Laboratorio musicale ACLE “POP MUSIC ‘N CULTURE”

Nei giorni 2 aprile, 30 e 31 maggio 2016 l’istituto ha ospitato due insegnanti di

madrelingua inglese che hanno coinvolto studenti del biennio e della classe 3K in

laboratori musicali.

Questo progetto è nato con lo scopo di avvicinare i ragazzi alla lingua inglese, spesso

considerata ostica e inutile.

Con l’ausilio di una chitarra e di video, Karl Lavo (dalla Nuova Zelanda) e Lara

Greenfield (dall’Inghilterra) hanno invece saputo interagire con gli studenti che hanno

analizzato i testi delle canzoni più famose parlando e cantando in inglese.

Al termine dei laboratori gli alunni sono stati entusiasti e hanno già chiesto di poter

organizzare questa iniziativa anche il prossimo anno scolastico.

 

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La referente del progetto

Sandra Falcone




Gita Berlino 5^C

Sveglia presto, attività celebrale al 3%, e tre ore di pullman.

Diciamo che avrebbe potuto iniziare meglio la gita della 5°C a Berlino, ma alla fine, come da pronostico si è rivelata un esperienza formativa e bellissima.

La prima impressione della città? Bhe, fredda, molto fredda, ma allo stesso tempo molto accogliente. Bastava alzare gli occhi e osservare il panorama per osservare una quantità incredibile di gru da costruzione, l’occidente ne era letteralmente costellato.

Non a caso Berlino è una città davvero moderna, quasi completamente ricostruita in seguito ai bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale da parte degli alleati; il primo giorno, grazie alla vicinanza dell’hotel, abbiamo visitato una viva testimonianza degli orrori della guerra: la chiesa “Kaiser-Willhelm-Gedächtniskirche”, danneggiata gravemente nel 1943 e non più ricostruita.

Un altro elemento simbolo della guerra che abbiamo visitato è il Reichstag, la sede del parlamento, data alle fiamme durante la scesa al potere di Hitler.

Grazie alla sua collocazione, ne abbiamo approfittato per fare una bella passeggiata fino alla porta di Brandeburgo, il simbolo per eccellenza della città; e giusto per non farci mancare un po’ di attività fisica siamo saliti fino in cima al Duomo di Berlino, una splendida chiesa in stile rinascimentale italiano con una vista mozza fiato. Per concludere abbiamo visitato il museo delle Scienze e chiaramente studiando elettronica, quella è stata l’unica parte che a causa dell’orario non siamo riusciti a visitare.

Il terzo giorno è stato completamente dedicato alla città Potsdam e al palazzo di Cecilienhof, nel quale tra Luglio e Agosto del 1945 si tenne per l’appunto la conferenza di Potsdam. Durante questo vertice tra le forza alleate, i rappresentati di America, Inghilterra e Russia (rispettivamente: Trumann, Churchill e Stalin), si riunirono per discutere e decidere delle sorti della Germania nel dopo guerra.

La struttura in sé non era neanche troppo sfarzosa o eccessivamente lussuosa, infatti venne scelta più che altro perchè la città di Berlino era martoriata dalla guerra e non avrebbe potuto ospitare una conferenza di quella portata. Tuttavia, il fatto che in quelle precise stanze vennero prese decisioni le quali conseguenze hanno tutt’ora ripercussioni sulla storia Contemporanea, ha scatenato in tutti noi sensazioni importanti, soprattutto perchè si parla di soli 71 anni fa.

Il quarto giorno è stato a nostro parere quello più ricco di emozioni e stimolante, in quanto dedicato al Muro di Berlino; soprattutto a una delle poche parti ancora rimasta intatta della striscia della morte, quel lembo di terra compreso tra i due muri che dividevano Berlino dall’est (Unione Sovietica) e Berlino dell’ovest (America).

Per comprendere interamente la storia della striscia della morte abbiamo prenotato una guida; una signora Italiana che viveva in Germania da parecchi anni, la quale essendo una professoressa di storia ci ha spiegato la vicenda con tutta la passione possibile facendoci davvero immergere nelle vicessitudine di quegli anni.

Il pomeriggio è stato anch’esso investito nella visione del muro, una parte di esso molto spostata dal centro, famosa per i graffiti, uno tra tutti quello raffigurante il bacio tra Truman e Stalin.

L’unica pecca è stata il cibo, forse troppo abituati al buon cibo italiano, ma per forza di cose siamo dovuti rincasare in Fast Food, più o meno ogni giorno. Perfortuna per dimenticare il pessimo cibo avevamo le nostre tre/quattro pinte…di “coca-cola” quotidiane.

In conclusione è stata una bellissima esperienza ricca di emozioni, risate e “coca-cola”, che abbiamo avuto il piacere di condividere con i nostri compagni di classe e professori.

 

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Emanuele Bortolotti, Marco Broglia, Ahmed Dahany

 




La narrativa della Resistenza a Muscoline

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Sabato 23 aprile alle 17 presso la biblioteca civica (via Paolo VI, 7) la professoressa Miria dal Zovo parlerà della narrativa popolare nella Resistenza. Ingresso libero.

In occasione della festa della Liberazione il comune di Muscoline propone alla cittadinanza un’iniziativa originale di commemorazione. Per questo ha invitato la professoressa Miria dal Zovo a parlare di letteratura popolare durante il periodo della resistenza. La dottoressa lo farà analizzando il libro di Renata Viganò L’Agnese va a morire, un classico della produzione novecentesca su queste tematiche.

Ai ragazzi della scuola secondaria di secondo grado che parteciperanno, si ricorda che verrà rilasciato un attestato utile per poter richiedere il credito scolastico. Per la dichiarazione ci si può prenotare all’indirizzo biblioteca.muscoline@gmail.com



Viaggio d’istruzione a Firenze 4A-4B

Dopo i primi tre anni scolastici presso l’istituto tecnico Cerebotani di Lonato, finalmente giunti in quarta anche noi abbiamo avuto l’opportunità di andare in gita scolastica, il momento più atteso da noi studenti.

Da Martedì 8 Marzo 2016 a Venerdì 11 marzo, noi alunni di quarta A e quarta B, siamo stati a Firenze in visita della città, soggiornando presso l’ostello “Florence Plus”, poco distante da piazza Duomo.

La mattina, dopo aver fatto colazione presso l’ostello, si visitava tutti assieme la città; a pranzo si era liberi di scegliere dove pranzare; nel primo pomeriggio ci si radunava e si proseguiva nella visita; la sera si tornava all’ostello e verso le 19.00, si raggiungeva in gruppo il ristorante convenzionato, non molto gradito al palato di molti; quindi si tornava in ostello dove si poteva fraternizzare.

Tra le principali “mete” visitate, il Duomo, la chiesa di Santa Croce, la galleria degli Uffizi, il museo della scienza, Palazzo Pitti, il giardino di Boboli, la chiesa di San Miniato al Monte e naturalmente un passeggiata lungarno passando per ponte Vecchio, il più famoso ponte fiorentino, l’unico tra i ponti di Firenze che i tedeschi non fecero saltare nel corso della seconda guerra mondiale.

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La gita scolastica è anche un’occasione per socializzare e conoscere nuove persone con le quali stringere amicizia. È un’occasione per conoscere meglio i propri  compagni di classe e persino i professori. Possiamo dire che è il momento più atteso dell’anno scolastico per stare in compagnia senza pensare alla scuola, un’alternanza altresì importante per arricchire la propria cultura divertendosi, guardando da vicino il mondo esterno.

Filippini Loris 4A.




Incontro con i maestri del lavoro e Adecco

 

Stemma maestri del lavoro

Come l’anno scorso anche quest’anno la scuola ha permesso un incontro rivolto a noi ragazzi delle classi 5, con i maestri del lavoro e con la compagnia per il lavoro Adecco.

Gli incontri si sono svolti in due date differenti e hanno permesso a noi ragazzi di capire come comportarsi durante un colloquio di lavoro e come compilare un curriculum vitae.

C on i maestri del lavoro abbiamo svolto un’attività in classe in cui dopo essere stati divisi in 2 gruppi ed aver scelto un capogruppo, abbiamo simulato prima un colloquio di lavoro in cui il capogruppo si presentava davanti al maestro del lavoro che faceva finta di essere il responsabile delle assunzioni di un’azienda, dopo questa simulazione di colloquio i maestri hanno voluto verificare la nostra disposizione al lavoro di gruppo, affidandosi un progetto da dover svolgere come se fossimo all’interno di un’azienda.

Alla fine di questa attività i maestri ci hanno dato anche una loro valutazione e ulteriori consigli su come scrivere un curriculum vitae seguito dalla lettera di presentazione.

Durante l’incontro con la compagnia del lavoro Adecco abbiamo visto in modo accurato come presentare un curriculum vitae, come scriverlo e come presentarsi e comportarsi durante un colloquio.

Entrambi gli incontri sono stati molto interessanti soprattutto perché tra pochi mesi anche noi ragazzi dovremmo cercare un lavoro e grazie ai loro insegnamenti potremmo presentare un buon curriculum vitae.




GIORNATA CONTRO LA MAFIA: “Legalità, il giusto modo di vedere l’Italia”

Quelli della Rosa Gialla Il 15 settembre 1993, nel giorno del suo 56° compleanno, Padre Pino Puglisi viene assassinato proprio difronte alla sua abitazione, nella zona est di Palermo. Il 21 marzo 2016, Padre Pino Puglisi è ancora in mezzo a noi per spiegarci che la sua vita e la sua lotta non sono ancora finite e probabilmente non finiranno mai.Proprio in questa data infatti, grazie all’organizzazione del Professor Mauro Guerra e alla disponibilità delle professoresse Cotrufo, Marcoli e Sartorelli le classi 5C e 5E hanno potuto assistere al musical realizzato dai Ragazzi di Pino Puglisi all’interno dell’Auditorium Testori di palazzo Lombardia a Milano.La data non è casuale ma rappresenta la giornata regionale contro le mafie, istituita per continuare ad educare le nuove generazioni alla legalità e per ricordare tutte quelle vittime che hanno sacrificato la loro vita per un’Italia che non vuole credere nella criminalità e nella corruzione.I Ragazzi di Pino Puglisi, infatti, sono un gruppo affiatato di ragazzi di diverse età tutti accumunati dal desiderio di portare avanti l’opera che il loro mentore (per alcuni anche compagno di vita) iniziò a Palermo durante il suo mandato da sacerdote.La sua morte, infatti, viene definita in realtà come una nuova nascita, la quale ha permesso ai Palermitani, e in seguito all’Italia intera, di capire quanto la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata sia fondamentale per creare una società sana.Questo importantissimo messaggio politico/sociale è stato trasmesso grazie al musical inscenato dai ragazzi stessi che cantando, ballando e recitando hanno intrattenuto formidabilmente tutti gli spettatori senza mai alleggerire la verità e la forza del messaggio che hanno a cuore.Grazie alla metafora del viaggio intorno al mondo alla ricerca di un posto migliore, hanno dimostrato come scappando dai problemi non si raggiunge nessuna soluzione.I problemi infatti, proprio come la malavita e la criminalità, vanno analizzati, contrastati ed eliminati in modo che si possa veramente apprezzare ciò che prima non si riusciva nemmeno a vedere.Nella conclusione dello spettacolo infatti, emerge come noi cittadini Italiani abbiamo il diritto ed il dovere di migliorare il nostro Paese.Senza fuggire necessariamente all’esterno, ma lottando perchè i nostri valori e la nostra cultura possa essere pulita dal male che da troppo tempo la limita, la rovina e la chiude nelle mediocrità, impedendo spesso la riuscita ed il successo di nobili progetti.Se tutti noi adottassimo questo tipo di mentalità, ed iniziassimo ad agire dando penso anche ai piccoli gesti che ci caratterizzano nella quotidianità, sono sicuro che il messaggio di Don Pino Puglisi e dei suoi collaboratori non soltanto rimarrebbe vivo insieme a noi, ma diventerebbe ogni giorno più concreto.Prima e dopo lo spettacolo ci sono stati inoltre diversi interventi a favore di questo tipo di iniziativa e la regione Lombardia ha dimostrato il suo profondo ed inequivocabile interesse nell’eliminare ogni sorta di organizzazione mafiosa presente sul territorio.Credo, però, che la forza più grande stia ancora nascosta all’interno di noi cittadini.Anche se sono i politici ad emanare le leggi e sono le forze dell’ordine a lavorare perchè vengano rispettate, dobbiamo innanzitutto pretendere da noi stessi la correttezza e la volontà che possono cambiare la società senza aspettare che sia il sistema a risolvere.La nostre scelte possono ancora cambiare le cose, il nostro modo di pensare può ancora influenzare il nostro Stato e le nostre vite anche se spesso non ci viene detto o dimostrato. Regione Lombardia In conclusione, ringrazio l’I.I.S “L.Cerebotani” di Lonato per averci permesso questo viaggio di istruzione e ringrazio la regione Lombardia e le istituzioni coinvolte in questa giornata contro la mafia per aver avuto il coraggio di credere che, infondo, siamo ancora noi ad avere in mano le chiavi del futuro del nostro Paese. Ora rimane solo a noi la scelta… Vivere facendo si che esempi come Padre Pino Puglisi siano stati soltanto esempi vani, lasciati al passato, oppure diventare noi stessi ingranaggi di un sistema che non ha più paura di funzionare. Forse anche noi, proprio come Padre Pino Puglisi, dobbiamo nascere un’altra volta, nascere con una coscienza nuova, nascere senza più avere paura di essere giusti, onesti, Italiani…

Rino Bellandi