Malala

«La pernice grigia sa già oggi, quello che accadrà domani.
Eppure cammina nella trappola lo stesso, catturata dai suoi aguzzini»

Malala YOUSAFZAI

Malala YOUSAFZAI

Un Libro da consigliare

Storia di Malala

di Viviana Mazza

Il libro scritto sulla biografia di una ragazza pakistana che a solo undici anni decise di alzare la voce contro chi voleva togliere a lei e a tante ragazze i loro diritti, di studio, di un lavoro dignitoso, di un un amore autentico, di una vita normale e felice; una testimonianza che aiuta a capire altri modi di “vivere” in base a dove si abita nel mondo, convivere assieme a crudeli tradizioni e continue ingiustizie, riflettendo su quanto siamo fortunati noi rispetto ad altri.

È un libro che insegna e che sprona a cambiare in meglio.

Storia di Malala

Chi è Malala Yousafzai?

Malala è nata nel 1997 in una città del Pakistan; all’età di undici anni inizia a creare un blog della BBC attraverso il quale documenta le caratteristiche del regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne. Si trattava di una sorta di un diario scritto in lingua urdu nel quale la bambina raccontava la sua vita nella valle di Swat. Nel 2012 il 9 ottobre, all’età di sedici anni, la giovane studentessa fu ferita alla testa da un proiettile mentre si trovava sul bus della scuola. Per fortuna si salvò dal proiettile, dopo una lunga l’operazione.

Il portavoce dei talebani, rivendicò la responsabilità dell’attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell’oscenità”; il leader terrorista ha poi minacciato che, qualora sopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati. Da quel giorno la vita della ragazza è cambiata; Malala è diventata una delle attiviste più famose al mondo, decisa  a impegnarsi in una una battaglia in nome dei diritti umani e all’istruzione.

Il 12 luglio 2013, in occasione del suo sedicesimo compleanno, Malala ha lanciato, dal Palazzo di Vetro a New York, un appello per l’istruzione delle bambine e dei bambini di tutto il mondo.

Il 10 ottobre 2013 è stata vincitrice del Premio Sacharov per la libertà di pensiero. Il 10 ottobre 2014 è stata vincitrice del premio Nobel per la pace, diventando cosi la più giovane vincitrice di un premio Nobel. La motivazione del Comitato per il Nobel norvegese è stata: “Per la sua lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all’istruzione”.

Malala riceve il Premio Nobel per la Pace

Malala riceve il Premio Nobel per la Pace

Il discorso di Malala all’ONU

Il discorso fatto all’ONU fu toccante ed efficace, fu fatto da Malala nel 2013, presso l’Assemblea della gioventù delle Nazioni Unite, a New York. Malala ha parlato in nome di tutti quegli attivisti che, come lei, lottano non solo per i loro diritti ma anche per raggiungere la pace, l’educazione e l’uguaglianza per tutti. Il discorso della studentessa è stato contro la guerra e a favore del diritto all’istruzione per tutti quei bambini che, sono costretti alla povertà e al lavoro minorile. Malala ha anche invitato tutte le nazioni sviluppate a favorire l’espansione delle opportunità di istruzione per tutti i bambini che vivono in condizioni poco favorevoli nei paesi in via disviluppo. La giovane attivista, determinata nella sua lotta contro l’analfabetismo e il terrorismo, ha invitato tutti a “impugnare” sempre libri e penne perché rappresentano le armi più potenti per sconfiggere le dittature e l’analfabetismo.

Malala è una donna da prendere sicuramente come esempio e punto di riferimento visto che, grazie alla sua lotta, è diventata la speranza di libertà per milioni di bambini che, ancora oggi, non possono purtroppo andare a scuola e avere una degna istruzione.

È grazie a persone come lei, che il mondo, in cui viviamo, è un po’ meglio di ieri, grazie a lei e, altre persone con la stessa tenacia, passione, convinzione, amore e impegno, che, negli anni, le cose sono cambiate sotto tanti punti di vista. Certo è che le vite di tutti possono continuare a cambiare in meglio se ognuno noi da il suo contributo.

Serena De Moliner, 3ªM




IMPARARE FACENDO: COSÌ I RAGAZZI SI TRASFORMANO IN INNOVATORI

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L’intervista al nostro dirigente Enzo Falco

«Bisogna curare il pubblico così come il privato». In questa affermazione di Enzo Falco, dirigente scolastico dell’istituto tecnico Luigi Cerebotani di Lonato del Garda, è racchiusa una volontà ferrea di riportare, trasformandola, l’istituzione formativa al centro dell’agire. «Il compito primo della scuola è quello di formare il cittadino ancor prima che il lavoratore – afferma Falco -. Per fare ciò è però fondamentale cambiare paradigma quando ci si confronta col panorama educativo».

Potrebbe approfondire questo concetto?

Il rapporto tra aziende e scuola è centrale, ma non deve essere l’unico che entra in gioco nel percorso di crescita dei ragazzi. Come mai il Bresciano ha uno dei tassi di scolarizzazione più bassi d’Italia? È presto detto. Le imprese sono alla continua ricerca di operatori da inserire nell’organico e i giovani, una volta terminate le superiori, sono allettati dalla possibilità di avere fin da subito entrate fisse. Ciò comporta che in pochissimi continuino il loro percorso formativo, in università o negli istituti tecnici superiori, uno dei quali (quello di Meccatronica ndr) ha sede proprio qui al Cerebotani.

Un problema non di poco conto viste le trasformazioni in atto nel mondo del lavoro.

Con l’avvento del digitale serviranno sempre più conduttori di tecnologia e non meri esecutori. Queste capacità si apprendono però con un programma di formazione continuo. Al Cerebotani io e il personale docente, formato da 150 persone, stiamo cercando di introdurre questo approccio e qualche risultato lo stiamo ottenendo. In sei anni la percentuale di ragazzi che hanno deciso di continuare a studiare è passata da poco più dell’uno e mezzo al 20%.

La scuola italiana sta quindi rimanendo indietro?

Non dico questo, soprattutto per quanto riguarda la provincia bresciana, che sul fronte della formazione tecnica è ai primissimi posti in Italia. Manca però la spinta necessaria per trasformare l’approccio didattico, che non deve più rimanere ancorato alle modalità del passato, ma trasformarsi in ottica laboratoriale. Gli studenti devono imparare a imparare, mettendosi in gioco in prima persona. La nostra partecipazione al progetto Da Vinci 4.0 si inserisce qui. Per prendere parte all’iniziativa organizzata dal Giornale di Brescia con The FabLab e Talent Garden, le squadre di ragazzi coordinati dai professori devono prima seguire le lezioni e poi sviluppare un prototipo da sottoporre a una giuria di esperti, in un hackathon online sul portale web www.davinciquattropuntozero.it.

Ci spieghi meglio cosa intende per approccio laboratoriale.

Da un lato significa letteralmente imparare concretamente facendo. In tal senso il contributo del tessuto produttivo è importantissimo perché introduce all’interno della scuola il know how del lavoro. Lo vediamo per esempio nel nostro nuovo laboratorio territoriale di meccatronica, dove la fabbrica simulata al suo interno è luogo di incontro tra imprese, scuola e istituzioni. Dall’altro lato però la laboratorialità implica una modalità di apprendimento, ma anche di insegnamento, che si caratterizza per rapporti molteplici e reciproci, dove la formazione avviene tramite l’esperienza e il confronto diretto coi problemi.

La didattica a distanza ha in qualche modo influito positivamente per un cambio di passo?

Certamente l’utilizzo degli strumenti digitali può accelerare alcuni processi. Diversi istituti però già da tempo applicano metodologie riconducibili alla Dad. Noi per esempio, nell’ambito dell’indirizzo quadriennale Elettronica e automazione, da alcuni anni abbiamo deciso di far svolgere alcune ore di lezioni settimanali via web.

Un’ultima domanda. Le aziende sono presenti fattivamente all’interno dell’universo scuola. E le istituzioni?

Devo dire che anche da parte del mondo pubblico arrivano segnali incoraggianti. Si prenda per esempio l’annosa questione dell’edilizia scolastica. Il Cerebotani in sei anni è passato dall’avere 630 studenti a più di 1.400, con i nuovi iscritti che superano sempre di un centinaio i diplomati. Tale situazione comporta una carenza di spazi. La Provincia si sta muovendo concretamente per risolvere il problema e garantire a tutti i ragazzi luoghi di formazione adeguati nei quali poter crescere.

Stefano Martinelli

L’articolo origianle sul Giornale di Brescia




TecnicaMente 2020

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TecnicaMente 2.0 è il progetto Adecco che ha l’obiettivo di mettere in contatto gli studenti degli istituti tecnici con le aziende locali, favorendo l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Adecco ospita un momento di confronto tra gli studenti dell’ultimo anno e le aziende del territorio interessate a incontrare ed inserire giovani di talento.
Il progetto TecnicaMente 2.0 consiste nel proporre da parte delle aziende agli studenti alcuni progetti da realizzare o problematiche da risolvere. Non si tratta, pertanto, di un lavoro di routine già conosciuto e consolidato, ma l’occasione per applicare le proprie conoscenze e competenze al fine di realizzare o risolvere un progetto o un problema aziendale.
Quest’anno sono stati coinvolti nell’evento circa trenta studenti dell’IIS Cerebotani, organizzati in gruppi di lavoro e appartenenti ai diversi indirizzi dell’Istituto. Per quanto riguarda il corso “meccanici”, che ho seguito personalmente, questo ha visto la partecipazione di undici studenti organizzati in quattro gruppi, provenienti dalle tre quinte dell’indirizzo di meccanica.
Le ditte che hanno mostrato la loro disponibilità ad accogliere i nostri studenti sono state per quanto riguarda, appunto, il gruppo dei meccanici: Rima di Montichiari, Bicelli di Carpenedolo, Metallurgica San Marco di Calcinato e Coltri di San Martino, per quanto riguarda i chimici: ATL Abrasivi di Montichiari, e per quanto riguarda gli elettronici e gli informatici, che si sono presentati in un gruppo misto: Cavagna di Calcinato. Le ditte coinvolte si sono mostrate sin da subito ben disposte ad accogliere all’interno delle loro strutture i nostri studenti che, carichi di entusiasmo e aspettative, si sono applicati nel cercare di risolvere problematiche aziendali proposte. Purtroppo, sul finire di febbraio, si è abbattuta sul nostro Paese un’emergenza che ha costretto tutti a restare chiusi in casa e ci ha limitati a stabilire contatti online. In questo modo, il progetto ha continuato a progredire a “distanza”. Tuttavia, il gruppo dedicato alla ditta Coltri non ha potuto portare a termine il proprio lavoro perché sono venuti a mancare quel contatto materiale con l’azienda necessario a far sviluppare un lavoro che potesse essere continuato a distanza. Infine, il giorno 22 maggio i lavori sono stati presentati, per la prima volta nella storia di questo progetto, in modalità online su piattaforma Teams. Durante questa presentazione i lavori sono stati valutati da altre quattro ditte che si sono offerte di far parte del gruppo della giuria: tra queste troviamo la ditta Feralpi di Lonato, Duraldur di Desenzano, Parema di Calcinato e Ingenera di Carpenedolo.

Il gruppo vincente degli informatico-elettronici e i tutor di Cavagna

Il gruppo vincente degli informatico-elettronici e i tutor di Cavagna

Il gruppo vincente dei meccanici

Il gruppo vincente dei meccanici

Completate tutte le presentazioni, si sono classificate prime, a pari merito il gruppo dei meccanici che è stato seguito dalla Metallurgica San Marco di Calcinato e il gruppo elettronico-informatico seguito dall’azienda Cavagna, sempre di Calcinato. A gruppi vincitori sarà offerta la partecipazione ad un percorso di formazione post diploma.

Prof. Emanuele Zamboni




Olimpiadi di Robotica

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Sabato 11 e Domenica 12 Gennaio si sono tenute le qualificazioni delle olimpiadi di robotica tra varie scuole, competizione riuscita nel vasto programma della fiera dell’elettronica di Modena.

La nostra scuola è stata rappresentata dagli studenti Chiesa Federico, Mottinelli Marco, Bergamini Manuel, Gnaccarini Andrea, Bulgarini Dennis, Nemanja Milosevic, Tirelli Alessio, Bendini Alberto, Jones Joshua e Zappettini Omar, alunni della classe 5ªC indirizzo elettronico, che, accompagnati dal professore Strano Salvatore, hanno partecipato alle gare in programma.

La competizione prevedeva 4 diverse prove di programmazione: il labirinto, il segui-linea, il robo-calcio e il mini-sumo. Inoltre bisognava presentare un progetto volto a migliorare la vita a persone con disabilità. L’idea da noi sviluppata è un gioco per persone non-vedenti che consiste in un labirinto in cui le direzioni nelle quali è possibile muoversi vengono comunicate al giocatore attraverso l’assistente vocale di Windows. La parte di programmazione è stata pensata e scritta da Singh Jaspinder, studente della classe 5°C indirizzo elettronico, mentre la parte hardware è stata sampata e realizzata a scuola.

Il calendario della manifestazione prevedeva le diverse gare distribuite nell’arco dei due giorni, tra una gara e l’altra, era previsto un intervallo di 2-3 ore per permettere alle diverse squadre delle singole scuole di mettere a punto i rispettivi progetti in previsione della gara successiva.

I risultati ottenuti ci hanno permesso di classificarci al primo posto e di conseguenza la vittoria sottolineata dai complimenti ricevuti dagli organizzatori. Questo risultato ci permetterà di partecipare alle gare nazionali in programma a Forlì il 2 e 3 Maggio prossimi.

Si ringrazia la dirigente scolastica Battaglia Stefania per averci dato l’opportunità di partecipare alle olimpiadi di robotica.

Federico Chiesa




Competizione di matematica: Coppa Junior

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Siamo arrivati PRIMI!

Cioè, per dire come stanno le cose, la squadra della nostra scuola si è piazzata sesta, MA siamo stati i primi classificati tra gli Istituti Tecnici della nostra Provincia che hanno partecipato alla fase distrettuale della “Coppa Junior”.

Dodici le scuole bresciane che, Martedì 17 dicembre, si sono presentate al Liceo “Leonardo” di Brescia per questa importante competizione di matematica a squadre riservata al primo biennio delle scuole secondarie di secondo grado, organizzata dalla Kangourou Italia, in collaborazione con il Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Milano e con il Liceo Scientifico Leonardo di Brescia.

Ciascuna scuola era rappresentata da una propria squadra, composta da 7 ragazzi che si sono cimentati nella risoluzione di 15 quesiti di tipo logico-matematico, nel tempo di 75 minuti.

Ai primi posti si sono classificate le squadre di cinque Licei Scientifici presenti alla competizione e, dopo di questi, al sesto posto e prima tra gli Istituti Tecnici, si è classificata la squadra del Cerebotani.

Ottima, senza ombra di dubbio, la prestazione dei nostri ragazzi, che hanno saputo organizzarsi e confrontarsi al meglio durante tutta la gara, con particolare attenzione alla scelta del quesito jolly (non facile) e alla sua successiva risoluzione, che ha fruttato ben 116 punti.

Un plauso, dunque, ai nostri ragazzi che hanno saputo far bene!

Eccola, dunque, la bella squadra del “Cerebotani” che ha conseguito questo bel risultato: Casari Michele, Capitano (2A); Mottinelli Matteo, Consegnatario (2E); Donato Alfonso (2A); Scudella Nicholas (2C); Masciali Luca (2E); Comito Christian (1J) e Zhao Danny (1J).




Gara di ponti di spaghetti

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Nelle scuole superiori tecniche e nelle università dell’America settentrionale sono diffuse gare tra studenti per la costruzione di modelli di ponti utilizzando solo pasta e colla. I modelli da record mondiale arrivano a reggere pesi di oltre 300 kg forza-peso utilizzando solo 1 kg di spaghetti.

Anche noi studenti della 4ªM abbiamo provato a cimentarci in questa sfida.

La gara di ponti della 4ªM si è tenuta nel laboratorio di macchine fluido, nelle prime due ore del 28/10/2019, coordinata dal prof. Mazza e dal prof. Rossi.

La sfida prevede due sole regole (già ridotte rispetto alle originali): la prima impone una lunghezza minima di 50 cm e la seconda un peso massimo di 400 g.

La gara si è svolta in tre parti. La prima prevede la pesatura del ponte e la verifica della lunghezza minima. Nella seconda parte è necessario spiegare il procedimento di costruzione e il tempo impiegato. Nella terza parte occorre verificare la resistenza: il ponte viene appoggiato fra due banchi e sotto viene attaccato un peso da 500 g più alcuni dinamometri che da poter tirare a mano.

Relazione alla materia

Per costruire il ponte abbiamo dovuto studiare le forze applicate, le reazioni vincolari, la trazione e la compressione nei punti più critici dei ponti.

I vincitori della competizioine sono il prof Rossi, il cui ponte ha retto 17,5 Kg forza-peso, seguito dagli studenti Verzeletti, Merola e Maccaboni.

La gara si è dimostrata divertente e impegnativo, permettendoci di sperimentare come i materiali nelle costruzioni statiche debba essere distribuito con logica di ottimizzazione sia del peso che della resistenza.

Andrea Rezzola e Andrea Lorenzoni,  4ªM




Premiazione 1st MTB rookie CONTEST

L’ultimo giorno di scuola, dopo essersi tenuta la gara “Color Run” organizzata dal comitato studentesco, nel piazzale del nostro Istituto sono state fatte le premiazioni sia della Color Run stessa che della gara di mtb tenuta il sabato precedente. Per la 1st MTB rookie CONTEST sono stati premiati con una medaglia i primi sei classificati della gara cronometro individuale categoria Allievi e i primi sei della categoria Juniores. Inoltre sono stati premiate con un trofeo in vetro le prime due squadre delle due categorie le cui classifiche sono state ottenute sommando i tempi dei tre migliori per ogni classe scolastica. I primi classificati della individuale hanno ricevuto anche un trofeo notevole con un biker in metallo.

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Primo classificato categoria Allievi

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Podio categoria Juniores




Campionati studenteschi di rafting – 2019

Venerdì 17 maggio io e altri ragazzi della mia scuola, di altre classi e annate, abbiamo preso parte ai campionati studenteschi di rafting. Siamo partiti la mattina molto presto e siamo arrivati a Balmuccia Valsesia dopo quattro lunghe ore di viaggio. Fin da subito abbiamo capito che quest’esperienza non sarebbe stata una passeggiata. Lì ad attenderci e pronti a sfidarci c’erano altri ragazzi, ben preparati e allenati. Dopo qualche minuto di attesa io e la squadra siamo stati chiamati per cambiarci e per assistere ad una dimostrazione che ci facesse capire come comportarsi dal momento in cui saremmo entrati in acqua. Successivamente è arrivato il nostro istruttore, molto simpatico e di compagnia.

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Assieme a lui siamo andati con un pulmino fino al punto dove sarebbe iniziato il nostro percorso. Insieme abbiamo buttato il gommone in acqua e ci siamo saliti sopra. Appena abbiamo iniziato a dare le prime pagaiate è tato subito evidente che il percorso non sarebbe stato come la dimostrazione, ma qualcosa di molto più impegnativo e complicato. Proprio per questo la parola rafting sta ad indicare uno sport consistente nella discesa di corsi d’acqua, resa difficile dalla presenza di massi e di rapide.

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Durante il percorso non tutti remavano in maniera ottimale, anche a causa dell’inesperienza. C’è stato persino un momento in cui il nostro gommone si è ribaltato, senza creare però disagi. In questi attimi abbiamo riso e giocato. Grazie a ciò abbiamo abbandonato le tensioni e le paure, lasciando in secondo piano la vittoria. Nel tragitto era presente un tratto in cui siamo stati cronometrati, e dal tempo impiegato dipendeva il nostro posizionamento nella classifica finale. Trovarsi lì in mezzo al fiume a remare è stata un’emozione grandissima e unica e mi ha fatto capire quanto sia importante ogni componente in una squadra dove se anche uno solo avesse mollato tutto sarebbe sfumato. Queste esperienze aiutano a rafforzare il rapporto con i compagni, facendo passare in secondo piano le antipatie e gli antagonismi. In momenti come questi diventiamo una grande famiglia che si aiuta. Al termine della discesa siamo scesi dai gommoni e che l’aiuto della guida l’abbiamo caricato sul furgoncino, che ci ha riportati al campo base. Appena arrivati abbiamo lavato le mute e siamo entrati in doccia. Molti di noi erano completamente inzuppati perché caduti in acqua e di conseguenza hanno avuto la precedenza in doccia. Usciti dagli spogliatoi eravamo affamati come dei leoni e abbiamo iniziato a rimpinzarci. Finito di mangiare ci siamo confrontati riguardo l’esperienza appena vissuto accorgendoci dell’impresa che avevamo compiuto. Dopo aver aspettato per 2 ore tra chiacchiere e giochi di ruolo sono arrivate le tanto agognate premiazioni.

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Sfortunatamente il risultato non era ciò che speravamo, quarti, medaglia di legno! Anche se quel che conta è l’essersi divertiti. Terminate le premiazioni abbiamo raccolto le nostre cose e ci siamo avviati verso il pulmino che ci avrebbe riportato a casa. Concluse le 3 ore e mezza di viaggio siamo finalmente arrivati a Lonato. Alla fine del viaggio quello che abbiamo capito è che questa esperienza ci ha uniti come classe rendendoci parte di una grande famiglia.

Simone Rebecchi e Anuar Khtibari, 2ªM




1st MTB rookie CONTEST

logo1È il primo anno che all’IIS Cerebotani di Lonato del Garda si organizza una gara di mountain bike, la “MTB rookie CONTEST” che ha coinvolto all’incirca una sessantina di studenti concorrenti. Una prova a cronometro individuale e a squadre su un percorso cross in una ex-cava nella zona industriale di Padenghe.

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La prima fase dell’evento si è svolta nel pomeriggio di giovedì 30 maggio 2019, giornata dedicata alle prova del percorso, in cui i concorrenti hanno potuto comprendere le velocità e le forze adeguate da utilizzare per percorrere nel minor tempo possibile il tracciato.

I concorrenti hanno avuto a loro disposizione un’ora per effettuare le prove del circuito per poi iniziare la gara vera e propria verso le ore 10:00. La prova consiste nel percorrere il circuito di circa 1.2 km nel minor tempo possibile.

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Appena arrivati dall’Istituto sul campo di gara, un paio di giri di prova per saggiare il terreno e memorizzare le difficoltà (e le pozzanghere).

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Il prof. Bandera indirizza i concorrenti presso l’imbuto di avvio, megafono alla mano, nelle prime fasi di avvio della competizione.

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I concorrenti si preparano in fila ordinata in attesa prima del cancelletto di partenza dove il prof. Papa dà lo start.

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I giudici di percorso sono pronti nei punti strategici: il paesaggio rende merito alla natura del luogo e alla giornata spettacolare.

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Assegnato il pettorale non resta che attendere pazientemente il proprio turno, si tratta di momenti di crescente adrenalina.

La gara si è svolta nel mattino di sabato 1 giugno 2019, fortunatamente le condizioni meteo erano favorevoli, ma a causa dei temporali dei giorni scorsi c’era un’elevata presenza di acqua e fango sul percorso che lo hanno reso ancora più difficoltoso, ma anche molto più divertente.

Tutti i concorrenti hanno disputato solo una prova, alla fine della quale è stata stilata una classifica provvisoria per la categoria allievi (primo, secondo e terzo anno) e per la categoria juniores (quarto e quinto anno).

Successivamente si è disputata un’ulteriore fase di gara, solo per i primi 10 classificati per ogni categoria, registrando nuovamente i tempi per decretare la classifica ufficiale. I classificati verranno premiati con dei riconoscimenti nell’ultimo giorno di scuola, sabato 8 giugno 2019.

Al termine della gara è stato possibile ricevere una t-shirt della competizione e saziare la propria fame presso il gazebo del ristoro.

È stata una gara fantastica, nella quale ogni concorrente ha potuto mettere in gioco la propria abilità e confrontarsi in una sana competizione con i propri compagni e amici.

CLASSIFICA CRONO-INDIVIDUALE ALLIEVI

(*) tempo gara 2

Classifica Pettorale Classe Nome Tempo
1 1M Filippo BAUR 3.16,36*
2 1A Federico BAUR 3.56,76*
4 3L Andrea BAZZOLI 3.57,13*
8 1A Andrea BERGAMASCHI 3.57,77*
33 3C Andrea LORENZONI 4.02,99*
32 3E Davide TEODORI 4.04,83*
10 2M Filippo SOLDI 4.11,15*
7 1A Michele CASARI 4.18,32*
34 2B Daniele GORGAINI 4.22,79*
10° 23 1B Christian VANZANI 4.31,32*
11° 46 2B Francesco GELMETTI 4.28,77
12° 42 3M Lorenzo MORATI 4.33,40
13° 45 2B Nicola BORDIGNON 4.41,80
14° 15 1C Gabriele MARAI 4.43,68
15° 49 1B Paolo GHIO 4.48,68
16° 43 1B Davide BERTELLA 4.56,04
17° 25 1B Luca ESPOSITO 4.58,64
18° 48 2C Iago MANFREDINI 4.59,32
19° 30 1B Simone PAGHERA 5.02,14
20° 54 1C Stefano ORSINI 5.02,71
21° 11 1M Matteo MARCHESINI 5.07,05
22° 55 1B Pietro CORTINOVIS 5.07,29
23° 40 3F Michel MORANDINI 5.14,04
24° 51 1B Leonardo EOLI 5.18,42
25° 9 1M Michelangelo CALZI 5.23,85
26° 13 2M Filippo VALSASINA 5.26,98
27° 37 2C Luca CODIGNOLA 5.36,22
28° 50 1B Alberto VENTURELLI 5.36,93
29° 36 1B Michael DELLAGLIO 5.46,63
30° 39 1A Luca BAGNATICA 5.56,53
31° 18 1C Nicolò SAOTTINI 6.16,13
32° 35 1B Seth Oduro DARKWA 6.17,25
33° 52 1B Francesco ZAMBELLI 6.20,55
34° 41 3E Dennis TINDO 6.26,03
35° 38 1A Marco MAVER 6.36,48
36° 56 1H Ludovico GHILARDI 6.51,88
37° 12 1B Francesco BARBATO 8.03,78

Classifica crono-individuale Juniores

Classifica Pettorale Classe Nome Tempo
16 4M Luca VETTORI 3.59,00*
17 4M Cristian BATTAGIN 4.00,68*
3 5A Enrico BERTULLI 4.12,11*
20 4M Fabio SHLANG 4.15,57*
53 3F Angelo GRIGORE 4.19,47*
21 4B Matteo BERTELLA 4.34,37*
14 4C Leonardo PERTEGHELLA 4.41,50*
24 4H Leonardo SIDOTI 5.12,35*
44 4B Simone BERTUZZO 5.27,60*
10° 22 4H Chistian BETTINI 5.50,03*
11° 26 5B Matteo POLINI 5.03,77
12° 31 5B Nicolas BARCELLONA 5.04,68
13° 27 5B Tommaso GUARIGLIA 5.07,20
14° 19 4M Mattia FRANZELLI 5.10,70
15° 28 5B Federico ROSSI 5.18,43
16° 29 5B Francesco TONIOLI 5.27,05
17° 6 5A Fabio BUSI 5.38,84
18° 47 4E Roberto FABIETTI 5.41,52
19° 5 4M Giorgio RAVINALE 7.01,44

Classifica a squadre Allievi

Classifica Classe Pettorale Nome Tempo Tempo TOT
1ªA 2 BAUR Federico 4.00,47 12.38,01
8 BERGAMASCHI Andrea 4.11,03
7 CASARI Michele 4.26,51
2ªB 34 GORGAINI Daniele 4.21,15 13.31,72
46 GELMETTI Francesco 4.28,77
45 BORDIGNON Nicola 4.41,80
1ªM 1 BAUR Filippo 3.22,52 13.53,42
11 MARCHESINI Matteo 5.07,05
9 CALZI Michelangelo 5.24,25
1ªB 23 VANZANI Christian 4.15,49 14.00,21
49 GHIO Paolo 4.48,68
43 BERTELLA Davide 4.56,04
1ªC 15 MARAI Gabriele 4.43,68 16.02,52
54 ORSINI Stefano 5.02,71
18 SAOTTINI Nicolò 6.16,13

Classifica a squadre Juniores

Classifica Classe Pettorale Nome Tempo Tempo TOT
4ªM 16 VETTORI Luca 3.45,00 12.53,78
17 BATTAGIN Cristian 4.07,63
20 SHLANG Fabio 5.00,45
5ªB 26 POLINI Matteo 5.03,77 15.15,65
31 BARCELLONA Nicolas 5.04,68
27 GUARIGLIA Tommaso 5.07,20
4ªB 21 BERTELLA Matteo 4.40,45 9.28,54
44 BERTUZZO Simone 4.48,09
4ªH 24 SIDOTI Leonardo 4.55,73 9.56,24
22 BETTINI Chistian 5.00,51
5ªA 3 BERTULLI Enrico 4.27,18 10.06,62
6 BUSI Fabio 5.39,24

Si ringraziano i professori Silvano Bandera, Angelo Papa, Mauro Guerra, Massimiliano Masetti, Domenico Marchione, Marco Rovida e Iury Palmieri per avere organizzato e reso possibile questa fantastica esperienza. Inoltre si ringraziano i cronometristi (Alesandro Barba, Tommaso Armellini, Alessandro Zanola, Chitarangen Bassan, Stefan Tiron e me, Fabio Bensi;), i giudici di percorso (Andrea Lombardi e Nicola Maestri) e gli studenti (Samuele Alberti, Luca Andreoli, Matteo Breda) che a vario titolo si sono spesi nell’organizzazione e nella buona riuscita dell’evento.

Fabio Bensi, 3ªE




In visita alla Bocconi

Olimpiadi-Italiane-di-Informatica

Come da qualche anno a questa parte l’IIS “L. Cereboani” di Lonato Del Garda (BS) ha partecipato alle Olimpiadi Italiane di Informatica, iniziativa promossa dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e da AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico). L’iniziativa assume particolare importanza in quanto dà la possibilità di far emergere le eccellenze nelle scuole Italiane e di preparare gli alunni ad un ulteriore livello di studio e ricerca o al lavoro. La partecipazione è aperta agli alunni frequentanti le classi terze e quarte.

In vista della gara di selezione territoriale (le cosiddette “Regionali”), i nostri classificati sono stati invitati dall’Università Bocconi di Milano per una giornata di formazione in Bocconi, il 1° Aprile 2019.

L'Università Bocconi – Milano

L’Università Bocconi – Milano

Il Professore di Informatica Massimiliano Masetti ha accompagnato un suo alunno, Bensi Fabio, a questa fantastica esperienza.

È stata un’intera giornata dedicata all’informatica: nel mattino sono stati proposti due workshop dedicati alle applicazioni e sviluppi dell’informatica tra Big Data, Intelligenza Artificiale, Coding e Matematica per i Big Data.

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L’aula che ha accolto l’incontro di formazione

Dopo la pausa pranzo, le lezioni sono proseguite al pomeriggio concentrandosi sul ragionamento e la risoluzione di tipici problemi delle Olimpiadi di Informatica, per poi codificare l’algoritmo risolutivo in un linguaggio di programmazione, creando così un programma in grado di fornire una risposta al problema.

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Un momento del workshop

I 3 workshop sono stati interamente guidati da docenti dell’Università Bocconi, i quali dopo una dettagliata spiegazione del problema hanno coinvolto gli studenti ad un ragionamento collettivo per trovare una possibile soluzione. Successivamente all’individuazione della soluzione, i docenti si sono resi disponibili per aiutare chi si fosse trovato in difficoltà.

È stata un’esperienza straordinaria, dalla quale abbiamo potuto imparare nuove conoscenze ed approfondire quelle già studiate in precedenza a scuola.

Si ringrazia la disponibilità del Professor Massimiliano Masetti per aver reso possibile questa esperienza.

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Fabio Bensi, 3ª E