I campioni in carica lanciano la sfida al GdB Da Vinci 4.0 2021-2022

GdB-Editoriale-2021-12-10

Leggi l’artiolo sul giornale:

211210_GIORNALE_DI_BRESCIA_GdBDaVinci4.0




Il Cerebotani su TeleTutto

Schermata 2021-05-08 alle 19.21.01

UMB_0317

UMB_0106

Il video del passaggio in TV sul canale TeleTutto della premiazione dello hackathon “GdB Da Vinci 4.0″, dove il nostro Istituto ha capitalizzato il primo e il secondo posto, nell’articolo completo sul Giornale di Brescia.




MTB: L’ORO IN FRANCIACORTA ad uno studente del Cerebotani

top

Grande Filippo Baur!

Grande risultato per un nostro studente, Filippo Baur, della classe 3N, che ha svettato, per la categoria under 18, raggiungendo il gradino più alto del podio, nella “Granfondo Terre di Franciacorta Mtb”, con partenza ed arrivo ad Adrio. Sempre primo attore nella sua categoria, Filippo ha ottenuto questo prestigioso risultato grazie ad un intenso e costante allenamento e con un atteggiamento giudizioso durante la gara. Prova che impegno e ingegno fanno la differenza, cosi da essere dei vincenti.

Sicuramente, ci sentiamo in parte di condividere questa medaglia d’oro, pensando a tutte le uscite in mountain bike, a cui spesso Filippo era ed è, ancora, spesso presente, organizzate dai prof.ri Bandera, Masetti, Migliorati, auspicio di potere tornare presto ad riorganizzare l’evento della nostra Scuola: “Mtb Rookie Contest”, che già vide eccellere, nella sua prima edizione, in modo anche benaugurante per la sua carriera, proprio Baur.

Prof Domenico Marchione

a73f81c2-7fb7-4554-8c12-4c40ef8f28e1




Il nostro Istituto stravince

Schermata 2021-05-08 alle 19.21.01

Il nostro Istituto stravince lo Hackaton GdB Da Vinci 4.0 portando a casa il primo e il secondo posto nella competizione.

Lunedì 24 maggio 2021 si è tenuta la premiazione nell’Aula Magna.

Il Giornale di Brescia è ospite del nostro Istituto: presenta il direttore del quotidiano, la dott.ssa Nunzia Vallini con il presidente dell’Editoriale Bresciana, Pierpaolo Camadini:

IMG_4785

Interviene il presidente dell’AIB, il dott. Giuseppe Pasini:

IMG_4788

Quindi la parola al presidente di Fab Lab Brescia, Massimo Temporelli, e al nostro Dirigente, il prof. Enzo Falco:

IMG_4791

La premiazione della seconda posizione, il team Hive:

IMG_4796

e la premiazione dei primi classificati al concorso, il team TecnoÉlite:

IMG_4803

Infine la foto di rito dei docenti che hanno seguito i team vincitori, il prof. Leonardo Capone per gli Hive e il prof. Paolo Rossi per i TecnoÉlite, con il dirigente:

IMG_4807

Altro sul sito del Giornale di Brescia, la pagina del Giornale di Brescia sullo Hackaton Da Vinci 4.0 2021

la redazione




Un anno in Polonia

Foto di gruppo - Poznań

My name is Dario, I’m a 17 year-old student from Italy, and I had the amazing opportunity of spending the school year 2020-2021 abroad.
I embarked on this journey almost by chance: one day a friend of mine asked me to go with her to this meeting organised by Intercultura, where they would talk to anyone interested about these experiences abroad that they organise for students. I had almost forgotten that a woman from this association, a couple of weeks before, had talked to us about this meeting during a lesson in school. I was curious and had nothing better to do, so I decided to go.
As soon as I heard the volunteers that previously went on exchange talk about their experience, I was hooked and I knew I wanted to spend my 4th year of high school in another country.
Fast-forward through all the selection process, at the end of June I found out I was going to Poland, and later on I got information on my family and where they lived, and that is near the center of Krakow. Needless to say I was very lucky to end up in such a beautiful city, and to this day, whenever I go outside, I remind myself of how grateful I am to be living here, and even after almost 7 months I am definitely not taking it for granted. This is one of the things that the exchange taught me.
And there are many more: now I have a deeper understanding of what culture is, I realised how little I actually know about the world around me, and meeting with other students from all over the world helped me find out more and more.
Moreover, here I value my days a lot more, cause I know they are going to finish, so I do my best, together with the other exchange students, to fill them with something new and interesting, trying to spend less time doing “ordinary” things. We spent a lot of days just exploring Krakow, visiting every place we found was unique, going outside the city, in nature, and this taught me that you don’t need to be on vacation to be a tourist. Even if you don’t live in a big city, it’s easy to find something to visit in your surrounding area, and this can turn an ordinary sunday into an exciting day out with your friends, seeing new places and finding out more about the region where you live.
In addition, this year abroad is an experience that can really improve yourself, making you more responsible and independent. And on top of all of this, it’s just great fun to meet so many new and different people, visiting a new country and discovering more and more about their culture.
One of the hardest challenges I faced was definitely language. Poland has one of the most difficult languages in the world, and in addition to that, since school lessons are online, I didn’t have the possibility to go to school and meet my classmates and teachers in person. This took me away around 30 hours every week, where I would’ve had the opportunity to hear, and try to speak, this new language with real people, and this massively delayed the process of learning. Luckily AFS Polska, the equivalent of Intercultura in Poland, organised an online course of polish for exchange students that really helped me, and now I got to a point where I’m able to understand and speak normally in polish with friends and family, but conversation on more specific topics is still out of reach.
But even with the challenges I had to face, like the impossibility to travel freely because of Covid, and despite knowing that in a normal situation it could’ve been much better, I am so happy with how my exchange is going nonetheless. A lot of people asked me why I decided to do it in such times, but I had no choice, it was either exchange during pandemic or no exchange at all, and since in Italy the situation isn’t much better than here, it was really worth it in the end.
In conclusion, taking part in this experience was by far the best decision I have ever had, and is something that I strongly recommend. Obviously it’s not something that anyone could do, but in my opinion most people should at least inform themselves on this topic, there are a lot of companies that organise such things, and by finding out exactly how it works you can understand if it’s something that you wanna do. If so, I’m sure you won’t regret it.

Dario Bella, 4ª E

Foto di gruppo 1 - Poznan

sdr_HDRB

Cancello d'entrata - Auschwitz Street Art - Łódź Centro storico - Poznań rhdr Ulica Florianska - Cracovia




IMPARARE FACENDO: COSÌ I RAGAZZI SI TRASFORMANO IN INNOVATORI

d1cc22d7-46a8-49c5-92d5-a228d08119c5

L’intervista al nostro dirigente Enzo Falco

«Bisogna curare il pubblico così come il privato». In questa affermazione di Enzo Falco, dirigente scolastico dell’istituto tecnico Luigi Cerebotani di Lonato del Garda, è racchiusa una volontà ferrea di riportare, trasformandola, l’istituzione formativa al centro dell’agire. «Il compito primo della scuola è quello di formare il cittadino ancor prima che il lavoratore – afferma Falco -. Per fare ciò è però fondamentale cambiare paradigma quando ci si confronta col panorama educativo».

Potrebbe approfondire questo concetto?

Il rapporto tra aziende e scuola è centrale, ma non deve essere l’unico che entra in gioco nel percorso di crescita dei ragazzi. Come mai il Bresciano ha uno dei tassi di scolarizzazione più bassi d’Italia? È presto detto. Le imprese sono alla continua ricerca di operatori da inserire nell’organico e i giovani, una volta terminate le superiori, sono allettati dalla possibilità di avere fin da subito entrate fisse. Ciò comporta che in pochissimi continuino il loro percorso formativo, in università o negli istituti tecnici superiori, uno dei quali (quello di Meccatronica ndr) ha sede proprio qui al Cerebotani.

Un problema non di poco conto viste le trasformazioni in atto nel mondo del lavoro.

Con l’avvento del digitale serviranno sempre più conduttori di tecnologia e non meri esecutori. Queste capacità si apprendono però con un programma di formazione continuo. Al Cerebotani io e il personale docente, formato da 150 persone, stiamo cercando di introdurre questo approccio e qualche risultato lo stiamo ottenendo. In sei anni la percentuale di ragazzi che hanno deciso di continuare a studiare è passata da poco più dell’uno e mezzo al 20%.

La scuola italiana sta quindi rimanendo indietro?

Non dico questo, soprattutto per quanto riguarda la provincia bresciana, che sul fronte della formazione tecnica è ai primissimi posti in Italia. Manca però la spinta necessaria per trasformare l’approccio didattico, che non deve più rimanere ancorato alle modalità del passato, ma trasformarsi in ottica laboratoriale. Gli studenti devono imparare a imparare, mettendosi in gioco in prima persona. La nostra partecipazione al progetto Da Vinci 4.0 si inserisce qui. Per prendere parte all’iniziativa organizzata dal Giornale di Brescia con The FabLab e Talent Garden, le squadre di ragazzi coordinati dai professori devono prima seguire le lezioni e poi sviluppare un prototipo da sottoporre a una giuria di esperti, in un hackathon online sul portale web www.davinciquattropuntozero.it.

Ci spieghi meglio cosa intende per approccio laboratoriale.

Da un lato significa letteralmente imparare concretamente facendo. In tal senso il contributo del tessuto produttivo è importantissimo perché introduce all’interno della scuola il know how del lavoro. Lo vediamo per esempio nel nostro nuovo laboratorio territoriale di meccatronica, dove la fabbrica simulata al suo interno è luogo di incontro tra imprese, scuola e istituzioni. Dall’altro lato però la laboratorialità implica una modalità di apprendimento, ma anche di insegnamento, che si caratterizza per rapporti molteplici e reciproci, dove la formazione avviene tramite l’esperienza e il confronto diretto coi problemi.

La didattica a distanza ha in qualche modo influito positivamente per un cambio di passo?

Certamente l’utilizzo degli strumenti digitali può accelerare alcuni processi. Diversi istituti però già da tempo applicano metodologie riconducibili alla Dad. Noi per esempio, nell’ambito dell’indirizzo quadriennale Elettronica e automazione, da alcuni anni abbiamo deciso di far svolgere alcune ore di lezioni settimanali via web.

Un’ultima domanda. Le aziende sono presenti fattivamente all’interno dell’universo scuola. E le istituzioni?

Devo dire che anche da parte del mondo pubblico arrivano segnali incoraggianti. Si prenda per esempio l’annosa questione dell’edilizia scolastica. Il Cerebotani in sei anni è passato dall’avere 630 studenti a più di 1.400, con i nuovi iscritti che superano sempre di un centinaio i diplomati. Tale situazione comporta una carenza di spazi. La Provincia si sta muovendo concretamente per risolvere il problema e garantire a tutti i ragazzi luoghi di formazione adeguati nei quali poter crescere.

Stefano Martinelli

L’articolo origianle sul Giornale di Brescia




TecnicaMente 2020

tecnicamente-2

TecnicaMente 2.0 è il progetto Adecco che ha l’obiettivo di mettere in contatto gli studenti degli istituti tecnici con le aziende locali, favorendo l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Adecco ospita un momento di confronto tra gli studenti dell’ultimo anno e le aziende del territorio interessate a incontrare ed inserire giovani di talento.
Il progetto TecnicaMente 2.0 consiste nel proporre da parte delle aziende agli studenti alcuni progetti da realizzare o problematiche da risolvere. Non si tratta, pertanto, di un lavoro di routine già conosciuto e consolidato, ma l’occasione per applicare le proprie conoscenze e competenze al fine di realizzare o risolvere un progetto o un problema aziendale.
Quest’anno sono stati coinvolti nell’evento circa trenta studenti dell’IIS Cerebotani, organizzati in gruppi di lavoro e appartenenti ai diversi indirizzi dell’Istituto. Per quanto riguarda il corso “meccanici”, che ho seguito personalmente, questo ha visto la partecipazione di undici studenti organizzati in quattro gruppi, provenienti dalle tre quinte dell’indirizzo di meccanica.
Le ditte che hanno mostrato la loro disponibilità ad accogliere i nostri studenti sono state per quanto riguarda, appunto, il gruppo dei meccanici: Rima di Montichiari, Bicelli di Carpenedolo, Metallurgica San Marco di Calcinato e Coltri di San Martino, per quanto riguarda i chimici: ATL Abrasivi di Montichiari, e per quanto riguarda gli elettronici e gli informatici, che si sono presentati in un gruppo misto: Cavagna di Calcinato. Le ditte coinvolte si sono mostrate sin da subito ben disposte ad accogliere all’interno delle loro strutture i nostri studenti che, carichi di entusiasmo e aspettative, si sono applicati nel cercare di risolvere problematiche aziendali proposte. Purtroppo, sul finire di febbraio, si è abbattuta sul nostro Paese un’emergenza che ha costretto tutti a restare chiusi in casa e ci ha limitati a stabilire contatti online. In questo modo, il progetto ha continuato a progredire a “distanza”. Tuttavia, il gruppo dedicato alla ditta Coltri non ha potuto portare a termine il proprio lavoro perché sono venuti a mancare quel contatto materiale con l’azienda necessario a far sviluppare un lavoro che potesse essere continuato a distanza. Infine, il giorno 22 maggio i lavori sono stati presentati, per la prima volta nella storia di questo progetto, in modalità online su piattaforma Teams. Durante questa presentazione i lavori sono stati valutati da altre quattro ditte che si sono offerte di far parte del gruppo della giuria: tra queste troviamo la ditta Feralpi di Lonato, Duraldur di Desenzano, Parema di Calcinato e Ingenera di Carpenedolo.

Il gruppo vincente degli informatico-elettronici e i tutor di Cavagna

Il gruppo vincente degli informatico-elettronici e i tutor di Cavagna

Il gruppo vincente dei meccanici

Il gruppo vincente dei meccanici

Completate tutte le presentazioni, si sono classificate prime, a pari merito il gruppo dei meccanici che è stato seguito dalla Metallurgica San Marco di Calcinato e il gruppo elettronico-informatico seguito dall’azienda Cavagna, sempre di Calcinato. A gruppi vincitori sarà offerta la partecipazione ad un percorso di formazione post diploma.

Prof. Emanuele Zamboni




Fondazione “Istituto dei Ciechi di Milano”

DIALOGO AL BUIO

Viaggio d’istruzione alla Fondazione “Istituto dei Ciechi di Milano”

La giornata del 06/02/2020 non la dimenticheremo facilmente. È stato il giorno della nostra prima uscita! Infatti, la nostra classe, 1ªF (insieme alla classe 1ªB, e i docenti Domenico Marchione, Valeria Formosa, Yuri Palmieri, Elena Roncoli), si è ritrovata non in classe, ma sul pullman, direzione Milano, con meta primaria l’Istituto dei ciechi; il personale, ben organizzato ed efficiente, ci ha diviso in gruppi per affrontare il laboratorio linguistico-espressivo. Siamo entrati in una stanza (senza scarpe e oggetti luminosi) poco illuminata e Rosa, la nostra accompagnatrice, ci ha fatto osservare l’ambiente dove eravamo e man mano abbassava la luminosità della luce; quindi ci ha chiesto di formare un cerchio e dire i nostri nomi. Nel dire i nostri nomi, ci siamo sentiti tutti più tranquilli, perché all’inizio, nel buio divenuto totale, tutto sembrava difficile! Infine, la guida ci ha divisi in gruppetti da due, e ci ha fatto riflettere su argomenti sensibili, facendoci dire, ad esempio, la cosa più bella di noi e quella più brutta. Quest’esperienza ci ha insegnato l’importanza di percepire bene un suono e che, al buio, ci si sente più a proprio agio ad esprimere i proprio sentimenti, rispetto a quando si è alla luce, poiché non si pensa al giudizio altrui e si esprimono le proprie emozioni nel modo più sincero e vero che ci sia; le persone che hanno la possibilità di usare la vista, non danno importanza ad altre sensazioni da percepire. Invece coloro che non hanno questa possibilità, considerano la vista un senso aggiuntivo e non così importante, perché per capire una persona nel profondo bisogna basarci sulla voce interiore di essa e non sull’esteriorità, perché dall’esterno si può fingere di essere chiunque, mentre all’interno non si può nascondere il proprio essere. Nel buio diventa naturale parlare e la voce dell’altro svela le sue emozioni. Che esperienza meravigliosa! Dopodiché, usciti alla luce e apprezzando di più la vista, siamo andati a rifarci gli occhi visitando il Duomo di Milano. Nel pomeriggio abbiamo ammirato i vari negozi all’interno della Galleria “Vittorio Emanuele II”. Prima che arrivasse il pullman, ci siamo recati a visitare il Castello Sforzesco e l’Arco della pace, in piazza Sempione. Ci siamo fermanti, a riposarci, nel parco lì vicino per fare anche merenda e per comperare dei bracciali come ricordo di una bella giornata. Saliti sul pullman cantando a squarciagola fino a Lonato, siamo tornati felici e un po’ più ricchi…dentro. Grazie a chi ha organizzato questa bella uscita didattica! W la Scuola!

Stella Shima e Gioia Gugole – 1ªF

Milano.gruppo1F.1B




Aprica ski 2020

Il gruppo in quota, pronti per sciare

Il gruppo in quota, pronti per sciare

Quest’anno le classi 3ªE, 3ªM e 4ªB hanno partecipato al viaggio d’istruzione “settimana bianca” organizzato dalla scuola. La gita è durata 5 giorni, dal 27 al 31 gennaio, e la destinazione scelta è stata l’Aprica. Sin dal primo giorno tutti gli studenti hanno potuto sciare per tutta la giornata, partecipando a due ore di lezione con il maestro della Scuola di Sci ogni mattina.

Gli studenti del Cerebotani ai campetti prima dell'inizio della lezione con i maestri

Gli studenti del Cerebotani ai campetti prima dell’inizio della lezione con i maestri

Inizia la lezione con il maestro assegnato al gruppo di massimo 10 studenti pari livello

Inizia la lezione con il maestro assegnato al gruppo di massimo 10 studenti pari livello

Il programma delle varie giornate è stato questo: colazione alle 7:30, arrivo alle piste da sci entro le 9:00 per partecipare alla lezione fino alle 11:00. Dopodiché si è lasciata agli studenti la libertà di decidere quando recarsi al rifugio “Pasò” per il pranzo, per poi avere la possibilità di continuare a sciare anche fino alle 17:00.

La pausa per il pranzo al rifugio

La pausa per il pranzo al rifugio

Dopo la giornata di sci, i professori si sono resi disponibili per accompagnare gli studenti interessati alla piscina del paese, e, dopo la cena delle 20:00, anche alla sala giochi per un po’ di svago.

In quota con la vista del monte Palabione

In quota con la vista del monte Palabione

L’impressione generale degli studenti è stata molto positiva, sia per quelli che avevano già esperienza con lo sci, sia per i “prima neve” che in poco tempo sono riusciti a prendere confidenza con questo sport.

Anche i professori hanno espresso la loro approvazione riguardo al comportamento complessivo tenuto dagli studenti. Possiamo quindi dire che è stata proprio un’esperienza esaltante.

Dario Bella e Luca Calzetta




Olimpiadi di Robotica

IMG_20200112_171101-1536x1152~2

Sabato 11 e Domenica 12 Gennaio si sono tenute le qualificazioni delle olimpiadi di robotica tra varie scuole, competizione riuscita nel vasto programma della fiera dell’elettronica di Modena.

La nostra scuola è stata rappresentata dagli studenti Chiesa Federico, Mottinelli Marco, Bergamini Manuel, Gnaccarini Andrea, Bulgarini Dennis, Nemanja Milosevic, Tirelli Alessio, Bendini Alberto, Jones Joshua e Zappettini Omar, alunni della classe 5ªC indirizzo elettronico, che, accompagnati dal professore Strano Salvatore, hanno partecipato alle gare in programma.

La competizione prevedeva 4 diverse prove di programmazione: il labirinto, il segui-linea, il robo-calcio e il mini-sumo. Inoltre bisognava presentare un progetto volto a migliorare la vita a persone con disabilità. L’idea da noi sviluppata è un gioco per persone non-vedenti che consiste in un labirinto in cui le direzioni nelle quali è possibile muoversi vengono comunicate al giocatore attraverso l’assistente vocale di Windows. La parte di programmazione è stata pensata e scritta da Singh Jaspinder, studente della classe 5°C indirizzo elettronico, mentre la parte hardware è stata sampata e realizzata a scuola.

Il calendario della manifestazione prevedeva le diverse gare distribuite nell’arco dei due giorni, tra una gara e l’altra, era previsto un intervallo di 2-3 ore per permettere alle diverse squadre delle singole scuole di mettere a punto i rispettivi progetti in previsione della gara successiva.

I risultati ottenuti ci hanno permesso di classificarci al primo posto e di conseguenza la vittoria sottolineata dai complimenti ricevuti dagli organizzatori. Questo risultato ci permetterà di partecipare alle gare nazionali in programma a Forlì il 2 e 3 Maggio prossimi.

Si ringrazia la dirigente scolastica Battaglia Stefania per averci dato l’opportunità di partecipare alle olimpiadi di robotica.

Federico Chiesa