Concorso nazionale “Il Centenario del Vittoriale degli Italiani”

In data 26/05/2022, l’istituto IIS Cerebotani, ha partecipato al concorso “Il Centenario del Vittoriale degli Italiani”, un progetto didattico promosso nelle scuole di ogni ordine e grado, finalizzato alla conoscenza di questo importante museo e coadiuvato dalla prof.ssa Miria Dal Zovo.
Hanno partecipato gli studenti Alex Grab e Davide Tavelli della classe 3°E presentando un progetto composto da 10 NFT (Non-Fungible-Token), raffiguranti le opere ed i luoghi del Vittoriale e gli studenti Andrea Opipari e Enrico Zerneri della classe 4°Q che hanno presentato l’idea di un Vittoriale domotizzato. I due progetti hanno riscosso attenzione e soddisfazione da parte degli organizzatori che si sono complimentati per il lavoro svolto, le referenti del progetto inoltre hanno rivolto una menzione speciale per le idee innovative profuse dai partecipanti.

cane

“Per tutta la vita D’Annunzio si circondò di levrieri, alani e molossi: da quello che probabilmente fu il più amato, il levriero Danzetta, a Krissa e Zan Zan, i cui nomi si leggono ancora sulle lapidi in fondo al giardino. Le tracce di questo amore le ho ritrovate ovunque durante la mia visita dei giardini del Vittoriale.”




Il Miglio Verde

Durante le ultime lezioni del prof. Domenico Marchione abbiamo guardato il film The Green Mile, tradotto Il Miglio Verde, il quale ci ha fatto riflettere sull’inutilità della pena di morte.

thegreenmile

TRAMA

1999, Louisiana. In una casa di riposo, l’anziano Paul Edgecombe scoppia a piangere guardando il film “Cappello a cilindro”. Quando viene interrogato da un’amica sul motivo della sua afflizione, lui inizia a narrarle delle vicende trascorse con John Coffey.

Nel 1935 Paul lavorava presso Il Miglio Verde, nome assegnato al braccio della morte del penitenziario Cold Mountain. La routine del luogo viene un giorno scossa dall’arrivo di John, accusato di aver ucciso due gemelline e per questo condannato alla sedia elettrica. Ma durante il suo soggiorno, John si mostra agli occhi di Paul tutt’altro che uno spietato criminale, sembra invece un uomo dotato di un carattere buono e con incredibili poteri soprannaturali.

Diversi avvenimenti poi, che vedranno coinvolti personaggi come Percy Wetmore, un violento poliziotto, e il criminale Wild Bill, permetteranno a Paul di scoprire la verità sul caso.


TEMATICHE

La tematica principale del film è la pena di morte, rappresentata da diversi punti di vista: c’è chi la vede come una punizione per il crimine commesso (chi presente all’esecuzione), altri come un addio ai detenuti che con la morte espieranno i propri peccati (secondini, sacerdote, etc).

John Coffey vede la morte come una liberazione, e come Gesù Cristo (le iniziali di Jesus Christ coincidono a quelle di John Coffey), prima di morire compie dei miracoli: regalando a Mr Jingles e a Paul una lunga vita.

Il poliziotto Percy, per la sua indole malvagia, vede la morte con divertimento. La scena più eclatante è quella dell’esecuzione di Eduard Delacroix: nella quale dimentica, di proposito, di bagnare la spugna che avrebbe permesso una morte più rapida.

Viene anche trattato il tema del razzismo, per il fatto che al tempo un uomo di colore di bassa condizione sociale non potesse che essere considerato autore del crimine.


COMMENTO

Questo film ci ha fatto riflettere sull’importanza della vita e sulla facilità con cui può essere tolta, quindi portandoci a prendere posizione sull’argomento, anni dopo l’abolizione in Italia, ma non ovunque nel mondo.

A fronte del fatto che con la pena di morte colui che uccide viene a sua volta ucciso dallo Stato, il quale dovrebbe invece mantenere l’ordine, e che non potendo tornare indietro, nel caso successivamente venisse scoperta l’innocenza del condannato, lo Stato si macchierebbe di un crimine imperdonabile.


Elisa Mazza e Alessandro Poli, 1B