Alternanza alla RIMA spa

Nel periodo che intercorre tra 8 gennaio 2018 e 26 gennaio 2018 mi sono trovato a svolgere l’alternanza scuola-lavoro ad un’azienda che produce componentistica per macchine agricole, cilindri idraulici, ruote in ferro e tante altre cose; questa azienda prende il nome di RIMA e situa a Montichiari(BS).

La Ri.Ma viene fondata nel 1972 a Brescia da Riccardo Magri, essa nacque come azienda produttrice di ruote in ferro e appoggi meccanici.image2

Nel 1986 quattro dipendenti scommettono sul progetto, rilevano Ri.Ma e nasce RIMA S.p.a.
Nel 1993 inizia la partnership di vendita dalle ralle di sterzo a sfera e nel 1997 viene creata l’unità produttiva dei cilindri idraulici nella sede principale di Montichiari(BS) e nel 1999 ottiene la certificazione di qualità UNI EN ISO.

Nel 2001 inizia l’espansione all’estero con la creazione dell’export department.

Nel 2003 nasce la filiale inglese RIMA UK Ltd a Dereham, Norfolk (UK).

image3Nel 2010 RIMA sviluppa il proprio sistema logistico e nel 2012 acquisisce la produzione di ralle a sfera e cuscinetti di base.
Di queste tre settimane, la prima l’ho svolta in torneria dove ho imparato ad usare il centro di lavoro e il tornio a controllo numerico aiutando dei ragazzi.

La seconda settimana l’ho passata in reparto saldatura imparando a programmare i robot affiancato ad un operaio con esperienza.

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La terza e ultima settimana l’ho passata in ufficio tecnico ad inserire dati nel sistema dell’azienda.

Particolari ringraziamenti al titolare dell’azienda Romeo Faganelli e al responsabile Paolo Zani per essere stati molto disponibili e per aver reso possibile questo progetto.

Ringrazio inoltre il professor Domenico Marchione per essersi impegnato ad aiutarmi a svolgere al meglio l’esperienza dell’alternanza scuola lavoro.
In queste tre settimane ho avuto una grande crescita professionale, ma anche umana.
Molto volentieri tornerei a svolgere progetti futuri con questa azienda e consiglierei a tutti di provare.

BICICA DENNIS, 4A




Un venerdì insieme ai volontari del periodo della guerra in Jugoslavia

Venerdì, siamo stati ad un incontro con dei volontari che hanno contribuito, nel periodo della
guerra di Jugoslavia, al sostegno della popolazione e al trasporto dei beni primari e alimentari.
Le loro storie oltre che far riflettere molto, ci hanno fatto intuire che ognuno di noi, anche se nel
nostro piccolo, è portato e può sicuramente fare qualcosa.

"chi regala le ore agli altri vive in eterno" Alda Merini

“Chi regala le ore agli altri vive in eterno”
Alda Merini

Il racconto di quando il volontario è sopravvissuto e la canzone su Sarajevo, ci fanno riflettere su
come fosse la situazione all’epoca, sia dal punto di vista militare che dal punto di vista della
popolazione che non voleva che la guerra sovrastasse loro e la propria città.
Testimonianza di questo sono le persone ed i ragazzi che rischiavano la vita per poter andare a
prendere del pane o che subito dopo un bombardamento sulle proprie case, ripulivano dalle
macerie.
Essendo stato in Macedonia 2 anni fa ed avendo visto come sia la situazione ora, posso affermare
che la guerra ha colpito ogni Nazione della ex-Iugoslavia nel punto più profondo, lasciando così
un’incredibile situazione di arretratezza generale con casi di povertà incredibile, rispetto al resto
dell’Europa.

Da ciò possiamo trarre tutti la capacità della guerra di assorbire ogni bellezza da qualsiasi Paese
lasciando il nulla assoluto una volta terminata. Per concludere, vorrei dire che l’attività del
volontariato, anche se effettuata raramente, penso possa dare una mano a capire maggiormente
se stessi e a ripagare, ringraziare attraverso la solidarietà e l’amore per tutto ciò che ogni giorno
riceviamo.

Ragazzi che hanno partecipato all'incontro con i volontari

Ragazzi che hanno partecipato all’incontro con i volontari

Bertuzzo Simone 3^B




Gita ad Aosta e Torino

Finalmente dopo mesi di attesa e di organizzazione, anche noi alunni della 2C, 2F, 2I, 2D, siamo riusciti ad andare in gita.

Quest’ anno siamo stati per due giorni ad Aosta e una giornata a Torino, due città totalmente differenti tra loro; una è una città piccolina con moltissimi monumenti e castelli nei dintorni, circondata da montagne innevate e alberi; mentre l’ altra è una città moderna ma allo stesso tempo con dei palazzi e monumenti molto antichi.

 

Emanuele Filiberto

Siamo partiti il 6 marzo alle 6.30 con un cielo molto cupo sia per le nuvole e anche perché il sole non era ancora sorto; siamo arrivati ad Aosta per le 10.30 e abbiamo visitato subito il fantastico castello di Fenis, dopo la visita al castello siamo andati subito a fare una visita guidata della città, essa aveva dei fantastici e immensi monumenti come l’ Arco Augusto, la cinta muraria, l’ anfiteatro e il foro romano.

Se mi chiedessero di scegliere il monumento più bello che abbiamo visto il primo giorno non saprei decidere, perché tra la vista del castello di Fenis, l’ immensità dell’ Arco Augusto, l’ imponenza della cinta muraria, le carcasse maestose dell’ anfiteatro e la lunghezza del foro romano, potrei dire solo che sono state tutte costruzioni spettacolari.

Castello di Fenix

Il secondo giorno abbiamo visitato il Forte di Bard fortezza riedificata nel XIX secolo dai Savoia, adottata anche nel film Avengers:Age Of Ultron come sede del’Hydra. Nella parte piu’ alta di essa c’era una vista pazzesca sul paesaggio che lo circondava, niente da togliere al museo che c’ era al suo interno, un museo ricco di storie di guerra. Dalle 14 alle 16 abbiamo visitato l’ osservatorio astronomico e il planetario, c’ erano due strutture, in mezzo ad un metro e mezzo di neve. Ci ha molto colpito il planetario perché era ipnotizzante e sembrava davvero di stare immerso nelle costellazioni.

Il terzo ed ultimo giorno lasciata la vistosa città di Aosta ci siamo spostati a Torino dove abbiamo visitato il virtuoso Palazzo Reale in passato residenza dei “Savoia”, un palazzo immenso dove il colore verde era il protagonista. Alla fine di questa fantastica avventura abbiamo visitato la Mole Antonelliana con tanto di museo del cinema , dove abbiamo imparato la sua storia e come e’ strutturato un film dall’inizio alla fine . All’interno del cinema erano esposti disegni , foto di regiti e attori e anche costumi originali adesempio quello di Superrman e di Robocop.

Anfiteatro ROmano

La gita in fin dei conti è stata piena di emozioni e ricca di storia, si ingraziano i professori accompagnatori Ricca, Morone, Scarlino, Muto e Militano.

Andrea Franceschini, 2^C




Gita a Lisbona


Dal 16 al 20 Marzo le classi 5ªB e 5ªF del nostro Istituto sono andate in gita in Portogallo, a Lisbona, alla scoperta di una nuova terra, nuovo cibo e per fare una nuova esperienza.

Il primo giorno è stato dedicato al viaggio. La partenza è avvenuta con un pullman che ci ha portato sino all’aeroporto di Milano Malpensa dove poi il viaggio è proseguito fino all’arrivo nella capitale Portoghese. Ci sono st ate lunghe attese ma, quando si è in buona compagnia, il tempo vola via ed è stato anche un bel motivo per passare del tempo fuori dall’ambiente scolastico tutti insieme.

Arrivati in hotel per l’ora di cena, abbiamo depositato le valigie e siamo andati a cenare.IMG_0961-1

Siamo poi usciti ed, essendo venerdì, abbiamo potuto anche conoscerla vita notturna di questa città, in compagnia di molti studenti e locali.

Il secondo giorno, durante la mattina, ci siamo recati nel quartiere di Belem con visita al monastero Don Jeronimos e La Torre di Belem accompagnati da una guida che, con la giusta attenzione alla nostra età, ci spiegava tutto. Nel tempo dedicato al pranzo, si è anche avuta la possibilità di andare ad assaggiare i famosi “Pastel de Belem” (22.000 pasticcini al giorno ne vengono prodotti). Il pomeriggio invece è stato lasciato libero per girare la città. La sera poi si è replicato, come il giorno prima, buttandoci nella così detta Movida Portoghese.
Il terzo giorno  invece siamo andati a passeggio per la capitale alla scoperta dei quartieri della Baixa e del Chiado fino al raggiungimento del Castelo De S. Jorge con vista spettacolare dall’alto sul fiume Tago e Ponte 25 de Abril. Il pomeriggio invece in treno ci siamo recati a Cascais, paese sull’oceano, dove alcuni temerarisi sono spinti nel fare il primo bagno dell’anno.

La sera invece si sperava di trovare lo stesso animo dei giorni precedenti ma, il giorno dopo c’era il “trabalho”, cioè si andava a lavorare, perciò non c’era molto movimento.

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Il quarto giorno ci siamo recati, durante la mattinata, all’Oceanario di Lisbona, situato nella zona Expo, dove abbiamo potuto ammirare diversi tipi di habitat presenti nei differenti oceani con relativa fauna.

Dopo il pranzo invece siamo partiti subito con un insieme di treno e pullman per andare a Cabo de Roca, il punto più ad occidente d’Europa dove si può ammirare una vista mozzafiato: le onde si scontravano contro la costa a strapiombo sull’oceano, e la vista era immensa nonostante la giornata nuvolosa.

Il quinto giorno la mattina è stata usata per dare un ultimo saluto alla città e magari rivedere i posti che ci avevano colpito e, dopo pranzo, c’è stato il ritrovo per partire.
Il clima è rimasto sempre più caldo rispetto all’Italia e le belle giornate si sono alternate con quelle un po’ più cupe ma non ci si può lamentare.
La gita sicuramente rimarrà nei ricordi che ci accompagneranno per il resto della vita.img_lisbona

Un ringraziamento va anche agli accompagnatori, C.Fierravanti E. Tosadori, F.Tosadori.




Uscita al Vittoriale

Come prima uscita extrascolastica del nuovo anno, il 27 Gennaio noi classi quinte ci siamo recate con mezzi propri presso il noto Vittoriale degli italiani, la splendida residenza di Gabriele d’Annunzio nonché un simbolo d’orgoglio della nostra nazione.

Vista del Vittoriale

Una volta arrivati tutti sani e salvi presso il suggestivo paese di Gardone, che gode di una delle viste più spettacolari sul lago di Garda, ci siamo organizzati per visitare la famosa residenza e il suo rigoglioso parco. Dopo una rapida escursione tra le strette vie del borgo e dopo parecchi caffè, la mia classe ed io, accompagnati dal Professor Marchione ci siamo immersi nella quasi soffocante magnificenza offerta dai giardini che circondano la residenza. Uno degli elementi più celebri dei giardini è sicuramente la nave militare Puglia, trasportata fin sopra le montagne di Gardone da La Spezia e che oggi ospita una vasta collezioni di modellini navali. Da sottolineare inoltre la presenza del mausoleo di d’Annunzio e dell’anfiteatro, che ancora oggi è usato per spettacoli teatrali e musicali, con una vista mozzafiato sul lago.

L’opulenza con cui il celebre poeta ha vissuto la sua intensa vita, si rispecchia nella smisurata ricchezza di particolari e dettagli che ha voluto inserire nella sua casa e nel suo parco, che ancora a distanza di decenni dalla sua scomparsa, riescono ad affascinare ed incantare chiunque. La visita guidata nelle camere di d’Annunzio la fortuna di aver trovato una splendida giornata hanno migliorato ancor di più l’esperienza, che si è rivelata una delle uscite più belle e divertenti di questi cinque anni.

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Gli studenti della classe 5^A

Come membro della classe 5°A posso dire che, malgrado tutte le “ingiustizie” subite in fatto di gite e uscite quest’anno, riusciremo comunque a goderci una cosa che nessun consiglio di classe potrà mai toglierci: il divertimento e la serenità di uscire insieme, anche a due passi da casa.

Speltoni Davide, 5A




La Grande Guerra, escursione sul Monte Pasubio

Il 30 e il 31 Ottobre le classi 5ªE e 5ªK del nostro Istituto sono andate in gita sul Pasubio per vedere le gallerie e alcune delle trincee della Grande Guerra e cercare di capire cosa possano avere provato i soldati italiani durante quei 4 anni al fronte.

Percorso delle 52 gallerie

Percorso delle 52 gallerie

Provate a pensare al valore della libertà associato da coloro chiamati alle armi di fronte all’avanzata austriaca.
Provate ad immedesimarvi in quei soldati che avrebbero dato la loro vita pur di difendere la famiglia, gli amici e il paese. Ora, tutto questo coraggio, tutto questo onore, svanirono non appena iniziò la guerra di posizione.
Si combatteva come topi, sotto terra, con la speranza di tornare dai propri cari, non più corpo a corpo, non più con la spada o con il cavallo. Si veniva uccisi da proiettili vaganti sparati da persone senza un volto soltanto perché visti dalla parte opposta del campo. I giovani sono idealisti per definizione, non hanno paura del sacrificio se ne vale la pena. Chi pensa che un conflitto sia il modo migliore per impiegarli é un cinico, perché esso non offre ideali ma soltanto morte.

Camminata nelle Prealpi Venete

Camminata nelle Prealpi Venete

I ragazzi che sono partiti avevano solo una scelta: morire o vivere uccidendo con la consolazione di averlo fatto per difendere donne e bambini dall’invasore.
I giovani d’oggi sembra non ricordino più la sofferenza e la fatica che hanno dovuto sopportare soldati della nostra età 100 anni or sono.
Danno per scontata la libertà che abbiamo adesso, danno addirittura per scontata la loro stessa vita. Ci riteniamo immortali, ed é bello poterlo credere, ma bisogna porre un limite a tutto ciò per rendersi conto che non ci siamo soltanto noi, ma che c’é anche qualcuno che dal primo giorno in cui siamo venuti al mondo ci vuole bene, ovvero i nostri genitori. Per questo bisogna assumersi le proprie responsabilità e pensare alle conseguenze se si ha la libertà di farlo.

Davide Gardoni, 5ªE

Panorama dal Rifugio Achille Papa

Panorama dal Rifugio Achille Papa

 




Gita al Mudec di Milano

È il 05 dicembre 2017, tutto è pronto per la gita dell’anno delle classi 1^A e 1^M dell’Istituto I.I.S. L. Cerebotani di Lonato del Garda (BS).

Sono le ore 8.00 ed entrambe le classi sono pronte per partire, direzione Milano (MI), Mudec (Museo delle Culture di Milano).

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Accompagnati dai Professori Domenico Marchione, Angela Fulvia Tosadori e Silvano Bandera siamo arrivati alle ore 10.00.

La visita nel Museo è durata circa un’ora e mezza. La guida ci ha illustrato il periodo del Nuovo Regno mediante un percorso tra statue, mummie, gioielli ed anche un carro da guerra. La guida, inoltre, ci ha raccontato, passo dopo passo, delle vita dei faraoni, passando da Thutmosi Terzo ad Amenofi Terzo ed infine a Tutankamon.

 

 

Come ben noto, si è soffermata sul racconto delle loro credenze, popolo di politeisti, ed in particolare della “Vita dopo la morte”.

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Questa “Vita” non era per tutti, infatti solo i faraoni con le statue con il cartiglio, avevano la vita assicurata nell’Aldilà.Conclusa la visita al Mudec ci siamo avviati verso il Duomo di Milano su un filobus.

Qualche ora di pausa per pranzare in compagnia tra noi, un giro tra le vie principale, nei vari negozi e la gita di Prima si è conclusa ritornando verso Lonato del Garda (BS). Una giornata davvero fantastica tra amici, compagni, professori ma anche tanta Storia.

 

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Simone Giroli




Emozioni passo dopo passo

Il 23  Ottobre un gruppo di classi del Cerebotani è partito in direzione Pasubio. L’obiettivo era quello di percorrere la strada delle 52 gallerie, costruita per permettere il passaggio dei rifornimenti alla zona sommitale del Pasubio, ove la prima linea si riparava dall’attacco nemico.Cattura1

Durante il cammino abbiamo potuto ammirare paesaggi mozzafiato, riflettendo sui combattimenti avvenuti in quella strada. Infatti, non era raro incontrare delle memorie di soldati, spesso ragazzi della nostra età, morti per difendere la nostra nazione. Per questo motivo la fatica si è fatta sentire poco. A differenza di percorsi di montagna ordinari, questo ha uno sfondo crudo. Uno sfondo di battaglia, quindi di sofferenze, di pianti e di paura. Paura di non poter tornare a casa in vita, paura di vedere un caro compagno morire sotto i proiettili e non poterlo difendere. Attraversare quelle 52 gallerie è stato a dir poco emozionante, in quanto stavamo gioendo di un qualcosa costruito con il fine della sopravvivenza.

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 Alla 52esima galleria è scoppiata l’esultanza e sono volate foto ricordo. Dopo una breve sosta al rifugio, abbiamo fatto un giretto nei dintorni: si è trasformato in un arrampica libera, alla ricerca del punto più alto.

Il giorno successivo, abbiamo sfidato il vento durante la camminata mattutina. Dopo il pranzo al rifugio, abbiamo iniziato la camminata di ritorno. In quel momento ho capito in cosa dovevo battermi per tutta la discesa: le mie vertigini. Le avevo assolutamente sottovalutate. Dopo uno spavento iniziale, sono andato avanti, aiutato dagli accompagnatori e da qualche mio compagno di classe.

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Una volta raggiunta la destinazione, è stata gioia totale, per aver terminato la camminata non ostante le difficoltà delle vertigini. Un ringraziamento speciale va al professor Bandera e al professor Marchione, i quali mi hanno dato una grossa mano nel momento di massima difficoltà.




L’istituto Cerebotani vince le olimpiadi robotiche

Le classi quinta C e quinta T si aggiudicano il primo gradino del podio al Brixia Forum

L’istituto Luigi Cerebotani di Lonato del Garda con due classi quinte vince le Olimpiadi Robotiche.

Il gruppo vincente

Il gruppo vincente

Olimpiadi Robotiche

Un evento decisamente appassionante tenutosi al Brixia Forum di Brescia, in via Caprera, che ha catalizzato l’attenzione di molti giovani e professionisti del settore, nonché rampa di lancio nel mondo del lavoro per numerosi studenti. Due giornate di sfida all’ultimo byte, quelle di sabato 11 e domenica 12, che hanno visto tanti ragazzi darsi battaglia con le proprie competenze in campo tecnico e informatico. Gli studenti delle classi quinta T e quinta C, guidati dal dirigente scolastico Vincenzo Falco e diretti dal professore Salvatore Strano, sono riusciti nel difficile obiettivo di raggiungere il gradino più alto del podio.

La gara

La gara prevedeva lo svolgimento, attraverso una robo-macchina creata dagli stessi alunni, quattro diverse complicate prove: Line Follower, Mini Sumo, Robo-Calcio e Robo-Labirinto. Una vittoria meritata che ha confermato a livello regionale la preparazione che l’Istituto Cerebotani ha saputo e sa trasmettere tutt’oggi ai propri studenti; preparandoli in modo coscienzioso verso il cammino lavorativo e universitario, ma ancor più a far proprie le capacità di problem solving e pensiero creativo applicato alla scienza, sempre più fondamentali per affermarsi nel mondo odierno a marcia 2.0. Sono proprio queste caratteristiche che hanno permesso a questi giovanissimi ragazzi, futuro del mondo universitario e lavorativo, di conquistare la vittoria. Le due classi vincitrici hanno ottenuto così la possibilità di mettersi di nuovo in gioco durante la prossima sessione delle Olimpiadi robotiche che si svolgerà a Forlì nel maggio 2018, proprio in prossimità della fine del loro percorso scolastico all’interno della scuola superiore e l’inizio della loro affermazione nel mondo del lavoro.

fonte: Brescia7giorni




Arrampicata al New Rock

Il giorno 30 novembre 2017 con le classi 1^M, 1^A e 1^K accompagnati dagli insegnanti Bandera, Marchione e Papa siamo andati a S. Zeno Naviglio al New Rock per fare un’arrampicata sportiva in palestra. L’intento dell’attività è di far conoscere questo sport alternativo ai tanti da noi normalmente praticati, come calcio, tennis, nuoto, etc. Una buona opportunità alternativa per noi ragazzi bresciani, se si pensa che il Lago di Garda è riconosciuto a livello europeo come il paradiso dell’arrampicata sportiva. Questa fama è sicuramente dovuta alle centinaia di vie di ogni livello di difficoltà.

 20171130_121304Una volta entrati in questa enorme palestra, il personale molto gentile e scrupoloso ci ha fatto cambiare, spiegandoci cosa fare; siamo stati imbragati con l’apposita attrezzatura e divisi in gruppi; assistiti dagli istruttori della palestra, abbiamo iniziato ad arrampicarci partendo dal livello facile(principiante, 4a) andando al più difficile per noi (intermedio, 6b).

I livelli successivi vanno dal 6b+, avanzato, 7b, esperto, 8a, super esperto, 8b+, elite, 9a, super elite.

I professori, per incitarci, ci hanno sfidato nell’arrampicata e dicevano che se riuscivano ad arrivare in cima loro allora dovevamo riuscirci anche noi.20171130_113032

Prima di andarcene abbiamo fatto una gara tra tutte e tre le classi scalando due pareti uguali poi siamo partiti e rientrati a scuola per le ore13.00.

E’ stata una bella esperienza e devo dire che ci siamo divertiti davvero molto.

p.s.: Mi piace far sapere che Adam Ondra, 24enne arrampicatore ceco considerato il più bravo al mondo, ha aperto la prima arrampicata di grado 9c, il più alto grado di difficoltà mai raggiunto. La via aperta da Ondra si chiama

Project Hard” e si trova in Norvegia. Essa è lunga 45 metri, che sono tantissimi, contando che nell’arrampicata sportiva ci si può riposare soltanto “incastrando” le gambe nella roccia e lasciando libere per un po’ le braccia, oppure rimanendo appesi con un braccio saldo ad un appiglio e l’altro a penzoloni!

Bazzoli Alberto 1^M