Gita a Lisbona


Dal 16 al 20 Marzo le classi 5ªB e 5ªF del nostro Istituto sono andate in gita in Portogallo, a Lisbona, alla scoperta di una nuova terra, nuovo cibo e per fare una nuova esperienza.

Il primo giorno è stato dedicato al viaggio. La partenza è avvenuta con un pullman che ci ha portato sino all’aeroporto di Milano Malpensa dove poi il viaggio è proseguito fino all’arrivo nella capitale Portoghese. Ci sono st ate lunghe attese ma, quando si è in buona compagnia, il tempo vola via ed è stato anche un bel motivo per passare del tempo fuori dall’ambiente scolastico tutti insieme.

Arrivati in hotel per l’ora di cena, abbiamo depositato le valigie e siamo andati a cenare.IMG_0961-1

Siamo poi usciti ed, essendo venerdì, abbiamo potuto anche conoscerla vita notturna di questa città, in compagnia di molti studenti e locali.

Il secondo giorno, durante la mattina, ci siamo recati nel quartiere di Belem con visita al monastero Don Jeronimos e La Torre di Belem accompagnati da una guida che, con la giusta attenzione alla nostra età, ci spiegava tutto. Nel tempo dedicato al pranzo, si è anche avuta la possibilità di andare ad assaggiare i famosi “Pastel de Belem” (22.000 pasticcini al giorno ne vengono prodotti). Il pomeriggio invece è stato lasciato libero per girare la città. La sera poi si è replicato, come il giorno prima, buttandoci nella così detta Movida Portoghese.
Il terzo giorno  invece siamo andati a passeggio per la capitale alla scoperta dei quartieri della Baixa e del Chiado fino al raggiungimento del Castelo De S. Jorge con vista spettacolare dall’alto sul fiume Tago e Ponte 25 de Abril. Il pomeriggio invece in treno ci siamo recati a Cascais, paese sull’oceano, dove alcuni temerarisi sono spinti nel fare il primo bagno dell’anno.

La sera invece si sperava di trovare lo stesso animo dei giorni precedenti ma, il giorno dopo c’era il “trabalho”, cioè si andava a lavorare, perciò non c’era molto movimento.

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Il quarto giorno ci siamo recati, durante la mattinata, all’Oceanario di Lisbona, situato nella zona Expo, dove abbiamo potuto ammirare diversi tipi di habitat presenti nei differenti oceani con relativa fauna.

Dopo il pranzo invece siamo partiti subito con un insieme di treno e pullman per andare a Cabo de Roca, il punto più ad occidente d’Europa dove si può ammirare una vista mozzafiato: le onde si scontravano contro la costa a strapiombo sull’oceano, e la vista era immensa nonostante la giornata nuvolosa.

Il quinto giorno la mattina è stata usata per dare un ultimo saluto alla città e magari rivedere i posti che ci avevano colpito e, dopo pranzo, c’è stato il ritrovo per partire.
Il clima è rimasto sempre più caldo rispetto all’Italia e le belle giornate si sono alternate con quelle un po’ più cupe ma non ci si può lamentare.
La gita sicuramente rimarrà nei ricordi che ci accompagneranno per il resto della vita.img_lisbona

Un ringraziamento va anche agli accompagnatori, C.Fierravanti E. Tosadori, F.Tosadori.




Uscita al Vittoriale

Come prima uscita extrascolastica del nuovo anno, il 27 Gennaio noi classi quinte ci siamo recate con mezzi propri presso il noto Vittoriale degli italiani, la splendida residenza di Gabriele d’Annunzio nonché un simbolo d’orgoglio della nostra nazione.

Vista del Vittoriale

Una volta arrivati tutti sani e salvi presso il suggestivo paese di Gardone, che gode di una delle viste più spettacolari sul lago di Garda, ci siamo organizzati per visitare la famosa residenza e il suo rigoglioso parco. Dopo una rapida escursione tra le strette vie del borgo e dopo parecchi caffè, la mia classe ed io, accompagnati dal Professor Marchione ci siamo immersi nella quasi soffocante magnificenza offerta dai giardini che circondano la residenza. Uno degli elementi più celebri dei giardini è sicuramente la nave militare Puglia, trasportata fin sopra le montagne di Gardone da La Spezia e che oggi ospita una vasta collezioni di modellini navali. Da sottolineare inoltre la presenza del mausoleo di d’Annunzio e dell’anfiteatro, che ancora oggi è usato per spettacoli teatrali e musicali, con una vista mozzafiato sul lago.

L’opulenza con cui il celebre poeta ha vissuto la sua intensa vita, si rispecchia nella smisurata ricchezza di particolari e dettagli che ha voluto inserire nella sua casa e nel suo parco, che ancora a distanza di decenni dalla sua scomparsa, riescono ad affascinare ed incantare chiunque. La visita guidata nelle camere di d’Annunzio la fortuna di aver trovato una splendida giornata hanno migliorato ancor di più l’esperienza, che si è rivelata una delle uscite più belle e divertenti di questi cinque anni.

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Gli studenti della classe 5^A

Come membro della classe 5°A posso dire che, malgrado tutte le “ingiustizie” subite in fatto di gite e uscite quest’anno, riusciremo comunque a goderci una cosa che nessun consiglio di classe potrà mai toglierci: il divertimento e la serenità di uscire insieme, anche a due passi da casa.

Speltoni Davide, 5A




La Grande Guerra, escursione sul Monte Pasubio

Il 30 e il 31 Ottobre le classi 5ªE e 5ªK del nostro Istituto sono andate in gita sul Pasubio per vedere le gallerie e alcune delle trincee della Grande Guerra e cercare di capire cosa possano avere provato i soldati italiani durante quei 4 anni al fronte.

Percorso delle 52 gallerie

Percorso delle 52 gallerie

Provate a pensare al valore della libertà associato da coloro chiamati alle armi di fronte all’avanzata austriaca.
Provate ad immedesimarvi in quei soldati che avrebbero dato la loro vita pur di difendere la famiglia, gli amici e il paese. Ora, tutto questo coraggio, tutto questo onore, svanirono non appena iniziò la guerra di posizione.
Si combatteva come topi, sotto terra, con la speranza di tornare dai propri cari, non più corpo a corpo, non più con la spada o con il cavallo. Si veniva uccisi da proiettili vaganti sparati da persone senza un volto soltanto perché visti dalla parte opposta del campo. I giovani sono idealisti per definizione, non hanno paura del sacrificio se ne vale la pena. Chi pensa che un conflitto sia il modo migliore per impiegarli é un cinico, perché esso non offre ideali ma soltanto morte.

Camminata nelle Prealpi Venete

Camminata nelle Prealpi Venete

I ragazzi che sono partiti avevano solo una scelta: morire o vivere uccidendo con la consolazione di averlo fatto per difendere donne e bambini dall’invasore.
I giovani d’oggi sembra non ricordino più la sofferenza e la fatica che hanno dovuto sopportare soldati della nostra età 100 anni or sono.
Danno per scontata la libertà che abbiamo adesso, danno addirittura per scontata la loro stessa vita. Ci riteniamo immortali, ed é bello poterlo credere, ma bisogna porre un limite a tutto ciò per rendersi conto che non ci siamo soltanto noi, ma che c’é anche qualcuno che dal primo giorno in cui siamo venuti al mondo ci vuole bene, ovvero i nostri genitori. Per questo bisogna assumersi le proprie responsabilità e pensare alle conseguenze se si ha la libertà di farlo.

Davide Gardoni, 5ªE

Panorama dal Rifugio Achille Papa

Panorama dal Rifugio Achille Papa

 




Gita al Mudec di Milano

È il 05 dicembre 2017, tutto è pronto per la gita dell’anno delle classi 1^A e 1^M dell’Istituto I.I.S. L. Cerebotani di Lonato del Garda (BS).

Sono le ore 8.00 ed entrambe le classi sono pronte per partire, direzione Milano (MI), Mudec (Museo delle Culture di Milano).

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Accompagnati dai Professori Domenico Marchione, Angela Fulvia Tosadori e Silvano Bandera siamo arrivati alle ore 10.00.

La visita nel Museo è durata circa un’ora e mezza. La guida ci ha illustrato il periodo del Nuovo Regno mediante un percorso tra statue, mummie, gioielli ed anche un carro da guerra. La guida, inoltre, ci ha raccontato, passo dopo passo, delle vita dei faraoni, passando da Thutmosi Terzo ad Amenofi Terzo ed infine a Tutankamon.

 

 

Come ben noto, si è soffermata sul racconto delle loro credenze, popolo di politeisti, ed in particolare della “Vita dopo la morte”.

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Questa “Vita” non era per tutti, infatti solo i faraoni con le statue con il cartiglio, avevano la vita assicurata nell’Aldilà.Conclusa la visita al Mudec ci siamo avviati verso il Duomo di Milano su un filobus.

Qualche ora di pausa per pranzare in compagnia tra noi, un giro tra le vie principale, nei vari negozi e la gita di Prima si è conclusa ritornando verso Lonato del Garda (BS). Una giornata davvero fantastica tra amici, compagni, professori ma anche tanta Storia.

 

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Simone Giroli




Emozioni passo dopo passo

Il 23  Ottobre un gruppo di classi del Cerebotani è partito in direzione Pasubio. L’obiettivo era quello di percorrere la strada delle 52 gallerie, costruita per permettere il passaggio dei rifornimenti alla zona sommitale del Pasubio, ove la prima linea si riparava dall’attacco nemico.Cattura1

Durante il cammino abbiamo potuto ammirare paesaggi mozzafiato, riflettendo sui combattimenti avvenuti in quella strada. Infatti, non era raro incontrare delle memorie di soldati, spesso ragazzi della nostra età, morti per difendere la nostra nazione. Per questo motivo la fatica si è fatta sentire poco. A differenza di percorsi di montagna ordinari, questo ha uno sfondo crudo. Uno sfondo di battaglia, quindi di sofferenze, di pianti e di paura. Paura di non poter tornare a casa in vita, paura di vedere un caro compagno morire sotto i proiettili e non poterlo difendere. Attraversare quelle 52 gallerie è stato a dir poco emozionante, in quanto stavamo gioendo di un qualcosa costruito con il fine della sopravvivenza.

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 Alla 52esima galleria è scoppiata l’esultanza e sono volate foto ricordo. Dopo una breve sosta al rifugio, abbiamo fatto un giretto nei dintorni: si è trasformato in un arrampica libera, alla ricerca del punto più alto.

Il giorno successivo, abbiamo sfidato il vento durante la camminata mattutina. Dopo il pranzo al rifugio, abbiamo iniziato la camminata di ritorno. In quel momento ho capito in cosa dovevo battermi per tutta la discesa: le mie vertigini. Le avevo assolutamente sottovalutate. Dopo uno spavento iniziale, sono andato avanti, aiutato dagli accompagnatori e da qualche mio compagno di classe.

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Una volta raggiunta la destinazione, è stata gioia totale, per aver terminato la camminata non ostante le difficoltà delle vertigini. Un ringraziamento speciale va al professor Bandera e al professor Marchione, i quali mi hanno dato una grossa mano nel momento di massima difficoltà.




L’istituto Cerebotani vince le olimpiadi robotiche

Le classi quinta C e quinta T si aggiudicano il primo gradino del podio al Brixia Forum

L’istituto Luigi Cerebotani di Lonato del Garda con due classi quinte vince le Olimpiadi Robotiche.

Il gruppo vincente

Il gruppo vincente

Olimpiadi Robotiche

Un evento decisamente appassionante tenutosi al Brixia Forum di Brescia, in via Caprera, che ha catalizzato l’attenzione di molti giovani e professionisti del settore, nonché rampa di lancio nel mondo del lavoro per numerosi studenti. Due giornate di sfida all’ultimo byte, quelle di sabato 11 e domenica 12, che hanno visto tanti ragazzi darsi battaglia con le proprie competenze in campo tecnico e informatico. Gli studenti delle classi quinta T e quinta C, guidati dal dirigente scolastico Vincenzo Falco e diretti dal professore Salvatore Strano, sono riusciti nel difficile obiettivo di raggiungere il gradino più alto del podio.

La gara

La gara prevedeva lo svolgimento, attraverso una robo-macchina creata dagli stessi alunni, quattro diverse complicate prove: Line Follower, Mini Sumo, Robo-Calcio e Robo-Labirinto. Una vittoria meritata che ha confermato a livello regionale la preparazione che l’Istituto Cerebotani ha saputo e sa trasmettere tutt’oggi ai propri studenti; preparandoli in modo coscienzioso verso il cammino lavorativo e universitario, ma ancor più a far proprie le capacità di problem solving e pensiero creativo applicato alla scienza, sempre più fondamentali per affermarsi nel mondo odierno a marcia 2.0. Sono proprio queste caratteristiche che hanno permesso a questi giovanissimi ragazzi, futuro del mondo universitario e lavorativo, di conquistare la vittoria. Le due classi vincitrici hanno ottenuto così la possibilità di mettersi di nuovo in gioco durante la prossima sessione delle Olimpiadi robotiche che si svolgerà a Forlì nel maggio 2018, proprio in prossimità della fine del loro percorso scolastico all’interno della scuola superiore e l’inizio della loro affermazione nel mondo del lavoro.

fonte: Brescia7giorni




Arrampicata al New Rock

Il giorno 30 novembre 2017 con le classi 1^M, 1^A e 1^K accompagnati dagli insegnanti Bandera, Marchione e Papa siamo andati a S. Zeno Naviglio al New Rock per fare un’arrampicata sportiva in palestra. L’intento dell’attività è di far conoscere questo sport alternativo ai tanti da noi normalmente praticati, come calcio, tennis, nuoto, etc. Una buona opportunità alternativa per noi ragazzi bresciani, se si pensa che il Lago di Garda è riconosciuto a livello europeo come il paradiso dell’arrampicata sportiva. Questa fama è sicuramente dovuta alle centinaia di vie di ogni livello di difficoltà.

 20171130_121304Una volta entrati in questa enorme palestra, il personale molto gentile e scrupoloso ci ha fatto cambiare, spiegandoci cosa fare; siamo stati imbragati con l’apposita attrezzatura e divisi in gruppi; assistiti dagli istruttori della palestra, abbiamo iniziato ad arrampicarci partendo dal livello facile(principiante, 4a) andando al più difficile per noi (intermedio, 6b).

I livelli successivi vanno dal 6b+, avanzato, 7b, esperto, 8a, super esperto, 8b+, elite, 9a, super elite.

I professori, per incitarci, ci hanno sfidato nell’arrampicata e dicevano che se riuscivano ad arrivare in cima loro allora dovevamo riuscirci anche noi.20171130_113032

Prima di andarcene abbiamo fatto una gara tra tutte e tre le classi scalando due pareti uguali poi siamo partiti e rientrati a scuola per le ore13.00.

E’ stata una bella esperienza e devo dire che ci siamo divertiti davvero molto.

p.s.: Mi piace far sapere che Adam Ondra, 24enne arrampicatore ceco considerato il più bravo al mondo, ha aperto la prima arrampicata di grado 9c, il più alto grado di difficoltà mai raggiunto. La via aperta da Ondra si chiama

Project Hard” e si trova in Norvegia. Essa è lunga 45 metri, che sono tantissimi, contando che nell’arrampicata sportiva ci si può riposare soltanto “incastrando” le gambe nella roccia e lasciando libere per un po’ le braccia, oppure rimanendo appesi con un braccio saldo ad un appiglio e l’altro a penzoloni!

Bazzoli Alberto 1^M




Gita al teatro Gloria di Montichiari

L’I.I.S. Luigi Cerebotani di Lonato d/G, nel corso degli ultimi anni ha voluto implementare le attività teatrali, perché finalizzate alla crescita educativa e formativa dello studente, infatti il 28 Ottobre le classi 3ªK, 4ªK, 5ªK, 5ªE, si sono recate a al teatro Gloria di Montichiari per assistere alla rappresentazione “The picture of Dorian Gray” di Oscar Wilde.

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L’opera narra di un giovane ragazzo, di nome Dorian, dal bell’aspetto che viene influenzato negativamente da un caro amico Lord Henry e da un patto stretto con il diavolo per il tramite di un quadro, questo accordo, lo renderà eternamente giovane. Col passare del tempo Dorian diventa sempre più malvagio, commettendo anche delitti, portato all’esasperazione per le atrocità compiute e dal rimorso capisce lui stesso che il legame con il diavolo è il quadro in suo possesso, decide quindi di distruggerlo ma inconsapevolmente pone fine anche alla sua vita.libro

Oscar Wilde è il massimo esponente dell’estetismo inglese con una tendenza al Decadentismo, vicina e collegata alla letteratura italiana dell’800. In “The picture of Dorian Gray”  Wilde, narra della borghesia del XVIII secolo, periodo che vede aspetti positivi come la nascita dell’era industriale, della crescita dei posti di lavoro,  ma soprattutto quelli negativi, ovvero l’ipocrisia che contraddistingue una borghesia che vuole solo apparire ed arricchirsi. Non si interessa della condizione dei poveri che di fatto vengono sfruttati nelle fabbriche con l’unico scopo di trarne profitto; la borghesia identificata come metafora nell’opera, con i personaggi di Lord Henry e Dorian.

Oscar_WildeIl teatro deve essere considerato come una struttura interagente di espressioni diverse, sia per gli attori che per il pubblico partecipante, dove durante le rappresentazioni, offre suggestioni, percezioni, ed apparenze, con la mimica e la gestualità, appare come un momento di crescita formativa ma anche un importante strumento che se messo a confronto con il cinema si sofferma solo sull’aspetto scenico ovvero tra lo spettatore ed il film.

La borghesia nell’opera di Oscar Wilde può essere pienamente contestualizzata ed individuata nella figura dei nostri politici, intenti ad attuare leggi che preservino i loro privilegi; di banchieri che hanno solo lo scopo di depredare i clienti, applicando assurde commissioni con tassi di interessi al limite dell’usura e con industriali che hanno solo lo scopo di arricchirsi a discapito della salute dei propri operai e all’inquinamento dell’ambiente. Come allora, gli italiani oggi, sono costretti a subire in silenzio le prepotenze di uno Stato oppressore, che ha portato negli ultimi vent’anni ad un continuo impoverimento delle classi sociali più povere, dimostrato da un dato attuale che vede circa cinque milioni di persone vivere nella totale miseria.

Federico Mason




Lankama

Giovedì 25 maggio, si è tenuto alla pizzeria La Rocca Contesa di Lonato, il tradizionale pranzo che premia, come ogni anno, la classe dimostratasi più generosa nelle offerte per i bambini indiani adottati a distanza dalla nostra scuola. L’IIS Cerebotani, infatti, già da molto tempo, ha adottato a distanza quattro bambini dell’associazione Lankama, una onlus fondata da Loredana Prosperini, un ex insegnante del Cerebotani, attualmente in pensione. L’associazione, che prende il nome dalla prima bambina adottata, opera nello stato dell’Andhra Pradesh, uno degli stati più poveri e arretrati della federazione indiana. Attualmente l’associazione ospita nella casa accoglienza, costruita grazie alle donazioni, la Smiling Children’s Home, più di un centinaio di bambini, mentre altri duecento vivono in famiglia, grazie all’aiuto degli sponsor.

Si va a scuola

Si va a scuola

Lo scopo della onlus è, fondamentalmente, quello di garantire una vita dignitosa a questi ragazzi e ragazze, seguendoli negli studi, che in India sono un privilegio e non un noioso dovere, o insegnando loro un mestiere che gli consentirà di trovare un lavoro con cui poter vivere. Senza il nostro e il vostro aiuto molti di loro dovrebbe già lavorare in giovanissima età, spesso sfruttati bestialmente oppure, peggio ancora prostituirsi o vivere magari ai margini della legge. Appartengono, infatti, agli strati più bassi della società indiana e inoltre sono cristiani, quindi sono membri di una piccola minoranza rispetto agli indù e ai musulmani.

Oltre allo studio vengono garantite ai bambini cure mediche, che in India sono costose e spesso fuori dalla portata delle tasche delle famiglie più povere, quelle da cui appunto provengono i nostri ospiti.
E così, è nato il Progetto Lankama.

Il doposcuola

Il doposcuola

I nostri docenti di Scienze Motorie, con un lavoro indefesso e ammirevole, tutti gli anni scolastici raccolgono i soldi per poter mantenere quattro ragazzi:
Nauru Amulia (15 anni, maschio), Gorrumucho Anusha (17 anni femmina), Challapalli Bargava Raju (20 anni, maschio), Patipati Ramya (13 anni femmina).
Grazie alla generosità dei nostri alunni, quattro fra ragazzi e ragazze, a migliaia di Km di distanza, con storie spesso tragiche alle spalle, possono studiare, lavorare, vivere insomma in modo più sereno rispetto a tanti loro compatrioti.

Per ringraziare coloro i quali hanno donato, Luigi, il proprietario della Rocca Contesa, nonché socio dell’associazione Lankama, offre  ad ogni alunno della classe che è stata più generosa nelle donazioni, una pizza e una bibita. Quest’anno i vincitori sono stati i ragazzi della V B, a cui si sono aggregati altri alunni che si erano distinti per la generosità della loro donazione individuale.
Con la partecipazione dei docenti Silvano Bandera, Claudio Papa, Tiziano Mistai, Roma Fabia e dell’inossidabile Gianfranco Bricchi, i pilastri del progetto, il pranzo si è svolto in allegria. E fra una pizza e una Coca Cola, è anche nata l’idea di far corrispondere tramite mail i nostri alunni  con i ragazzi adottati, perché non restino semplici nomi, ma diventino persone concrete, reali, amici lontani nello spazio, ma vicini nel cuore.

P.S.  Chi volesse saperne di più, può consultare il sito dell’associazione http://www.lankama.it/ oppure visitare la pagina facebook Lankama India o Lankama onlus.

In classe

In classe

 




Gita a San Martino

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Classe 4°E presso la Torre di San Martino

Martedì 9 Maggio la nostra classe, 4e dell’Itis di Lonato, é andata a San Martino della Battaglia per approfondire la seconda guerra d’indipendenza dove le forze del Regno Sabaudo, alleate ai francesi, sconfissero gli Austriaci. Abbiamo visitato la torre, monumento nazionale costruito per onorare la memoria di coloro che hanno combattuto e sono morti per l’unità d’Italia. Al suo interno ci é stato spiegato attraverso dei dipinti il periodo storico ed in particolare le battaglie tenutesi a San Martino e Solferino. E’ stata una bella esperienza, la guida era molto preparata ed é riuscita a mantenere la nostra attenzione durante tutta l’uscita; un genere di gita piacevole per vedere da un’altra prospettiva la storia non soltanto attraverso un libro.

Davide Gardoni 4°E

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Visuale dalla Torre di San Martino