Incontro Ecumenico con il Quadriennale

Nell’uscita del 31 marzo 2023 organizzata dal Dipartimento di Religione, le classi 2Q, 3Q e 4Q, hanno fatto visita all’abbazia di Maguzzano per assistere ad un incontro con due tipi di realtà religiose diverse, ovvero, quella dei protestanti e quella dei cattolici. Ad accoglierci don Michele Dal Bosco, Rettore dell’Abbazia. Durante questo incontro, precisamente con due pastori evangelici, padre George Reider della Chiesa Luterana di Verona-Gardone e Alberto Giuliano, responsabile della Chiesa Evangelica Pentecostale di Desenzano e Montichiari, abbiamo ricevuto molti spunti interessanti su cosa significhi fare Ecumenismo. Innanzitutto, abbiamo appreso che quando si parla di Ecumenismo, si intende il dialogo che si conduce tra le Chiese cristiane; mentre, quando si parla di Dialogo interreligioso, si intende il dialogo condotto tra la parte cristiana e le religioni non cristiane.

Dopo una prima passeggiata nella natura per poter raggiungere il luogo e dopo qualche nozione di storia del territorio, siamo arrivati e subito diretti verso il luogo dove poi ci siamo incontrati con i pastori. I discorsi affrontati sono stati certamente motivo di riflessione per molti aspetti in quanto abbiamo ricevuto tantissime nozioni a livello storico e teologico e, anche, per quanto riguarda le maggiori differenze tra un modo diverso di affrontare la religione tra una chiesa e l’altra, per cui credo che sia stato molto interessante avervi partecipato anche perché siamo stati noi stessi protagonisti del discorso con alcune domande e risposte. Ci auguriamo, pertanto, che i numerosi sforzi compiuti dalle Chiese cristiane, con il Movimento Ecumenico, portino a superare la loro separazione secolare e raggiungere una reciproca comprensione, cooperazione, un costruttivo dialogo teologico, fraternità spirituale e nuove forme di unità.

Andrea Carboni, 4Q

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Riunione nazionale delle reti di scuole

Mercoledì 5 aprile 2023, presso la bellissima sala Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione e del Merito, si è tenuta la prima riunione nazionale delle reti di scuole che hanno messo in atto la sperimentazione di indirizzi di studio quadriennali. Anche la nostra Dirigente era presente tra gli istituti apripista di questi percorsi innovativi e allineati all’Europa. È volontà del Ministro Valditara dare supporto e maggiore stabilità a questi percorsi, istituendo regole meno restrittive, creando un portale specifico, monitorando i risultati, avviando la sperimentazione anche nei percorsi professionali e, infine, creando linee di orientamento centrali come anticipato dal Direttore Generale Fabrizio Manca. Un particolare plauso è stato fatto ai percorsi quadriennali creati negli istituti tecnici, indicati come i più innovativi e volani per la crescita del nostro paese. Grazie ad essi, si possono creare le condizioni per rendere i nostri studenti maggiormente competitivi rispetto ai loro coetanei europei e colmare il divario temporale esistente prima di entrare nel mondo del lavoro o universitario.cofcof IMG-20230405-WA0023 (1)

Dirigente Scolastica Prof.ssa Angelina Scarano




Progetto Trasponde

In data 21 Marzo 2023 si è svolto, presso l’aula magna del nostro istituto, l’incontro organizzato in collaborazione con l’Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po, riguardo il progetto TRASPONDE. Ma cosa si intende quando si parla di questo progetto? In sintesi si parla di tutti quei servizi dedicati al traghettamento fluviale per pedoni e ciclisti a supporto del turismo lento. Le classi che hanno partecipato sono state la 2A, la 3B e la 3M, le stesse che aderiranno alla biciclettata del 20 Aprile. Questo incontro è stato svolto anche al fine di informare gli studenti riguardo la biciclettata prevista, perché ovviamente non è solo una giornata da passare in compagnia facendosi un bel percorso in bici ma anzi, ha anche uno scopo ben preciso: promuovere il trasporto ecologico, senza emissioni, per preservare l’ambiente. Durante l’incontro è stato trattato anche l’argomento dell’acqua e della siccità per mettere al corrente gli studenti di ciò che succede al giorno d’oggi, del cambiamento climatico e di essere parsimoniosi sullo spreco dell’acqua. I collaboratori dell’Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po facevano delle domande di conoscenza generale come ad esempio “Quant’è lungo il Po?” quindi sostanzialmente domande non troppo difficili; il primo che rispondeva correttamente ad una domanda riceveva una matita speciale, poiché dotata di una capsula riempita di semi che quindi una volta piantata e irrigata adeguatamente farà crescere una pianta di coriandolo. Per tutto il corso dell’incontro è rimasto anche il prof. Marchione che ha assistito alla presentazione e ha collaborato con il personale per avere un’organizzazione perfetta. Alla fine dell’incontro è stata presentata la tabella di marcia per la giornata del 20/04/2023 ovvero della biciclettata. Il progetto è stato accolto dagli studenti in modo positivo anche perché è un progetto davvero molto bello e stimolante e che farà sicuramente un buon effetto sugli studenti, speriamo che anche negli anni prossimi ci saranno progetti e idee simili.

-Harshpreet Parmar, Enrico Merlo 3B

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Imparare sugli impianti | Uscita didattica a Rovato 5L e 5K

Il giorno 28 febbraio 2023 le classi 5L e 5K dell’indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie articolazione biotecnologie ambientali, si sono recati a Rovato per la visita al pozzo, al serbatoio ed all’impianto di depurazione gestiti da Acque Bresciane SRL. La visita all’impianto è stata preceduta da una lezione di sensibilizzazione contro lo spreco dell’acqua potabile tenuta dalla Dott.ssa Giliani, esperta inviata dall’azienda bresciana. L’argomento, ora più che mai, risulta di forte impatto per la sua grande attualità. Gli studenti che, nel quinto anno del loro percorso di studi, affrontano il risanamento ambientale nelle matrici acqua, aria e suolo, hanno potuto vedere dal vivo quanto studiato nelle aule di scuola. L’esperienza, sicuramente positiva e di grande accrescimento personale e professionale, ha avuto anche una ricaduta dal punto di vista dell’interesse verso la disciplina di indirizzo che, quest’anno, è stata scelta dal Ministero dell’Istruzione e del Merito come materia da valutarsi anche attraverso la seconda prova scritta all’interno dell’Esame di Stato.

Prof.ssa Michela Brusetti 

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Incontro sulla presentazione dell’app World4all

Mercoledì 8 marzo 2023 presso l’aula magna dell’Istituto Cerebotani di Lonato si è svolto un incontro sulla presentazione dell’app World4all , applicazione che persegue la finalità di rendere concreto il concetto di accessibilità alle strutture e alle attività per le persone con ridotta mobilità, prendendo in considerazione non solo le loro necessità essenziali, ma anche la loro individualità e unicità come essere umano, al fine di garantire a tutti la possibilità di avere una vita soddisfacente sotto tutti i punti di vista. Sono intervenuti Marco Bottardi CEO World4all ed ideatore dell’app, Nicolò Marostica CPO Chief Project Officer e Tommaso Martinelli, co-relatore e collaboratore nella parte tecnica di mappatura e caricamento delle attività tramite gestionale. L’incontro ha offerto la possibilità per i ragazzi del potenziamento informatico di ampliare le proprie conoscenze sullo sviluppo delle nuove tecnologie con riferimento alla produzione e costruzione di un’applicazione. Marco Bottardi oltre a presentare l’applicazione ha raccontato la sua esperienza prima di rimanere in carrozzina, raccontando come la sera dell’incidente stradale era in stato d’ebbrezza e aveva giocato con la vita. Marco è stato molto coinvolgente testimoniando ai giovani come l’abuso di alcool può essere un fattore di rischio per la propria vita e per quella degli altri, e che il futuro va preso con intelligenza e nel modo giusto. Poi la palla è passato all’alunno Tommaso Martinelli che ha parlato di come questa applicazione può diventare un supporto fondamentale per lo sviluppo dell’inclusione nelle città di tutto il mondo, sottolineando come da questo punto di vista non esiste un’app che permette in maniera precisa un tracciamento delle barriere architettoniche. Infine è intervenuto Nicolò Marostica che ha posto un quesito agli studenti: <<Chi vuole fare l’informatico ?>>. Un alunno è salito sul palco e risposto a dei quesiti e, insieme, hanno ragionato sul mestiere dell’informatico nel creare risorse per migliorare il futuro di tutti. L’incontro è terminato con grande interesse per gli studenti dell’indirizzo informatico che hanno toccato con mano la creazione di un’applicazione e dei suoi sviluppi futuri, Marco Bottardi inoltre ha creato molto interesse raccontando la sua storia tratta dal suo libro: Al di là della meta; “ll mio mondo perfetto era solo illusione, finché la vita non mi ha insegnato che è dall’accettazione delle nostre imperfezioni che può nascere la vera bellezza”.

Prof. Davide Franchi

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Gita a Napoli 4B, 4F e 3Q

Dopo anni difficili, tormentati dal COVID, che ha influenzato e modificato radicalmente le nostre abitudini quotidiane, condizionando il nostro cammino scolastico e compromettendo persino le gite, lunedì 27 febbraio 2023, noi della 4F, insieme alla 4B e alla 3Q siamo partiti per Napoli. Emozionati per questa prima gita post-COVID, alle ore 6:50, dopo aver raggiunto la stazione ferroviaria di Brescia, ci siamo diretti a Milano, dove successivamente, abbiamo preso il treno per Napoli. Giunti a destinazione intorno alle ore 13, abbiamo inizialmente depositato i bagagli in hotel, per poi dirigerci verso il centro della città. Accolti dai sapori e dalle tradizioni partenopee, non siamo riusciti a fare a meno di assaggiare uno dei prodotti tipici del luogo, la pizza fritta: una delizia unica e irresistibile. Nel tardo pomeriggio abbiamo deciso di visitare Napoli Sotterranea, consigliataci dai professori. Durante la visita è stato possibile ammirare diversi reperti storici, dai resti dell’antico acquedotto greco-romano ai rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale: un vero e proprio viaggio nel tempo a 40 metri di profondità. Il secondo giorno, dopo aver fatto colazione in hotel, abbiamo preso un pullman che ci ha portati a Pompei, dove abbiamo visitato, accompagnati da una guida specializzata che ci ha fornito informazioni approfondite, gli scavi, nonché i resti di un’antica città “sommersa” dalla cenere, in seguito all’eruzione del Vesuvio: un complesso molto vasto di abitazioni, arene e strade che hanno lasciato tutti a bocca aperta. Il terzo giorno è stato dedicato alla visita del centro storico di Napoli, il più grande d’Italia e uno dei più vasti d’Europa: si estende per 17 chilometri tra caratteristici quartieri che fanno parte del patrimonio dell’Unesco: per esempio l’elegante area di via Chiaia e gli splendidi panorami del Vomero e Posillipo. In presenza della guida, abbiamo avuto la possibilità di esplorare il “cuore pulsante” della città ricco di chiese, cattedrali e antiche botteghe. Alcuni dei luoghi più affascinanti da vedere sono stati senza dubbio Spaccanapoli, una via immensa che separa il centro storico tra il nord e il sud, piazza del Plebiscito, nella quale è possibile ammirare importanti statue e palazzi, oltre alla celebre e scenografica Basilica reale pontificia di San Francesco di Paola e il murales di Diego Armando Maradona, un simbolo della città di Napoli, che coloro che si trovano da quelle parti non possono non visitare. Maledetto tempo! Tutte le cose belle prima o poi sono destinate a finire: arriva così l’ultimo giorno. In mattinata, abbiamo sgomberato le camere e abbiamo dedicato le ore rimanenti per un ulteriore giro della città, assaggiando le ultime delizie e acquistando souvenir da portare alle proprie famiglie. Dopo aver mangiato un’ottima pizza, ci siamo avviati verso la stazione dove abbiamo preso il treno diretto a Milano Centrale e successivamente un regionale che ci ha portati a casa. Questo viaggio rimarrà sempre dentro di noi, la città di Napoli ci ha lasciato un’emozione unica e indescrivibile: in fondo come si dice sempre, quando vai a Napoli piangi due volte, quando arrivi e quando te ne vai.

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-Michele Ivano Bello, Antonino Gioele Crivillaro – 4F




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VIAGGIO

Da lunedì 27 febbraio a giovedì 2 marzo 2023, le classi 4B, 4F e 3Q hanno preso parte ad un viaggio d’istruzione con meta Napoli. Si parte da Brescia alle 6.52 con direzione Milano per cambiare il treno, e sopportare le restanti 4 ore di viaggio attraverso lo Stivale, le fermate da percorrere sono: Bologna, Roma e, infine, Napoli. Orario previsto d’arrivo: 13.00.

NAPOLI, LE ATTRAZIONI PRINCIPALI

Appena arrivati a destinazione, raggiungiamo l’Hotel Vergilius Billia, situato in una via vicino a Piazza Garibaldi, accanto alla metro e alla stazione, così da rendere più veloce lo spostamento in città. Durante il pomeriggio del primo giorno, il gruppo ha visitato le zone più frequentate di Napoli, Piazza Plebiscito, dove vive una leggenda: l’impresa esige che una persona bendata tenti di percorrere i 170 metri che intercorrono tra la porta d’ingresso del Palazzo Reale e le statue equestri; la prova è valida se la persona riesce a passare fra i due cavalli. La leggenda sostiene però che nessuno sia mai riuscito nell’ardua prova a causa di una maledizione della regina Margherita. Successivamente, verso sera, abbiamo visitato Napoli Sotterranea accompagnati da una guida; ha raccontato come nacque questo luogo e da quanto esiste (ben 2400 anni!), si tratta di un complesso sistema di tunnel di piccole dimensioni, scavato nel tufo, una roccia vulcanica, e come questi tunnel abbiano avuto ruoli importanti nella storia di Napoli, come rifugio durante la seconda guerra mondiale ad esempio; dopodiché abbiamo avuto l’occasione di entrare in una casa costruita su un vecchio anfiteatro risalente all’ epoca romana, il vecchio proprietario non se ne rese mai conto, fino a quando non trovò un passaggio segreto che portava ai corridoi dietro al palcoscenico dell’anfiteatro.

LA VISITA A POMPEI

Il giorno seguente ci siamo diretti verso Pompei, che dista circa mezz’ora da Napoli; appena arrivati ci siamo diretti verso il controllo sicurezza, poco dopo arrivò la guida specializzata che ci diede radioline e auricolari in modo da seguire la visita più chiaramente. Dopo una piccola anticipazione di Pompei e della sua storia la visita inizia; come prima tappa passiamo per la palestra e l’anfiteatro, abbiamo potuto osservare la dieta del tempo, che si basava principalmente su cereali e legumi; dopodiché abbiamo visitato il centro della vecchia città percorrendo le sue strade, che erano ancora in ottime condizioni, attraversato quelle che erano le domus e alcune villette ancora in buone condizioni, con affreschi ben visibili e stupendi mosaici; grazie agli studi archeologici abbiamo potuto osservare le funzioni che ogni abitazione possedeva, come la mensa, le terme, con le apposite vasche del caldarium (vasche di acqua calda), tepidarium (vasche di acqua tiepida) e frigidarium (vasca di acqua fredda); abbiamo avuto l’opportunità di osservare la bellezza di una villa romana, con mosaici, affreschi e pure un giardino al suo interno circondato da colonne ioniche disposte in modo asimmetrico così che il proprietario potesse ammirare il giardino da qualsiasi posizione. Tra le strade vi sono sui muri degli edifici delle scritte che avevano la funzione di propaganda elettorale, purtroppo per l’azione del sole, queste scritte sono destinate a scomparire. Abbiamo anche avuto l’occasione di osservare il foro, il fulcro della città, dove vi erano numerose statue, colonnati e il tempio di Apollo, dove vi era una meridiana che serviva per indicare l’orario.

IL CENTRO STORICO

La visita prende inizio a piazza del Gesù Nuovo, dove abbiamo potuto subito osservare la bellezza dell’Obelisco dell’Immacolata, il tutto costruito con uno stile Barocco; la figura dell’Immacolata nasconde una leggenda macabra: se si osserva da dietro il velo di cui è coperta la figura, possiamo notare un viso stilizzato che rappresenta la morte. Sempre in piazza del Gesù Nuovo abbiamo visitato la omonima chiesa, un tempo palazzo della potente famiglia Sanseverino, costruito nel 1470 secondo il volere di Roberto Sanseverino, successivamente rimodernato sotto chiave barocca dai gesuiti, circa nel 1695; la particolarità di questo edificio è il contrasto di stili tra esterni e interni: se gli esterni erano prevalentemente rinascimentali, gli interni sono un vero e proprio marchio di fabbrica del barocco napoletano: l’interno a pianta a croce greca è suddiviso in tre navate; qui tutto è maestoso e vivace sia per il rivestimento di marmo delle pareti che la ricchezza degli altari. In tutto vi sono ben 11 meravigliose cappelle laterali con altrettanti altari, anch’essi ricchi di decorazioni. Continuando la visita, siamo passati per la chiesa di Santa Chiara. La costruzione ebbe inizio nel 1310, per volontà del re Roberto d’Angiò. La chiesa si presenta oggi nelle sue originarie forme gotiche provenzali. Il 4 agosto del 1943 la chiesa venne quasi del tutto distrutta da un bombardamento aereo. Essa fu ricostruita e restaurata sotto la direzione di Mario Zampino, secondo l’originario stile gotico. Girovagando per le strade di Napoli abbiamo avuto l’occasione di provare le prelibatezze culinarie locali, come la zeppola, i babà e la pastiera napoletana (da patrimonio dell’UNESCO) e visitato il bar che conserva tuttora una ciocca di capelli appartenente a Maradona. Ultimo, ma non per importanza, il Duomo, il cui nome ufficiale è cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta, è una basilica monumentale nonché duomo e sede dell’arcidiocesi della città di Napoli. Il decoro della facciata aveva il compito di assemblare alle preesistenti strutture gotiche dei portali, risalenti ad una prima fase ricostruttiva avvenuta nel 1407, altre opere in marmo per le quali furono chiamati importanti scultori del panorama artistico di fine XIX secolo; la facciata fu danneggiata durante la seconda guerra mondiale e restaurata nel 1951 (e subì anche un parziale scollamento dal corpo della chiesa in occasione del terremoto del 23 novembre 1980), ma un restauro fu eseguito nel 1999. Al suo interno possiamo trovare numerosi affreschi, come l’Adorazione dei Magi e dei pastori (navata centrale), i sepolcri di Carlo d’Angiò, Carlo Martello e Clemenza d’Asburgo (controfacciata), la Basilica di Santa Restituta e la Reale cappella del Tesoro di San Gennaro.

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Jonathan Zeni – 4B




Progetto A Scuola con il Cuore

Dal 20 febbraio al 9 marzo 2023 presso l’Aula Magna dell’ISS “L. Cerebotani” nelle giornate del lunedì e del giovedì, si sono alternate le classi terze aderenti al progetto per imparare le tecniche di primo soccorso e comprendere l’importanza di una defibrillazione precoce; in gergo tecnico è stato insegnato a loro il BLSD ovvero il Basic Life Support and Defibrillation. L’Istituto è struttura cardioprotetta poiché dotata di un defibrillatore semiautomatico esterno ed in seguito ad una nuova disposizione normativa con la legge n 116 del 4 agosto 2021, anche il cittadino non formato al BLSD può usare questo dispositivo salva-vita. Gli studenti hanno così imparato a riconoscere su manichini adulto, bambino e lattante la mancanza di coscienza e di respiro a seguito di arresto cardiaco improvviso, a darne allarme immediato ai soccorsi avanzati di emergenza regionale, a saper effettuare una rianimazione cardiopolmonare efficace, a comprendere l’importanza dell’uso del DAE ed a saper disostruire le vie aeree  da corpo estraneo. Poche semplici manovre che qualsiasi cittadino può imparare e che possono salvare una vita, all’insegna di una cittadinanza attiva.

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Prof.ssa Rita Carella




Convegno presso Confindustria Brescia

Giovedì 2 marzo 2023, alle ore 10:00, presso la sede di Confindustria Brescia, si è tenuta la prima edizione del progetto sperimentale FIP “Formazione per l’Istruzione Professionale”. Il convegno, con la partecipazione di istituzioni, imprese, università e scuole(tra le quali, l’Itis Cerebotani, rappresentato dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Angelina Scarano, dai prof.ri Antonio Albero e Emanuela Zani e dallo studente di 5G, Matteo Melzani, presenti tra gli autorevoli relatori del convegno), è stato portavoce di un modello di progetto volto a costituire una risposta efficace  nel contrastare il problema della disoccupazione giovanile. In questa direzione, al fine di avvicinare il mondo della scuola a quello delle aziende, ha assunto una particolare rilevanza il ruolo degli insegnanti, i quali devono e dovranno essere in grado di promuovere percorsi educativi e di apprendimento che sappiano orientare sempre più gli studenti verso la costruzione di un progetto professionale e di vita. Il Progetto FIP  è sorto nel 2018 dall’intesa tra Confindustria Brescia, Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia, Università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Brescia (Dipartimento di Scienze della Formazione), Università degli Studi di Brescia (Dipartimento di Ingegneria) e Dirigenti Scolastici rispettivamente di “IIS Cerebotani di Lonato del Garda” e “IIS Don Milani di Montichiari”, con un importante obiettivo, ovvero, quello di fornire ai docenti di istituti professionali a indirizzo MAT (manutenzione ed assistenza tecnica) una visione ampia dell’impresa e del sistema economico locale, al fine di formare giovani con una proiezione concreta sul futuro  e  dalle competenze sempre più aggiornate, così da trovare più facilmente una collocazione all’interno del mondo del lavoro. WhatsApp Image 2023-03-08 at 16.21.42WhatsApp Image 2023-03-08 at 16.23.01 (2)WhatsApp Image 2023-03-08 at 16.23.01 (1)WhatsApp Image 2023-03-08 at 16.22.59WhatsApp Image 2023-03-08 at 16.22.58WhatsApp Image 2023-03-08 at 16.22.58 (1)WhatsApp Image 2023-03-08 at 16.22.57 (1)

Prof. Domenico Marchione




On the road. Sulle rotte dei migranti

Venerdì 24 Febbraio 2023, presso l’Aula Magna dell’ISS “L. Cerebotani”, si è svolto un incontro, voluto e organizzato dal prof. Domenico Marchione, facente parte sia della Commissione Studenti che di Educazione civica, con alcuni Esperti attivisti nell’accoglienza dei profughi che scappano dai conflitti, da quello in terra ucraina ai tanti non raccontati, ma più che attuali. Iniziamo con la loro presentazione: il dott. Diego Saccora è il Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “ComuniCare” è un operatore sociale all’interno del sistema di accoglienza del Comune di Venezia nell’ambito dei minori stranieri non accompagnati; ha vissuto anni in Bosnia Erzegovina, si occupa di progetti di convivenza, inclusione e formazione anche per neo maggiorenni e giovani. La dott.ssa Anna Clementi è stata operatrice Sprar nel sistema accoglienza a Venezia; è arabista, ha vissuto per anni in Medio Oriente tra Siria e Palestina e insegna arabo. All’inizio, per aiutarci a comprendere il messaggio dell’incontro, ci hanno fatto ragionare sulla differenza degli spostamenti che possono fare i cittadini delle diverse nazioni, in giro per il mondo. Anna e Diego hanno iniziato a parlarci della loro storia; fanno parte dell’associazione “lungo la rotta balcanica”, associazione aperta dal 2015 che parla della migrazione a piedi dei migranti attraverso i Balcani. Il loro obbiettivo è mettere insieme le completezze e le conoscenze di ciò che avviene durante questa rotta; si occupano di denunciare violenze e respingimenti riservati a questi profughi nei campi di contenimento, che sono stati istituiti dai governi dei paesi balcanici, in collaborazione con l’Unione Europea, per gestire l’afflusso di migranti e rifugiati lungo la rotta balcanica. Tuttavia, questi campi, sono stati criticati per le condizioni di vita precarie, disumane e per la mancanza di assistenza adeguata ai migranti e ai rifugiati. Diego e Anna ci hanno mostrato tramite immagini, video e qualche oggetto, com’è la vita in questi campi e cosa devono affrontare i migranti durante il loro viaggio. Un video, come esempio, che ci hanno mostrato è la storia di questo uomo che per arrivare in Germania ha dovuto subire un terribile viaggio, racconta di essere chiuso in un furgone con altri migranti e che, arrivati alla dogana, sono stati fermati, denudati e bloccati. In conclusione… È importante sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni disumane e precarie in cui vivono i migranti e i rifugiati lungo la rotta balcanica. Queste persone sono spesso fuggite da conflitti armati, persecuzioni e violazioni dei diritti umani nei loro paesi d’origine e meritano un trattamento umano e dignitoso durante il loro viaggio verso l’Europa. È fondamentale che i governi della regione e l’Unione Europea forniscano assistenza adeguata ai migranti e ai rifugiati lungo la rotta balcanica,  garantendo l’accesso a servizi essenziali come cibo, acqua potabile e assistenza medica. Inoltre, è necessario garantire la loro sicurezza proteggendoli dalle organizzazioni criminali e dalle violenze delle forze di sicurezza. Assistenza che viene, di certo, assicurata da chi, come i nostri ospiti, dott.Saccora e dott.ssa Clementi, si prodigano per alleviare le pene di tanta umanità, per molti, senza nome e con incerto futuro.  Tomba di bambina Afghana

confine greco macedone

Cimitero di migranti Kurdi

Il muro ungherese di Orban

-Arnaldini Sara, Corazzina Davide e Ziglioli Marco 5M