori consigli su come scrivere un curriculum vitae seguito dalla lettera di presentazione.

Durante l’incontro con la compagnia del lavoro Adecco abbiamo visto in modo accurato come presentare un curriculum vitae, come scriverlo e come presentarsi e comportarsi durante un colloquio.

Entrambi gli incontri sono stati molto interessanti soprattutto perché tra pochi mesi anche noi ragazzi dovremmo cercare un lavoro e grazie ai loro insegnamenti potremmo presentare un buon curriculum vitae.




Gita a Milano

In data 5 Aprile 2016, le classi 3^F e 4^F, si sono recate, a scopo didattico, presso la città di Milano, importante centro economico-finanziario della penisola.

Giunti a Milano in treno, le classi si sono recate in piazza Duomo, dove hanno potuto ammirare la sua maestosa bellezza architettonica, sia esterna che interna. Per immortalare il momento sono state scattate delle fotografie. Al suo interno, hanno visitato i resti dell’antico battistero di origine romana di San Giovanni alle Fonti, edificato dal 378 e terminato nel 397, dentro il quale sant’Ambrogio battezzò il futuro sant’Agostino, la notte di pasqua del 387. La visita è proseguita sulle terrazze del Duomo, dalle quali si gode una straordinaria vista sul fitto ricamo di guglie, archi rampanti, pinnacoli e statue, nonché sulla città.

Per qualche ora i ragazzi sono stati liberi di girare per la città e di visitare i dintorni del Duomo, come la Galleria, arricchita di bellissimi e lussuosi negozi, e le chiese circostanti.

La gita è proseguita presso il castello Sforzesco, uno dei principali simboli di Milano e della sua storia. Fu costruito nel XV secolo da Francesco Sforza, divenuto da poco Duca di Milano, sui resti di una precedente fortificazione risalente al XIV secolo nota come Castrum Porte Jovis (Castello di porta Giovia o Zobia), e nei secoli ha subito notevoli trasformazioni. Restaurato in stile storicista da Luca Beltrami tra il 1890 e il 1905, ora è sede di importanti istituzioni culturali oltre che meta turistica. Inoltre è uno dei più grandi castelli d’Europa.

Da evidenziare tra le mostre allestite, la Sala delle Asse, l’ambiente più illustre del Castello, che testimonia l’importante presenza di Leonardo Da Vinci e quella di Michelangelo, “la Pietà di Rondanini”, ultima opera, non finita, di Michelangelo Buonarroti testamento e meditazione del vecchio artista sulla morte e la salvezza dell’anima. In quest’opera lo scultore rinuncia alla perfezione del corpo e alla sua eroica bellezza, trasformando il Cristo morto in emblema di sofferenza. La posizione dei corpi sembra suggerire alcuni momenti della vita di Cristo.

Meritevole di citazione è anche l’immenso parco, posto dietro il castello, ricco di variopinta vegetazione. Particolare è stato l’incontro con Fabio Fazio, impegnato a girare “Rischia Tutto”, che ha permesso di scattare un simpatico selfie.

Tra un monumento e l’altro, è possibile notare e riflettere su come sia diversa la vita nella grande città tra i benestanti, che sorseggiano bevande, aperitivi e gustano prelibate pietanze, durante lo shopping; e coloro che chiedono l’elemosina, offrendo ai passanti piccoli piacevoli intrattenimenti musicali e qualche accessorio, per sostentarsi. Questa, purtroppo, è una delle peculiarità negative che caratterizzano una grande metropoli, chissà cosa si può vedere in periferia!!

Giunti al termine della bellissima giornata, trascorsa in compagnia ed allietata dal clima mite, si è fatto ritorno con il treno presso le abitazioni.

Si ringraziano gli insegnanti accompagnatori: Marchione, Stefanini e De Girolamo che hanno reso possibile questa fantastica uscita.

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Sicurezza, bullismo e sostanze dopanti

 

       Martedì, 22 Marzo 2016
I.I.S “Luigi Cerebotani” Lonato del Garda (BS)

Progetto Legalità: i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri fanno chiarezza su alcuni argomenti.

foto incontro Carabinieri

 I relatori insieme al Dott. Falco e al Dott. Guerra.


“Avete domande?”
Gli studenti dell’Istituto Tecnico “Luigi Cerebotani” hanno accolto volentieri questo invito a porre questioni da parte dell’Arma dei Carabinieri, rappresentata dal comandante della Stazione CC di Lonato, il luogotenente Giuseppe Taietti, e dal brigadiere Fabrizio Cason, del Nucleo Radiomobile CC di Desenzano del Garda.
Insieme ai due rappresentanti delle forze dell’ordine erano presenti anche il dirigente scolastico dell’istituto Vincenzo Falco e il professore di lettere Mauro Guerra.
Questo incontro, facente parte del Progetto Legalità, era stato proposto già nello scorso ottobre, attraverso una e-mail nella quale si chiedeva l’adesione a tale iniziativa.
Finalmente questa occasione si è concretizzata oggi, martedì 22 marzo.
Per garantire a tutti gli studenti di partecipare a questo evento, sono stati organizzati due turni distinti:
- Dalle 8.50 alle 9.50 le classi 2A-2B-2D-2E-2F;
- Dalle 9.50 alle 10.50 le classi 2H-2I-2M-2K.
L’Aula Magna dell’istituto è stata scelta come luogo per ospitare questo momento di riflessione e di dibattito.
Il primo argomento trattato è stato il bullismo.
Sempre di più nelle scuole italiane si presenta questo fenomeno. Nello scorso mese circa il 25% dei ragazzi ha subito violenze psicofisiche nelle diverse scuole italiane.

Inoltre si è parlato anche del cyberbullismo: questo fenomeno è diffuso per la maggior parte nei social network, come Facebook, Ask ed altri.
I relatori hanno avvisato che si può incorrere anche ad una denuncia penale per chi insulta attraverso questi social, risalendo all’indirizzo IP del colpevole anche se questi utilizza un profilo falso.
Si è discusso anche dell’uso di droghe e di alcool tra minorenni. Infine sono state illustrate le conseguenze del mancato rispetto del codice della strada.
Riprendendo l’argomento droga, il brigadiere Cason ha poi accennato all’uso e all’abuso della marijuana. Quindi alcune domande sono state poste in modo provocatorio.
Per esempio, un alunno ha chiesto perché non venga legalizzata l’erba in quanto ci sono meno morti per la marijuana che per il fumo e l’alcool.
Un altro studente ha domandato al luogotenente Taietti perché molta gente ubriaca, a piedi, non venga quasi mai fermata, mentre i privati cittadini sobri sono sottoposti a continui controlli.
Il comandante ha risposto che sono soggetti a multa per ubriachezza solo persone con precedenti penali.
Nel corso dell’incontro sono state poste altre domande. Tuttavia non sono sempre state date risposte, in quanto, a detta dei relatori, alcune delle molte questioni sollevate non facevano parte dell’argomento trattato.
E’ stato comunque un incontro interessante.

Bisogna sempre mantenere alta la guardia di fronte a questi problemi. Porre domande è un modo per conoscerli meglio . E per combatterli.


La classe 2A.




GIORNATA CONTRO LA MAFIA: “Legalità, il giusto modo di vedere l’Italia”

Quelli della Rosa Gialla Il 15 settembre 1993, nel giorno del suo 56° compleanno, Padre Pino Puglisi viene assassinato proprio difronte alla sua abitazione, nella zona est di Palermo. Il 21 marzo 2016, Padre Pino Puglisi è ancora in mezzo a noi per spiegarci che la sua vita e la sua lotta non sono ancora finite e probabilmente non finiranno mai.Proprio in questa data infatti, grazie all’organizzazione del Professor Mauro Guerra e alla disponibilità delle professoresse Cotrufo, Marcoli e Sartorelli le classi 5C e 5E hanno potuto assistere al musical realizzato dai Ragazzi di Pino Puglisi all’interno dell’Auditorium Testori di palazzo Lombardia a Milano.La data non è casuale ma rappresenta la giornata regionale contro le mafie, istituita per continuare ad educare le nuove generazioni alla legalità e per ricordare tutte quelle vittime che hanno sacrificato la loro vita per un’Italia che non vuole credere nella criminalità e nella corruzione.I Ragazzi di Pino Puglisi, infatti, sono un gruppo affiatato di ragazzi di diverse età tutti accumunati dal desiderio di portare avanti l’opera che il loro mentore (per alcuni anche compagno di vita) iniziò a Palermo durante il suo mandato da sacerdote.La sua morte, infatti, viene definita in realtà come una nuova nascita, la quale ha permesso ai Palermitani, e in seguito all’Italia intera, di capire quanto la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata sia fondamentale per creare una società sana.Questo importantissimo messaggio politico/sociale è stato trasmesso grazie al musical inscenato dai ragazzi stessi che cantando, ballando e recitando hanno intrattenuto formidabilmente tutti gli spettatori senza mai alleggerire la verità e la forza del messaggio che hanno a cuore.Grazie alla metafora del viaggio intorno al mondo alla ricerca di un posto migliore, hanno dimostrato come scappando dai problemi non si raggiunge nessuna soluzione.I problemi infatti, proprio come la malavita e la criminalità, vanno analizzati, contrastati ed eliminati in modo che si possa veramente apprezzare ciò che prima non si riusciva nemmeno a vedere.Nella conclusione dello spettacolo infatti, emerge come noi cittadini Italiani abbiamo il diritto ed il dovere di migliorare il nostro Paese.Senza fuggire necessariamente all’esterno, ma lottando perchè i nostri valori e la nostra cultura possa essere pulita dal male che da troppo tempo la limita, la rovina e la chiude nelle mediocrità, impedendo spesso la riuscita ed il successo di nobili progetti.Se tutti noi adottassimo questo tipo di mentalità, ed iniziassimo ad agire dando penso anche ai piccoli gesti che ci caratterizzano nella quotidianità, sono sicuro che il messaggio di Don Pino Puglisi e dei suoi collaboratori non soltanto rimarrebbe vivo insieme a noi, ma diventerebbe ogni giorno più concreto.Prima e dopo lo spettacolo ci sono stati inoltre diversi interventi a favore di questo tipo di iniziativa e la regione Lombardia ha dimostrato il suo profondo ed inequivocabile interesse nell’eliminare ogni sorta di organizzazione mafiosa presente sul territorio.Credo, però, che la forza più grande stia ancora nascosta all’interno di noi cittadini.Anche se sono i politici ad emanare le leggi e sono le forze dell’ordine a lavorare perchè vengano rispettate, dobbiamo innanzitutto pretendere da noi stessi la correttezza e la volontà che possono cambiare la società senza aspettare che sia il sistema a risolvere.La nostre scelte possono ancora cambiare le cose, il nostro modo di pensare può ancora influenzare il nostro Stato e le nostre vite anche se spesso non ci viene detto o dimostrato. Regione Lombardia In conclusione, ringrazio l’I.I.S “L.Cerebotani” di Lonato per averci permesso questo viaggio di istruzione e ringrazio la regione Lombardia e le istituzioni coinvolte in questa giornata contro la mafia per aver avuto il coraggio di credere che, infondo, siamo ancora noi ad avere in mano le chiavi del futuro del nostro Paese. Ora rimane solo a noi la scelta… Vivere facendo si che esempi come Padre Pino Puglisi siano stati soltanto esempi vani, lasciati al passato, oppure diventare noi stessi ingranaggi di un sistema che non ha più paura di funzionare. Forse anche noi, proprio come Padre Pino Puglisi, dobbiamo nascere un’altra volta, nascere con una coscienza nuova, nascere senza più avere paura di essere giusti, onesti, Italiani…

Rino Bellandi




Paralimpiadi

Giornata emozionante quella trascorsa giovedì 17\03\16 al velodromo Fassa Bortolo di Montichiari ,

dove si sono confrontati 250 atleti provenienti da 35 nazioni differenti,che nei 4 giorni consecutivi

a mercoledì 16\03\16 hanno gareggiato per i mondiali di paraciclismo. Questi atleti hanno avuto inoltre

l’opportunità di collezionare importanti punti che avrebbero migliorato il lancio degli stessi alle qualificazioni

per le olimpiadi di Rio 2016. Oltre al fattore tecnico e sportivo è stato molto interessante e soprattutto costruttivo assistere

in prima persona per la prima volta ad un evento simile,che racchiudeva la sua importanza soprattutto nella

determinazione delle persone facenti parte a questa competizione. infatti ho potuto constatare personalmente

il coraggio e la volontà di superare i limiti imposti dal fisico e soprattutto l’energia di lottare con tutte le forze

per raggiungere gli obbiettivi dettati dalla competizione. Questi atleti hanno infatti dimostrato

la loro capacità di vedere oltre i limiti personali,ai quali non si sono voluti arrendere.

Durante la giornata di giovedì 17 marzo,ho avuto modo di riflettere su cosa sono realmente

i limiti e se sono piuttosto dei traguardi ai quali possiamo solo avvicinarsi senza mai superarli

o se sono semplicemente dei muri che ci poniamo noi,che ci convinciamo di non poter superare

per una serie di motivazioni personali.

Assistendo a questa competizione ho compreso cosa vuol dire spingersi al di là di questi muri

e cosa significa dare forza al proprio valore. Credo che questa esperienza faccia riflettere molto e

possa spronare molte persone a rivalutare i propri limiti e a sforzarsi per dare il massimo in

ogni sfida che la vita propone ad ognuno di noi.

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