GIORNATA CONTRO LA MAFIA: “Legalità, il giusto modo di vedere l’Italia”

Quelli della Rosa Gialla Il 15 settembre 1993, nel giorno del suo 56° compleanno, Padre Pino Puglisi viene assassinato proprio difronte alla sua abitazione, nella zona est di Palermo. Il 21 marzo 2016, Padre Pino Puglisi è ancora in mezzo a noi per spiegarci che la sua vita e la sua lotta non sono ancora finite e probabilmente non finiranno mai.Proprio in questa data infatti, grazie all’organizzazione del Professor Mauro Guerra e alla disponibilità delle professoresse Cotrufo, Marcoli e Sartorelli le classi 5C e 5E hanno potuto assistere al musical realizzato dai Ragazzi di Pino Puglisi all’interno dell’Auditorium Testori di palazzo Lombardia a Milano.La data non è casuale ma rappresenta la giornata regionale contro le mafie, istituita per continuare ad educare le nuove generazioni alla legalità e per ricordare tutte quelle vittime che hanno sacrificato la loro vita per un’Italia che non vuole credere nella criminalità e nella corruzione.I Ragazzi di Pino Puglisi, infatti, sono un gruppo affiatato di ragazzi di diverse età tutti accumunati dal desiderio di portare avanti l’opera che il loro mentore (per alcuni anche compagno di vita) iniziò a Palermo durante il suo mandato da sacerdote.La sua morte, infatti, viene definita in realtà come una nuova nascita, la quale ha permesso ai Palermitani, e in seguito all’Italia intera, di capire quanto la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata sia fondamentale per creare una società sana.Questo importantissimo messaggio politico/sociale è stato trasmesso grazie al musical inscenato dai ragazzi stessi che cantando, ballando e recitando hanno intrattenuto formidabilmente tutti gli spettatori senza mai alleggerire la verità e la forza del messaggio che hanno a cuore.Grazie alla metafora del viaggio intorno al mondo alla ricerca di un posto migliore, hanno dimostrato come scappando dai problemi non si raggiunge nessuna soluzione.I problemi infatti, proprio come la malavita e la criminalità, vanno analizzati, contrastati ed eliminati in modo che si possa veramente apprezzare ciò che prima non si riusciva nemmeno a vedere.Nella conclusione dello spettacolo infatti, emerge come noi cittadini Italiani abbiamo il diritto ed il dovere di migliorare il nostro Paese.Senza fuggire necessariamente all’esterno, ma lottando perchè i nostri valori e la nostra cultura possa essere pulita dal male che da troppo tempo la limita, la rovina e la chiude nelle mediocrità, impedendo spesso la riuscita ed il successo di nobili progetti.Se tutti noi adottassimo questo tipo di mentalità, ed iniziassimo ad agire dando penso anche ai piccoli gesti che ci caratterizzano nella quotidianità, sono sicuro che il messaggio di Don Pino Puglisi e dei suoi collaboratori non soltanto rimarrebbe vivo insieme a noi, ma diventerebbe ogni giorno più concreto.Prima e dopo lo spettacolo ci sono stati inoltre diversi interventi a favore di questo tipo di iniziativa e la regione Lombardia ha dimostrato il suo profondo ed inequivocabile interesse nell’eliminare ogni sorta di organizzazione mafiosa presente sul territorio.Credo, però, che la forza più grande stia ancora nascosta all’interno di noi cittadini.Anche se sono i politici ad emanare le leggi e sono le forze dell’ordine a lavorare perchè vengano rispettate, dobbiamo innanzitutto pretendere da noi stessi la correttezza e la volontà che possono cambiare la società senza aspettare che sia il sistema a risolvere.La nostre scelte possono ancora cambiare le cose, il nostro modo di pensare può ancora influenzare il nostro Stato e le nostre vite anche se spesso non ci viene detto o dimostrato. Regione Lombardia In conclusione, ringrazio l’I.I.S “L.Cerebotani” di Lonato per averci permesso questo viaggio di istruzione e ringrazio la regione Lombardia e le istituzioni coinvolte in questa giornata contro la mafia per aver avuto il coraggio di credere che, infondo, siamo ancora noi ad avere in mano le chiavi del futuro del nostro Paese. Ora rimane solo a noi la scelta… Vivere facendo si che esempi come Padre Pino Puglisi siano stati soltanto esempi vani, lasciati al passato, oppure diventare noi stessi ingranaggi di un sistema che non ha più paura di funzionare. Forse anche noi, proprio come Padre Pino Puglisi, dobbiamo nascere un’altra volta, nascere con una coscienza nuova, nascere senza più avere paura di essere giusti, onesti, Italiani…

Rino Bellandi




Paralimpiadi

Giornata emozionante quella trascorsa giovedì 17\03\16 al velodromo Fassa Bortolo di Montichiari ,

dove si sono confrontati 250 atleti provenienti da 35 nazioni differenti,che nei 4 giorni consecutivi

a mercoledì 16\03\16 hanno gareggiato per i mondiali di paraciclismo. Questi atleti hanno avuto inoltre

l’opportunità di collezionare importanti punti che avrebbero migliorato il lancio degli stessi alle qualificazioni

per le olimpiadi di Rio 2016. Oltre al fattore tecnico e sportivo è stato molto interessante e soprattutto costruttivo assistere

in prima persona per la prima volta ad un evento simile,che racchiudeva la sua importanza soprattutto nella

determinazione delle persone facenti parte a questa competizione. infatti ho potuto constatare personalmente

il coraggio e la volontà di superare i limiti imposti dal fisico e soprattutto l’energia di lottare con tutte le forze

per raggiungere gli obbiettivi dettati dalla competizione. Questi atleti hanno infatti dimostrato

la loro capacità di vedere oltre i limiti personali,ai quali non si sono voluti arrendere.

Durante la giornata di giovedì 17 marzo,ho avuto modo di riflettere su cosa sono realmente

i limiti e se sono piuttosto dei traguardi ai quali possiamo solo avvicinarsi senza mai superarli

o se sono semplicemente dei muri che ci poniamo noi,che ci convinciamo di non poter superare

per una serie di motivazioni personali.

Assistendo a questa competizione ho compreso cosa vuol dire spingersi al di là di questi muri

e cosa significa dare forza al proprio valore. Credo che questa esperienza faccia riflettere molto e

possa spronare molte persone a rivalutare i propri limiti e a sforzarsi per dare il massimo in

ogni sfida che la vita propone ad ognuno di noi.

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Il 21 Marzo 2016 per commemorare le “vittime della Mafia”

Cravana Valerio – Bonatti Steven classe 5^ C

Il 21 Marzo 2016 per commemorare le “vittime della Mafia”

 

E’ ormai già un’abitudine che da tempo la “mafia” venga ritenuta un classico oggetto di trend per quanto riguarda la nostra nazione e, com’è giusto che sia, perchè negarlo se siamo stati proprio noi gli iniziatori di questa pratica?

Ma partiamo dal principio e cioè dalla definizione del termine: la mafia, o semplicemente organizzazione criminale basata sul principio dell’omertà, consiste in assetto cooperante strutturato secondo criteri ben precisi e suddiviso in più associazioni che esercitano il controllo di attività economiche illecite all’insaputa del governo, o meglio sotto una sorta di copertura da parte di esso, che da sempre ne è stato consapevole omettendone l’operato.

Ma questo espediente crollò circa negli anni ’80 quando iniziarono i primi contrasti tra essa e i magistrati Falcone e Borsellino, coloro che tra i pochi ebbero il coraggio di smascherarla e di far si che si sentenziasse un maxi processo (che stabilì ben 342 condanne e 19 ergastoli), pagandone tuttavia come caro prezzo la vita. Ciononostante questo fenomeno provoca ancora oggi una grossa lacerazione che in un certo senso traspare all’interno del nostro sistema sociale ed è per questo che il 23 giugno 2015 è stata emanata la legge regionale n.17 che stabilisce “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità” e che oggi viene espressa tramite varie manifestazioni in primis svoltesi nelle città siciliane dall’associazione Libera(con la campagna “Ponti di memoria, luoghi di impegno), ma anche nelle maggiori piazze d’Italia e non solo (quest’anno anche Parigi, Bruxelles e Losanna sono state coinvolte), che propongono giornate apposite che promuovano questa iniziativa.

Il giorno annualmente designato è il 21 Marzo e quest’anno a Milano il Consiglio Regionale ha celebrato la “Giornata regionale dell’impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime dove, tra i tanti coinvolti, anche l’istituto L. Cerebotani di Lonato del Garda ha avuto la facoltà e la fortuna di partecipare. La giornata svoltasi nell’auditorium del palazzo della Regione Lombardia ha visto l’intervento in prima persona di importanti personaggi, tra i quali il Pres. della Commissione Antimafia, il Pres. del Consiglio della Regione, fino addirittura all’ex Presidente della Regione Lombardia Maroni.

Dopodichè si è proceduto con lo spettacolo “Nasci, cresci, vivi” a cura dell’associazione “Quelli della rosa gialla”, dei ragazzi palermitani che con una rappresentazione teatrale hanno trasmesso il messaggio lasciato da don Pino Puglisi, vittima della mafia poiché aveva aiutato dei bambini bisognosi ad integrarsi ed educarsi, sottraendoli così dalla strada e ad un futuro malavitosa che li avrebbe portati ad essere nuove leve della criminalità, manovrate dai boss di Cosa Nostra.

E’ necessario quindi che ogni giovane possa trarre insegnamento da quello che le persone che oggi non ci sono più ci hanno voluto lasciare e soprattutto come affermato durante la conferenza, che: “Adesso tocca alla nostra generazione vincere la battaglia e che il mezzo migliore per farlo è quello della testimonianza educativa e culturale, cioè ciò che meglio riesce ad entrare nei nostri cuori” perchè in una paese democratico, come il nostro, tutti devono avere il coraggio e l’obbligo di manifestare le proprie idee senza lasciarsi influenzare da ciò che coinvolgendoti potrebbe renderti la vita nettamente più semplice ma decisamente più immorale.

 

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Alternanza Scuola Lavoro

Alternanza Scuola Lavoro

L’alternanza scuola-lavoro consiste nella realizzazione di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro. I progetti di Alternanza Scuola‐Lavoro nascono dall’esigenza di superare la distinzione cronologica, funzionale e logistica di tre mondi solo apparentemente lontani tra loro: la scuola, il territorio ed il lavoro.

Non si tratta semplicemente di facilitare l’ingresso degli studenti nel mondo del lavoro, ma di dare organicità e struttura a percorsi in cui l’attività didattica realizzata in aula interagisce con attività formative e lavorative, e  con le esperienze vissute in contesti di lavoro, ove studenti e docenti consolidano le loro conoscenze, abilità e competenze e ne acquisiscono nuove.

Le attività dell’Alternanza Scuola‐Lavoro si orienteranno in due direzioni distinte, ma interagenti:

  • verso l’esterno per realizzare rapporti di collaborazione attraverso protocolli di intesa su base annua o pluriennale con aziende, enti certificatori ed esperti del territorio operanti nei settori tecnologici relativi ai nostri indirizzi di studio;

  • verso l’interno per realizzare una struttura che supporta la costruzione di progetti coerenti con gli indirizzi di studi ed in linea con le aspettative degli allievi.

I progetti non sono rivolti solo alle eccellenze, ma anche a studenti con difficoltà nel percorso scolastico ed includono studenti in situazione di handicap che possono trovare nell’alternanza modalità diverse di esprimere le proprie capacità favorendo così l’attuazione di una didattica inclusiva.

Lo stage non viene visto come un semplice collocamento degli allievi nelle Aziende, ma rappresenta per l’Istituto un momento fondamentale del loro percorso formativo. I rapporti ormai consolidati con numerose Aziende operanti sul territorio consentono all’Istituto di offrire agli studenti qualificate esperienze lavorative attinenti agli indirizzi di studi da loro scelti, coniugando in tal modo il sapere, il saper fare e il saper essere.




L ’Alternanza scuola-lavoro: una grande opportunità da non perdere!

 

L ’Alternanza scuola-lavoro:
una grande opportunità da non perdere!


Venerdì 11 dicembre 2015 – ore 15.00
Associazione Industriale Bresciana – Via Cefalonia 60, Brescia – Sala Beretta

Saluti e introduzione lavori
Mario Maviglia – Dirigente Uffiio Scolastico di Brescia
L’alternanza nella legge “La buona scuola”
Angela D’Onghia – Sottosegretario MIUR
Alternanza scuola-lavoro: opportunità, criticità, prospettive
Ermelina Ravelli – Dirigente scolastica IIS V.Capirola di Leno
A che punto siamo a Brescia. Il coinvolgimento delle imprese
Paola Artioli – Vice Presidente Education dell’Associazione Industriale Bresciana
Il Protocollo bresciano per la formazione sulla sicurezza
Fabrizio Speziani – Direttore Dipartimento Prevenzione Medico ASL di Brescia
Offerta formativa e annunci di lavoro sul Web: il match che mancava!
Claudia Graziani – ricercatrice presso CRISP (Centro di ricerca interuniversitario per i servizi di
pubblica utilità) – Università Milano Bicocca
Esperienze di eccellenza nei percorsi di alternanza scuola-lavoro
GianLuigi Bendotti – IIS Ghislandi-Tassara di Breno e Maurizio Zannier – COTONELLA SPA
Fabrizio Facchinetti – IIS L.Cerebotani di Lonato e Giuseppe Pasini – FERALPI SPA
Domande dal pubblico
Conclusioni
David Vannozzi – Direttore Associazione Industriale Bresciana
 

Nel corso del convegno è stata presentata l’esperienza di collaborazione che l’Istituto Tecnico di Lonato ha intrapreso da anni con la ditta Feralpi

L’ITIS di Lonato, insieme all’Azienda Feralpi che ha sede sul territorio dello stesso comune, consapevoli dell’importanza di realizzare un raccordo concreto tra scuola e mondo del lavoro, da anni hanno avviato una collaborazione che di fatto ha anticipato le prescrizioni della l. 107 e che ci ha consentito di sperimentare direttamente l’efficacia dell’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro, già durante il loro percorso scolastico.

Abbiamo iniziato con semplici esperienze di STAGES in Azienda, che comunque davano ai ragazzi la possibilità di vedere applicate conoscenze e procedure apprese a scuola, di capire quali erano i possibili sbocchi lavorativi che offriva l’indirizzo di studi intrapreso e di conoscere le richieste delle aziende del territorio.

Per 4 anni abbiamo poi realizzato, sempre con Feralpi , corsi post diploma nei quali i ragazzi sperimentavano una vera e propria alternanza in quanto per un biennio facevano una settimana di formazione d’aula su materie specifiche del settore e 4 settimane di lavoro in azienda.

Queste esperienze ci hanno fatto maturare la convinzione che i ragazzi hanno bisogno di acquisire sicure conoscenze teoriche che si trasformino in competenze spendibili nel mercato del lavoro e nello stesso tempo devono conoscere e sperimentare il valore formativo del lavoro.

IL PROGETTO IN ATTO

Lo scorso anno il dott. Cotelli, direttore delle risorse umane della ditta Feralpi, ci ha proposto di ampliare il progetto di alternanza aggiungendo un periodo estivo che comprendesse anche ore di formazione.

Questo progetto è stato elaborato in sinergia tra scuola e azienda in modo da raccordare e armonizzare le competenze scolastiche e le competenze aziendali, ed è rivolto a 10 studenti dei tre indirizzi, meccanico, elettronico e informatico ai quali viene assegnato un tutor scolastico e un tutor aziendale che seguiranno tutto il percorso dei ragazzi ed alla fine saranno in grado di poter quantificare e certificare le competenze raggiunte.

Il progetto è articolato nel modo seguente

Una fase di preparazione scolastica propedeutica ed organizzativa con inserimento di un monte ore relative alla sicurezza come previsto dall81 /08

320 ore in azienda suddivise in 80 ore nel periodo scolastico in quarta ,160 ore nel periodo estivo fine quarto anno e 80 ore nel periodo scolastico quinto anno.

Ma l’elemento innovativo introdotto in questa esperienza sono le 110 ore di formazione d’aula ,tenute in azienda ,durante il periodo estivo ,che vanno a completare la formazione tecnica e sono il collante tra le competenze scolastiche e aziendali diventando a tutti gli effetti spendibili nel mondo del lavoro.

Queste ore di formazione tecnica affrontano argomenti relativi a:

processo produttivo ,acciaieria ,laminazione ,manutenzione degli impianti

interventi da parte dei partener tecnologici dell’azienda

comunicazione , sicurezza e orientamento al lavoro.

A conclusione del percorso formativo di alternanza è prevista la realizzazione di una relazione tecnica finale riguardante una parte del processo produttivo, o un intervento di manutenzione che lo studente ha potuto seguire durante la sua esperienza lavorativa. Il ragazzo porterà questa relazione all’esame di maturità in sostituzione della tradizionale tesina .

Questo momento conclusivo del percorso di alternanza servirà per verificare l’effettivo livello di competenza raggiunto dallo studente con questo tipo di esperienza.

Un aspetto importante che voglio sottolineare è quello della continuità dell’esperienza: lo studente viene inserito in un reparto dove rimane fino alla fine del suo percorso di alternanza e questo a nostro avviso consente di concretizzare meglio il raggiungimento delle competenze previste. Con gli stages avevamo sperimentato che il fatto di cambiare ogni volta l’azienda e la mansione dava ai ragazzi una visione generale dell’organizzazione del lavoro, ma non dava la possibilità di concretizzare e consolidare le proprie competenze.

Alla scuola naturalmente spetta tutto il lavoro di coordinamento che va dalla programmazione iniziale, al costante monitoraggio, fino alla verifica finale.

Questo progetto mette in evidenza come scuola e azienda possono operare in sintonia senza che una sostituisca l’altra mantenendo i ruoli per cui sono destinate e raggiungendo obiettivi che singolarmente non si potrebbero raggiungere.

CRITICITA’ DELLA l.107

Le Aziende:

non tutte sono disponibili ad accogliere gli studenti

non tutte sono preparate per organizzare adeguatamente l’inserimento dei ragazzi

non tutti gli indirizzi avranno la possibilità di trovare sul territorio aziende del settore

La scuola:

non sono previsti sufficienti finanziamenti per organizzare in modo dignitoso il lavoro e per riconoscere il maggior carico di lavoro e il rimborso delle spese ai docenti che,

seguono gli studenti nelle aziende

fanno sulle aziende il lavoro di monitoraggio e verifica secondo i requisiti previsti dalla normativa (l. 107)

Per la buona riuscita di un progetto di questa portata sono indispensabili: pianificazione; – organizzazione; – monitoraggio; – direzione; – controllo; – valutazione; che non possono essere sempre delegati al volontariato o alla sensibilità personale del singolo docente.

L’aspetto burocratico:

per le aziende è oneroso produrre tutta la documentazione richiesta;

per la scuola è difficile/impossibile fare questo passaggio senza la collaborazione delle aziende, soprattutto nella fase di certificazione delle competenze. Pertanto forse è da modificare la parte riguardante la documentazione da produrre.

 

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Nuovo laboratorio all’IIS Cerebotani

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LONATO – Inaugurato un nuovo laboratorio di chimica e fisica all’istituto di Lonato. È intitolato alla memoria del fondatore del Gruppo Feralpi, Carlo Nicola Pasini.

La sua realizzazione rappresenta un esempio di modello virtuoso che, partendo dalle sinergie locali e dalla valorizzazione delle capacità del territorio, fa della collaborazione tra pubblico e privato un fattore capace di fornire un servizio formativo prima e sociale poi.

Il laboratorio – intitolato alla memoria di Carlo Nicola Pasini, il fondatore dell’omonimo Gruppo siderurgico cresciuto proprio nella cittadina gardesana – è diventato realtà grazie all’interazione strategica fra la Provincia di Brescia, il Comune di Lonato del Garda, l’Istituto scolastico e le imprese. Questa mattina, giovedì 5, l’inaugurazione (nella foto sopra il tavolo degli intervenuti)

Tre le aziende che hanno contribuito al progetto: il Gruppo FeralpiCo.Me.Ca e Huntsman Surface Sciences. Il laboratorio dedicato alla chimica strumentale, è stato realizzato in soli quatto mesi per non interferire con il calendario scolastico. In particolare, la Provincia di Brescia ha provveduto agli interventi strutturali sull’edificio cui ha fatto seguito la fase di arredo del laboratorio che è già operativo ed in funzione. È stato intitolato alla memoria del fondatore di Feralpi, Carlo Nicola Pasini, in funzione della collaborazione più che ventennale che lega l’IIS Cerebotani al Gruppo siderurgica.

I commenti. «Tutto l’impegno profuso per dar vita a questo laboratorio – ha commentato Vincenzo Falco, dirigente scolastico dell’Istituto d’Istruzione Superiore “L. Cerebotani” – sottende la capacità di un territorio di mettere in campo tutte le sinergie possibili per creare un progetto di valore». «Nonostante viva a Brescia da poco – ha continuato – sono stato fortemente colpito non solo dalla concretezza e dalla tempestività con cui tutto il lavoro è stato svolto, ma anche dalla recettività del mondo imprenditoriale che ha praticamente anticipato i tempi normativi che definiscono l’alternanza scuola-lavoro, ancora in attesa del decreto attuativo».

«Le sinergie locali – ha sottolineato il sindaco Roberto Tardani – sono un volano capace di innescare e favorire il cammino di formazione dei più giovani e, così facendo, garantire loro maggiori opportunità professionali. Come se non bastasse, sono orgoglioso di ciò che vediamo oggi perché abbiamo la conferma di avere sul territorio delle aziende disposte ad investire nella formazione, anche tecnica».

«L’alternanza tra formazione teorica e pratica “sul campo” – è intervenuto Giuseppe Pasini, presidente del Gruppo Feralpi – è il miglior viatico per ridurre al minimo, fino ad azzerare, il gap fra scuola e impresa. Sono lieto che sia stato intitolato a mio padre perché fu lui a vedere nella professionalità delle persone un punto focale della competitività. Sotto quest’egida, il laboratorio vale molto più delle attrezzature che contiene. Esso testimonia coi fatti la grande attenzione che Feralpi ha sempre rivolto ai giovani intesi come risorsa fondamentale per traghettare le imprese verso un livello competitivo più elevato, anche a livello internazionale». «Inoltre – ha ricordato – già oggi Feralpi è attiva nell’alternanza scuola-lavoro. Oggi il progetto coinvolge, nella sede di Lonato del Garda, una decina di studenti del quarto e quinto anno dell’IIS Cerebotani. Nel prossimo ciclo cresceranno nel numero perché l’esperienza è più che positiva».




Progetto di educazione alla legalità della guardia di finanza

Il 16 Aprile alle ore 10.00, presso il nostro Istituto bresciano ha avuto luogo l’incontro del progetto “Educazione alla legalità economica”, sulla base del protocollo d’intesa nazionale tra la Guardia di Finanza e il Ministero dell’Istruzione.fotofinanzadue

L’incontro ha visto la partecipazione di molte classi del Triennio. L’incontro è stato fortemente voluto dalla nostra Dirigente Scolastica, dott.ssa Roberta Gambaro, ed ha avuto come relatore il Comandante in persona del Gruppo Provinciale di Brescia, Ten. Colonnello Sergio De Michelis. Una presenza speciale, quindi, anche grazie alla collaborazione del prof. Domenico Marchione, non solo in quanto referente della Commissione Alunni ma anche perché anch’esso ha fatto parte, quale Ufficiale, della “famiglia” della Guardia di Finanza; inoltre, un forte ringraziamento va esteso al Comandante della Tenenza della G. di F. di Desenzano del Garda, tenente Giuseppe Santucci, per il suo sostegno alla bella iniziativa.

 

 

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L’intento è di far maturare sempre più la consapevolezza del valore della legalità economica, con particolare riferimento alla prevenzione dell’evasione fiscale e allo sperpero di risorse pubbliche, delle falsificazioni, della contraffazione, nonché dell’uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’incontro ha stimolato una maggiore consapevolezza sul delicato ruolo rivestito dalla Guardia di Finanza, quale organo di polizia vicino a tutti i cittadini, nelle vari espressioni di tutela delle libertà economico-finanziare e di controllo a 360° gradi del territorio nazionale e non solo.

foto.finanza La capacità del Comandante di conquistarsi l’attenzione dei ragazzi, anche con racconti di alcuni interventi concreti effettuati dalla Guardia di Finanza e l’impiego di accattivanti contributi audiovisivi e di videoclip di artisti italiani, ha destato molto interesse nei partecipanti, tanto è vero che numerose sono state le domande o “curiosità” dei nostri studenti sulle tematiche trattate, soprattutto su quali sono i tipi di reati e sanzioni nei quali i giovani possono più frequentemente cadere. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet del Corpo(www.gdf.gov.it).




Progetto Martina

SabatIMG_4494o 30 maggio le classi terze hanno partecipato al progetto Martina.
Questo si pone l’obiettivo di dare informazioni agli studenti delle scuole superiori di 2° grado sui vantaggi che si ottengono seguendo stili di vita corretti e sugli accorgimenti da mettere in atto per evitare alcuni tumori o per scoprire gli altri in tempo utile alla cura.

La metodologia di comunicazione si basa sul convincimento che la lotta ai tumori non si combatte con il divieto ma con la cultura, unico strumento che può garantire il necessario e duraturo impegno personale sulla base di scelte consapevoli.

Al termine dell’incontro e dopo un anno gli studenti compilano un questionario; la valutazione degli stessi permette un continua ottimizzazione. Il “Progetto Martina” nasce nel 1999. Nell’ultimo anno scolastico il Progetto Martina ha coinvolto 534 club, 715 scuole, 69.290 studenti. I questionari compilati dagli studenti hanno dato i seguenti risultati: riduzione-eliminazione del fumo 40%, alimentazione più corretta 50%, inizio di attività fisica 60%. Per questi studenti si stima una riduzione di rischio di contrarre un tumore del 30-50%.




Polizia di stato

Anche nel 2015 si rinnova la campagna itinerante di educazione alla legalità “Una vita da Social”, che raggiungerà gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, gli insegnanti e i loro familiari in tutto il Paese.

Il Progetto, ideato e curato dal Servizio polizia postale e dall’Ufficio relazioni esterne della Polizia di Stato, ha lo scopo d’informare e sensibilizzare gli utilizzatori dei social network sui rischi della Rete.

Simbolo e cuore del Progetto è il Truck, un bus allestito a spazio multimediale che sosterà nelle principali piazze cittadine. Al suo interno esperti della Polizia postale daranno consigli e spiegheranno i principali pericoli che si incontrano sulla Rete per navigare in sicurezza.

L’iniziativa è rivolta non soltanto agli studenti, ma anche a insegnanti, genitori e a chiunque volesse saperne di più sulle insidie di Internet.

Oltre ai momenti di formazione, in alcuni centri di maggiore interesse (Torino, Milano, Padova, Ravenna, Firenze, Perugia, Roma, Bari, Palermo e Cagliari) sono previste delle rappresentazioni teatrali sul bullismo, durante le quali esperti della Postale daranno consigli e spiegheranno i principali pericoli che si incontrano sulla Rete.

Il percorso del Truck, che nel 2015 prevede 55 tappe, è stato riassunto su una mappa. Passando con il mouse sulle città si apre un box con i principali eventi che hanno caratterizzato ogni singola tappa.
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fonte: www.poliziadistato.it




Incontro con la cooperativa sociale “il samaritano” di Verona

In data 26 marzo 2015 gli alunni di alcune classi dell’I.I.S. Cerebotani di Lonato del Garda (BS) hanno avuto il piacere e il privilegio di poter incontrare due socio-volontari della cooperativa sociale “ Il Samaritano” di Verona.

Questa ONLUS si occupa di dare accoglienza a persone, purtroppo senza fissa dimora, e di garantirgli un abitazione, un pasto caldo e di aiutarli a re-inserirsi nel mondo odierno garantendogli sicurezza, piena soliderietà e Amore. Insieme ai volontari c’erano due giovani fuggiti da due paesi differenti, per via delle situazioni politiche del loro territorio, hanno mollato una vita per ricominciarne un’altra, e hanno trovato casa proprio li, al Samaritano di Verona. Molte di queste persone non sanno cosa aspetta a loro una volta sulla barca che li porterà in salvo, ma non gli interessa ricevere poco, perché sanno che sicuramente sarà meglio di quello che avevano prima.

IMG-20150326-WA0000E faticano a ricostruire la loro vita da zero; i volontari del samaritano si occupano proprio di questo, di rendere sempre più accogliente la CASA, organizzare attività, e reintegrare totalmente giovani e anziani nella vita di tutti i giorni. Poche parole per descrivere l’emozione che si è creata dentro di me e dentro miei compagni , nel sentire le commoventi storie dei due ragazzi, che si sono offerti di scattare foto con noi e di rispondere alle nostre domande nonostante la difficoltà linguistica.

Si hanno poche occasioni nella vita così, che possano ricordarci l’importanza delle cose che abbiamo, che un pasto caldo, non è così scontato come può sembrare a volte, e nemmeno un tetto sopra la testa, eppure loro ce l’hanno grazie a questa fantastica CASA accoglienza.

 

Buali Davide