Olimpiadi robotiche

expo

Il 12 e 13 gennaio, presso Modena Fiere ed in occasione di Expo Elettronica si è disputata la terza edizione delle Olimpiadi Robotiche, uno degli appuntamenti più importanti a livello nazionale. In questa manifestazione gli studenti di diversi istituti tecnici superiori si sono sfidati a colpi di robot: gli organizzatori hanno donato alle scuole dei robot Printbot Evolution, che i ragazzi hanno assemblato e programmato in classe, per poi farli scendere in campo durante la Fiera facendoli gareggiare in diverse prove di abilità tra cui il line follower, il mini sumo, la prova del labirinto e robot calcio. Il robot meglio programmato avrebbe portato la sua scuola sul podio, ma soprattutto alla finale nazionale che si terrà in occasione di Expo Elettronica il 4 ed il 5 maggio a Forlì.

Olimpiadi Robotiche IIS CEREBOTANI-3

I.I.S. “L.Cerebotani” di Lonato del Garda, sabato 12 e domenica 13 gennaio 2019, ha partecipato alle Olimpiadi Robotiche tenutesi presso il centro Fiere di Modena in occasione dell’Expo Elettronica.

Gli studenti Conti Luca, Fort Mattia, Rizzetti Davide, Serra Leonardo della classe 5^C Elettronica e Bonasera Daniele, Pitrolo Gentile, Sciotti Nicola, Sirag Zahir della classe 4^T Telecomunicazioni, guidati dal dirigente scolastico Vincenzo Falco e diretti dai Prof. Salvatore Strano ed Emanuele Tonoli,

i nostri campioni

hanno utilizzato con successo le loro competenze, ottenendo alla fine delle due giornate il gradino più alto del podio e classificandosi alle finali nazionali per la seconda volta consecutiva.

Con questa vittoria si è confermata la preparazione che l’I.I.S. “L.Cerebotani” riesce a trasmettere ai suoi discenti grazie a metodologie di learning by doing, di stimolare la creatività, far emergere le loro capacità soprattutto relazionali e cooperazione reciproca ed utilizzare tutte le loro conoscenze ed abilità preparandoli in modo coscienzioso verso il cammino nel mondo del lavoro ed universitario.
Le due classi vincitrici si metteranno nuovamente in gioco alla prossima sessione delle Olimpiadi che si svolgeranno a Forlì nel maggio 2019.Olimpiadi Robotiche IIS CEREBOTANI-2




Visita alla RuB-Rubinetteria Utensilerie Bonomi

bonomi Il giorno Venerdì 16 Novembre io e la mia classe ci siamo recati per le 10 del mattino nell’azienda a conduzione familiare RuB. Appena arrivati siamo stati accolti dal responsabile per la sicurezza e l’ambiente dell’azienda, il quale ci ha accompagnato nella stanza, in cui si svolgono gli incontri con eventuali clienti, oppure con visitatori come noi. Lì ad attenderci c’erano il responsabile della produzione e la responsabile delle vendite. Essi, attraverso un Power Point, ci hanno illustrato di cosa si occupa l’azienda, delle loro attenzioni sulla formazione dei dipendenti e ci hanno detto soprattutto che il nostro ruolo di tecnici in un azienda del genere è un ruolo di primissimo rilievo e indispensabile. Dopo averci mostrato di cosa si occupassero, ci hanno portato all’interno dell’azienda, nel reparto in cui viene creato il prodotto che una volta finito è pronto per essere spedito al cliente. Qui ci hanno mostrato diversi reparti partendo da quello iniziale cioè dove sono situati i disegnatori, per passare poi al reparto dei plurimandrini, macchinari che lavorano i pezzi grezzi (fabbricati in ottone oppure in acciaio) trasformandoli in componenti che verranno poi assemblati tra di loro.

IMG-20181116-WA0004

Altri reparti che abbiamo visto successivamente sempre in ordine di lavorazione sono stati quello di montaggio, nel quale erano presenti parecchi robot capaci di assemblare svariati rubinetti in pochissimo tempo, e tra questi ce n’era uno di ultimissima generazione che è stato realizzato dai tecnici dell’azienda in collaborazione con un’importante università del Nord Europa.

A seguire ci siamo recati nel reparto magazzino, molto rifornito e ordinato. Infine, abbiamo visitato il reparto dell’imballaggio e della successiva spedizione del prodotto finito, il quale è molto all’avanguardia, cosa che permette di far partire la merce con rapidità, ma allo stesso tempo in sicurezza. Dopo aver visionato quest’ultimo reparto, abbiamo salutato e ringraziato i vari responsabili e accompagnatori per la bella accoglienza e siamo ritornati a scuola.

Penso che esperienze di questo tipo siano molti utili per capire un domani cosa ci aspetta nel mondo del lavoro. Soprattutto esse ci aiutano a capire che quello che ci aspetta è davvero ciò che vogliamo fare nella nostra vita, ed è per questo motivo che io considero queste visite essenziali. Credo che sia importante riproporle anche in situazioni diverse in modo da renderci consapevoli e preparati al domani. Un ringraziamento speciale per la professionalità nel relazionarsi con i referenti della ditta ospitante va agli accompagnatori, prof. Domenico Marchione e prof.ssa Fabia Galesi.

IMG-20181116-WA0001

Rebecchi Simone, 2ªM




Dialogo nel buio

Dialogo nel buio

Martedì 30 ottobre siamo andati a Milano per partecipare a “Dialogo nel buio” una manifestazione organizzata dall’Istituto dei Ciechi di Milano.

COS’E’?
Dialogo nel Buio è una mostra ma è anche un vero e proprio percorso che si differenzia da un’esposizione tradizionale per l’assenza totale di luce e per il fatto che i visitatori per esplorare gli ambienti devono affidarsi esclusivamente ai sensi del tatto, dell’udito, dell’olfatto e del gusto.

COME SI SVOLGE?
In gruppi di massimo 8 persone i visitatori compiono un percorso nel buio della durata di un’ora. Si passa per alcune ambientazioni che richiamano situazioni di vita quotidiana svelando «un altro modo di vedere». Dopo aver attraversato i diversi ambienti, l’ultima tappa è un bar dove, sempre nell’oscurità più totale, si commenta l’esperienza vissuta.
Appena entrati nella struttura si viene accolti da una guida che spiega cosa bisogna fare e consegna dei bastoni che serviranno a riconoscere gli ostacoli durante il percorso. Quando vengono spente le luci si viene accolti da un’altra guida, non vedente, che conduce i partecipanti attraverso il percorso (passando per sentieri di ghiaia, riconoscendo piante, facendo una “gita in barca”) facendo sì che essi sfruttino tutti e 5 i sensi e facendogli capire quali sono le difficoltà ed i problemi che una persona cieca deve affrontare ogni giorno. Alla fine del percorso ci si ferma ad un tavolo ed un’altra guida è a vostro servizio per offrirvi qualcosa da bere o, nel caso in cui voleste, un bel taglio di capelli.

IMPRESSIONI
Consultandoci un po’ come classe è emerso che tutti sono stati molto contenti dell’esperienza provata: a tutti è piaciuto provare un modo “diverso” di vivere e tutti hanno appreso qualcosa da questa bellissima uscita. Un piccolo “difetto” che qualcuno ha riscontrato è la difficoltà stessa del percorso, ma è semplicemente un ostacolo da superare per tutti coloro che non sono abituati ad attività di questo tipo.
imm1

(lo staff)




Lo sport, il suo valore educativo per i giovani d’oggi: gare di atletica provinciali studentesche

Non è importante ciò che facciamo, ma come lo facciamo. Chi non conosce lo sport, quello praticato, è forse portato a considerare quest’attività solo un passatempo, poco utile al proprio avvenire. Lo sport, non è solo un semplice passatempo, un’attività ristoratrice, ma anche un mezzo di crescita e noi in questo ci crediamo.

Per questo motivo ci proponiamo sempre per ogni sfida come quella del 20 Aprile 2018 dove la scuola ed i suoi migliori studenti ha partecipato all’annuale gara di atletica al campo sportivo di Desenzano del Garda.IMG-20180428-WA0004

Gli alunni di tutte le età, provenienti da tutte le scuole della provincia, si sono affrontati sotto l’aspetto sportivo nelle classiche specialità dell’atletica. Specialità che spaziano dai 100-200-1000m piani al salto il lungo ed in alto fino al lancio del peso e del disco.

Un momento di competizione tra alunni e scuole, ma sopprattutto un grande momento di crescita personale per gli alteti in campo. Noi studenti dell’IIS di Lonato siamo orgogliosi di poter dire che abbiamo portato in alto la bandiera del nostro Istituto. Non solo presentandoci su ogni podio di ogni specialità (tranne per la categoria femminile per carenza di personale…) ma sopprattutto portando gioa, felicità e voglia di divertirsi facendo bene.

Siamo orgogliosi di poter dire di essere riusciti al meglio in tutto ciò, stravincendo i campionati studenteschi di quest’anno sia nella categoria allievi sia nella categoria juniores, nelle quali abbiamo scalato il gradino più alto del podio, alzando due sudate ma meritatissime coppe.IMG-20180428-WA0000

In fin dei conti l’essere umano per sua natura è motivato e regolato da una tensione interiore che lo spinge verso interessi e passioni; la cultura e lo sport devono essere tra questi, anzi, secondo me, sono i più importanti; è attraverso loro che si nutre in maniera conveniente la vita.

Ho piacere di concludere questo resoconto di una giornata lunga ed impeg nativa ma meravigliosa con una citazione che sentii tempo fa:

Lo sport forse non è la felicità, ma io non ho mai visto uno sportivo triste”.

Davide Olivetti, 5A




Viaggio a Milano, fiera della nasa

Mostra Nasa Milano

Mostra Nasa Milano

IL VIAGGIO: formazione interiore, divertimento e divagazione, in un parola metafora della vita.
Esso è lo stimolo naturale alla ricerca del nuovo, l’attrazione per ciò che è estraneo, la capacità di relazionarsi con il diverso.
15 Febbraio 2018 ci troviamo a Milano all’interno del castello Sforzesco, vicino a Parco Sempione.
In attesa che la fiera della NASA apra , tappa principale del nostro viaggio, ci immergiamo tra le fantastiche mura medievali e tra la natura che il parco ha da offrire.
Il castello e il parco sono così interessanti e belli che il tempo vola in un baleno e la fiera è ormai aperta.
Una volta dentro la fiera veniamo accolti da una guida capace quanto simpatica, che ci spiega nel dettaglio la storia e tantissimi Aneddoti riguardanti lo spazio.
La fiera non è particolarmente grande, ma al suo interno è presente di tutto, da modellini in scala a tute spaziali originali!

Mostra Nasa Milano

Mostra Nasa Milano

Una volta finito il tour, ad una cifra ragionevole, è possibile diventare astronauti per qualche minuto, provando il simulatore di viaggi spaziali.
Insomma un viaggio divertente quanto interessante che ha lasciato ad ognuno di noi la voglia di scoprire e di non farci mai limitare da ciò che non comprendiamo.

Ringraziamo il prof Marchione per la bellissima idea!

Classe in gita alla mostra della Nasa a Milano

Classe in gita alla mostra della Nasa a Milano




Alternanza alla RIMA spa

Nel periodo che intercorre tra 8 gennaio 2018 e 26 gennaio 2018 mi sono trovato a svolgere l’alternanza scuola-lavoro ad un’azienda che produce componentistica per macchine agricole, cilindri idraulici, ruote in ferro e tante altre cose; questa azienda prende il nome di RIMA e situa a Montichiari(BS).

La Ri.Ma viene fondata nel 1972 a Brescia da Riccardo Magri, essa nacque come azienda produttrice di ruote in ferro e appoggi meccanici.image2

Nel 1986 quattro dipendenti scommettono sul progetto, rilevano Ri.Ma e nasce RIMA S.p.a.
Nel 1993 inizia la partnership di vendita dalle ralle di sterzo a sfera e nel 1997 viene creata l’unità produttiva dei cilindri idraulici nella sede principale di Montichiari(BS) e nel 1999 ottiene la certificazione di qualità UNI EN ISO.

Nel 2001 inizia l’espansione all’estero con la creazione dell’export department.

Nel 2003 nasce la filiale inglese RIMA UK Ltd a Dereham, Norfolk (UK).

image3Nel 2010 RIMA sviluppa il proprio sistema logistico e nel 2012 acquisisce la produzione di ralle a sfera e cuscinetti di base.
Di queste tre settimane, la prima l’ho svolta in torneria dove ho imparato ad usare il centro di lavoro e il tornio a controllo numerico aiutando dei ragazzi.

La seconda settimana l’ho passata in reparto saldatura imparando a programmare i robot affiancato ad un operaio con esperienza.

image1 (1)

La terza e ultima settimana l’ho passata in ufficio tecnico ad inserire dati nel sistema dell’azienda.

Particolari ringraziamenti al titolare dell’azienda Romeo Faganelli e al responsabile Paolo Zani per essere stati molto disponibili e per aver reso possibile questo progetto.

Ringrazio inoltre il professor Domenico Marchione per essersi impegnato ad aiutarmi a svolgere al meglio l’esperienza dell’alternanza scuola lavoro.
In queste tre settimane ho avuto una grande crescita professionale, ma anche umana.
Molto volentieri tornerei a svolgere progetti futuri con questa azienda e consiglierei a tutti di provare.

BICICA DENNIS, 4A




Un venerdì insieme ai volontari del periodo della guerra in Jugoslavia

Venerdì, siamo stati ad un incontro con dei volontari che hanno contribuito, nel periodo della
guerra di Jugoslavia, al sostegno della popolazione e al trasporto dei beni primari e alimentari.
Le loro storie oltre che far riflettere molto, ci hanno fatto intuire che ognuno di noi, anche se nel
nostro piccolo, è portato e può sicuramente fare qualcosa.

"chi regala le ore agli altri vive in eterno" Alda Merini

“Chi regala le ore agli altri vive in eterno”
Alda Merini

Il racconto di quando il volontario è sopravvissuto e la canzone su Sarajevo, ci fanno riflettere su
come fosse la situazione all’epoca, sia dal punto di vista militare che dal punto di vista della
popolazione che non voleva che la guerra sovrastasse loro e la propria città.
Testimonianza di questo sono le persone ed i ragazzi che rischiavano la vita per poter andare a
prendere del pane o che subito dopo un bombardamento sulle proprie case, ripulivano dalle
macerie.
Essendo stato in Macedonia 2 anni fa ed avendo visto come sia la situazione ora, posso affermare
che la guerra ha colpito ogni Nazione della ex-Iugoslavia nel punto più profondo, lasciando così
un’incredibile situazione di arretratezza generale con casi di povertà incredibile, rispetto al resto
dell’Europa.

Da ciò possiamo trarre tutti la capacità della guerra di assorbire ogni bellezza da qualsiasi Paese
lasciando il nulla assoluto una volta terminata. Per concludere, vorrei dire che l’attività del
volontariato, anche se effettuata raramente, penso possa dare una mano a capire maggiormente
se stessi e a ripagare, ringraziare attraverso la solidarietà e l’amore per tutto ciò che ogni giorno
riceviamo.

Ragazzi che hanno partecipato all'incontro con i volontari

Ragazzi che hanno partecipato all’incontro con i volontari

Bertuzzo Simone 3^B




Uscita al Vittoriale

Come prima uscita extrascolastica del nuovo anno, il 27 Gennaio noi classi quinte ci siamo recate con mezzi propri presso il noto Vittoriale degli italiani, la splendida residenza di Gabriele d’Annunzio nonché un simbolo d’orgoglio della nostra nazione.

Vista del Vittoriale

Una volta arrivati tutti sani e salvi presso il suggestivo paese di Gardone, che gode di una delle viste più spettacolari sul lago di Garda, ci siamo organizzati per visitare la famosa residenza e il suo rigoglioso parco. Dopo una rapida escursione tra le strette vie del borgo e dopo parecchi caffè, la mia classe ed io, accompagnati dal Professor Marchione ci siamo immersi nella quasi soffocante magnificenza offerta dai giardini che circondano la residenza. Uno degli elementi più celebri dei giardini è sicuramente la nave militare Puglia, trasportata fin sopra le montagne di Gardone da La Spezia e che oggi ospita una vasta collezioni di modellini navali. Da sottolineare inoltre la presenza del mausoleo di d’Annunzio e dell’anfiteatro, che ancora oggi è usato per spettacoli teatrali e musicali, con una vista mozzafiato sul lago.

L’opulenza con cui il celebre poeta ha vissuto la sua intensa vita, si rispecchia nella smisurata ricchezza di particolari e dettagli che ha voluto inserire nella sua casa e nel suo parco, che ancora a distanza di decenni dalla sua scomparsa, riescono ad affascinare ed incantare chiunque. La visita guidata nelle camere di d’Annunzio la fortuna di aver trovato una splendida giornata hanno migliorato ancor di più l’esperienza, che si è rivelata una delle uscite più belle e divertenti di questi cinque anni.

dav

Gli studenti della classe 5^A

Come membro della classe 5°A posso dire che, malgrado tutte le “ingiustizie” subite in fatto di gite e uscite quest’anno, riusciremo comunque a goderci una cosa che nessun consiglio di classe potrà mai toglierci: il divertimento e la serenità di uscire insieme, anche a due passi da casa.

Speltoni Davide, 5A




L’istituto Cerebotani vince le olimpiadi robotiche

Le classi quinta C e quinta T si aggiudicano il primo gradino del podio al Brixia Forum

L’istituto Luigi Cerebotani di Lonato del Garda con due classi quinte vince le Olimpiadi Robotiche.

Il gruppo vincente

Il gruppo vincente

Olimpiadi Robotiche

Un evento decisamente appassionante tenutosi al Brixia Forum di Brescia, in via Caprera, che ha catalizzato l’attenzione di molti giovani e professionisti del settore, nonché rampa di lancio nel mondo del lavoro per numerosi studenti. Due giornate di sfida all’ultimo byte, quelle di sabato 11 e domenica 12, che hanno visto tanti ragazzi darsi battaglia con le proprie competenze in campo tecnico e informatico. Gli studenti delle classi quinta T e quinta C, guidati dal dirigente scolastico Vincenzo Falco e diretti dal professore Salvatore Strano, sono riusciti nel difficile obiettivo di raggiungere il gradino più alto del podio.

La gara

La gara prevedeva lo svolgimento, attraverso una robo-macchina creata dagli stessi alunni, quattro diverse complicate prove: Line Follower, Mini Sumo, Robo-Calcio e Robo-Labirinto. Una vittoria meritata che ha confermato a livello regionale la preparazione che l’Istituto Cerebotani ha saputo e sa trasmettere tutt’oggi ai propri studenti; preparandoli in modo coscienzioso verso il cammino lavorativo e universitario, ma ancor più a far proprie le capacità di problem solving e pensiero creativo applicato alla scienza, sempre più fondamentali per affermarsi nel mondo odierno a marcia 2.0. Sono proprio queste caratteristiche che hanno permesso a questi giovanissimi ragazzi, futuro del mondo universitario e lavorativo, di conquistare la vittoria. Le due classi vincitrici hanno ottenuto così la possibilità di mettersi di nuovo in gioco durante la prossima sessione delle Olimpiadi robotiche che si svolgerà a Forlì nel maggio 2018, proprio in prossimità della fine del loro percorso scolastico all’interno della scuola superiore e l’inizio della loro affermazione nel mondo del lavoro.

fonte: Brescia7giorni




Lankama

Giovedì 25 maggio, si è tenuto alla pizzeria La Rocca Contesa di Lonato, il tradizionale pranzo che premia, come ogni anno, la classe dimostratasi più generosa nelle offerte per i bambini indiani adottati a distanza dalla nostra scuola. L’IIS Cerebotani, infatti, già da molto tempo, ha adottato a distanza quattro bambini dell’associazione Lankama, una onlus fondata da Loredana Prosperini, un ex insegnante del Cerebotani, attualmente in pensione. L’associazione, che prende il nome dalla prima bambina adottata, opera nello stato dell’Andhra Pradesh, uno degli stati più poveri e arretrati della federazione indiana. Attualmente l’associazione ospita nella casa accoglienza, costruita grazie alle donazioni, la Smiling Children’s Home, più di un centinaio di bambini, mentre altri duecento vivono in famiglia, grazie all’aiuto degli sponsor.

Si va a scuola

Si va a scuola

Lo scopo della onlus è, fondamentalmente, quello di garantire una vita dignitosa a questi ragazzi e ragazze, seguendoli negli studi, che in India sono un privilegio e non un noioso dovere, o insegnando loro un mestiere che gli consentirà di trovare un lavoro con cui poter vivere. Senza il nostro e il vostro aiuto molti di loro dovrebbe già lavorare in giovanissima età, spesso sfruttati bestialmente oppure, peggio ancora prostituirsi o vivere magari ai margini della legge. Appartengono, infatti, agli strati più bassi della società indiana e inoltre sono cristiani, quindi sono membri di una piccola minoranza rispetto agli indù e ai musulmani.

Oltre allo studio vengono garantite ai bambini cure mediche, che in India sono costose e spesso fuori dalla portata delle tasche delle famiglie più povere, quelle da cui appunto provengono i nostri ospiti.
E così, è nato il Progetto Lankama.

Il doposcuola

Il doposcuola

I nostri docenti di Scienze Motorie, con un lavoro indefesso e ammirevole, tutti gli anni scolastici raccolgono i soldi per poter mantenere quattro ragazzi:
Nauru Amulia (15 anni, maschio), Gorrumucho Anusha (17 anni femmina), Challapalli Bargava Raju (20 anni, maschio), Patipati Ramya (13 anni femmina).
Grazie alla generosità dei nostri alunni, quattro fra ragazzi e ragazze, a migliaia di Km di distanza, con storie spesso tragiche alle spalle, possono studiare, lavorare, vivere insomma in modo più sereno rispetto a tanti loro compatrioti.

Per ringraziare coloro i quali hanno donato, Luigi, il proprietario della Rocca Contesa, nonché socio dell’associazione Lankama, offre  ad ogni alunno della classe che è stata più generosa nelle donazioni, una pizza e una bibita. Quest’anno i vincitori sono stati i ragazzi della V B, a cui si sono aggregati altri alunni che si erano distinti per la generosità della loro donazione individuale.
Con la partecipazione dei docenti Silvano Bandera, Claudio Papa, Tiziano Mistai, Roma Fabia e dell’inossidabile Gianfranco Bricchi, i pilastri del progetto, il pranzo si è svolto in allegria. E fra una pizza e una Coca Cola, è anche nata l’idea di far corrispondere tramite mail i nostri alunni  con i ragazzi adottati, perché non restino semplici nomi, ma diventino persone concrete, reali, amici lontani nello spazio, ma vicini nel cuore.

P.S.  Chi volesse saperne di più, può consultare il sito dell’associazione http://www.lankama.it/ oppure visitare la pagina facebook Lankama India o Lankama onlus.

In classe

In classe