Il gran finale di Da Vinci 4.0 incorona i ragazzi di Sciurus e il muschio «mangia smog»

IMG_5727

Sull’edizione del 1 giugno 2022 del Giornale di Brescia:

La finale della competizione hi-tech tra le scuole superiori bresciane è andata in scena all’acciaieria Ori Martin. L’ultimo atto di una sfida avvincente, che quest’anno ha superato le edizioni precedenti per creatività e genialità dei progetti. Delle otto squadre in pista, la giuria di esperti ha assegnato l’oro ai ragazzi del Cerebotani di Lonato.

Schermata 2022-06-02 alle 11.45.00

pagina doppia GdB




Al Cerebotani il 1° classificato al GdB Da Vinci 4.0

La terza edizione dello hackaton del Giornale di Brescia, il Da Vinci 4.0, se la aggiudica il nostro Istituto con la squadra Sciurus che con il progetto e il prototipo del totem mangia CO2 ottiene il primo posto.
Al secondo posto il Liceo “Ven. A. Luzzago” di Brescia e al terzo l’Istituto Tecnico “Primo Levi” di Lumezzane.

IMG_5700

Il servizio sulla premiazione al TG di TELETUTTO:

La redazione




I custodi del Benaco

‘I custodi del Benaco’ è un progetto che coinvolge le scuole e le amministrazioni comunali dei paesi attorno al lago di Garda, partendo dalle encicliche ‘Laudato sì’ e ‘Fratelli tutti’, per creare un patto educativo attorno al più grande bacino d’acqua dolce d’Italia. Ne abbiamo parlato con l’ideatore, insegnanti, studenti e amministratori

Frantz Kourdebakir Ideatore ‘I guardiani del Benaco’
Valeria Penna Volontaria ‘I guardiani del Benaco’
Roberta Cecere Assessore all’istruzione – Comune di Garda
Lauro Sabaini Sindaco di Bardolino
Ester Troiani Vicepreside IC Bardolino
Domenico Marchione Docente di religione – Itis Cerebotani di Lonato (BS)

Telepace
Articolo originale: https://www.telepace.it/puntate/i-custodi-del-benaco/




La staffetta della speranza al Cerebotani

Chi spera cammina, non fugge. Si incarna nella storia, non si aliena. Costruisce il futuro, non lo attende soltanto. Ha la grinta del lottatore, non la rassegnazione di chi disarma. Cambia la storia, non la subisce

Don Tonino Bello

foto copertina

Venerdì 13 maggio, nel giardino interno della scuola, è avvenuto il passaggio di consegna dell’ulivo itinerante tra il Bazoli-Polo di Desenzano e il Cerebotani di Lonato nell’ambito del Progetto: “La Staffetta della Speranza” che vede coinvolti molti istituti scolastici con sede intorno al Lago di Garda. Il percorso dell’ulivo ha avuto inizio il 22 aprile dall’Istituto alberghiero di Bardolino, e dopo diverse tappe, terminerà il 24 maggio, sempre a Bardolino e sarà piantato nei giardini del Comune, con tanto di targa commemorativa, donata dal nostro Istituto. Nell’ambito dell’evento, la Dirigente ha anche inaugurato i due ulivi inseriti nel giardino dell’Istituto, dando vita all’ “Oasi della Pace”; così le sue parole: “sono veramente contenta che la nostra scuola partecipi a questa iniziativa che vuole unire tutti i ragazzi in un messaggio di fratellanza e di sostenibilità ambientale e, soprattutto, elevare sul nostro territorio, e non solo, un messaggio di pace per creare sempre più profonde relazioni, di amicizia sociale”.

Passaggio testimone

Alcune classi hanno abbellito la manifestazioni con cartelli, i quali riprendevano i temi del rispetto, dell’ascolto reciproco e della custodia dell’ambiente. In particolare, la classe 4B ha realizzato un video, con sottofondo la canzone “Solo insieme” inno della Staffetta, su alcuni bellissimi panorami del lago di Garda. In sintonia con la manifestazione, è intervenuto il sig. Alessandro Giunti della ditta Nexlam srl di Castel Goffredo, il quale ha voluto presenziare e offrire, per gli ottimi rapporti con il Cerebotani, tramite l’attività dell’alternanza scuola-lavoro, una prestigiosa targa per inaugurare al meglio il “nuovo” giardino della scuola e una targa a speciale ricordo della Staffetta.

foto cartelli

Un doveroso ringraziamento va a Frantz Kourdebakir, anch’esso presente all’evento, insegnante di Religione, ideatore e promotore di questo Progetto, la cui finalità è: “far sì che tutti, soprattutto le nuove generazioni, senza distinzioni alcune, siano coinvolti a costruire una casa comune per una conversione ecologica, in particolare, preparati ad essere guardiani e custodi del nostro caro Lago di Garda che, tanto benevolmente, ci ha accolto”.

Siamo fiduciosi che questo nuovo cammino, con la Staffetta della Speranza, favorirà sempre più nuovi incontri, incoraggerà grandi progetti e farà fiorire una laboriosa fiducia per condividere attività comuni tra le diverse comunità scolastiche.

Prof. Domenico Marchione




Romeo and Juliet

Se amate leggere i classici e i libri d’autore, questo ve lo consiglio! Romeo e Giulietta è il titolo di una tragedia in lingua inglese di William Shakespeare (1564-1616) ambientata a Verona nel ‘500. romeo and julietÈ un’opera che vede come protagonisti i due innamorati, ovvero Romeo e Giulietta, e le due famiglie più importanti di quell’epoca: i Montecchi e i Capuleti. L’autore è stato il drammaturgo inglese più celebre, capace di comporre opere tragiche e comiche. Le opere più famose sono sicuramente L’Amleto e Romeo e Giulietta, tutte e due di stile tragico e drammatico. Il tema che spicca è l’amore, un amore travagliato, passionale, energetico, eterno e doloroso. Doloroso perché i due innamorati sarebbero pronti a morire l’uno per l’altra, un amore passionale e sensuale perché, per esso, Romeo e Giulietta sfidano la sorte loro assegnata, una sorte che prevede solo matrimoni “per convenienza politica e di potere”. Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. Credo sia la frase che sintetizza in modo migliore l’essenza dell’opera shakespeariana.È un concetto profondo, l’amore che emerge dalla lettura dell’opera è difficile da capire per noi adolescenti, ma comunque, un amore che si può toccare quando si sentono notizie di coniugi che donano un organo a colui o colei che amano. Ci sono amori intensi che poi finiscono, ma è sempre un amore grande che tutto può dare, anche nella sua fugacità perché il sentimento, se puro, è sempre innocente. Anche oggi ci sono Romei e Giuliette che conoscono il valore della loro vita, che sono pronti a farsi dono l’uno per l’altra, per conservare il proprio amore in uno scrigno privo di contaminazioni esterne. Ma quanto si può amare? Amar ch’a nullo amato amar perdona, scriveva Dante, l’amore non risparmia nessuno, sia l’amore ricevuto che l’amore dato; l’amore può essere folle ma non potrà mai essere condannato. C’è però un’altra sfumatura dell’amore, ed è l’amore come antidoto contro l’odio, il personaggio che evidenzia questa opportunità è frate Lorenzo, confessore di Romeo. C’è una ragione per cui voglio aiutarti. Il vostro matrimonio potrebbe forse mutare il rancore delle vostre famiglie in affetto sincero. Magari si trovasse oggi un antidoto per fermare rancore, odio e guerra!

balcone

Gioia Gugole, 3ᵃK




Open-Day ITS Meccatronica

Sabato 30 aprile è stata una giornata significativa per l’IIS Luigi Cerebotani, durante la mattinata è stato ospitato il primo open-day del corso ITS Lombardia Meccatronica dall’inizio della pandemia.

AulaMagna ITS

Dalle 10 alle 11 presso l’Aula Magna, è stato possibile assistere alla presentazione del percorso in oggetto e degli altri realizzati dalla Fondazione Lombardia Meccatronica. Vogliamo ringraziare per la loro partecipazione a questo incontro: Laura Galliera, Responsabile Education presso Associazione Industriale Bresciana; Angelina Scarano, Dirigente scolastico IIS Cerebotani; Samuele Alghisi Presidente della Provincia di Brescia; Monica Zilioli Vice Sindaco Comune di Lonato del Garda; Marco Capitanio Presidente Piccola Industria Confindustria Brescia; Rodolfo Faglia Pro Rettore Università degli Studi di Brescia; Raffaele Crippa Direttore Fondazione ITS Lombardia Meccatronica; Francesca Panni Marketing Specialist IVAR; Enricoluigi Paresini Quality Manager Stagnoli Tg, Paolo Orsini stagista presso Stagnoli Tg, Sara Travaini diplomata ITS.

AulaMagna ITS2

Dalle 11 alle 12 c’è stata la possibilità di visitare gli stand di alcune delle aziende che collaborano attivamente alla realizzazione del percorso. Qui siamo stati accolti da una decina di aziende del territorio Bresciano, le quali svolgono ruoli determinanti in vari settori, nel nostro caso siamo stati attratti particolarmente da quelle dell’ambito meccanico. Tra queste c’erano: la Leonessa di Carpenedolo, la Metalprint di Calcinato, Stagnoli di Lonato, la Fanuc, Cherubini spa di Bedizzole, la Beretta di Gardone Val Trompia e altre. Nel tempo che ci è stato concesso le abbiamo visitate tutte, molto attentamente; le spiegazioni che ci sono state date sono state esaurienti e specifiche visto che sono state fornite molte volte o da ingegneri o direttamente dai titolari. Crediamo che incontri di questo genere debbano essere tenuti in considerazione, anche negli anni a venire in quanto consentono agli studenti di toccare con mano le realtà manifatturiere a loro vicine. Viene inoltre concesso di prendere parte attivamente a spiegazioni e ad ulteriori chiarimenti riguardanti il percorso alternativo dell’ITS che è diverso rispetto sia all’università, che al mondo del lavoro come lo conosciamo nella versione più classica.

AulaMagna ITS3

Alberto Bazzoli, Matteo Tortelli, Simone Rebecchi, 5B




I benefit della transizione digitale

La redazione condivide il video realizzato da parte di un piccolo gruppo di studenti  della classe 3ᵃH per il concorso “L’Europa è nelle tue mani”, con il supporto e la supervisione della prof.ssa Gallerini: “I benefit della transizione digitale“. Pur non avendo vinto, i ragazzi sono stati molto bravi e si sono davvero impegnati!

La Transizione Digitale  ha come obiettivo la realizzazione di un’amministrazione digitale e aperta, che offra servizi pubblici digitali facilmente utilizzabili, sicuri e di qualità, tali da garantire una relazione trasparente e aperta con i cittadini. Il video riguardante la transizione digitale spiega i benefici creata da essa in modo semplice e ci fa capire come questa possa alterare le normali routine quotidiane spesso semplificandole o velocizzandole.

I manga presenti nel video sono stati disegnati da Gian Lucca Lanfranchi.

Classe 3ᵃH, coordinata dalla prof.ssa Paola Bertulli




Il mio gesto per la Terra – 22 Aprile

convegnoScarano

Non solo in occasione della più grande manifestazione mondiale ambientale, la Giornata della Terra, ma ogni giorno dovremmo ricordarci che il Pianeta è il bene più importante che possediamo, prima ancora dei tornaconti personali. L’ambiente e la salute della Terra significano futuro per in nostri figli e per i nostri nipoti, che poi non sono altro che gli studenti di oggi e di domani.

In questa prospettiva, il 22 Aprile, presso l’Istituto Superiore Tartaglia di Brescia, si è tenuto il XXIII° Convegno di educazione ambientale provinciale “Ambiente e sostenibilità: il mio gesto per la Terra”, promosso dalla Rete di scuole per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità. Nota d’onore per il nostro Istituto, è che, tra i componenti del comitato scientifico, ci sia la nostra Dirigente Scolastica, prof.ssa Angelina Scarano, la quale è stata una dei relatori del convegno, sul tema della “Sostenibilità e Cura del Territorio”.

convegnoTerra1Tutto questo viene a confermare una sempre maggiore vocazione della nostra scuola verso le questioni ambientali. Infatti, l’ISS Cerebotani, afferente alla rete “Morene del Garda”, ha aderito alle iniziative contenute nel piano annuale, il quale prevede, ad esempio, il progetto “Custodiamo il futuro. Garda Casa Comune” con dei laboratori in classe, grazie alla collaborazione con Garda Uno, aventi lo scopo di educare i nostri studenti a promuovere stili di vita rispettosi dell’ambiente, per costruire una società più sostenibile. Altresì, tra le varie iniziative in tale ambito, l’Istituto Cerebotani ha aderito al progetto educativo “Guardiani del Benaco”, con l’obiettivo di realizzare una rete educativa, attorno al Lago di Garda, per preservare, valorizzare, far conoscere il nostro territorio gardesano. Proprio in questi giorni, e per un mese, si sta svolgendo la “Staffetta della Speranza”, che coinvolge diverse realtà scolastiche, bresciane, veronesi e trentine, con iniziative ispirate alla tematica ambientale.

Ripartiamo, soprattutto in questo tempo di guerra, dall’ascolto del Creato, per realizzare una società sempre più connessa con la Natura, che sappia vivere in un oasi di pace e non morire in disumani deserti o rincorrere lune, per poi perdere la Terra.

Prof. Domenico Marchione




Una grande soddisfazione: P.C.T.O. alla CRG

3Jacopo

Mi chiamo Jacopo Zaniboni, vivo a Desenzano, e frequento la classe 3ª M dell’indirizzo meccanica e meccatronica. Ho una passione sconfinata per i motori e per le gare automobilistiche, per questo non ho avuto esitazioni quando il prof. Marchione mi ha proposto la vicina CRG per lo svolgimento del P.C.T.O. L’azienda è tra le più prestigiose e importanti del mondo del kart, la CRG è conosciuta in tutto il mondo per il suo racing team che ha visto passare campioni della Formula 1 come Hülkenberg, Rosberg, Hamilton e Verstappen.  Questa esperienza però non è iniziata con il piede giusto: il primo giorno mi è stata assegnata la produzione di pezzi attraverso le macchine a controllo numerico. Le ore non passavano mai! Sempre le stesse azioni, sempre gli stessi pezzi…

Non potevo stare 3 settimane così! La sera tornato a casa contattai subito il mio tutor, il prof. Marchione, spiegandogli la situazione. Lui si è attivato immediatamente chiamando di persona la responsabile aziendale dell’alternanza scuola-lavoro. Il giorno seguente la responsabile, Gabriella, è venuta da me, dicendomi che dalla settimana dopo potevo andare nell’ufficio tecnico. Quella notizia fu come una botta di adrenalina che mi ha permesso di superare anche quell’interminabile giornata. Arrivati al terzo giorno però, il mio morale si era nuovamente abbassato, non ce la facevo più, non aspettavo altro che arrivasse l’ora di tornare a casa.  Tra un pezzo e l’altro iniziai ad esplorare l’azienda, e con gran stupore mi ritrovai in un reparto pieno di motori! Con un po’ di ansia ma anche con tanta determinazione sono andato dal signor. Tinini, titolare dell’azienda, al quale ho chiesto di poter sperimentarmi in qualcosa di diverso, visto il mio interesse. Probabilmente ha percepito qualcosa di particolare nei miei occhi, nel mio atteggiamento, perché mi ha proposto di andare nel settore dedicato ai motori da competizione!

Qui lavora Marco Piu, un veterano della CRG, un preparatore espertissimo che mi ha preso sotto la sua ala protettrice. È nato così un rapporto di lavoro, ma anche di simpatia e condivisione della passione che ha permesso a me di imparare i segreti del mestiere e a lui di avere un allievo interessato ed attento.  Sono restato con lui e con il suo apprendista Pietro per tutta la durata restante dello stage. Non abbastanza contento di ciò che ero riuscito ad ottenere, tutti i pomeriggi quando il reparto motori chiudeva, ho avuto la possibilità di salire all’ufficio tecnico di progettazione, dove ho trovato persone che mi hanno coinvolto nei loro progetti, come David De Regibus ex professore del nostro istituto.

1Jacopo

Sono molto felice di questa esperienza, ma lo sarò ancora di più quando andrò sulla pista per controllare le telemetrie e vedere in azione i kart che, anche se in piccola parte, ho contribuito a realizzare! Invito tutti a fare come me: è molto importante essere testardi, non abbattersi e rassegnarsi di fronte alle difficoltà, perché è solo con la forza di volontà che si possono raggiungere gli obiettivi e i traguardi che desiderate. Non mollate, non smettete di combattere e lottare per arrivare dove volete, senza perdervi d’animo mai!

Jacopo Zaniboni, 3ª M

4Jacopo




Stili di vita e modelli di sviluppo per mitigare i cambiamenti climatici

In data 5 febbraio, presso l’aula magna dell’IIS Cerebotani di Lonato del Garda, su invito della Dirigente Scolastica, prof.ssa Angelina Scarano, il professor Maurizio Tira, rettore dell’università degli studi di Brescia, ha tenuto un discorso coinvolgente sugli squilibri climatici a partire dalla prima rivoluzione industriale, la macchina a vapore fino ai giorni nostri, passando per Adam Smith, il piano Marshall e la crisi di relazione tra l’essere umano e il suo ecosistema.

Articolo3

Il relatore, da subito, ci ha mostrato, con delle slides, l’esponenziale crescita della popolazione umana, che in circa 2000 anni è aumentata di 7,7 miliardi di individui, accrescendo di conseguenza le emissioni per un puro fattore numerico “Più siamo, Più consumiamo” ha concluso il professore.

Da qui, la citazione del libro “Primavera Silenziosa” il primo manifesto ambientalista, scritto da Rachel Carson e pubblicato nel 1962, che nel 1979 si rivolse al popolo americano con le seguenti parole :

E ti sto chiedendo per il tuo bene e per la sicurezza della tua nazione di non fare viaggi inutili, di usare le auto o i mezzi pubblici ogni volta che puoi, di parcheggiare l’auto un giorno in più alla settimana, di rispettare il limite di velocità e di impostare il tuo termostato per risparmiare carburante. Ogni atto di conservazione dell’energia come questo è molto più che buon senso. Ti dico che è un atto di patriottismo.”

Quindi, il professore ha spiegato il significato delle parole “sviluppo sostenibile”, ovvero un modello di sviluppo che diacronicamente è accessibile a tutti i popoli della terra. Uno sviluppo che dipende dalla capacità del pianeta di sostenere il peso (carrying capacity) della nostra presenza e delle nostre attività. Successivamente ha fatto notare che uno sviluppo sostenibile per essere efficace deve anche perdurare, illuminando la platea, quindi, con la definizione: “Développement durable” che altro non è che una delle due facce della sostenibilità: ovvero quello temporale, che traduce la dimensione diacronica dello sviluppo.

Procedendo, è stata proposta la visione del summit “ONU on environment and development: Rio de Janeiro“, che mostra un audace discorso di una giovane ragazza di appena 13 anni, parlare di fronte ai capi di stato di problemi comuni, e le sue paure di respirare aria inquinata, o mangiare cibi contaminati. Il tutto purtroppo finisce con degli applausi commossi, ma ben poco cambierà per il nostro pianeta, infatti da questo fatto, avvenuto nel 1992, ben poco è successo per la salvaguardia dell’ecosistema da allora.

Successivamente, il prof.Tira ha accennato al concetto tristemente noto a tutti: L’economia sempre in crescita. Ovvero, l’economia sempre in crescita non consente al nostro mondo di raggiungere lo stato di equilibrio di cui esso necessita. Questo perché, orientandosi verso uno sviluppo industriale massivo, la quantità di risorse naturali prodotte(o esistenti) è di gran lunga maggiore di quelle richieste e consumate.

Un altro termine ben conosciuto è quello di impronta ecologica.

Articolo1

In breve durante i primi del ‘900 William Rees e Mathis Wackernagel idearono “the ecological footprint” per misurare la dipendenza delle comunità umane dalla natura. L’impronta ecologica è una stima di quanto suolo e acqua (come superfici) una data società richiede per produrre le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti che produce, secondo le attuali tecnologie. Per calcolare l’impronta relativa ad un insieme di consumi si mette in relazione la quantità di ogni bene consumato (cereali, carni, frutta ecc.) con una costante di rendimento espressa in kg/ha. Il risultato è una superficie.

Infine, sono stati proposti dei Modelli di economia sostenibile, parlando in modo specifico(non in toni di elogio, chiaramente) dell’impianto ILVA di Taranto, noto per la situazione disastrata causata dalla malagestione.

Piuttosto, ci è stato mostrato un curioso esempio: nella Ruhr(Renania), ex zona industriale tedesca, i vecchi impianti siderurgici sono stati convertiti in uno dei più grandi parchi nazionali europei, il Landschaftspark- Duisburg, un ottimo sistema sicuramente da emulare.

Prima di concludere la presentazione, è stato dedicato del tempo agli studenti per porre delle domande al Professor Tira, due delle quali hanno attirato l’attenzione più di altre, le riporterò qui di seguito;

● “Secondo lei, il nucleare potrebbe essere una delle soluzioni a questi problemi?” Il professor. Maurizio Tira ha spiegato che la fissione nucleare per il momento non può ancora essere impiegata come soluzione conveniente, perché attualmente l’utilizzo di essa in Italia non è consentito. Per quanto riguarda la fusione nucleare invece, non si vedranno risultati concreti da qui a 20 anni. L’utilizzo di energie rinnovabili potrebbe essere l’unica soluzione immediata.

● “Quali potrebbero essere le soluzioni per risolvere il problema dell’inquinamento di Brescia?” “La miglior soluzione è il risparmio energetico” così il professor. Maurizio Tira ha introdotto alcuni esempi di come il comune di Brescia stia lavorando per migliorare la situazione, come ad esempio con la costruzione della nuova linea tranviaria, la quale andrebbe ampliata così da poter raggiungere non solo le zone adiacenti al centro, ma anche quelle periferiche. Inoltre ha sottolineato il fatto che tutti dovremmo accettare il cambiamento, abbandonando vizi e abitudini, così da poterci avviare verso una nuova era

Termina così un’importante esperienza per gli alunni, ringraziando il Rettore, e sperando in altri interventi come questo.

Matteo Valbusa, 5ªF

Presentazione

Clicca per vedere lo speach support della presentazione