Scelte e strategie per l’Istituto Luigi Cerebotani

Formazione tecnica e professionale in tempo di pandemia

Relazione sul Convegno svoltosi alle ore 10 del 21 Gennaio presso l’Aula Magna del nostro Istituto.

Il Convegno è stato aperto dalla dirigente, la prof.ssa Angelina Scarano, che ha ringraziato i presenti e gli alunni in collegamento telematico. «Un grazie —ha ribadito— anche perché credete nel futuro del nostro Istituto», facendo notare (come sottolineato da molte aziende presenti), il potenziale di risorse tecniche che il nostro Istituto può offrire al territorio. La dirigente ha quindi lanciato il dibattito dichiarando che «servono spazi adeguati per offrire una risposta efficace alle esigenze educative e formative delle persone che da studenti, qui da noi, diventano cittadini».
L’incontro è proseguito con la relazione del sig. Codelli della ditta Feralpi, che ha evidenziato il bisogno e l’importanza di personale tecnico ben formato che appartiene al tessuto sociale del territorio e che va ad arricchire quello produttivo con la propria professionalità, sottolineando come, negli anni, la Feralpi abbia instaurato un rapporto privilegiato con il nostro Istituto, grazie anche alla grande collaborazione di dirigenti e docenti.
L’avv. Guido Galberti (vice presidente della Provincia di Brescia) ha evidenziato, altresì, le problematiche che la Provincia ha dovuto affrontare, in questi ultimi mesi, a causa del difficile reperimento delle materie prime, necessarie per l’ampliamento strutturale del Cerebotani, creando ulteriori ostacoli ai tentativi di porre rimedio ai disagi di alunni e docenti.
Il rappresentante dell’istruzione della Provincia di Brescia, il dott. Filippo Ferrari, ha annunciato una soluzione provvisoria alla carenza di aule che consiste nella disponibilità di alcuni prefabbricati in arrivo ai primi di Febbraio. La dirigente sottolinea però la difficoltà della gestione di aule in sedi separate, a causa della mancanza di docenti e del personale ATA. Il presidente conferma che si tratta di un situazione provvisoria per fronteggiare una fase transitoria in attesa –ha dichiarato– della realizzazione di nuovi spazi, progetto per il quale sono stati stanziati più di 5 milioni di euro e a cui Confindustria sta partecipando attivamente. I dott. Ferrari ha poi concluso  chiedendo ai ragazzi di avere ancora un poco di pazientare poiché sono in arrivo soluzioni concrete.
All’incontro è intervenuto il sindaco di Lonato Roberto Tardani annunciando che la nuova palestra comunale verrà occupata come hub vaccinale ancora fino a settembre 2022 e che quindi il nostro Istituto avrà spazi ridotti anche su questo fronte.
La dott.ssa Vezzola, intervenuta quale vice coordinatrice delle aziende dell’area del Basso Garda, ha ribadito che non ci sono abbastanza periti uscenti da Istituti Tecnici. Prima di dare la parola alla presidente della Leonessa SPA ha concluso affermando che il nostro Istituto ha sofferto in modo rilevante per la mancanza delle lezioni in presenza.
La dott.ssa Gabriella Pasotti, oltre a confermare quanto detto dalla precedente relatrice, ha posto una serie di domande agli studenti sul perché molti alunni, dopo la maturità, scelgono di non approcciarsi in modo diretto al mondo del lavoro.
La dirigente ha domandato agli invitati se volessero intervenire e ha esortato i rappresentanti d’Istituto a rispondere alle domande poste in precedenza dalla relatrice Pasotti. Ha parlato la rappresentante d’istituto Anna Gugole ricordando l’importanza di un’immediata soluzione alla problematica delle aule mancanti e della partecipazione alle lezioni in presenza, sostenendo che molti alunni non si ritengono pronti a entrare nel mondo del lavoro per la mancanza di sufficiente preparazione a livello laboratoriale, anche a causa dalla situazione di emergenza sanitaria che ci accompagna da ormai 2 anni.
Ha concluso il convegno il presidente del consiglio d’Istituto, che rappresenta i genitori degli alunni, sig. Vittorio Volpi, esponendo la problematica dei trasporti pubblici che sussiste da un paio di anni.

Il convegno ha toccato molti argomenti e molte problematiche sono state discusse. Anche noi studenti abbiamo avuto il modo di far emergere il nostro disagio.
Ci auguriamo e siamo speranzosi che si sia aperta una via concreta alle problematiche che sono state discusse.
Ringraziamo la nostra dirigente e tutti i relatori per questo Convegno in cui hanno parlato apertamente, soprattutto a noi studenti, rassicurandoci sul futuro del nostro Istituto ed esortandoci ad affacciarci al mondo del lavoro senza alcun timore.

Gli studenti rappresentanti d’Istituto

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Incontro di formazione in vista dello hackathon GdB Da Vinci 4.0

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Nel corso della mattina di lunedì 24 gennaio 2022, presso il nostro Istituto, l’Aula Magna ha ospitato un primo inconto con gli organizzatori dello hackathon del Giornale di Brescia: il Da Vinci 4.0. Hanno partecipato gli oltre 20 studenti, divisi in tre squadre, una per ognuno degli indirizzi di informatica, meccanica ed elettronica, iscritte alla 3ª edizione della competizione di cui il “Cerebotani” è il campione in carica. Gli speaker, in ordine di intervento

  • Laura Galliera, responsabile di Education e Capitale umano di Confidustria Brescia
  • Massimo Temporelli, fondatore di The FabLab
  • Stefano Martinelli, giornalista del Giornale di Brescia
  • Giulia De Martini, head of research di The FabLab

hanno presentato alcune delle tecnologie fra le più innovative che stanno determinando la 4ª rivoluzione industriale e che stanno cambiando in modo radicale la percezione del e l’interazione con il mondo sia industriale sia domestico, con al centro il dato, l’informazione e le potenzialità che il controllo di tali flussi consentono.

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I campioni in carica lanciano la sfida al GdB Da Vinci 4.0 2021-2022

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Leggi l’artiolo sul giornale:

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Il Cerebotani su TeleTutto

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Il video del passaggio in TV sul canale TeleTutto della premiazione dello hackathon “GdB Da Vinci 4.0″, dove il nostro Istituto ha capitalizzato il primo e il secondo posto, nell’articolo completo sul Giornale di Brescia.




MTB: L’ORO IN FRANCIACORTA ad uno studente del Cerebotani

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Grande Filippo Baur!

Grande risultato per un nostro studente, Filippo Baur, della classe 3N, che ha svettato, per la categoria under 18, raggiungendo il gradino più alto del podio, nella “Granfondo Terre di Franciacorta Mtb”, con partenza ed arrivo ad Adrio. Sempre primo attore nella sua categoria, Filippo ha ottenuto questo prestigioso risultato grazie ad un intenso e costante allenamento e con un atteggiamento giudizioso durante la gara. Prova che impegno e ingegno fanno la differenza, cosi da essere dei vincenti.

Sicuramente, ci sentiamo in parte di condividere questa medaglia d’oro, pensando a tutte le uscite in mountain bike, a cui spesso Filippo era ed è, ancora, spesso presente, organizzate dai prof.ri Bandera, Masetti, Migliorati, auspicio di potere tornare presto ad riorganizzare l’evento della nostra Scuola: “Mtb Rookie Contest”, che già vide eccellere, nella sua prima edizione, in modo anche benaugurante per la sua carriera, proprio Baur.

Prof Domenico Marchione

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Il nostro Istituto stravince

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Il nostro Istituto stravince lo Hackaton GdB Da Vinci 4.0 portando a casa il primo e il secondo posto nella competizione.

Lunedì 24 maggio 2021 si è tenuta la premiazione nell’Aula Magna.

Il Giornale di Brescia è ospite del nostro Istituto: presenta il direttore del quotidiano, la dott.ssa Nunzia Vallini con il presidente dell’Editoriale Bresciana, Pierpaolo Camadini:

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Interviene il presidente dell’AIB, il dott. Giuseppe Pasini:

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Quindi la parola al presidente di Fab Lab Brescia, Massimo Temporelli, e al nostro Dirigente, il prof. Enzo Falco:

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La premiazione della seconda posizione, il team Hive:

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e la premiazione dei primi classificati al concorso, il team TecnoÉlite:

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Infine la foto di rito dei docenti che hanno seguito i team vincitori, il prof. Leonardo Capone per gli Hive e il prof. Paolo Rossi per i TecnoÉlite, con il dirigente:

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Altro sul sito del Giornale di Brescia, la pagina del Giornale di Brescia sullo Hackaton Da Vinci 4.0 2021

la redazione




Tecnicamente 2021

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Progetti presentati dal nostro Istituto

  • Duckma (Mazzano): “Chrono race” (periti informatici)
    • Federico Frigerio, 5ªF
    • Nicolò Ghinatti, 5ªH
    • Maksymilian Le, 5ªE
    • Lorys Mutti, 5ªF
    • Cheema Sukhvir Singh, 5ªF
  • Cavagna (Calcinato): “Sistemi di pesatura” (periti elettronici/automazione)
    • Davide Borlini
    • Paolo Colombo
    • Stefano Paletti
    • Luca Samuelli
  • 3A (Lonato): “Conta pezzi automatico” (periti elettronici)
    • Luca Mutti
    • Andrei Ionut Nistor
  • Tovo Gomma (Calcinato): “Definire una metodica per il reometro” (periti cimici)
    • Matia Salvadori
    • Alessia Singh
  • CPM Manifold (Paitone): “Visualizzatore 3D” (periti informatici)
    • MirKo Dolcera, 5ªE
    • Matteo Stefani, 5ªF
  • ATL Abrasivi (Montichiari): “Atl connection” (periti informatici/chimici)
    • Martina Morabito
    • Francesca Perfetto
    • Samuele Visser, 5ªF
  • Cavagna (Calcinato): “Dew point sensor” (periti meccanici)
    • Francesco Garbelli, 5ªM
    • Samuel Salihi, 5ªM
    • Manpreet Singh, 5ªM
    • Lorenzo Verzeletti, 5ªM

In dettaglio alcune notizie sui singoli progetti

DuckMa – Chrono Race

Cavagna – Sistemi di pesatura

3A – Conta pezzi automatico

Tovo Gomma – Reometro

CPM Manifold – Visualizzatore 3D

ATL Abrasivi – Atl connection

Cavagna – Dew point sensor

La giuria

  • Rubinetterie Bresciane Bonomi S.p.A.
    • green company lombarda nel settore della produzione di valvole
  • Cembre S.p.A.
    • principale produttore italiano e tra i primi produttori europei di connettori elettrici a compressione e di utensili per la loro installazione
  • L.M. Lavorazioni Metallurgiche s.r.l.
  • Metalprint S.p.A.
    • Metalprint is a custom manufacturer of brass, aluminium, and copper forgings
  • Cometal Engineering
    • Extrusion, casthouse and packing lines for aluminium sector

Il progetto scelto dalla giuria è:

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A loro e a tutti i partecipanti, anche per il grande impegno profuso per portare a termine i progetti, vanno i nostri complimenti. E chissà che qualcuno non vinca anche una proposta di assunzione giusto dopo il diploma.

i docenti tutor

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Anche quest’anno si è svolta la consueta edizione del progetto Tecnicamente in collaborazione con Adecco e le aziende del territorio. Tuttavia, se l’anno scorso il Dipartimento di meccanica aveva partecipato organizzando quattro gruppi in altrettante aziende diverse, quest’anno, a causa della pandemia, solo la ditta Cavagna si è resa disponibile alla collaborazione in questo progetto.
Gli studenti Samuel Salihi, Lorenzo Verzeletti, Manpreet Chatta e Francesco Garbelli, che ho avuto il piacere di coordinare, hanno partecipato con entusiasmo e forte interesse; sin dai primi incontri hanno mostrato la voglia e il desiderio di mostrare tutte le loro competenze maturate e acquisite con impegno e costanza nei cinque anni trascorsi all’istituto Cerebotani.
Il giorno della presentazione mi sono connesso in ritardo poiché volevo terminare una lezione di un argomento che ritengo importante in una classe seconda, ma mi sono presentato alla videoconferenza esattamente in tempo per assistere alla presentazione dei miei studenti.
All’evento hanno partecipato i gruppi dei Dipartimenti di chimica, elettronica, informatica, meccanica, le aziende aderenti al progetto, e anche alcune aziende esterne invitate da Adecco per costituire la giuria giudicante la miglior presentazione.

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Durante l’attesa della valutazione dei lavori dei vari gruppi, io e i miei studenti riflettevamo sull’esperienza dell’anno scorso e all’ottimo lavoro svolto dagli studenti grazie al quale meritarono di vincere, e non pensavamo minimamente di poter ripetere quel momento anche quest’anno. Invece, è stata grande la sorpresa quando la giuria ha voluto premiare l’impegno e il merito del nostro gruppo dichiarandoci vincitori di questa edizione. In serata il responsabile del personale di Cavagna ci ha inviato una mail in cui ci ha ringraziato del lavoro svolto e si è complimentata per il risultato ottenuto.
Sono molto soddisfatto di aver partecipato anche quest’anno a questa edizione del progetto Tecnicamente e di aver vinto per la seconda volta consecutiva, ma sono ancora più soddisfatto per aver contribuito ad avvicinare gli studenti alle aziende e aver dato modo a loro di esprimere a professionisti esterni le loro abilità e competenze.

prof. Emanuele Zamboni




Un anno in Polonia

Foto di gruppo - Poznań

My name is Dario, I’m a 17 year-old student from Italy, and I had the amazing opportunity of spending the school year 2020-2021 abroad.
I embarked on this journey almost by chance: one day a friend of mine asked me to go with her to this meeting organised by Intercultura, where they would talk to anyone interested about these experiences abroad that they organise for students. I had almost forgotten that a woman from this association, a couple of weeks before, had talked to us about this meeting during a lesson in school. I was curious and had nothing better to do, so I decided to go.
As soon as I heard the volunteers that previously went on exchange talk about their experience, I was hooked and I knew I wanted to spend my 4th year of high school in another country.
Fast-forward through all the selection process, at the end of June I found out I was going to Poland, and later on I got information on my family and where they lived, and that is near the center of Krakow. Needless to say I was very lucky to end up in such a beautiful city, and to this day, whenever I go outside, I remind myself of how grateful I am to be living here, and even after almost 7 months I am definitely not taking it for granted. This is one of the things that the exchange taught me.
And there are many more: now I have a deeper understanding of what culture is, I realised how little I actually know about the world around me, and meeting with other students from all over the world helped me find out more and more.
Moreover, here I value my days a lot more, cause I know they are going to finish, so I do my best, together with the other exchange students, to fill them with something new and interesting, trying to spend less time doing “ordinary” things. We spent a lot of days just exploring Krakow, visiting every place we found was unique, going outside the city, in nature, and this taught me that you don’t need to be on vacation to be a tourist. Even if you don’t live in a big city, it’s easy to find something to visit in your surrounding area, and this can turn an ordinary sunday into an exciting day out with your friends, seeing new places and finding out more about the region where you live.
In addition, this year abroad is an experience that can really improve yourself, making you more responsible and independent. And on top of all of this, it’s just great fun to meet so many new and different people, visiting a new country and discovering more and more about their culture.
One of the hardest challenges I faced was definitely language. Poland has one of the most difficult languages in the world, and in addition to that, since school lessons are online, I didn’t have the possibility to go to school and meet my classmates and teachers in person. This took me away around 30 hours every week, where I would’ve had the opportunity to hear, and try to speak, this new language with real people, and this massively delayed the process of learning. Luckily AFS Polska, the equivalent of Intercultura in Poland, organised an online course of polish for exchange students that really helped me, and now I got to a point where I’m able to understand and speak normally in polish with friends and family, but conversation on more specific topics is still out of reach.
But even with the challenges I had to face, like the impossibility to travel freely because of Covid, and despite knowing that in a normal situation it could’ve been much better, I am so happy with how my exchange is going nonetheless. A lot of people asked me why I decided to do it in such times, but I had no choice, it was either exchange during pandemic or no exchange at all, and since in Italy the situation isn’t much better than here, it was really worth it in the end.
In conclusion, taking part in this experience was by far the best decision I have ever had, and is something that I strongly recommend. Obviously it’s not something that anyone could do, but in my opinion most people should at least inform themselves on this topic, there are a lot of companies that organise such things, and by finding out exactly how it works you can understand if it’s something that you wanna do. If so, I’m sure you won’t regret it.

Dario Bella, 4ª E

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IMPARARE FACENDO: COSÌ I RAGAZZI SI TRASFORMANO IN INNOVATORI

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L’intervista al nostro dirigente Enzo Falco

«Bisogna curare il pubblico così come il privato». In questa affermazione di Enzo Falco, dirigente scolastico dell’istituto tecnico Luigi Cerebotani di Lonato del Garda, è racchiusa una volontà ferrea di riportare, trasformandola, l’istituzione formativa al centro dell’agire. «Il compito primo della scuola è quello di formare il cittadino ancor prima che il lavoratore – afferma Falco -. Per fare ciò è però fondamentale cambiare paradigma quando ci si confronta col panorama educativo».

Potrebbe approfondire questo concetto?

Il rapporto tra aziende e scuola è centrale, ma non deve essere l’unico che entra in gioco nel percorso di crescita dei ragazzi. Come mai il Bresciano ha uno dei tassi di scolarizzazione più bassi d’Italia? È presto detto. Le imprese sono alla continua ricerca di operatori da inserire nell’organico e i giovani, una volta terminate le superiori, sono allettati dalla possibilità di avere fin da subito entrate fisse. Ciò comporta che in pochissimi continuino il loro percorso formativo, in università o negli istituti tecnici superiori, uno dei quali (quello di Meccatronica ndr) ha sede proprio qui al Cerebotani.

Un problema non di poco conto viste le trasformazioni in atto nel mondo del lavoro.

Con l’avvento del digitale serviranno sempre più conduttori di tecnologia e non meri esecutori. Queste capacità si apprendono però con un programma di formazione continuo. Al Cerebotani io e il personale docente, formato da 150 persone, stiamo cercando di introdurre questo approccio e qualche risultato lo stiamo ottenendo. In sei anni la percentuale di ragazzi che hanno deciso di continuare a studiare è passata da poco più dell’uno e mezzo al 20%.

La scuola italiana sta quindi rimanendo indietro?

Non dico questo, soprattutto per quanto riguarda la provincia bresciana, che sul fronte della formazione tecnica è ai primissimi posti in Italia. Manca però la spinta necessaria per trasformare l’approccio didattico, che non deve più rimanere ancorato alle modalità del passato, ma trasformarsi in ottica laboratoriale. Gli studenti devono imparare a imparare, mettendosi in gioco in prima persona. La nostra partecipazione al progetto Da Vinci 4.0 si inserisce qui. Per prendere parte all’iniziativa organizzata dal Giornale di Brescia con The FabLab e Talent Garden, le squadre di ragazzi coordinati dai professori devono prima seguire le lezioni e poi sviluppare un prototipo da sottoporre a una giuria di esperti, in un hackathon online sul portale web www.davinciquattropuntozero.it.

Ci spieghi meglio cosa intende per approccio laboratoriale.

Da un lato significa letteralmente imparare concretamente facendo. In tal senso il contributo del tessuto produttivo è importantissimo perché introduce all’interno della scuola il know how del lavoro. Lo vediamo per esempio nel nostro nuovo laboratorio territoriale di meccatronica, dove la fabbrica simulata al suo interno è luogo di incontro tra imprese, scuola e istituzioni. Dall’altro lato però la laboratorialità implica una modalità di apprendimento, ma anche di insegnamento, che si caratterizza per rapporti molteplici e reciproci, dove la formazione avviene tramite l’esperienza e il confronto diretto coi problemi.

La didattica a distanza ha in qualche modo influito positivamente per un cambio di passo?

Certamente l’utilizzo degli strumenti digitali può accelerare alcuni processi. Diversi istituti però già da tempo applicano metodologie riconducibili alla Dad. Noi per esempio, nell’ambito dell’indirizzo quadriennale Elettronica e automazione, da alcuni anni abbiamo deciso di far svolgere alcune ore di lezioni settimanali via web.

Un’ultima domanda. Le aziende sono presenti fattivamente all’interno dell’universo scuola. E le istituzioni?

Devo dire che anche da parte del mondo pubblico arrivano segnali incoraggianti. Si prenda per esempio l’annosa questione dell’edilizia scolastica. Il Cerebotani in sei anni è passato dall’avere 630 studenti a più di 1.400, con i nuovi iscritti che superano sempre di un centinaio i diplomati. Tale situazione comporta una carenza di spazi. La Provincia si sta muovendo concretamente per risolvere il problema e garantire a tutti i ragazzi luoghi di formazione adeguati nei quali poter crescere.

Stefano Martinelli

L’articolo origianle sul Giornale di Brescia




Digitalscape: VINCERE, GIOCANDO!

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“Non temete i momenti difficili, il meglio viene da lì”
(Rita Levi Montalcini)

Digitalscape: vincere, giocando!

Giocare Per Imparare. Può funzionare anche nel mondo della scuola! Tutti abbiamo imparato giocando, almeno fino a quando eravamo bambini, ma perché non farlo ancora e di più ancora, a scuola?! Come ha ben detto la docente di matematica al “Cerebotani”, prof.ssa Emanuela Zani, che ha coordinato il gruppo vincente della nostra 2ªD: “Questo è il futuro della didattica, multimediale e non è, certamente, noiosa. Digitalscape è l’esempio concreto di una metodologia didattica diversa, dove i ragazzi, dalle informazioni e indizi avuti(ad esempio, come deve funzionare un computer per tenere in vita le persone, in ambito medico), sono riusciti, usando le proprie conoscenze e le giuste ricerche, con un, non cosa da poco! non comune pensiero divergente, trovare le risposte esatte. Hanno vissuto l’esperienza di lavorare in gruppo, il senso della forza della condivisione e del potere di essere sempre più e in modo intelligente curiosi, del voler competere, apprendendo, divertendosi: questa è didattica innovativa, dove potere valutare le competenze in modo esaustivo e con metodi gioiosi, altro che solo lezioni frontali!”. Hanno partecipato scuole di tutta Italia, come il Liceo Linguistico Copernico di Bologna, Istituto Tecnico T. Salvini di Roma, Liceo Scientifico Musicale Bertolucci di Parma, Liceo Scientifico di Vittorio Veneto , Liceo Linguistico di Novara, ISS Capirola di Leno e tanti, tanti altri Istituti, ma, primo fra mille, è risultato il nostro Istituto Tecnico-Industriale “Luigi Cerebotani” di Lonato. Agli inizi di marzo, quando si aveva oramai certa che la situazione scolastica sarebbe cambiata drasticamente, ci si è chiesti, come continuare a fare formazione? E’ così è stata concepita una didattica alternativa, utilizzando la rete, come per la DAD, coinvolgendo, però, gli studenti nel risolvere problemi e sfide, giocando. Domandone! In cosa consiste DigitalScape? E’ un gioco didattico on-line dove il mondo è caduto vittima di un’organizzazione criminale, capeggiata da Mr. Middleman il quale, a scopo di profitto, ha reso schiava l’umanità. Un gruppo di white hat (Nemo, un youtuber, Ulla, un’esperta di comunicazione, Quivis, un esperto di reti e dati) si organizza per svelare all’opinione pubblica il piano criminale. Dovranno, per fare questo, mettere fuori uso la rete dei criminali, attraversando diverse stanze (prove). Una bella e difficile prova per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che, dal 15 Aprile (proprio in piena emergenza Coronavirus), potevano liberamente iscriversi, su invito fatto dagli ideatori del gioco (alcuni professori digitali) alle diverse scuole di appartenenza; ai ragazzi era chiesto solo di essere muniti di una connessione e di un browser su un computer o un tablet ed appunto di cimentarsi nel superare le sfide proposte in diversi episodi (ben 28), in più giorni. I problemi che hanno dovuto risolvere riguardavano l’uso di strumenti tecnologici come i social media, il web, la posta elettronica e hanno toccato argomenti molto attuali come la sicurezza informatica, l’intelligenza artificiale e l’identità digitale. Grazie a tutti i partecipanti di questa avvincente avventura, che sia l’inizio, per una Scuola sempre più innovativa e rinnovata!

Alfredo Fuzzi, Enrico Zerneri, Pietro Gardinazzi (così come appaiono nel video delle premiazioni) sono riusciti a liberare l’umanità! La “NOSTRA” squadra è risultata vincente al Digitalscape, il primo torneo on-line tra Istituti Scolastici.

Il video

Classifica Finale

  1. IIS Luigi Cerebotani, Lonato(BS) CLASSE 2D
  2. Liceo Scientifico Arturo Tosi di Busto Arsizio
  3. ISIS Galileo Galilei di Ostiglia

I nostri compagni si sono meritati, ognuno, un Airpod Apple e la partecipazione ad un video su YouTube de i Pantellas. I secondi e terzi un buono spesa su Amazon.

Si può vedere anche la diretta su twitch.tv: Visualizza anteprima video YouTube Premiazione live twicht

Prof. Domenico Marchione