Un saluto dal collegio docenti del 17 giugno

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Si è svolto presso la sala teatro dell’oratorio di Lonato, venerdì 17 giugno, l’ultimo Collegio Docenti relativo all’anno scolastico 2021/2022. Un anno ricco di novità! Certamente lo è stato il cambio dirigenziale, con la nuova Dirigente Scolastica, prof.ssa Angelina Scarano, alla quale va il nostro grazie per l’impegno da subito profuso, per la passione e la dedizione dimostrata nel prendere la guida del nostro Istituto. Altra novità, è stata l’analisi sull’andamento degli scrutini, la quale ha evidenziato come la nostra Scuola sia sempre più impegnativa e selettiva, spesso nel biennio, al di là delle difficoltà presentate dalla pandemia; ma anche, e questa, invece, come certezza storica, uno strumento di garanzia nel permettere un solido futuro lavorativo ai nostri studenti. Altre importanti novità sono i diversi e numerosi progetti, proposti dai docenti, nella riunione, per il nuovo anno scolastico, i quali verranno ancora di più ad arricchire l’offerta formativa dell’Istituto Cerebotani. Non è mancato da parte della Dirigenza un saluto speciale e un ringraziamento sincero, per il lavoro svolto, a tutti i colleghi che, per pensionamento o trasferimento ad altre sedi, il prossimo anno non faranno più parte dell’organico scolastico. Al termine della seduta, il corpo docenti è stato invitato dalla Dirigente Scolastica a partecipare ad un bellissimo momento musicale presso l’Aula magna. Lo spirito di collaborazione e il dovuto impegno hanno fatto sì che l’anno scolastico si sia chiuso in armonia, sicuri, tutti, di aver costruito le giuste premesse per il nuovo anno, che sarà ancora più coinvolgente. Serena e, fruttuosa di doni, estate a tutti! Ci vediamo a Settembre!

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“La felicità è una direzione, non un luogo”.

Prof. Domenico Marchione




Un’ altra conquista per il Cerebotani

La nostra scuola anche quest’anno ha partecipato alla terza edizione del Da Vinci 4.0  hackaton  di nuove tecnologie e progetti. Ben tre gruppi del Cerebotani erano presenti all’incontro del 31 maggio 2022 nell’azienda Ori Martin spa a Brescia. Questo incontro consisteva nel presentare alla giuria e agli altri partecipanti i propri lavori per poi premiare i tre migliori. Le nostre tre squadre erano: “Techno elite 2.0” composta da ragazzi del corso meccanico-meccatronico di quarta e quinta, “Sciurus” composta da ragazzi del corso informatico di quarta e quinta e “We will do the best we can”composta da ragazzi di elettronica di quarta. Tutti questi ragazzi sono stati affiancati dai professori Paolo Rossi,  Massimiliano Masetti e Fusco Giovanni, che hanno guidato e aiutato gli studenti nel loro percorso.

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Sciurus

Techno elite 2.0

Techno elite 2.0

We will do the best we can

We will do the best we can

Questo è il primo anno in cui le squadre di tutte le scuole si sono potute vedere dal vivo per confrontarsi e avere una vera e propria premiazione. Il tema scelto dalla giuria riguarda l’ecosostenibilità e il risparmio. Tutte le squadre coinvolte hanno saputo soddisfare appieno la richiesta, dimostrando che la tematica scelta è particolarmente sentita da tutti i ragazzi. Un gruppo in particolare ha evidentemente stupito la giuria e si è distinto dagli altri: “Sciurus”, che con il progetto “Mossion” si è aggiudicato il primo posto con un incredibile lavoro. Qui sotto il video del progetto.

Il nostro Cerebotani si porta a casa per il secondo anno consecutivo il primo premio Da Vinci 4.0. Eccoli qui ritratti nella vittoria mentre stringono il loro premio, ovvero la box “Arduino”.

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Anche le altre due squadre della nostra scuola hanno stupito la giuria con delle idee nuove e sostenibili, come FREE  e Hero.

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Tutto questo fa capire quanto potenziale ha la nostra scuola e gli studenti stessi che la frequentano assieme ai professori. Possiamo quindi conquistare titoli e avere ambizioni sempre più grandi, l’importate è l’unione e la coesione fra gli studenti e fra studenti e professori.

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Chiudiamo questa edizione di Da Vinci 4.0 con tanta soddisfazione e orgoglio, dandoci appuntamento al 2023 con un Cerbotani ancora protagonista.

Serena De Moliner, 4ª M




Quando l’arte e la passione si uniscono alla Tecnologia

Progetto professionale tecnologico: cnc (controllo numerico computerizzato).

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Quest’anno la 4° G del percorso professionale, grazie agli innovativi  Laboratori Tecnologici dell’istituto, ha realizzato manufatti che uniscono competenze di vari settori: meccatronici, elettropneumatici, e progettuali. Partendo dalla progettazione, passando per la stesura dell’elaborato, fino alla  programmazione iso, attraverso l’innovativo centro di lavoro computerizzato a controllo numerico, che rappresenta il cuore della quarta rivoluzione industriale, anche detta INDUSTRIA 4.0.

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Cerimonia di premiazione

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Si è svolta nell’Aula Magna dell’Istituto, sabato 04 giugno, la cerimonia di premiazione delle eccellenze. La dirigente scolastica, prof.ssa Angelina Scarano ha avuto il piacere e l’onore di premiare oltre 70 studenti che si sono distinti non solo per il profitto scolastico, ma anche per la partecipazione con ottimi risultati a diverse competizioni studentesche regionali e provinciali, tra le quali il concorso hi-tech “Da Vinci 4.0” promosso, tra le scuole superiori bresciane, dal Giornale di Brescia che ha visto il nostro Istituto, anche per questo anno, salire sul primo gradino del podio.

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A consegnare il massimo riconoscimento, due borse di studio del valore ognuna di 500 euro, offerte dalla ditta Stagnoli Srl di Lonato, ai due studenti (Bella Dario, 5E e Mottinelli Matteo, 4E, entrambi del corso di Informatica, con un profitto finale pari alla media del 9) è stato il vice-sindaco e assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione del Comune di Lonato, dott. Nicola Bianchi il quale, rivolgendosi alla platea composta da studenti, docenti e familiari, ha sottolineato l’importanza di avere, nel proprio territorio, una scuola, come l’IIS Cerebotani, fiore all’occhiello per tutta la comunità lonatese, proiettata verso il futuro, capace di formare studenti preparati per le successive sfide in campo lavorativo e universitario. Ha elogiato, altresì, la dirigenza, i docenti e familiari che hanno sostenuto i ragazzi nel percorso formativo. Al di là del riconoscimento in sè e del dovere professionale, resta per la nostra scuola la ricompensa morale per il lavoro che quotidianamente l’Istituzione Scuola svolge, con il proprio corpo insegnante, per permettere ai suoi alunni di avere successo nella vita presente e futura.

Prof. Domenico Marchione

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In ricordo dei giudici Falcone e Borsellino

Sposato_2F_Falcone_BorsellinoCi sono degli eventi che non possiamo dimenticare, perché fanno parte della nostra storia e alimentano la coscienza collettiva del paese in cui viviamo. È un nostro dovere quindi ricordare le vittime della mafia a trent’anni dall’attentato di Capaci: il 23 maggio 1992, lungo l’autostrada per Palermo, persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della sua scorta. Meno di due mesi dopo, il 19 luglio, in un secondo attentato, in via D’Amelio, Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta rimasero vittime di un brutale agguato mortale. Ricordare tuttavia non è sufficiente: il sacrificio di tanti uomini e donne, vittime della criminalità organizzata, ci interpella e ci impone di prendere posizione, oggi. Non può venir meno dunque l’impegno a costruire una società più giusta, democratica ed egualitaria: per questo il nostro Istituto promuove ogni anno iniziative di educazione alla legalità, momenti di confronto, riflessione e approfondimento su questi temi cruciali. Con orgoglio, l’Istituto ringrazia una nostra studentessa, Alessia Sposato (2F), che ha realizzato questo bellissimo ritratto e lo ha condiviso per non dimenticare i due magistrati di Palermo: a lei il nostro plauso, nella speranza che tante altre iniziative continuino a germogliare nelle aule della nostra scuola. A tal proposito, Giovanni Falcone scriveva: “Gli uomini passano ma gli ideali restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”.

Francesco Bortolotti




Romeo and Juliet

Se amate leggere i classici e i libri d’autore, questo ve lo consiglio! Romeo e Giulietta è il titolo di una tragedia in lingua inglese di William Shakespeare (1564-1616) ambientata a Verona nel ‘500. romeo and julietÈ un’opera che vede come protagonisti i due innamorati, ovvero Romeo e Giulietta, e le due famiglie più importanti di quell’epoca: i Montecchi e i Capuleti. L’autore è stato il drammaturgo inglese più celebre, capace di comporre opere tragiche e comiche. Le opere più famose sono sicuramente L’Amleto e Romeo e Giulietta, tutte e due di stile tragico e drammatico. Il tema che spicca è l’amore, un amore travagliato, passionale, energetico, eterno e doloroso. Doloroso perché i due innamorati sarebbero pronti a morire l’uno per l’altra, un amore passionale e sensuale perché, per esso, Romeo e Giulietta sfidano la sorte loro assegnata, una sorte che prevede solo matrimoni “per convenienza politica e di potere”. Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente. Credo sia la frase che sintetizza in modo migliore l’essenza dell’opera shakespeariana.È un concetto profondo, l’amore che emerge dalla lettura dell’opera è difficile da capire per noi adolescenti, ma comunque, un amore che si può toccare quando si sentono notizie di coniugi che donano un organo a colui o colei che amano. Ci sono amori intensi che poi finiscono, ma è sempre un amore grande che tutto può dare, anche nella sua fugacità perché il sentimento, se puro, è sempre innocente. Anche oggi ci sono Romei e Giuliette che conoscono il valore della loro vita, che sono pronti a farsi dono l’uno per l’altra, per conservare il proprio amore in uno scrigno privo di contaminazioni esterne. Ma quanto si può amare? Amar ch’a nullo amato amar perdona, scriveva Dante, l’amore non risparmia nessuno, sia l’amore ricevuto che l’amore dato; l’amore può essere folle ma non potrà mai essere condannato. C’è però un’altra sfumatura dell’amore, ed è l’amore come antidoto contro l’odio, il personaggio che evidenzia questa opportunità è frate Lorenzo, confessore di Romeo. C’è una ragione per cui voglio aiutarti. Il vostro matrimonio potrebbe forse mutare il rancore delle vostre famiglie in affetto sincero. Magari si trovasse oggi un antidoto per fermare rancore, odio e guerra!

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Gioia Gugole, 3ᵃK




Open-Day ITS Meccatronica

Sabato 30 aprile è stata una giornata significativa per l’IIS Luigi Cerebotani, durante la mattinata è stato ospitato il primo open-day del corso ITS Lombardia Meccatronica dall’inizio della pandemia.

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Dalle 10 alle 11 presso l’Aula Magna, è stato possibile assistere alla presentazione del percorso in oggetto e degli altri realizzati dalla Fondazione Lombardia Meccatronica. Vogliamo ringraziare per la loro partecipazione a questo incontro: Laura Galliera, Responsabile Education presso Associazione Industriale Bresciana; Angelina Scarano, Dirigente scolastico IIS Cerebotani; Samuele Alghisi Presidente della Provincia di Brescia; Monica Zilioli Vice Sindaco Comune di Lonato del Garda; Marco Capitanio Presidente Piccola Industria Confindustria Brescia; Rodolfo Faglia Pro Rettore Università degli Studi di Brescia; Raffaele Crippa Direttore Fondazione ITS Lombardia Meccatronica; Francesca Panni Marketing Specialist IVAR; Enricoluigi Paresini Quality Manager Stagnoli Tg, Paolo Orsini stagista presso Stagnoli Tg, Sara Travaini diplomata ITS.

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Dalle 11 alle 12 c’è stata la possibilità di visitare gli stand di alcune delle aziende che collaborano attivamente alla realizzazione del percorso. Qui siamo stati accolti da una decina di aziende del territorio Bresciano, le quali svolgono ruoli determinanti in vari settori, nel nostro caso siamo stati attratti particolarmente da quelle dell’ambito meccanico. Tra queste c’erano: la Leonessa di Carpenedolo, la Metalprint di Calcinato, Stagnoli di Lonato, la Fanuc, Cherubini spa di Bedizzole, la Beretta di Gardone Val Trompia e altre. Nel tempo che ci è stato concesso le abbiamo visitate tutte, molto attentamente; le spiegazioni che ci sono state date sono state esaurienti e specifiche visto che sono state fornite molte volte o da ingegneri o direttamente dai titolari. Crediamo che incontri di questo genere debbano essere tenuti in considerazione, anche negli anni a venire in quanto consentono agli studenti di toccare con mano le realtà manifatturiere a loro vicine. Viene inoltre concesso di prendere parte attivamente a spiegazioni e ad ulteriori chiarimenti riguardanti il percorso alternativo dell’ITS che è diverso rispetto sia all’università, che al mondo del lavoro come lo conosciamo nella versione più classica.

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Alberto Bazzoli, Matteo Tortelli, Simone Rebecchi, 5B




I benefit della transizione digitale

La redazione condivide il video realizzato da parte di un piccolo gruppo di studenti  della classe 3ᵃH per il concorso “L’Europa è nelle tue mani”, con il supporto e la supervisione della prof.ssa Gallerini: “I benefit della transizione digitale“. Pur non avendo vinto, i ragazzi sono stati molto bravi e si sono davvero impegnati!

La Transizione Digitale  ha come obiettivo la realizzazione di un’amministrazione digitale e aperta, che offra servizi pubblici digitali facilmente utilizzabili, sicuri e di qualità, tali da garantire una relazione trasparente e aperta con i cittadini. Il video riguardante la transizione digitale spiega i benefici creata da essa in modo semplice e ci fa capire come questa possa alterare le normali routine quotidiane spesso semplificandole o velocizzandole.

I manga presenti nel video sono stati disegnati da Gian Lucca Lanfranchi.

Classe 3ᵃH, coordinata dalla prof.ssa Paola Bertulli




Una grande soddisfazione: P.C.T.O. alla CRG

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Mi chiamo Jacopo Zaniboni, vivo a Desenzano, e frequento la classe 3ª M dell’indirizzo meccanica e meccatronica. Ho una passione sconfinata per i motori e per le gare automobilistiche, per questo non ho avuto esitazioni quando il prof. Marchione mi ha proposto la vicina CRG per lo svolgimento del P.C.T.O. L’azienda è tra le più prestigiose e importanti del mondo del kart, la CRG è conosciuta in tutto il mondo per il suo racing team che ha visto passare campioni della Formula 1 come Hülkenberg, Rosberg, Hamilton e Verstappen.  Questa esperienza però non è iniziata con il piede giusto: il primo giorno mi è stata assegnata la produzione di pezzi attraverso le macchine a controllo numerico. Le ore non passavano mai! Sempre le stesse azioni, sempre gli stessi pezzi…

Non potevo stare 3 settimane così! La sera tornato a casa contattai subito il mio tutor, il prof. Marchione, spiegandogli la situazione. Lui si è attivato immediatamente chiamando di persona la responsabile aziendale dell’alternanza scuola-lavoro. Il giorno seguente la responsabile, Gabriella, è venuta da me, dicendomi che dalla settimana dopo potevo andare nell’ufficio tecnico. Quella notizia fu come una botta di adrenalina che mi ha permesso di superare anche quell’interminabile giornata. Arrivati al terzo giorno però, il mio morale si era nuovamente abbassato, non ce la facevo più, non aspettavo altro che arrivasse l’ora di tornare a casa.  Tra un pezzo e l’altro iniziai ad esplorare l’azienda, e con gran stupore mi ritrovai in un reparto pieno di motori! Con un po’ di ansia ma anche con tanta determinazione sono andato dal signor. Tinini, titolare dell’azienda, al quale ho chiesto di poter sperimentarmi in qualcosa di diverso, visto il mio interesse. Probabilmente ha percepito qualcosa di particolare nei miei occhi, nel mio atteggiamento, perché mi ha proposto di andare nel settore dedicato ai motori da competizione!

Qui lavora Marco Piu, un veterano della CRG, un preparatore espertissimo che mi ha preso sotto la sua ala protettrice. È nato così un rapporto di lavoro, ma anche di simpatia e condivisione della passione che ha permesso a me di imparare i segreti del mestiere e a lui di avere un allievo interessato ed attento.  Sono restato con lui e con il suo apprendista Pietro per tutta la durata restante dello stage. Non abbastanza contento di ciò che ero riuscito ad ottenere, tutti i pomeriggi quando il reparto motori chiudeva, ho avuto la possibilità di salire all’ufficio tecnico di progettazione, dove ho trovato persone che mi hanno coinvolto nei loro progetti, come David De Regibus ex professore del nostro istituto.

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Sono molto felice di questa esperienza, ma lo sarò ancora di più quando andrò sulla pista per controllare le telemetrie e vedere in azione i kart che, anche se in piccola parte, ho contribuito a realizzare! Invito tutti a fare come me: è molto importante essere testardi, non abbattersi e rassegnarsi di fronte alle difficoltà, perché è solo con la forza di volontà che si possono raggiungere gli obiettivi e i traguardi che desiderate. Non mollate, non smettete di combattere e lottare per arrivare dove volete, senza perdervi d’animo mai!

Jacopo Zaniboni, 3ª M

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Stili di vita e modelli di sviluppo per mitigare i cambiamenti climatici

In data 5 febbraio, presso l’aula magna dell’IIS Cerebotani di Lonato del Garda, su invito della Dirigente Scolastica, prof.ssa Angelina Scarano, il professor Maurizio Tira, rettore dell’università degli studi di Brescia, ha tenuto un discorso coinvolgente sugli squilibri climatici a partire dalla prima rivoluzione industriale, la macchina a vapore fino ai giorni nostri, passando per Adam Smith, il piano Marshall e la crisi di relazione tra l’essere umano e il suo ecosistema.

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Il relatore, da subito, ci ha mostrato, con delle slides, l’esponenziale crescita della popolazione umana, che in circa 2000 anni è aumentata di 7,7 miliardi di individui, accrescendo di conseguenza le emissioni per un puro fattore numerico “Più siamo, Più consumiamo” ha concluso il professore.

Da qui, la citazione del libro “Primavera Silenziosa” il primo manifesto ambientalista, scritto da Rachel Carson e pubblicato nel 1962, che nel 1979 si rivolse al popolo americano con le seguenti parole :

E ti sto chiedendo per il tuo bene e per la sicurezza della tua nazione di non fare viaggi inutili, di usare le auto o i mezzi pubblici ogni volta che puoi, di parcheggiare l’auto un giorno in più alla settimana, di rispettare il limite di velocità e di impostare il tuo termostato per risparmiare carburante. Ogni atto di conservazione dell’energia come questo è molto più che buon senso. Ti dico che è un atto di patriottismo.”

Quindi, il professore ha spiegato il significato delle parole “sviluppo sostenibile”, ovvero un modello di sviluppo che diacronicamente è accessibile a tutti i popoli della terra. Uno sviluppo che dipende dalla capacità del pianeta di sostenere il peso (carrying capacity) della nostra presenza e delle nostre attività. Successivamente ha fatto notare che uno sviluppo sostenibile per essere efficace deve anche perdurare, illuminando la platea, quindi, con la definizione: “Développement durable” che altro non è che una delle due facce della sostenibilità: ovvero quello temporale, che traduce la dimensione diacronica dello sviluppo.

Procedendo, è stata proposta la visione del summit “ONU on environment and development: Rio de Janeiro“, che mostra un audace discorso di una giovane ragazza di appena 13 anni, parlare di fronte ai capi di stato di problemi comuni, e le sue paure di respirare aria inquinata, o mangiare cibi contaminati. Il tutto purtroppo finisce con degli applausi commossi, ma ben poco cambierà per il nostro pianeta, infatti da questo fatto, avvenuto nel 1992, ben poco è successo per la salvaguardia dell’ecosistema da allora.

Successivamente, il prof.Tira ha accennato al concetto tristemente noto a tutti: L’economia sempre in crescita. Ovvero, l’economia sempre in crescita non consente al nostro mondo di raggiungere lo stato di equilibrio di cui esso necessita. Questo perché, orientandosi verso uno sviluppo industriale massivo, la quantità di risorse naturali prodotte(o esistenti) è di gran lunga maggiore di quelle richieste e consumate.

Un altro termine ben conosciuto è quello di impronta ecologica.

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In breve durante i primi del ‘900 William Rees e Mathis Wackernagel idearono “the ecological footprint” per misurare la dipendenza delle comunità umane dalla natura. L’impronta ecologica è una stima di quanto suolo e acqua (come superfici) una data società richiede per produrre le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti che produce, secondo le attuali tecnologie. Per calcolare l’impronta relativa ad un insieme di consumi si mette in relazione la quantità di ogni bene consumato (cereali, carni, frutta ecc.) con una costante di rendimento espressa in kg/ha. Il risultato è una superficie.

Infine, sono stati proposti dei Modelli di economia sostenibile, parlando in modo specifico(non in toni di elogio, chiaramente) dell’impianto ILVA di Taranto, noto per la situazione disastrata causata dalla malagestione.

Piuttosto, ci è stato mostrato un curioso esempio: nella Ruhr(Renania), ex zona industriale tedesca, i vecchi impianti siderurgici sono stati convertiti in uno dei più grandi parchi nazionali europei, il Landschaftspark- Duisburg, un ottimo sistema sicuramente da emulare.

Prima di concludere la presentazione, è stato dedicato del tempo agli studenti per porre delle domande al Professor Tira, due delle quali hanno attirato l’attenzione più di altre, le riporterò qui di seguito;

● “Secondo lei, il nucleare potrebbe essere una delle soluzioni a questi problemi?” Il professor. Maurizio Tira ha spiegato che la fissione nucleare per il momento non può ancora essere impiegata come soluzione conveniente, perché attualmente l’utilizzo di essa in Italia non è consentito. Per quanto riguarda la fusione nucleare invece, non si vedranno risultati concreti da qui a 20 anni. L’utilizzo di energie rinnovabili potrebbe essere l’unica soluzione immediata.

● “Quali potrebbero essere le soluzioni per risolvere il problema dell’inquinamento di Brescia?” “La miglior soluzione è il risparmio energetico” così il professor. Maurizio Tira ha introdotto alcuni esempi di come il comune di Brescia stia lavorando per migliorare la situazione, come ad esempio con la costruzione della nuova linea tranviaria, la quale andrebbe ampliata così da poter raggiungere non solo le zone adiacenti al centro, ma anche quelle periferiche. Inoltre ha sottolineato il fatto che tutti dovremmo accettare il cambiamento, abbandonando vizi e abitudini, così da poterci avviare verso una nuova era

Termina così un’importante esperienza per gli alunni, ringraziando il Rettore, e sperando in altri interventi come questo.

Matteo Valbusa, 5ªF

Presentazione

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