La staffetta della speranza al Cerebotani

Chi spera cammina, non fugge. Si incarna nella storia, non si aliena. Costruisce il futuro, non lo attende soltanto. Ha la grinta del lottatore, non la rassegnazione di chi disarma. Cambia la storia, non la subisce

Don Tonino Bello

foto copertina

Venerdì 13 maggio, nel giardino interno della scuola, è avvenuto il passaggio di consegna dell’ulivo itinerante tra il Bazoli-Polo di Desenzano e il Cerebotani di Lonato nell’ambito del Progetto: “La Staffetta della Speranza” che vede coinvolti molti istituti scolastici con sede intorno al Lago di Garda. Il percorso dell’ulivo ha avuto inizio il 22 aprile dall’Istituto alberghiero di Bardolino, e dopo diverse tappe, terminerà il 24 maggio, sempre a Bardolino e sarà piantato nei giardini del Comune, con tanto di targa commemorativa, donata dal nostro Istituto. Nell’ambito dell’evento, la Dirigente ha anche inaugurato i due ulivi inseriti nel giardino dell’Istituto, dando vita all’ “Oasi della Pace”; così le sue parole: “sono veramente contenta che la nostra scuola partecipi a questa iniziativa che vuole unire tutti i ragazzi in un messaggio di fratellanza e di sostenibilità ambientale e, soprattutto, elevare sul nostro territorio, e non solo, un messaggio di pace per creare sempre più profonde relazioni, di amicizia sociale”.

Passaggio testimone

Alcune classi hanno abbellito la manifestazioni con cartelli, i quali riprendevano i temi del rispetto, dell’ascolto reciproco e della custodia dell’ambiente. In particolare, la classe 4B ha realizzato un video, con sottofondo la canzone “Solo insieme” inno della Staffetta, su alcuni bellissimi panorami del lago di Garda. In sintonia con la manifestazione, è intervenuto il sig. Alessandro Giunti della ditta Nexlam srl di Castel Goffredo, il quale ha voluto presenziare e offrire, per gli ottimi rapporti con il Cerebotani, tramite l’attività dell’alternanza scuola-lavoro, una prestigiosa targa per inaugurare al meglio il “nuovo” giardino della scuola e una targa a speciale ricordo della Staffetta.

foto cartelli

Un doveroso ringraziamento va a Frantz Kourdebakir, anch’esso presente all’evento, insegnante di Religione, ideatore e promotore di questo Progetto, la cui finalità è: “far sì che tutti, soprattutto le nuove generazioni, senza distinzioni alcune, siano coinvolti a costruire una casa comune per una conversione ecologica, in particolare, preparati ad essere guardiani e custodi del nostro caro Lago di Garda che, tanto benevolmente, ci ha accolto”.

Siamo fiduciosi che questo nuovo cammino, con la Staffetta della Speranza, favorirà sempre più nuovi incontri, incoraggerà grandi progetti e farà fiorire una laboriosa fiducia per condividere attività comuni tra le diverse comunità scolastiche.

Prof. Domenico Marchione




Il mio gesto per la Terra – 22 Aprile

convegnoScarano

Non solo in occasione della più grande manifestazione mondiale ambientale, la Giornata della Terra, ma ogni giorno dovremmo ricordarci che il Pianeta è il bene più importante che possediamo, prima ancora dei tornaconti personali. L’ambiente e la salute della Terra significano futuro per in nostri figli e per i nostri nipoti, che poi non sono altro che gli studenti di oggi e di domani.

In questa prospettiva, il 22 Aprile, presso l’Istituto Superiore Tartaglia di Brescia, si è tenuto il XXIII° Convegno di educazione ambientale provinciale “Ambiente e sostenibilità: il mio gesto per la Terra”, promosso dalla Rete di scuole per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità. Nota d’onore per il nostro Istituto, è che, tra i componenti del comitato scientifico, ci sia la nostra Dirigente Scolastica, prof.ssa Angelina Scarano, la quale è stata una dei relatori del convegno, sul tema della “Sostenibilità e Cura del Territorio”.

convegnoTerra1Tutto questo viene a confermare una sempre maggiore vocazione della nostra scuola verso le questioni ambientali. Infatti, l’ISS Cerebotani, afferente alla rete “Morene del Garda”, ha aderito alle iniziative contenute nel piano annuale, il quale prevede, ad esempio, il progetto “Custodiamo il futuro. Garda Casa Comune” con dei laboratori in classe, grazie alla collaborazione con Garda Uno, aventi lo scopo di educare i nostri studenti a promuovere stili di vita rispettosi dell’ambiente, per costruire una società più sostenibile. Altresì, tra le varie iniziative in tale ambito, l’Istituto Cerebotani ha aderito al progetto educativo “Guardiani del Benaco”, con l’obiettivo di realizzare una rete educativa, attorno al Lago di Garda, per preservare, valorizzare, far conoscere il nostro territorio gardesano. Proprio in questi giorni, e per un mese, si sta svolgendo la “Staffetta della Speranza”, che coinvolge diverse realtà scolastiche, bresciane, veronesi e trentine, con iniziative ispirate alla tematica ambientale.

Ripartiamo, soprattutto in questo tempo di guerra, dall’ascolto del Creato, per realizzare una società sempre più connessa con la Natura, che sappia vivere in un oasi di pace e non morire in disumani deserti o rincorrere lune, per poi perdere la Terra.

Prof. Domenico Marchione




Ritrovare la felicità

10 gennaio 2015

Non si può lavorare a scuola se non si amano i ragazzi”. Dolcissima eco di parole pronunciate da chi nel mondo della scuola esiste e continua ad Essere.
Indelebile il ricordo al Palazzetto dello sport, il 20 dicembre 2014, giorno della festa dei ragazzi dell’ Itis di Lonato del Garda.

Squarcio di luce nella tempesta degli ultimi giorni.IMG-20150218-WA0024

Quante parole quel giorno, quanta bella musica con la band nata grazie all’intermediazione dell’ex dirigente, prof. Condello, bel ricordo e cuore buono, con me un angelo, sempre pronto a chiedermi “Tutto bene?”, sempre pronto ad ascoltarmi…. Ora è nell’abbraccio dei monti di Bolzano che consolano i suoi bei giorni dopo una vita spesa per il bene degli alunni.

Da settembre, a reggere il testimone, c’è un’attenta pedagogista che sa aprire strade di grande spessore morale e professionale. Naturalmente c’è anche lei, la dottoressa Roberta Gambaro, a riempire la serenità di questo giorno. Interviene con pochi incisivi pensieri mentre nel cuore si intensifica il desiderio di riabbracciare la sua famiglia spesso lontana ma sempre vicina nel tempo e nello spazio. Donne coraggiose che non sciupano la loro intelligenza, hanno il coraggio di rinunciare temporaneamente a grandi amori sempre e solo per amore. E ancora il fascino e la bella eleganza del Maestro Righetti che dirige i ragazzini amanti della musica e un prof. che ama mettersi in gioco suonando con orgoglio il suo strumento insieme a loro. Grande esempio per tutti e gioia del suo, del mio, del nostro indimenticabile amico Achille Cristani.

Irrompono note calde e vivaci. Una voce di ragazza infinitamente meravigliosa e assoli di un chitarrista esperto e coinvolgente…

E parole semplici nutrite di illuminazioni ironiche sulla vita e sul mondo: il magico IMG-20150218-WA0010Regis è perfettamente in sintonia con quelle melodie. Invita i ragazzi ad amare la grande possibilità che hanno sentenziando:”La scuola è simile alla vita… Amatela”. I ragazzini si divertono quando racconta la sua infanzia, quando ricorda la sua mamma (anche lei inglobata nell’acronimo U.M.S. -Unione Mamme Sofferenti!) che gli intimava di stare zitto con il nonno, di rispettarlo, di stare attento a non cadere con la bici perché altrimenti gli avrebbe riservato altre punizioni! Solo alcuni appaiono annoiati, moltissimi sorridono e partecipano ad una festa sana e felice. “Siate sempre giovani nel cuore”… Riecheggiano parole colme di saggezza di quel ragazzo amato dai ragazzini che li invita a credere nel mondo, a vivere in pace, ad apprezzare con prudenza la tecnologia capace anche di aprire infinite finestre di immense realtà, a non abbandonare la fantasia. Mai. Un’atmosfera serena che preannuncia la gioia della rinascita e del risveglio dei cuori.

Ora, dopo la lunga pausa natalizia e agli albori del 2015, mi ritrovo a meditare su quel bel tempo al palazzetto dello sport, un tempo che anticipava feste a volte “fastidiose” perché mi sommergono di ricordi oltre la vita presente, ricordi di coloro che condividevano con me abbracci di luce e sorrisi e ai quali ora devo augurare felicità virtuale ovunque siano. Feste che, a volte, si riempiono di mere formalità e dimenticano le tante complicazioni di questo pazzo mondo. Ci sono ricorrenze che , a volte, fanno male, ma la felicità va cercata assiduamente, come consiglia il nostro Benigni… “L’abbiamo avuta in dono quando eravamo piccoli”. Bella questa espressione. Mi ha liberata dal torpore di un pomeriggio noioso dopo un pranzo esagerato.

Un suono del cellulare. Messaggino! Apro la cartella e qualcosa mi irradia… A volte bastano poche parole e la nostra anima rinasce come quel bimbo nella povera grotta.”L’abbiamo avuta in dono quando eravamo piccoli”… Mi incanta quando la medito. I doni infantili sono sempre nella nostra memoria. Dobbiamo solo scavare e scavare, insanguinare le mani del ricordo e continuare a scavare per ritrovarli. Scavare per ritrovare la felicita smarrita. È solo nascosta in qualche cantuccio e non dobbiamo dimenticare di averla fino all’ultimo respiro. Quando la ritroveremo, avvertiremo nel cuore e nella mente un abbraccio luminoso di serenità e riacciufferemo il filo d’oro che lega Terra e Cielo… Al di là di tutto … “Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno” (C. Dickens).

IMG-20150218-WA0026 (1) In tempi così difficili, l’ottimismo va implorato con tutte le forze e quella felicità tanto agognata va cercata arrampicandosi su ogni parete dove si colorano con gioia la pace, l’unità , il dialogo, l’amore, la tolleranza. Tesoro, quest’ultimo, che non dobbiamo dimenticare mai di trasmettere ai nostri ragazzi perché la scuola è in prima linea nella reazione pacifica agli eventi generati da estremisti orribili che ci travolgono sterminando anni e anni di sacrifici e di lotte per raggiungere un grado di civiltà tanto importante .

Auguri dolcissimi… A tutti i cuori del mondo! Anche ai cuori che generano crudeltà affinché si sentano amati e non cerchino pretesti e strumentalizzazioni per far valere le loro idee…

Lucia Trane




Visita di Monsignor Giuseppe Zenti, Vescovo di Verona (07 Maggio 2014)

I saluti del DS

I saluti del DS

“Il discorso di saluto del Dirigente Scolastico” 

Eccellenza ho il piacere e l’ onore di darle il benvenuto nella nostra scuola. Questo è un Istituto Tecnico che prepara dei giovani tecnici in quattro indirizzi: meccanica, elettronica, informatica e chimica.

E’ composto da circa 820 studenti, 90 docenti e 24 unità tra il personale ATA. Quindi possiamo dire una Comunità

di circa 1000 persone che animano e popolano questa struttura scolastica. E’ una scuola questa che è in perfetta simbiosi con il territorio che la ospita. Nasce prevalentemente come indirizzo meccanico e nel corso di quasi cinquantanni di vita questa scuola ha preparato dei tecnici di valore che hanno consentito alle numerose aziende meccaniche e non solo, che si trovano disseminate sul territorio di posizionarsi su livelli di eccellenza ed essere fortemente competitive a livello europeo.
Rivendico a questa scuola un valore strategico, rivendico il possesso di
giacimenti di competenze e conoscenze che le consentono, pur essendo una
scuola di periferia , di non essere da meno rispetto alle scuole di Brescia e
provincia dotate anch’esse, di lunga tradizione, storia, elevate competenze
tecniche e scientifiche.

L'arrivo del Vescovo

L’arrivo del Vescovo

In un mondo in continua evoluzione e trasformazione la scuola non può
rimanere immobile pena la sua obsolescenza e la fuoriuscita da un circuito
virtuoso e l’allentamento della forza di attrazione nei confronti delle giovani
generazioni.
Tenendo presenti queste considerazioni, in questi ultimi anni la nostra
scuola si è aperta nei confronti dell’Europa.  Abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad un progetto europeo, grazie alla intuizione e alla ferma volontà del dott. Colosio, già Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia e della fattiva collaborazione con il gruppo Feralpi.

La festa in cortile

La festa in cortile

Nello stesso tempo abbiamo potenziato il settore linguistico con
l’introduzione dello studio del tedesco in modo libero e volontario. Già un
buon numero di nostri studenti ha partecipato agli scambi culturali con i
nostri partners tedeschi cogliendo l’opportunità di visitare città come Berlino, Riesa e Ruedersdorf. L’altra dimensione che un Istituto tecnico non può trascurare è l’aspetto lavorativo. Quest’anno scolastico abbiamo avviato al progetto di alternanza scuola-lavoro circa 200 studenti degli indirizzi di meccanica ed elettronica.
Ed è motivo di grande gratificazione sentire i giudizi entusiastici che le
aziende danno dei nostri alunni. Nella maggior parte dei casi le aziende
offrono a questi ragazzi l’opportunità di continuare a lavorare con la
possibilità anche di assumerli oppure di ritornare durante l’estate.
La dimensione del lavoro non viene coltivata soltanto facendo andare per due settimane i nostri alunni presso le aziende, ma mediante il progetto di
simulazione aziendale i nostri alunni si impadroniscono dei primi elementi
per costituire una azienda ma anche di poterla gestire attraverso la possibilità di svolgere mansioni lavorative effettive come in una azienda vera.  Ma oltre a preoccuparci che la nostra scuola formi dei tecnici di valore è inevitabile che siamo investiti dall’onda d’urto della crisi economica. Noi avvertiamo il disagio delle famiglie e tocchiamo con mano

In aula magna con il Sindaco

In aula magna con il Sindaco

la difficoltà di coprire spese di modesta entità. Non di rado veniamo a conoscenza della perdita del posto di lavoro del capo famiglia. La conseguenza diretta di queste difficoltà è lo sfaldamento della famiglia con ricadute pesanti su ragazzi minorenni che al contrario avrebbero bisogno di stabilità economica e stabilità affettiva.
Viviamo quindi, eccellenza, una crisi che non è solo economica ma è anche e soprattutto una crisi di valori.
Sono questi i momenti in cui si sente il bisogno di una guida spirituale che ci
aiuti a superare i momenti di sconforto, di solitudine, di angoscia. Si sente il
bisogno di una autorità morale che testimoni con l’esempio della sua vita la
solidarietà e la vicinanza alle persone più bisognose e più deboli.

Molti dei nostri allievi provengono da Paesi lontani, con culture e abitudini diverse, eppure non sono mai venuto a conoscenza di un solo episodio di intolleranza, in questo senso la nostra scuola esprime un valore alto di accoglienza e di accettazione, di chi è diverso da noi.
La nostra scuola è di eccellenza ma non di elite. Ma questa caratteristica che connota la nostra scuola come una scuola che include e non allontana non si manifesta per caso ma è il risultato del lavoro quotidiano del corpo docente ed in particolare di un nucleo di docenti che ha sempre perseguito con determinazione questo risultato.
Ma la diversità , eccellenza, ha diverse sfaccettature e alla scuola scuola spetta il compito di amalgamare le diversità culturali, di genere, di provenienza formare un cittadino onesto, rispettoso della legalità, competente nel proprio lavoro.
La sua presenza in mezzo a noi, eccellenza, è motivo di gioia e conforto e
rappresenta quel soffio di sacralità e spiritualità la quale l’uomo non è
completo.

Il Dirigente Scolastico (Prof. Vincenzo Condello) 




Viaggio d’istruzione a Roma

Gita Roma 4c

Gita Roma 4c

Il viaggio non è stato lungo poiché avendo acquistato i biglietti per il treno “freccia argento” abbiamo evitato di perdere mezza giornata di gita sui mezzi.

Arrivati a Roma, precisamente alla stazione di Termini, la prima cosa che abbiamo fatto è stata andare in albergo, situato proprio in fronte alla stazione, per sistemarci con le camere e appoggiare le varie valigie.

Fin da subito ci siamo trovati bene con i due professori  che si sono dimostrati efficienti e disponibili su tutti i fronti.

La gita è cominciata, tutti quanti eravamo “presi bene “  e subito, sempre accompagnati dai professori, siamo andati a fare il primo giro della città. Il primo giorno abbiamo visitato la parte più vicina all’albergo e più che altro abbiamo fatto una camminata sfruttando le conoscenze del Prof. Marchione.

Questa gita è stata un perfetto equilibrio tra divertimento e apprendimento poiché i professori ci hanno “lasciato” fare quello che volevamo senza inserire, giustamente, particolari limiti. La loro fiducia credo sia stata ripagata a pieno.

La giornata in quel di Roma si sviluppava così :

-          Sveglia alle 8, colazione tutti insieme.

-          Ritrovo fuori dall’albergo alle ore 9.30

-          Partenza verso mete turistiche

E’ stata una gita formidabile, ci siamo divertiti di brutto, abbiamo fatto festa (parecchia festa), abbiamo mangiato bene (a pranzo) e abbiamo conosciuto un posto nuovo.

Abbiamo ripercorso le strade antiche dell’impero Romano visitando tutti quanti i monumenti presenti nella capitale; personalmente, quello che mi ha affascinato di più di tutta la città è stato visitare il Colosseo e i Fori imperiali. Però pure il Vaticano, la fontana di Trevi, piazza di Spagna e chi più ne ha più ne metta è stato decisamente interessante visitarli.

Gli aspetti negativi di questa gita sono stati fondamentalmente due. Il ristorante prenotato dalla scuola per la cena che faceva veramente schifo (tutti testimoni) e il secondo la movida Romana, siamo rimasti tutti delusi compresi i professori poiché ci aspettavamo di meglio nella capitale e anche in questo caso io urlerei (fuori dalla finestra) “BRESCIA CAPITALE”. 

Matteo Viola