Imparare a sciare divertendosi

Quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad un entusiasmante “viaggio di istruzione”. Appena saliti sul pullman, ancora addormentati, i professori ci hanno introdotto alla semplice missione della gita: imparare a sciare. Appena indossati gli sci, una delle prime cose di cui ci si rende conto è la mancanza dei freni, ma dopo la prima discesa si iniziano ad intuire istintivamente (e soprattutto grazie ai maestri) i movimenti base. Finita la prima lezione, i professori ci hanno accompagnati ad un rifugio, dove abbiamo potuto rifocillarci godendoci la vista mozzafiato. Nel pomeriggio abbiamo continuato l’attività sciistica fino alla chiusura degli impianti e siamo tornati in hotel esausti ma appagati dai nostri notevoli progressi. Dopo esserci rilassati e aver cenato, date le innumerevoli attività disponibili nel paesino, siamo rimasti a svagarci nell’albergo prima di crollare nel letto (sperando che non facesse lo stesso…). Passato il primo, i tre giorni successivi sono volati (e anche qualche studente sulla neve) e ci siamo ritrovati ad affrontare piste più impegnative con sicurezza e agilità. Senza che ce ne rendessimo conto, la vacanza era, a questo punto, volta al termine, e stavamo già tornando alla solita quotidianità. Ma con noi portavamo l’indelebile ricordo di un’esperienza unica, originale ed emozionante che ci ha permesso di divertirci come classe al di fuori del contesto scolastico.

Mattia Cappa, Manuel Pitscheider (3ªE)

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Il gran finale di Da Vinci 4.0 incorona i ragazzi di Sciurus e il muschio «mangia smog»

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Sull’edizione del 1 giugno 2022 del Giornale di Brescia:

La finale della competizione hi-tech tra le scuole superiori bresciane è andata in scena all’acciaieria Ori Martin. L’ultimo atto di una sfida avvincente, che quest’anno ha superato le edizioni precedenti per creatività e genialità dei progetti. Delle otto squadre in pista, la giuria di esperti ha assegnato l’oro ai ragazzi del Cerebotani di Lonato.

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Al Cerebotani il 1° classificato al GdB Da Vinci 4.0

La terza edizione dello hackaton del Giornale di Brescia, il Da Vinci 4.0, se la aggiudica il nostro Istituto con la squadra Sciurus che con il progetto e il prototipo del totem mangia CO2 ottiene il primo posto.
Al secondo posto il Liceo “Ven. A. Luzzago” di Brescia e al terzo l’Istituto Tecnico “Primo Levi” di Lumezzane.

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Il servizio sulla premiazione al TG di TELETUTTO:

La redazione




I custodi del Benaco

‘I custodi del Benaco’ è un progetto che coinvolge le scuole e le amministrazioni comunali dei paesi attorno al lago di Garda, partendo dalle encicliche ‘Laudato sì’ e ‘Fratelli tutti’, per creare un patto educativo attorno al più grande bacino d’acqua dolce d’Italia. Ne abbiamo parlato con l’ideatore, insegnanti, studenti e amministratori

Frantz Kourdebakir Ideatore ‘I guardiani del Benaco’
Valeria Penna Volontaria ‘I guardiani del Benaco’
Roberta Cecere Assessore all’istruzione – Comune di Garda
Lauro Sabaini Sindaco di Bardolino
Ester Troiani Vicepreside IC Bardolino
Domenico Marchione Docente di religione – Itis Cerebotani di Lonato (BS)

Telepace
Articolo originale: https://www.telepace.it/puntate/i-custodi-del-benaco/




Il Cerebotani su TeleTutto per il GdB Da Vinci 4.0

GdB Da Vinci 4.0 è il progetto del Giornale di Brescia dedicato agli istituti superiori di Brescia e provincia. Con focus su tecnologia, automazione e robotica, GdB Da Vinci 4.0 torna nelle scuole per trasmettere ai ragazzi la cultura del digitale con l’obiettivo di creare competenze utili per affrontare il mondo del lavoro.

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Il servizio è andatto in onda VENERDÌ ALLE 20:15
Conduttore: FRANCESCA ROMAN

Clicca sull’immagine per andare sulla pagina di TT-play per vedere il servizio:

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Da Vinci 4.0 è tornato nelle scuole per conoscere il digitale dal vivo

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Scelte e strategie per l’Istituto Luigi Cerebotani

Formazione tecnica e professionale in tempo di pandemia

Relazione sul Convegno svoltosi alle ore 10 del 21 Gennaio presso l’Aula Magna del nostro Istituto.

Il Convegno è stato aperto dalla dirigente, la prof.ssa Angelina Scarano, che ha ringraziato i presenti e gli alunni in collegamento telematico. «Un grazie —ha ribadito— anche perché credete nel futuro del nostro Istituto», facendo notare (come sottolineato da molte aziende presenti), il potenziale di risorse tecniche che il nostro Istituto può offrire al territorio. La dirigente ha quindi lanciato il dibattito dichiarando che «servono spazi adeguati per offrire una risposta efficace alle esigenze educative e formative delle persone che da studenti, qui da noi, diventano cittadini».
L’incontro è proseguito con la relazione del sig. Codelli della ditta Feralpi, che ha evidenziato il bisogno e l’importanza di personale tecnico ben formato che appartiene al tessuto sociale del territorio e che va ad arricchire quello produttivo con la propria professionalità, sottolineando come, negli anni, la Feralpi abbia instaurato un rapporto privilegiato con il nostro Istituto, grazie anche alla grande collaborazione di dirigenti e docenti.
L’avv. Guido Galberti (vice presidente della Provincia di Brescia) ha evidenziato, altresì, le problematiche che la Provincia ha dovuto affrontare, in questi ultimi mesi, a causa del difficile reperimento delle materie prime, necessarie per l’ampliamento strutturale del Cerebotani, creando ulteriori ostacoli ai tentativi di porre rimedio ai disagi di alunni e docenti.
Il rappresentante dell’istruzione della Provincia di Brescia, il dott. Filippo Ferrari, ha annunciato una soluzione provvisoria alla carenza di aule che consiste nella disponibilità di alcuni prefabbricati in arrivo ai primi di Febbraio. La dirigente sottolinea però la difficoltà della gestione di aule in sedi separate, a causa della mancanza di docenti e del personale ATA. Il presidente conferma che si tratta di un situazione provvisoria per fronteggiare una fase transitoria in attesa –ha dichiarato– della realizzazione di nuovi spazi, progetto per il quale sono stati stanziati più di 5 milioni di euro e a cui Confindustria sta partecipando attivamente. I dott. Ferrari ha poi concluso  chiedendo ai ragazzi di avere ancora un poco di pazientare poiché sono in arrivo soluzioni concrete.
All’incontro è intervenuto il sindaco di Lonato Roberto Tardani annunciando che la nuova palestra comunale verrà occupata come hub vaccinale ancora fino a settembre 2022 e che quindi il nostro Istituto avrà spazi ridotti anche su questo fronte.
La dott.ssa Vezzola, intervenuta quale vice coordinatrice delle aziende dell’area del Basso Garda, ha ribadito che non ci sono abbastanza periti uscenti da Istituti Tecnici. Prima di dare la parola alla presidente della Leonessa SPA ha concluso affermando che il nostro Istituto ha sofferto in modo rilevante per la mancanza delle lezioni in presenza.
La dott.ssa Gabriella Pasotti, oltre a confermare quanto detto dalla precedente relatrice, ha posto una serie di domande agli studenti sul perché molti alunni, dopo la maturità, scelgono di non approcciarsi in modo diretto al mondo del lavoro.
La dirigente ha domandato agli invitati se volessero intervenire e ha esortato i rappresentanti d’Istituto a rispondere alle domande poste in precedenza dalla relatrice Pasotti. Ha parlato la rappresentante d’istituto Anna Gugole ricordando l’importanza di un’immediata soluzione alla problematica delle aule mancanti e della partecipazione alle lezioni in presenza, sostenendo che molti alunni non si ritengono pronti a entrare nel mondo del lavoro per la mancanza di sufficiente preparazione a livello laboratoriale, anche a causa dalla situazione di emergenza sanitaria che ci accompagna da ormai 2 anni.
Ha concluso il convegno il presidente del consiglio d’Istituto, che rappresenta i genitori degli alunni, sig. Vittorio Volpi, esponendo la problematica dei trasporti pubblici che sussiste da un paio di anni.

Il convegno ha toccato molti argomenti e molte problematiche sono state discusse. Anche noi studenti abbiamo avuto il modo di far emergere il nostro disagio.
Ci auguriamo e siamo speranzosi che si sia aperta una via concreta alle problematiche che sono state discusse.
Ringraziamo la nostra dirigente e tutti i relatori per questo Convegno in cui hanno parlato apertamente, soprattutto a noi studenti, rassicurandoci sul futuro del nostro Istituto ed esortandoci ad affacciarci al mondo del lavoro senza alcun timore.

Gli studenti rappresentanti d’Istituto

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Incontro di formazione in vista dello hackathon GdB Da Vinci 4.0

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Nel corso della mattina di lunedì 24 gennaio 2022, presso il nostro Istituto, l’Aula Magna ha ospitato un primo inconto con gli organizzatori dello hackathon del Giornale di Brescia: il Da Vinci 4.0. Hanno partecipato gli oltre 20 studenti, divisi in tre squadre, una per ognuno degli indirizzi di informatica, meccanica ed elettronica, iscritte alla 3ª edizione della competizione di cui il “Cerebotani” è il campione in carica. Gli speaker, in ordine di intervento

  • Laura Galliera, responsabile di Education e Capitale umano di Confidustria Brescia
  • Massimo Temporelli, fondatore di The FabLab
  • Stefano Martinelli, giornalista del Giornale di Brescia
  • Giulia De Martini, head of research di The FabLab

hanno presentato alcune delle tecnologie fra le più innovative che stanno determinando la 4ª rivoluzione industriale e che stanno cambiando in modo radicale la percezione del e l’interazione con il mondo sia industriale sia domestico, con al centro il dato, l’informazione e le potenzialità che il controllo di tali flussi consentono.

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Sistema scolastico secondo Elon Musk

LaScuolaDiElonMask2Elon Musk è un imprenditore sudafricano, diventando uno dei più ricchi del mondo, grazie alle sue numerose aziende come Tesla, Neuralink, ed è anche cofondatore di PayPal. Le considerazioni riguardo Elon Musk sulla scuola, sono una valida alternativa per cambiare in meglio il sistema scolastico attuale, basandosi su alcune riflessioni che il miliardario stesso si pone: “ma il sistema scolastico attuale funziona veramente?”.

Elon Musk propone delle soluzioni risolvendo una problematica familiare, infatti pensa che i suoi figli non vengano istruiti nel migliore dei modi. Gli errori più lampanti osservati nei sistemi scolastici da Elon Musk sono:

  • gli studenti non vengono raggruppati per la loro età, ma per le loro abilità (ritiene che sia sbagliato pensare che gli alunni della stessa età imparino alla stessa velocità);
  • insegnare sempre al pensando al problema (ritiene che insegnare per imparare uno strumento sia inutile, meglio insegnare per risolvere un problema).

Le fondamenta di questo sistema scolastico sono ben differenti dalle attuali, infatti nella scuola secondo Elon Musk non ci sono classi né livelli, gli studenti partecipano e lavorano tutti insieme, a prescindere dall’età o dalle capacitàIl programma è incentrato su veri e propri progetti affrontati attraverso apprendimento cooperativo, lavoro di gruppo e confronto tra i ragazzi, che sono visti come essenziali. Le materie studiate in questa scuola puntano al futuro infatti si riduce lo studio delle materie di carattere umanistico, basandosi principalmente sulle nuove tecnologie, l’informatica, il coding, l’ingegneria, la costruzione pratica, ma anche l’etica e ragionamento critico, l’avvicinamento all’imprenditoria e lo sviluppo di hard e soft skill fondamentali nel mondo dell’innovazione e del lavoro.

La scuola ideale di Elon Musk non è perfetta, secondo il nostro punto di vista, l’ideale sarebbe una combinazione tra quella attuale e la sua dove lo studente sarebbe più stimolato perchè non vedrebbe la scuola come un obbligo ma come un ambiente sano dove imparare e migliorare le proprie abilità. Siamo abituati a vedere la scuola come un’area dove ognuno è giudicato solamente per le proprie performance su singoli test; da votazioni molte volte inutili; molte volte studiando concetti ormai obsoleti. Capiamo la necessità di ampliare la cultura generale, ma vogliamo togliere spazio allo studio delle nuove tecnologie, limitando l’evoluzione tecnologica? Molte materie mancano in molte scuole e sono proprio quelle materie che preparano lo studente al mondo del lavoro come l’imprenditoria e l’economia che dovrebbero essere presenti in ogni scuole.

Ci siamo mai chiesti come il nostro sistema scolastico limiti le potenzialità di uno studente? Qualcuno ha mai osservato i livelli di stress presenti negli studenti italiani? Il nostro sistema scolastico deve fare ancora molta strada per far sì che la scuola formi lavoratori capaci di ragionare, mettersi in gioco e migliorarsi, ma fino ad ora cosa ha veramente fatto? Speriamo sia stato di vostro gradimento l’esposto e vi ringraziamo per il vostro tempo e speriamo vi faccia ragionare.LaScuolaDiElonMask

 

 




La scuola ideale

Noi studenti ci lamentiamo spesso del sistema scolastico attuale, dicendo che non ci valorizza sufficientemente o che è troppo rigido, non lasciando libera scelta agli studenti, i quali sono i principali attori della scuola. Abbiamo perciò stilato una lista di modifiche, prendendo varie caratteristiche da vari sistemi scolastici di tutto il mondo.
La nostra scuola ideale dovrebbe comprendere i seguenti punti:

  • Gli studenti hanno la possibilità di scegliere i propri professori;
  • I professori dovrebbero avere uno spazio dedicato per ricevere gli studenti, i cosiddetti tutoring;
  • Gli studenti dovrebbero avere uno psicologo interno alla scuola;
  • Gli studenti dovrebbero avere una biblioteca da cui prendere i libri, da restituire poi al termine delle lezioni;
  • Valutazioni in base alle competenze e non in base alle conoscenze;
  • Valutazione degli insegnanti da parte degli alunni;
  • Gli studenti dovrebbero avere più potere decisionale all’interno della scuola;
  • Le lezioni frontali dovrebbero essere molto poche o del tutto assenti;
  • Gli studenti dovrebbero essere incoraggiati a partecipare, interagire, porre domande, esprimere se stessi, presentare lavori di gruppo e ricerche individuali;
  • I professori dovrebbero avere aule fisse e gli studenti dovrebbero spostarsi tra le varie aule. Questa caratteristica tipica delle scuole americane è stata già adottata, non in tempi di COVID-19, dall’IIS Don Milani di Montichiari;
  • Le ore dovrebbero essere ridotte a 45 minuti con 15 minuti di pausa alla fine di ogni lezione. Degli studi, sostengono che il cervello apprendi meglio in questa modalità;
  • L’educazione sessuale dovrebbe essere obbligatoria a partire dal primo fino all’ultimo anno del ciclo scolastico;
  • Dovrebbero essere garantite più ore di laboratorio per avere una conoscenza più pratica delle materie d’indirizzo;
  • Diritto ed economia dovrebbe essere estesa a tutti e cinque gli anni e trattata in maniera più approfondita.

Questa è la nostra scuola ideale, in cui gli studenti possono essere più partecipi nelle scelte gestionali della scuola, nella scelta dei professori e con maggiori conoscenze, che potrebbero tornare utili nel futuro, come una conoscenza approfondita del Diritto Italiano e dell’educazione sessuale. Siamo a conoscenza che alcune di queste proposte non possono essere adottate a causa dell’emergenza COVID-19. Chiediamo chiediamo però alla Dirigente Scolastica di prendere in considerazione queste richieste, per trasformare l’IIS Cerebotani in una potenziale scuola di riferimento, non solo per gli istituti della Provincia di Brescia ma anche, potenzialmente, per tutte le scuole d’Italia.

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Articolo scritto da: Jacopo Senatore.

Lista di proposte stilata da: Matteo Botturi, Claudio Casanova, Jacopo Senatore, 3ªF.