Sterrati in salita

GIRO IN BICICLETTA

Giovedì 29/11/2018

Il gruppetto degli sterrati in salita

Il gruppetto degli sterrati in salita

Siamo andati a fare un giro in bicicletta insieme ai professori Bandera Silvano, Guerra Mauro, Marchione Domenico e Masetti Massimiliamo. Si prevedeva un giro attraverso le colline di Lonato e Padenghe, fino ad arrivare ai Laghi di Sovenigo, laghetti situati tra le collinette di Puegnago.
Siamo partiti dal palazzetto dello sport di Lonato, ma dopo una decina di chilometri, a Padenghe, sfortunatamente si è rotta la catena di una bicicletta; siamo andati da un venditore di articoli per biciclette lì vicino, era ancora chiuso, allora provando a chiamare ci ha detto che non era un meccanico di biciclette e non sarebbe stato in grado di sistemarlo, alcuni professori hanno pensato a una soluzione, alla fine si è lasciata lì la bicicletta, il professore si è incamminato a Lonato mentre noi continuavamo il giro; appena tornati si è scoperto che aveva trovato un passaggio, un pakistano lo aveva accompagnato a scuola.

In questa storia ci sono tre morali:

  • Amicizia: appena si è rotta la catena tutti ci siamo preoccupati di trovare una soluzione e nessuno ha abbandonato il proprio compagno, qualcuno diceva di prenderlo in macchina, altri di lasciarlo andare a piedi, ma non per cattiveria, tutti per il suo bene, per non farlo stancare ad aspettare e dicendo che gli avrebbe fatto bene camminare; come si sa, è nel bisogno che si scoprono i veri amici e chi ci vuole bene;
  • Razzismo: proprio in questi tempi in cui si parla di razzismo, di intolleranza, dopo tante persone che vedevano il prof a chiedere un passaggio, solo un pakistano si è offerto di soccorrerlo e, dopo aver anche fatto amicizia lungo il tragitto che li portava a Lonato, anche se era in ritardo per le sue commissioni, decideva di accompagnarlo nel posto più vicino alla palestra, di quanto prestabilito;
  • Libertà: dopo aver rotto la bici il professore sarebbe potuto andare via, “liberandosi” dal giro in bici. Il professor Marchione ha precisato: “Quella della bici, rotta o non rotta, è l’unica catena che ti rende, comunque, sempre un essere libero”, e io aggiungerei che bisogna saper accogliere il cambiamento con sana decisione, sia nella vita, sia… in bici.

Alberti Samuele, 2ªM




Collateral Beauty

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Analisi del film

abbiamo deciso di suddividere il commento in base alle tre personificazioni presenti:

  • AMORE: nulla è più bello dell’amore e in particolare per il migliore amico del protagonista nulla va oltre all’amore che prova per la figlia, anche se non corrisposto. Il messaggio veramente importante che viene trasmesso all’uomo è quello di non arrendersi mai e dimostrare alla figlia sempre quello che prova, perché quando sarà troppo tardi sarà inutile piangersi addosso ed attaccarsi ai rimorsi per ciò che non si è riusciti a dimostrare.
  • TEMPO: tutto il tempo è relativo, siamo noi ad inserirlo in limiti e spesso ci facciamo condizionare da esso, sbagliando. L’altra collega e amica del protagonista, dato che non riesce ad avere figli in modo naturale si è data per vinta, mettendo una pietra sopra alla propria situazione. Questa volta l’insegnamento arriva dall’attore che interpreta il tempo nel momento in cui le dice che non per forza l’unico modo per avere un figlio sia quello biologico, come per lui i propri genitori erano rappresentati da una signora che vedeva in treno e da un vecchio barbone. L’importante è quindi non arrendersi mai al tempo e far si che il proprio amore sia solidale verso chiunque e che l’amore per figlio debba essere dato dal legame di sangue.
  • MORTE: il messaggio principale del film arriva con la morte e con la certezza di essa. Questa volta quello a cui si punta è a dir poco inevitabile, essere sicuri della morte, ma non semplice accettandola, ovvero saper cogliere in essa la bellezza collaterale che può essere intesa come molte cose. A mio parere coglierla significa apprezzare ogni momento della vita, soprattutto quelli di condivisione con le persone che amiamo e far si che ogni momento trascorso insieme possa valere come l’ultimo. In questo modo si pone ad un livello superiore e migliorato la propria vita, alla quale viene attribuito un vero valore, con la certezza, quando sarà il momento a differenza del giusto o sbagliato, di aver fatto valere ogni propria azione e sentimento.

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=txpiskjwD5M&authuser=1




Gita sul monte Baldo – 2018

 

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In data 21 Settembre 2018 le classi 4aE, 4aA e 4aC hanno intrapreso un viaggio d’istruzione finalizzato al sano movimento fisico e al collocamento di informazioni storiche, prettamente teoriche, in un contesto reale, il tutto immerso nel fascino e nella perfezione di una natura avvolgente e generosa di vedute meravigliose.

La zona visitata fu infatti predisposta come seconda linea durante la prima guerra mondiale, per un’eventuale difesa in caso di sfondamento delle prime linee italiane.

La gita è cominciata alle 8, quando le classi sono partite da Lonato del Garda alla volta di Malcesine (Verona).

Giunti alla piccola cittadella, dopo una breve passeggiata nel borgo medievale, gli studenti hanno raggiunto la stazione della funivia, mezzo con il quale hanno intrapreso la salita verso la cima del monte Baldo (Tratto Spino, 1760m).

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Lungo il crinale del monte, su un percorso pianeggiante, si potevano apprezzare l’aria fresca, il panorama mozzafiato e la presenza di graziosi alpaca, animali dai colori vivaci dai quali si ricava una lana pregiata, anallergica e che non infeltrisce.

All’estremità del crinale, punto panoramico tra i migliori di tutta la montagna, inizia un sentiero discendente che porta ad una strada asfaltata. Prima di essa però, un piccolo cartello introduce il cosiddetto “Sentiero del Ventrar”. Un tortuoso sentiero non difficile da percorrere a parte qualche passaggio scivoloso e, sebbene in alcuni tratti l’esposizione renda indispensabile l’ausilio delle corde d’acciaio ancorate alla montagna, offre una profonda immersione nell’ambiente naturale montano.

Terminato il percorso, il gruppo ha sostato nel pascolo de “I prai”, per la pausa pranzo.
In conclusione un lungo e faticoso tragitto a piedi ha condotto studenti e insegnanti ad una stazione intermedia dalla quale, per mezzo della medesima funivia precedentemente utilizzata, hanno potuto raggiungere Malcesine per poi fare ritorno a scuola.

Un viaggio, per quanto lungo ed impegnativo, straordinario e indimenticabile.

Michael Saccone, 4aE

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Vita da preside

Il dirigente scolastico Vincenzo Falco intervistato dagli studenti

È stato sicuramente uno dei momenti più attesi per i ragazzi del corso di scrittura creativa “Sulla nuvola tra le righe”: un’intervista al preside Vincenzo Falco con domande “libere”, appunto scelte dagli studenti dopo varie sedute di brainstorming, parte fondamentale del loro percorso formativo (in ambito giornalistico) perché per la prima volta hanno affrontato di persona la tematica dell’intervista. Quattro domande, più una quinta suggerita dal giornalista Alessandro Gatta proprio sul tema del laboratorio di scrittura che stava volgendo al termine. È andata bene, benissimo: non resta che augurarvi buona lettura.

Vita da preside. Le chiediamo di raccontarci di cosa si occupa, del suo rapporto con gli insegnanti e gli studenti.

Mi occupo di problematiche legate all’aspetto gestionale, finanziario e didattico dell’Istituzione scolastica predisponendo tutti gli strumenti atti a garantire il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Cerco con impegno quotidiano di promuovere e garantire l’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, tra cui il diritto all’apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie. Il rapporto con gli insegnanti, nel rispetto reciproco dei ruoli, è sicuramente amichevole e cordiale. Sono convinto che un ente funzioni solo se tutte le componenti che ne fanno parte cooperano in maniera sinergica in un clima di serenità e gratificazione. In merito agli alunni posso dire che loro sono i veri protagonisti della scuola, gli attori principali. Il nostro impegno è teso ad offrire loro un servizio educativo e formativo di qualità. A scuola tutti gli studenti, nessuno escluso, devono poter trovare risposte ai loro bisogni formativi e allo sviluppo della loro personalità.

Un tema molto chiacchierato tra i corridoi della scuola (soprattutto quando si avvicina l’estate). Riguarda il cosiddetto “abbigliamento consono”: in particolare, vorremmo sapere i motivi per cui non è consentito partecipare alle lezione indossando dei bermuda.

È della fine di maggio una circolare a mia firma che invita i ragazzi a recarsi a scuola con un abbigliamento consono e decoroso. Vietare di far partecipare gli studenti alle lezioni in bermuda o con altri indumenti che evocano tenute balneari ritengo che non debba essere interpretato come una pretesa atta a limitare la libertà individuale ma soltanto un modo per richiamare i discenti al rispetto della dignità del luogo che si frequenta e delle attività che in esso si realizzano. Penso, condividendo e facendo mio a tal proposito il pensiero del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che l’esuberanza dei giovani nel modo di abbigliarsi debba essere contenuta a livelli compatibili con un ambiente ove si esercita istituzionalmente una funzione educativo-didattica.

Il gruppo di studenti intervistatori insieme alla prof. Adriana Tomasello

Il gruppo di studenti intervistatori insieme alla prof. Adriana Tomasello

Il futuro dell’IIS Cerebotani. A che punto sono i lavori di ampliamento dell’istituto? Le nuove aule, i laboratori.

L’istituto Cerebotani di Lonato, in controtendenza rispetto ad altre scuole della Provincia, è un’istituzione scolastica in continua crescita. Basti pensare che nell’ultimo triennio si è passati da 650 iscritti a più di 1100. I meriti di tale aumento esponenziale non sono solo del sottoscritto, rischierei di essere autoreferenziale, ma vanno distribuiti equamente tra tutti coloro prestano la propria attività lavorativa in questa scuola, con dedizione, competenza e professionalità, per garantire un’offerta formativa con elevati standard di qualità. Tale incremento di alunni genera alcuni problemi logistici come la carenza di aule e la necessità di ampliare le dotazioni strumentali dei laboratori. In merito alle aule abbiamo momentaneamente sopperito con la locazione delle strutture dell’oratorio e abbiamo informato l’Ente Provinciale della necessità di opportuni interventi ed investimenti in tal senso. L’aumento delle dotazioni laboratoriali è stato possibile invece grazie ai numerosi finanziamenti percepiti dall’approvazione dei progetti PON.

Il futuro dell’IIS/2. Quali potrebbero essere le attività extra-scolastiche dei prossimi anni? Magari ispirate alle esperienze di altre scuole. Qualche esempio: escursioni a contatto con la natura, corsi formativi di vario genere (scrittura, fotografia, social media..), attività sportive alternative.

Il Cerebotani è già una scuola del futuro. Numerosi sono gli indirizzi attivati (Informatica, Chimica, Elettronica, Meccanica). Siamo sede dell’ITS, scuola di specializzazione post diploma in meccatronica, in collaborazione con università e aziende, per rispondere alle esigenze e alle richieste di personale da parte delle imprese del territorio. Completeremo per fine anno un laboratorio territoriale, finanziato con fondi ministeriali, al servizio degli studenti e delle aziende che vogliono sperimentare nuovi processi produttivi. Partirà il percorso sperimentale quadriennale teso a far conseguire agli studenti il diploma con un anno di anticipo privilegiando didattiche innovative, piattaforme online, insegnamenti Clil (Content and Language Integrated Learning, ndr), esperienze laboratoriali ed aziendali. Sarà poi riattivato il percorso professionale di durata quinquennale con possibilità del conseguimento della qualifica al termine del triennio. Da quest’anno stiamo sperimentando un modello di alternanza scuola lavoro all’estero. I ragazzi delle classi terze si sono recati per quattro settimane in Spagna per imparare i procedimenti di lavorazione e produzione di alcune delle aziende più rinomate con sede a Siviglia: viaggi d’istruzione all’estero, escursioni, visite guidate, corsi formativi rivolti a studenti e alunni fanno parte della normale programmazione annuale delle attività.

Domanda “bonus”, inevitabile: un commento sul corso di scrittura creativa.

Il progetto di “scrittura creativa” rientra nell’ottica di proporre ai nostri studenti, da un lato, orizzonti formativi e culturali sempre più ampi nell’intento di colmare o quantomeno ridurre quelle difficoltà nell’esporre per iscritto che talvolta vengono rilevate nei risultati curricolari. Dall’altro dare modo di esprimere emozioni e sentimenti propri dei ragazzi di un’età in piena evoluzione, stati d’animo che sempre più sono relegati a “faccine” più o meno tristi o più o meno divertite di pixel.

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L’istituto Cerebotani vince le olimpiadi robotiche

Le classi quinta C e quinta T si aggiudicano il primo gradino del podio al Brixia Forum

L’istituto Luigi Cerebotani di Lonato del Garda con due classi quinte vince le Olimpiadi Robotiche.

Il gruppo vincente

Il gruppo vincente

Olimpiadi Robotiche

Un evento decisamente appassionante tenutosi al Brixia Forum di Brescia, in via Caprera, che ha catalizzato l’attenzione di molti giovani e professionisti del settore, nonché rampa di lancio nel mondo del lavoro per numerosi studenti. Due giornate di sfida all’ultimo byte, quelle di sabato 11 e domenica 12, che hanno visto tanti ragazzi darsi battaglia con le proprie competenze in campo tecnico e informatico. Gli studenti delle classi quinta T e quinta C, guidati dal dirigente scolastico Vincenzo Falco e diretti dal professore Salvatore Strano, sono riusciti nel difficile obiettivo di raggiungere il gradino più alto del podio.

La gara

La gara prevedeva lo svolgimento, attraverso una robo-macchina creata dagli stessi alunni, quattro diverse complicate prove: Line Follower, Mini Sumo, Robo-Calcio e Robo-Labirinto. Una vittoria meritata che ha confermato a livello regionale la preparazione che l’Istituto Cerebotani ha saputo e sa trasmettere tutt’oggi ai propri studenti; preparandoli in modo coscienzioso verso il cammino lavorativo e universitario, ma ancor più a far proprie le capacità di problem solving e pensiero creativo applicato alla scienza, sempre più fondamentali per affermarsi nel mondo odierno a marcia 2.0. Sono proprio queste caratteristiche che hanno permesso a questi giovanissimi ragazzi, futuro del mondo universitario e lavorativo, di conquistare la vittoria. Le due classi vincitrici hanno ottenuto così la possibilità di mettersi di nuovo in gioco durante la prossima sessione delle Olimpiadi robotiche che si svolgerà a Forlì nel maggio 2018, proprio in prossimità della fine del loro percorso scolastico all’interno della scuola superiore e l’inizio della loro affermazione nel mondo del lavoro.

fonte: Brescia7giorni




Il Cerebotani alle Olimpiadi di Informatica

OII-logo

Kristian Ziu

Kristian Ziu

Il giorno 11 aprile 2017, il nostro Istituto ha partecipato alla competizione territoriale delle Olimpiadi Italiane di Informatica che si sono tenute nei laboratori di informatica dell’Istituto Castelli di Brescia. I nostri due studenti, entrambi della classe 4ªF, accompagnati e sostenuti dalla professoressa Sabrina Branchi, si sono cimentati nella cerebrale sfida che ha coinvolto, a livello nazionale, 1122 studenti del triennio degli istituti secondari di secondo grado. Di ieri la notizia che Kristian Ziu (4°, 60° nazionale) e Daniele Menotti (10°, 138° nazionale) si sono piazzati nei primi dieci della nostra circoscrizione LOM4 (BS e MN). Inoltre Ziu si è qualificato per la competizione Nazionale delle Olimpiadi Italiane di Informatica, che si svolgerà presso l’Università degli studi di Trento – Polo Ferrari, dal 14 al 16 Settembre 2017.

Daniele Menotti

Daniele Menotti

Ecco la classifica dei primi dieci della nostra circoscrizione LOM4, comprendente la provincia di Brescia e quella di Mantova.

classifica qualificato punti Istituto Scolastico
Federico Minelli 44 IS E. Fermi
Stefano Vighini 38 IS E. Fermi
Daniela Brozzoni 29 ITI Castelli
Kristian Ziu 28 Cerebotani
Luca Giacominelli 24 IS E. Fermi
Chiara Ierardi 20 IS E. Fermi
Giacomo Gallina 17 LS Leonardo
Mirko Glisenti 16 IIS Giacomo Perlasca
Luca Greco 14 IIS C. Beretta
10° Daniele Menotti 14 Cerebotani



Parco delle fucine di Casto

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Le istruzioni prima di cominciare

La mattina del 3 aprile gli alunni delle classi 3 E e 3 A, accompagnati dalla cura e simpatia dei prof.ri Bandera, Marchione e Masetti, hanno lasciato l’istituto, diretti a Casto.

Questo paese della Val Sabbia era particolarmente noto, già nel medioevo, per la lavorazione del ferro. Tutt’ora rappresenta uno dei più fiorenti centri industriali del settore siderurgico nel territorio. Questa zona ospita numerose ferrate, per un totale di 1700 m di percorsi, con una palestra di arrampicata e itinerari per il trekking.

Appena arrivati ci siamo recati al rifugio, dove abbiamo depositato gli zaini e noleggiato l’attrezzatura. Le guide ci hanno mostrato come comportarci nella ferrata, prima di guidarci all’inizio del percorso. Prima di iniziare, ci siamo addentrati nel bosco, dove abbiamo avuto modo di vedere i resti di antiche fucine, delle quali ci hanno illustrato il funzionamento. Queste sfruttavano l’energia dell’ acqua per permettere ai fabbri la lavorazione del ferro.

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La ferrata nella gola del torrente

La ferrata da noi percorsa prende il nome di stretta di Luina, un tragitto di 380 metri, in un canyon largo 2-3 metri.

Al termine del percorso siamo tornati al rifugio per pranzare. Qui alcuni del gruppo si sono cimentati nell’attraversamento di un ponte tibetano, mentre altri si sono tuffati nelle fresche acque di un laghetto.

Dopo esserci rigenerati nel momento di pausa, ci siamo rimessi in marcia, per un trekking sulle montagne, lungo un sentiero in salita dal quale si poteva ammirare la valle sottostante. Affaticati, ma contenti siamo tornati al pullman per rientrare a scuola.

Abbiamo trascorso una piacevole giornata, immersi nella natura, tra sport, divertimento e storia.

Stefano Picchi, 3ªE

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Il “poiat” per la produzione del carbone

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Il ponte tibetano a tre funi




Settimana bianca 2017

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Foto di gruppo al rifugio “Pasò”, l’ultimo giorno

Durante il mese di Gennaio, dal 23 al 27, le classi 3ªC, 3ªE, 4ªA e 4ªB del nostro Istituto hanno avuto la possibilità di partecipare alla settimana bianca, che quest’anno si è svolta ad Aprica, un piccolo comune in provincia di Sondrio. Gli studenti sono partiti verso le 5.30 e dopo due ore di viaggio circa, sono arrivati a destinazione, dove hanno rapidamente preso le camere per poi andare a noleggiare subito gli sci e mettersi in pista. I maestri di sci hanno successivamente diviso tutti quanti in gruppi rispetto alle capacità di ognuno in modo che tutti apprezzassero e sfruttassero al massimo l’occasione di imparare a sciare e divertirsi allo stesso tempo. Dopo le prime due ore giornaliere di sci con maestro e un po’ di sci libero, gli studenti con i professori si ritrovano a mangiare in un bel rifugio proprio in mezzo alle piste. Nel pomeriggio si prosegue a sciare fino alla chiusura degli impianti alle 16.30.

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vista dal rifugio Pasò

Successivamente ci si reca in albergo per potersi riposare dopo la faticosa giornata e, terminata la cena, tutti quelli che volevano hanno avuto la possibilità di fare un giro per il paese fino alle 22.30. I giorni seguenti la colazione era prevista per le 7.30 in albergo e appuntamento alle 9.00 con i maestri sulle piste fino alle 11.00 per poi poter pranzare al rifugio e avere libertà fino alla chiusura degli impianti, avendo la possibilità di scegliere se sciare, stare in albergo oppure fare una nuotata alle piscine comunali. La sera dopo la cena, come il primo giorno si aveva la possibilità di stare in albergo oppure fare un giretto per il paese fermandosi in dei bar o pub.

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il panorama innevato

Penso che il rapporto qualità prezzo è stato ottimale poiché con un budget inferiore ai 300 € ci hanno garantito un hotel più che accettabile più skipass per una settimana e con soli 35 € aggiuntivi per chi ne avesse avuto bisogno si poteva noleggiare l’intera attrezzatura sciistica per i 5 giorni. Inoltre i professori sono riusciti ad ottenere una convenzione al rifugio che ci permetteva di poter pranzare con un primo o un secondo più contorno e bibita a soli 7€. Io che sono uno di quelli che non avevano mai sciato, come molti altri, ero partito con l’intenzione di imparare, e credo di esserci riuscito, non sono divenuto di certo un campione ma ho appreso le basi e credo che sia stato fondamentale per divertirmi tutti i 5 giorni anche se il primo giorno è stato assai faticoso. Inoltre di pomeriggio i professori ci hanno fatto da secondi maestri, scendendo le piste insieme a noi per correggere qualche errore. La piscina comunale è stata utilizzata da pochi anche se, a parer mio, è modo ottimale per riposarsi e riprendersi stando a mollo nell’acqua, facendo qualche vasca o farsi gli scherzi nella piscinetta. Credo inoltre che l’esperienza andrebbe ripetuta nei prossimi anni e riproposta alle 3ª e 4ª future.
Dunque questo viaggio di istruzione è stato molto utile visto che ci ha insegnato e ci ha aiutato a scoprire uno sport che in pochi praticano, è stato molto faticoso per gli orari da rispettare e appunto perché lo sci in se stanca molto, ma è stato soprattutto molto divertente.

Mattia Fort, Conti Luca (3ªC)

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Un gruppetto di noi a quota 2334 m.s.l.




Visita ufficiale del Dott. Mario Maviglia, 1° Dirigente dell’UST di Brescia

Ingresso in Aula Magna

Ingresso in Aula Magna

“Il discorso del Dirigente Scolastico”:

Non si verifica molto frequentemente che la massima autorità scolastica della Provincia di Brescia visiti in forma ufficiale la nostra scuola.
E’ quindi motivo di grande soddisfazione per me ricevere, martedì 27 maggio, il dott. Mario Maviglia, Primo Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale o come si diceva una volta il Provveditore di Brescia.

Presentiamo al dott. Maviglia una scuola di eccellenza ma non di elite. E’ una scuola di eccellenza perché prepara degli ottimi periti industriali che rappresentano il motore delle numerose aziende che si trovano sul territorio.

In ogni azienda che si ha l’occasione di visitare si trova sempre qualcuno che ha frequentato il Cerebotani e che occupa funzioni di responsabilità.
Ma lo è anche per l’impegno quotidiano dei suoi docenti che oltre ad esprimere nella generalità un’alta professionalità vi è una cura di tutti quegli aspetti problematici che sono presenti in una popolazione scolastica.

E’ una scuola di eccellenza e non di elite perché è una scuola che include, che accoglie, che rispetta le singole culture dei tanti studenti che provengono da paesi lontani e che mai ho potuto constatare un episodio di insofferenza razziale nei confronti di questi ragazzi; motivo per cui ritengo che questo sia un valore altamente nobile che contraddistingue questa scuola.

Nel dire questo non mi sfugge il contesto provinciale in cui la nostra scuola si trova, la presenza sul territorio di scuole che per numero di alunni sono il doppio o il triplo dei nostri 800 alunni, scuole la cui importanza non è data solo dal numero degli alunni , ma dalla loro storia, dal contributo che hanno dato al sistema scuola e tra le tante consentitemi di citare , in via del tutto eccezionale, l’Istituto Tecnico Tartaglia, che è stato diretto per lunghi anni dal dott. Fulvio Negri, che oggi è qui con noi, e che ha rappresentato un punto di riferimento nel panorama delle scuole bresciane, sia in termini di competenze, di innovazione e di umanità. Chiedo, quindi, un applauso per il dott. Negri per aver dedicato le sue migliori energie e la sua intelligenza per contribuire una scuola migliore.

Il provveditore in segreteria

Il provveditore in segreteria

Per una serie di coincidenze la nostra scuola è fortemente proiettata verso l’Europa. Tra il 2010 e il 2012 abbiamo portato a termine un importante progetto europeo nell’ambito del Comenius – Regio in cui abbiamo messo a confronto la preparazione del Manutentore meccanico ed elettrico in Lombardia e in Sassonia con la città di Riesa. Questo progetto ha consentito di fare uno scambio culturale tra noi e l’Istituto Tecnico di Riesa mandando una nostra classe a Riesa e successivamente ospitando una classe tedesca. Dopo di che abbiamo la nostra collaborazione con il liceo di Ruedersdorf vicino Berlino ; e sono già due anni che abbiamo un importante scambio culturale con questa scuola tedesca.

Sono due anni che abbiamo avviato un corso di tedesco libero e volontario pomeridiano che offriamo ai nostri alunni dando l’opportunità di imparare il tedesco acquisendo uno strumento linguistico importante per entrare in Europa.

Recentemente grazie alle competenze linguistiche delle professoresse Berno e Medaina abbiamo scritto la nostra scuola alle varie possibilità offerte dalla Unione Europea attraverso l’Erasmus Plus di poter partecipare ai finanziamenti europei.

Tutte azioni concrete che ci consentono di dire che la nostra scuola è fattivamente lanciata a livello europeo.

E’ di questi giorni la presentazione alla Regione Lombardia della nostra candidatura come Polo Tecnico Professionale per un percorso IFTS per la formazione di un Tecnico dei Sistemi Domotici ad alta Efficienza Energetica.
E’ un percorso post-diploma di 900 ore che la Regione lo finanzia con 135.000 euro.

La nostra è una scuola di periferia che per poter affrontare le sfide di un mondo che è in tumultuoso cambiamento ha bisogno di rimanere costantemente collegata attraverso progetti istituzionali con una rete significativa di scuole per evitare di essere lentamente emarginata. Noi ci proviamo.

Il Dirigente Scolastico (Prof. Vincenzo Condello)




Visita il dott. Mario Maviglia, 1° Dirigente dell’UST di Brescia: la cronaca

La banda dell'istituto

La banda dell’istituto in attesa del Dott. Maviglia

Martedì 27 maggio 2014 all’IIS Cerebotani di Lonato ha fatto visita il dott. Mario Maviglia, Primo Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia. La scuola ha preparato l’evento in modo eccellente, come già accaduto in occasione della visita del Vescovo.
All’entrata dell’Istituto la banda della scuola ha suonato una canzone di benvenuto. Finita l’accoglienza all’ingresso, il provveditore è stato accompagnato in aula magna dove sono state illustrate le attività extra-curriculari più significative realizzate dal nostro istituto. Agli studenti che hanno partecipato a tali attività è stato assegnato il compito di promuoverle ed illustrarle al provveditore e all’intera platea.
Il primo gruppo di studenti ha presentato filmato sui vantaggi/svantaggi dell’OGM e dell’agricoltura biologica, realizzato per partecipare ad un concorso indetto per EXPO 2015.
Subito dopo è stata raccontata l’esperienza degli scambi culturali, effettuati dalla scuola con due istituti tedeschi, uno di Düsseldorf e l’altro di Berlino.
E’ stata la volta quindi del gruppo di allievi impegnati nella “PEER Education” un’attività d’informazione e di prevenzione sull’uso di sostanze che causano dipendenze, e sui rischi dei rapporti sessuali non protetti.
In chiusura sono state presentate l’eccellenze del nostro istituto.
E’ il caso, ad esempio, di Matteo Pavarini, le cui straordinarie
capacità gli sono valse un viaggio ad Amsterdam per la ricerca sul cancro o degli studenti che hanno partecipato alla mostra “x al quadrato”, un approfondimento, per assi della matematica, sulla parabola.

Il provveditore si è mostrato sinceramente sorpreso e onorato dalle attenzioni riservategli da parte degli studenti, del corpo docenti e di tutto il personale scolastico. Non si aspettava
un’accoglienza di questo tipo e un’organizzazione così minuziosa
dell’evento.

Dopo i ringraziamenti di chiusura, il Dirigente Scolastico si è incaricato di mostrare al provveditore i laboratori presenti nella scuola.

Claudio Ravanelli